Lo stato di diritto in Italia

era un soggetto di sesso maschile, per giunta anziano. Non degno di attenzione da parte della società civile che ha le sue preferenze, eh già. DISCRIMINA in nome dell’eguaglianza. Ah naturalmente era un psicopatico perché introverso….

TARQUINIA: 61ENNE DISOCCUPATO SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN GARAGE
29 gennaio 2014
Tragedia ieri pomeriggio a Tarquinia. Giancarlo Vallesi, un disoccupato di 61 anni, si è impiccato nel garage di un appartamento in via San Fortunato, al centro storico, poco distante dal palazzo comunale della cittadina del litorale.
A trovare il corpo dell’uomo sono state la sorella e la madre 95enne che, non vedendolo rientrare a casa, sono scese al piano di sotto facendo la macabra scoperta. Giancarlo Vallesi ha passato una corda alla trave del garage e si è lasciato andare. Inutili i tentativi di soccorso del 118, i medici non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Un gesto disperato sul quale i parenti immersi nel dolore si stanno interrogando. L’uomo non ha infatti lasciato nessun biglietto che spiegasse la causa del disperato gesto.
In paese era sopranominato “l’introverso”, per il suo carattere chiuso, poco socievole.(…)

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deve essere un altro psicopatico, la crisi non c’entra mai
Salerno: 39enne disoccupato si suicida ingerendo acido muriatico

 29 gennaio 2014
Non ce l’ha fatta il 39 enne disoccupato salernitano, che ieri pomeriggio si è tolto la vita bevendo da una bottiglia di acido muriatico nei pressi del Parco Pinocchio, sulla Lungoirno. Subito soccorso da due volontarie della Misericordia, sembrava che potesse salvarsi. In tarda serata, invece, la notizia della morte. A quanto pare gli organi vitali, corrosi dall’acido, non hanno retto e l’uomo è deceduto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.(…)

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dare una casa ai disoccupati con prole per poi appropriarsi della prole??
Ma come ragiona questa sottospecie di stato di diritto? Capisco che ci sia la guerra alle famiglie viste con sommo dispresso dalla società civile, ma il limite è stato superato

VISTARINO: 36ENNE SFRATTATO PER AVERE LA CASA DEVE DARE I FIGLI IN AFFIDO

 22 gennaio 2014
«Mi offrono un appartamento ma gli assistenti sociali mi hanno chiesto di dare in affidamento per un anno due dei miei quattro figli. Non accetterò mai questa condizione, la famiglia deve restare unita». Sono parole di Daniele Paini, un operaio di 36 anni che abita alla cascina Colombina di Vistarino. La sfratto è diventato esecutivo con scadenza oggi ma è stato prorogato di tre settimane a seguito della possibile soluzione. Gli assistenti sociali, considerata che l’appartamento di Vivente è molto piccolo, hanno proposto che due figli vengano dati in affido ad una zia che abita a Corbetta. La donna si è già detta disposta ad accogliere il bimbo di due anni e una bimba di tre. Sono i più piccolo ma lui non ne vuole sapere. «Desidero che tutti i figli restino con me», continua a ripetere. «Devo rinunciare a due bambini – continua – solo perchè ho perso il lavoro? Non mi sembra giusto. L’appartamento sarà piccolo ma voglio che la mia famiglia resti unita».
Adesso la palla passa di nuovo nelle mani degli assistenti sociali. Questa mattina l’ufficiale giudiziario busserà alla porta dell’appartamento della cascina Colombina. Se Claudio Paini non dovesse accettare la proposta le conseguenze saranno imprevedibili. Anche se una ulteriore mediazione sembra ancora possibile. Il sindaco di Vistarino, Virginio Da Gradi, sembra infatti favorevole alla possibilità di riunire di tutta la famiglia nell’appartamento della frazione Vivente che non è altro che la casa parrocchiale messa a disposizione dal sacerdote.
La storia di Daniele Paini è lo specchio della drammatica situazione economica che sta vivendo il nostro paese. L’uomo è sposato con Sabrina Ricchini. I due hanno quattro figli: Simone di due anni, Martina di tre, Marika di tredici e Cristian di cinque.
Una famiglia numerosa che da sempre si batte con problemi economici di ogni tipo. «Da più di un anno – spiega Claudio Paini in una casa con pochi mobili che non ha nemmeno il riscaldamento – ho perso il mio lavoro. Facevo l’operaio in una ditta di Siziano e prendevo uno stipendio che mi permetteva di mantenere la famiglia. Non c’era più lavoro e mi hanno lasciato a casa. Non sono stato più in grado di pagare l’affitto: non riuscivo più a sopportare il peso di trecento euro al mese. Mi hanno anche staccato il riscaldamento. Cuciniamo utilizzando le bombole del gas. Non possiamo permetterci altro. Per mangiare viviamo alla giornata, quando non abbiamo più un euro utilizzo il buono per avere il cibo dalla Caritas di Pavia. Faccio qualche ora di lavoro in una fonderia del lodigiano e i pochi soldi che prendo mi permettono di dare da mangiare, almeno qualche volta, ai miei figli. Più di così non posso veramente fare. Ho inoltrato domanda per tre anni consecutivi per avere un alloggio popolare a Pavia ma non c’è stato niente da fare. Così siamo arrivati alla scadenza dello sfratto. Gli assistenti sociali mi hanno convocato ieri e oggi a Corteolona e mi hanno fatto la proposta di utilizzare l’edificio di Vivente e dell’affido dei bambini. Probabilmente avevano già parlato con i miei parenti di Corbetta. Sono disposto ad lasciare due figli ai miei genitori che vivono a pochi chilometri. E loro sarebbero d’accordo. Ma gli assistenti sociali mi hanno detto che sono troppo anziani per crescere due bimbi. E così ritorniamo al punto di partenza. In questi anni di difficoltà ha parlato più volte con gli amministratori di Vistarino. Mi hanno sempre spiegato che il Comune non aveva le possibilità economiche per aiutarmi. Mi hanno solo pagato il trasporto dei bambini e scuola e all’asilo oltre ai i buoni pasto. Almeno questo anche se mi aspettavo qualcosa in più. Speravo di ottenere un alloggio popolare a Pavia ma non c’è stato niente da fare.(…)

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dare una casa ai disoccupati con prole è atto ripugnante per cotanta società civile.
Le case vanno date ad altri soggetti.

BOLOGNA: MADRE PERDE IL LAVORO E PER NON PERDERE I FIGLI METTE IN VENDITA UN RENE

28 gennaio 2014
La vita non è stata generosa con F.G, 38 anni, bolognese, un padre che non ha mai conosciuto, la madre morta a 50 anni. F.G. ha scelto di avere quattro figli, che oggi hanno 16, 8, 4 e 2 anni. Non è periodo da famiglie numerose questo, vive in un alloggio di edilizia popolare, fa la badante e la famiglia è andata avanti bene o male, almeno fino ad ora.
Il padre dei suoi figli l’aiuta, ma è un lavoratore dell’edilizia e in questo periodo di crisi, si sa, una chiamata ogni tanto, niente di regolare.
Assiste un anziano affetto di Alzheimer, ma ora si è aggravato e da febbraio andrà in casa di cura, così F.G. perderà praticamente l’unico sostentamento: “Sono andata dalla mia assistente sociale e mi ha comunicato che se non trovo un altro lavoro, rischio di perdere i figli, non può fare altro e la segnalazione deve partire”… Che fare? “Contatti Gianni Morandi, lui è un cittadino onorario ed è sensibile a questi argomenti – mi ha detto – contattare Gianni Morandi? E la mia dignità, devo chiedere elemosina a un cantante famoso?” A farle compagnia, ormai l’ansia e gli attacchi di panico, ma lei non ci sta e vuole continuare a combattere, e vincere.(…)

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Imperia: Anche i frati piangono. Papa francesco li sfratta

 28 gennaio 2014
I fratelli dicono che lui, il Santo Padre, «ha agito così perché lo hanno male informato». E tuttavia è stato Jorge Maria Bergoglio, il papa della tenerezza, a consentire – se non proprio intimare – uno sfratto umiliante e clamoroso. Ieri i francescani dell’Immacolata, saio turchino, hanno dovuto abbandonare le comunità di Porto Maurizio e San Bartolomeo al mare. Entro novembre dovranno sloggiare quelli di Albenga. Il seminario marchigiano di Sasso Ferrato è già stato chiuso e il suo rettore, Settimio Manelli, spedito a fare il parroco a Portovenere.
Francesco, anche il nome scelto dal Pontefice stride con la spietatezza mostrata nei confronti dei frati devoti al Santo di Assisi, aveva deciso di commissariare l’Ordine già l’estate scorsa. Motivo, divagazioni liturgiche e dottrinali denunciate da alcuni fratelli. «Calunnie», si sono sempre difesi gli accusati. E tuttavia, dopo quella che si chiama visita apostolica ed è a tutti gli effetti un’ispezione disciplinare, la Congregazione dei religiosi avrebbe accertato una «deviazione carismatica» dell’Ordine. Traducendo, una deriva verso i movimenti ultracattolici e in particolare lefebvriani.(…)

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Samarate: Dissidi economici, commercialista aggredisce cliente a colpi d’ascia

 28 gennaio 2014
Un commercialista ha cercato di uccidere una sua cliente a colpi d’ascia a Samarate, in provincia di Varese, lunedì pomeriggio, L’uomo, 53 anni, residente a Lesmo (MB), ha aggredito una donna di 42 anni domiciliata a Samarate che, negli ultimi tempi, per questioni di carattere economico legate alla compravendita di un immobile, avrebbe avuto diversi dissidi con il consulente. Lui, esasperato, si è recato a un incontro con la sua cliente, portandosi dietro un’ascia nascosta all’interno di una borsa, Con la quale, al termine dell’ennesimo litigio, in preda ad un raptus di follia, ha colpito la donna ferendola al volto e alle mani.(…)

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saranno tutte risorse venute da fuori, si sa gli italiani sono choosy

ALESSANDRIA: CENTINAIA DI ASPIRANTI SPALATORI DI NEVE PER 7,50 EURO L’ORA
28 gennaio 2014
Le difficoltà economiche in provincia, e non solo, si toccano con mano anche leggendo quanto si è verificato questo martedì al Cissaca di Alessandria. La sede del consorzio ha infatti acollto dalle 8.30 di questa mattina decine e decine di persone, disponibili a prendere una pala in mano, nella speranza che la neve arrivi copiosa nei prossimi giorni. Il Comune ha infatti deciso di pagare 7 euro e 50 all’ora coloro che, disoccupati, inoccupati o studenti, saranno impiegati per lo sgombero neve nei giorni di maltempo. In tutto sono stati 150 i soggetti che hanno presentato domanda. Le richieste sono arrivate dalla provincia e da fuori.
L’ufficio è stato quindi ‘preso d’assalto’ da ‘aspiranti spalatori’. “Le code arrivavano fino alle scale – ha raccontato Andrea Trombetta del Cissaca, addetto alla raccolta delle domande e alla annotazione di data e ora di consegna. Praticamente scrivo senza sosta da questa mattina”. Tra le persone che questo martedi hanno pazientemente atteso il proprio turno sia cittadini italiani che stranieri e anche una decina di donne. Non solo persone da tempo disoccupate come Ridha, papa’ di due bambini, pronto a tentare anche questa strada per tirare avanti, ma anche Giacomo, 18 anni studente che, letto l’annuncio su internet ha deciso di candidarsi come “spalatore di neve” per cominciare a guadagnarsi la propria indipendenza economica.(…)

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Firenze: La Seves chiude, partite 100 lettere di licenziamento
 28 gennaio 2014
L’azienda Seves ha ufficialmente aperto la procedura di mobilità che prevede la definitiva chiusura dello stabilimento di Firenze. I quasi cento lavoratori, appena appresa la notizia, hanno respinto questa decisione e chiesto il ritiro della mobilità, anche perché inutilmente in anticipo rispetto alla scadenza della fine della cassa integrazione straordinaria dell’8 di giugno 2014. Da domani mattina i dipendenti Seves saranno in assemblea permanente.(…)

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Lo stato di diritto in Italiaultima modifica: 2014-01-29T17:35:26+01:00da davi-luciano
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