Istituzione di zone economiche speciali per il trasbordo marittimo

sarà colpa dei tedeschi…se qualcosa va male è sicuramente colpa dei cittadini (e non delle banche APOLIDE di qualsiasi nazionalità) tedeschi…
Insomma questo discorso della Ue dove vuole arrivare? Soldi per costruire e ristrutturare porti ed infrastrutture interconnesse? Zone franche? Quindi per essere competitivi con i porti extra ue dobbiamo trasformare i porti Ue come fossero extra Ue….alla deriva insomma…

mercoledì, febbraio 5, 2014
 
untitled
16 dicembre 2013
 
L’attuale crisi economica e finanziaria sta fortemente ostacolando la capacità dell’UE di mantenere la sua competitività in numerosi settori fondamentali. Il trasbordo marittimo, a causa del suo carattere globalizzato e volatile, è tra i settori più colpiti.
 
Inoltre, le condizioni commerciali favorevoli nei porti dell’Africa settentrionale stanno aggravando notevolmente il rischio di marginalizzazione dei porti europei, specialmente i porti del Mediterraneo che sono geograficamente più esposti alla concorrenza dei porti extra UE. Una percentuale significativa delle merci che entrano oggi nell’UE è trasbordata attraverso porti extra UE del Mediterraneo e si prevede che tale tendenza continuerà ad aumentare, in particolare alla luce del recente costante aumento delle dimensioni delle navi. La sicurezza della fornitura di merci nei paesi dell’UE è inoltre messa a rischio dalla pericolosa dipendenza da porti nodali extra UE.
 
Per tale motivo è necessario migliorare il livello complessivo dei porti dell’UE di modo che corrisponda a quello dei porti extra UE mediante la creazione di «zone economiche speciali», che si sono dimostrate lo strumento più efficace per sostenere i porti di trasbordo extra UE e la logistica e le aree industriali connesse.
Tale iniziativa, attuata al di fuori dell’UE, ha aumentato la competitività, ha creato vantaggi fiscali per le società attratte da minori oneri amministrativi, ha rafforzato il contesto aziendale e creato posti di lavoro attraendo gli investimenti esteri per le attività innovative e tecnologicamente avanzate.
Come dichiarato nella risposta congiunta del commissario Rehn a nome della Commissione dell’11 dicembre 2012, le zone economiche speciali (ZES) possono essere istituite sul territorio degli Stati membri e le imprese ivi situate possono ricevere aiuti, per esempio nuovi investimenti, purché siano concessi in conformità delle norme dell’UE, comprese le norme in materia di aiuti di Stato.
 
1. Alla luce del fatto che la Commissione sta esaminando l’esperienza acquisita con l’uso delle ZES, intende essa promuovere le ZES come strumento, fornendo consulenza agli Stati membri su come istituire le ZES sui loro territori?
 
2. Quali misure concrete intende la Commissione adottare al fine di porre fine alla marginalizzazione relativa al trasbordo? Mira la Commissione ad adottare iniziative in tal senso? Può essa fornire informazioni dettagliate su eventuali iniziative già adottate a tal scopo?
 
3. Concorda la Commissione sul fatto che istituire delle ZES nei centri di trasbordo del Mediterraneo avrebbe il duplice vantaggio di tutelare la catena di approvvigionamento europea e proteggere i posti di lavoro esistenti nei porti di trasbordo dell’UE, portando al contempo alla creazione di nuovi posti di lavoro nelle zone industriali e logistiche delle regioni che presentano tassi di disoccupazione elevati?
 
E-014146-13
 
Interrogazione con richiesta di risposta scritta
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Pino Arlacchi (S&D) , Bogus?aw Liberadzki (S&D) , Vincenzo Iovine (S&D) , Victor Bo?tinaru (S&D) , Antonyia Parvanova (ALDE) , Knut Fleckenstein (S&D) , Marusya Lyubcheva (S&D) , Giommaria Uggias (ALDE) , Nuno Teixeira (PPE) , Luis de Grandes Pascual (PPE) , Spyros Danellis (S&D)
 

Il treno nucleare lo bloccavano i no tav o la polizia?

 Il treno nucleare lo bloccavano i no tav o la polizia?

ritardo-treno-23_7_2012

da notav.info

Nella notte del 24 luglio 2012 avevamo organizzato una manifestazione alla stazione di Bussoleno contro il passaggio del “treno nucleare” che portava il materiale da Saluggia verso la stazione di trattamento in Francia.
Quella notte il treno che portava oltre 120 ragazzi da Chiomonte (campeggio estivo 2012) a Bussoleno fu bloccato per alcuni minuti (dalla polizia) prima di raggiungere la stazione , e poi in stazione per alcune ore. Solo dopo il passaggio del treno nucleare i ragazzi furono identificati e lasciati scendere dal treno. Molti di loro ricevettero un foglio di via che voleva dire l’allontanamento dalla valle di Susa per 2 anni.
Vi mando uno di questi fogli di via (dove la questura accusa i ragazzi di aver fermato il treno con il freno d’emergenza) ed il “dettaglio storico” di quel treno (cioè il ruolino di marcia, la scatola nera del treno) su cui è registrata la motivazione della fermata come “causa esterna-autorità”.
O ha mentito il Questore o la digos ha mentito al Questore.

fogliodivia2-1-milano

Fornero: del governo Monti ne vado fiera. Gli Italiani? Un popolo di scansafatiche.

questo non è razzismo. Questo possiamo aspettarci da chi si è eletto paladino della società civile, in diritto divino di decidere le sorti della gente.
Ma sono quelli presentabili, i credibili che si indignano per le carceri e i migranti ma non trovano niente da eccepire se le famiglie con nazionalità autoctona sono sbattuti fuor di casa e non sanno di che vivere perché in Italia nessun paladino dei deboli ha mai pensato di introdurre il reddito di cittadinanza.
Si sa la povertà per i radical chic non esiste, siamo solo evasori e meritiamo di essere sbattuti fuori casa. Eguaglianza 2.0

4 febbraio 2014

 Cari amici,
ci mancavano solo le affermazioni dell’ex Ministro Fornero ad alimentare questo clima di tensione.
 
La Dott.ssa Fornero durante un’intervista a ClassTv, ha dichiarato quanto segue:
 
sono fiera di aver preso parte del Governo Monti, ritengo che i lavoratori italiani costano troppo e producono poco“.
 
Per chi non l’avesse capito, la Dott.ssa Fornero ci definisce un popolo di scansafatiche.
 
Gentile Dott.ssa Fornero, se non si offende proverò a farle capire chi realmente sono quelli che lei oggi definisce un popolo di scansafatiche.
 
Quelli che lei definisce “un popolo di scansafatiche”, oggi hanno perso la speranza, la dignità, la voglia di andare avanti, ma sopratutto la voglia di SOPRAVVIVERE.
 
Quelli che lei definisce “un popolo di scansafatiche“, sono persone che a causa del fallimento della propria attività lavorativa, hanno compiuto o sono in procinto di compiere azioni di suicidio.
 
Quelli che lei definisce “un popolo di scansafatiche“, sono persone costrette a dormire presso le proprie autovetture, perché con i pochi soldi rimasti nelle loro tasche hanno preferito sfamare le proprie famiglie, anziché pagare e mantenere la sua scandalosa pensione.
 
Quelli che lei definisce “un popolo di scansafatiche”, sono persone che in questo momento di crisi non hanno un lavoro: 3 milioni di disoccupati, 520.000 cassintegrati, 391.000 esodati, 135.000 precari.
 
Quelli che lei definisce “un popolo di scansafatiche”, sono il risultato prodotto dal suo amato Governo Monti, il quale é stato solo capace di ridurre il nostro amato Paese in povertà e miseria, calpestando e distruggendo la dignità di un’intera Nazione.
 
Uno dei tanti “scansafatiche“, di nome Andrea Mavilla.