Una truffa di un gioco senza regole certe. A proposito di “nuova legge elettorale”

Che gioco è mai quello in cui cambiano le regole di continuo e a seconda dei partecipanti? Cambiate da alcuni, preventivamente, in combutta, per svantaggiarne altri ai quali, però, così come ai loro sostenitori, si assicura che tutto quanto è, per l’appunto, “regolare”…
Per capirci meglio, prendiamo il gioco del calcio, che dovrebbe essere un buon esempio perché conosciuto da tutti nei suoi tratti fondamentali.
Immaginiamo un girone a quattro, composto da Italia, Spagna, Grecia e Norvegia. Una serie di partite incrociate da tenersi tutte tra Luglio e Agosto, in qualche località nel bel mezzo del Mediterraneo ed in piena canicola pomeridiana, perché così è stato stabilito in base ad un “accordo di maggioranza” tra le prime tre nazioni. Chi risulterebbe chiaramente svantaggiato?
Oppure, una situazione del tutto simile, ma a rovescio, nella quale la stessa Norvegia, assieme a Germania e Svezia, stabiliscono, col beneplacito della “autorevole” e “super partes” (!) Federazione calcistica internazionale, che negli incontri reciproci da tenersi con le squadre mediterranee si giochi solo sotto zero e col campo imbiancato! Oppure che per le medesime tre squadre, quando si trovano ad affrontare quelle dei “piccoletti” del meridione d’Europa, i goal segnati di testa valgono il doppio. Chi avrebbe tutte le ragioni per gridare alla truffa?
Si può anche cambiare sport e il discorso è lo stesso. Prendiamo l’atletica, e nello specifico le gare di fondo. Immaginiamo che ad un certo punto alcuni atleti africani, che si trovano a loro agio nel correre senza scarpe, trovino il modo, in cambio di qualche favore, di far passare la “regola”, da applicare a tutti i corridori, in base alla quale d’ora in poi tutti dovranno farsi i 10.000 metri sulla nuda pianta dei piedi! Chi taglierebbe per primo il traguardo pur essendoci stata una “gara regolare”?
Insomma, il discorso è chiaro: qualsiasi competizione, ogni gioco, deve avere delle regole certe e stabili, altrimenti ne usciranno risultati falsati, che non rispecchiano le potenzialità di ciascun partecipante.
Immaginiamo il caos che si creerebbe se, prima dell’inizio di ogni campionato, di ogni olimpiade eccetera, si dovesse riunire un ente per riscrivere daccapo le regole! Parecchi atleti, intere squadre, si troverebbero a dover praticamente rinunciare all’idea di competere, e qualora non lo facessero parteciperebbero per esprimere una pura testimonianza, consapevoli – sia loro che le relative tifoserie – che il vincitore, cioè quello che si era fatto fare le regole apposta per sé, ha truffato fin dall’inizio.
Che cosa sono allora delle “elezioni” che puntualmente, prima di essere indette, hanno bisogno di una “nuova” legge elettorale?
Sono per l’appunto un’ipocrita truffa.
 di: Enrico Galoppini

Fonte: Arianna Editrice
 
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Una truffa di un gioco senza regole certe. A proposito di “nuova legge elettorale”ultima modifica: 2014-02-09T08:40:05+01:00da davi-luciano
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