La Commissione Europea approva la vendita di carne di cane dal febbraio 2014. E’ un attentato culturale terroristico contro il nostro continente.

carne di cane
di Sergio Di Cori Modigliani
Spero proprio che si tratti di una gigantesca bufala.
Se così fosse, sarei davvero orgoglioso di averla sottoscritta e diffusa.
Veniamo alla notizia che dallo scorso venerdì circola in rete per l’Europa.
Eccola:
“Dal 1 febbraio 2014 entrerà in vigore la certificazione Europea di commestibilità richiesta dalla società “Xinshipu Ltd” che consentirà l’importazione di carni congelate di cane d’allevamento per i fruitori cinesi e la commercializzazione legale nei Supermarket gastronomici etnici in tutto il continente europeo. Gli ispettori hanno affermato che: Non è illegale la vendita e il consumo di canidi, fin tanto che la carne sia regolarmente sottoposta ai controlli igienico-sanitari ed i prodotti abbiano una regolare certificazione di commestibilità CE. Una svolta nel campo alimentare che il governo Cinese ha fortemente voluto per i suoi cittadini consumatori all’estero. In alcune società, il consumo alimentare di carne di cane si fonda su una stabile tradizione culturale, in altre, come in molti paesi occidentali, è generalmente ritenuto offensivo. Il governo Cinese ha chiesto ed ottenuto il libero scambio in quanto avrebbe altrimenti bloccato immediatamente l’importazione dall’Europa di carne di cavallo e di coniglio (animali considerati sacri per la cultura popolare) che avviene regolarmente nei paesi asiatici da parte dei paesi europei, specialmente dall’Italia, verso i supermarket occidentali già presenti da tempo nel territorio asiatico.
Tutto ciò sarebbe stato formalizzato e firmato dai rappresentanti europei nell’incontro ufficiale che si è svolto sei giorni fa tra tutte le nazioni aderenti al WTO (World Trade Organization) e che ha stabilito i nuovi codici della liberalizzazione e scambio tra le merci in tutto il mondo.
Gli uffici preposti a tale decisione, in Europa, si sono rifiutati di rispondere in maniera esaustiva e “ufficiale” davanti alla richiesta di informazioni dettagliate, dando risposte confuse, nebbiose, e trincerandosi dietro un no comment.
E’ necessario, quindi, diffondere in tutta Europa la richiesta da parte della cittadinanza attiva continentale affinchè i responsabili della Comunità Europea dicano come stanno esattamente le cose. Al di là della questione puramente economica e/o formale, si tratta di un atto gravissimo e culturalmente inconcepibile per noi europei che da diversi millenni abbiamo reso sia cani che gatti degli animali domestici con i quali ci facciamo compagnia a vicenda.
Per qualunque europeo, chi mangia un cane è un cannibale: su questo non discuto.
Non è solo una questione di mercato.
Si tratta di un attentato culturale e di una imposizione dittatoriale da parte di una cultura aliena a quella europea, che ha scelto e deciso di imporre la loro normativa disprezzando la tradizione antropologica dello spirito europeo.
Trovo tale atto disgustoso, così come considero assolutamente vile da parte dei responsabili della Comunità Europea aver accettato il ricatto dei cinesi “se non ci fate vendere carne di cane nei supermercati europei allora noi non importeremo più la vostra carne di coniglio, da subito”. Va ricordato che la Cina (consumano circa 35 miliardi di conigli all’anno) assorbe l’82% della produzione europea.
Esiste una organizzazione internazionale che si chiama “Animal Equity” e che da molto tempo è impegnata nel richiedere la sospensione in Cina dell’allevamento di cani da macello. Hanno diverse sedi anche in territorio cinese. In data 1 agosto 2013, un attivista che si chiama Claudio Rossi, sul suo blog che si chiama “mondo alla rovescia” aveva spiegato come stavano le cose chiedendo di firmare la petizione internazionale per avviare una protesta mondiale al fine di diffondere una indignata consapevolezza collettiva contro questa pratica che noi europei, giustamente, consideriamo barbara e contraria allo spirito culturale europeo.
Si tratta, quindi, di una battaglia culturale europea.
Ecco qui di seguito l’articolo che qui pubblico con cinque mesi di ritardo perchè oggi c’è la possibilità che venga prestata una maggiore attenzione al riguardo. Per andare a firmare la petizione, trovate qui di seguito il link del sito e degli attivisti che si occupano della questione:
pubblicato da Claudio Rossi in data 1 agosto 2013 sul suo blog:
Oltre 10 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per la loro carne e per la loro pelliccia, solo in Cina. Questi animali passano la maggior parte della loro vita in gabbia; circondati dalla sporcizia seguono una dieta povera che genera debolezza, malattie e persino episodi di cannibalismo. Gran parte dei cani destinati alla produzione di carne in Cina viene dalle strade, altri sono allevati illegalmente, o rapiti e portati via dalle case dove abitavano. In molti casi, gli animali vengono tagliati mentre sono ancora vivi e coscienti. Più orrendo è il fatto che in Cina, così come in Nord America e in Europa, i cani sono animali domestici e compagni. Animal Equality ha avviato un’intensa investigazione sui macelli e i mercati della carne di cane nella penisola di Leizhou e nella provincia di Pengijang, in Cina.
La carne di cane non è consumata esclusivamente in Cina, ma anche in altri paesi come il Vietnam, la Corea del Sud, la Thailandia, l’India, l’Indonesia e le Filippine. In Cina la carne di cane viene mangiata da migliaia di anni, e in alcune parti del paese è considerata una pratica socialmente accettabile tanto da essere incentivata anche dalle amministrazioni locali. Si pensa che la carne di cane abbia proprietà curative ed è credenza popolare che d’inverno riscaldi dal freddo. È particolarmente diffusa nella parte Nord Est della Cina, lungo il confine con la Corea, ma anche nelle regioni del Sud come Guizhou, Guangdong e Guangxi. Viene anche inclusa nel cibo che gli astronauti cinesi possono mangiare durante i viaggi nello spazio.
Dopo essere stati trasportati al macello in gabbie dove riescono a malapena a muoversi, una morte terribile li aspetta. Per lo più vengono colpiti alla testa con un bastone, legati per il collo e colpiti a morte, altrimenti sgozzati e fatti dissanguare, o tramite elettrocuzione. In molte occasioni gli animali non muoiono subito, perdono coscienza per alcuni secondi svegliandosi poco dopo perfettamente vigili.
Nella Corea del Sud 2 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per consumarne le carni. Nonostante la Korea Food & Drug Administration riconosca come cibo qualsiasi prodotto commestibile, ad eccezione delle droghe, nella capitale Seoul l’amministrazione locale ha approvato un regolamento che classifica la carne di cane come ‘cibo ripugnante’. Purtroppo questo provvedimento non viene quasi mai applicato.
Animal Equality ha iniziato una campagna per porre fine al consumo e alla produzione di carne di cane in Cina. Mondoallarovescia.com sostiene questa campagna, come milioni di persone pensa che la macellazione di cani e gatti, per il consumo umano, sia inaccettabile. Per questo sollecitiamo tutti il governo Cinese affinché proibisca subito questa crudele attività.
Firmando la petizione farai sapere al governo Cinese che disapprovi il consumo di carne di cane, di gatto e l’uso della loro pelliccia. È di vitale importanza aggiungere la tua firma a quella di migliaia di altre persone che hanno già aderito alla campagna per consegnare il prima possibile questa pratica al passato.
La Commissione Europea approva la vendita di carne di cane dal febbraio 2014. E’ un attentato culturale terroristico contro il nostro continente.ultima modifica: 2014-02-01T13:26:20+01:00da davi-luciano
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