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Archivi giornalieri: 28 gennaio 2014
L’Agenzia Italiana del Farmaco ritira dal commercio 9 farmaci: “Chi li ha in casa è invitato a non usarli”
L’Agenzia Italiana del Farmaco ritira dal commercio farmaci della Geymonat riscontrati con difetti di fabbricazione: pare ci sia un quantitativo di principio attivo diverso o inferiore a quello approvato dall’agenzia e indicato sul bugiardino del farmaco.
L’Aifa avverte: “Chi si trovasse ad avere in casa uno o più di questi farmaci è invitato a non usarli”.
E’ proprio l’Aifa ad emettere un provvedimento di sospensione dell’autorizzazione, rilasciata alla Società Geymonat S.p.A., per la produzione di medicinali elencati di seguito.
Elenco dei farmaci oggetto di divieto di utilizzo:
ALVENEX 450 mg compresse 20 compresse
ALVENEX 450 mg polvere per sospensione orale 20 bustine
Indicazioni: Sintomi attribuibili ad insufficienza venosa; stati di fragilità capillare.
GASTROGEL 2 g/10 ml gel orale 30 bustine 10 ml
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
SUCRATE 2 g gel orale 30 bustine 10 ml
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
INTRAFER 50 mg/ml, gocce orali, soluzione flacone 30 ml
INTRAFER 100 mg/5ml soluzione orale 10 contenitori monodose da 5 ml
INTRAFER 50 mg/ml gocce orali, soluzione flacone da 50 ml
Indicazioni: Terapia degli stati latenti o manifesti da carenza di ferro. In particolare: anemie da carenza di ferro o aumentata necessità di ferro, soprattutto in gravidanza e allattamento, nei prematuri, nei lattanti, nei bambini piccoli e dopo emorragie.
TESTO ENANT IM 1 f ml 100 mg
TESTO ENANT 250 mg/2 ml soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 fiala da 2 ml
Indicazioni: Castrazione, eunucoidismo, ipogenitalismo, criptorchidismo, turbe della potenza sessuale e oligospermia; metropatie, fibromiomatosi uterina e talune forme di carcinoma mammario della donna, come coadiuvante.
NABUSER 30 compresse rivestite 1 g
NABUSER 30 bustine 1 g
Indicazioni: Artrite reumatoide, osteoartrosi, spondilite anchilosante, artropatia gottosa, reumatismo extraarticolare. Affezioni periarticolari, come: borsiti, tendiniti, sinoviti e tenosinoviti, periartrite scapolomerale. Processi infiammatori acuti inclusi quelli muscolo-scheletrici, lesioni da sport.
CITOGEL 2g/10 ml gel orale 30 bustine da 10 ml
Indicazioni: Ulcera gastrica, ulcera duodenale; gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche; gastropatie da FANS (antiinfiammatori non steroidei); esofagite da reflusso.
ECOMÌ 1% crema tubo 30 grammi
ECOMÌ 1% emulsione cutanea 1 flacone 30 ml
ECOMÌ 1% polvere cutanea flacone 30 g
ECOMÌ 150 mg ovuli 6 ovuli
ECOMÌ 100 mg soluzione vaginale 5 contenitori monodose 10 ml
ECOMÌ 100 mg soluzione vaginale 5 contenitori monodose 150 ml
Indicazioni: Uso dermatologico: crema, latte, polvere.
Infezioni dermatologiche di origine micotica e batterica, sensibili al chemioterapico.
Uso ginecologico: ovuli, soluzione, lavanda pronta.
Infezioni vulvovaginali di origine micotica e batterica, sensibili al chemioterapico.
VENOSMINE 4% crema tubo 40 g
VENOSMINE 450 mg compresse 20 compresse
VENOSMINE 450 mg polvere per sospensione orale 20 bustine
Indicazioni: Coadiuvante nel trattamento delle varici e delle complicazioni flebitiche, delle emorroidi interne ed esterne e, in genere, negli stati di fragilità capillare e nelle loro manifestazioni (ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive).
No Tav. Anche i minorenni interrogati in Tribunale
http://www.tgvallesusa.it/?p=5074
SCRITTO DA: MASSIMO BONATO – GEN• 27•14
Iniziati gli interrogatori dei ragazzi fermati a Salbertrand il 14 giugno scorso. Un volantinaggio all’Itinera porta in Tribunale.
The time they are a-changin’. I tempi, infatti, cambiati sono. Quando bidelli, preside e vicepreside riuscirono a smembrare il cordone con cui impedivamo l’ingresso a scuola durante uno sciopero, lo scrivente finì per essere infilato nel Consiglio d’Istituto d’ufficio: “Vuoi cambiare il mondo? Anziché farlo con i barotti, comincia con i numeri” mi disse allora il preside. E mi ritrovai il sabato pomeriggio a far conti di bilancio con lui.
Adesso per un volantinaggio finisci in Tribunale. È chiaro che i sedici anni di allora avrebbero meritato la galera adesso, stando ai presupposti odierni.
È iniziato oggi l’interrogatorio dei ragazzi identificati la scorsa estate a Salbertrand. Dal campeggio estivo di Venaus erano andati a Salbertrand a volantinare alla ditta Itinera, fermati e identificati alla stazione ferroviaria: 43 indagati, di cui 13 minori, ora denuinciati con capi d’accusa quali imbrattamento, minaccia a pubblico ufficiale e violenza privata per aver fermato un camion dell’azienda.
Da oggi sono iniziati gli interrogatori al Tribunale dei minori Ferrante Aporti a Torino per i casi di competenza della Procura di Torino. Due oggi, lunedì 27 gennaio, due domani, uno mercoledì 29 gennaio. Presenti gli avvocati Emanuele D’Amico e Valentina Colletta, i due minori sono stati interrogati dagli ufficiali di Polizia giudiziaria incaricati dalla Procura dei minori secondo prassi. L’indagine è coperta da segreto istruttorio, ma l’avvocato D’Amico si dice soddisfatto di questi primi interrogatori.
Fuori dalle cancellate un nutrito gruppo di No Tav ha portato la solidarietà del movimento con bandiere e striscioni, volantini e slogan, per ricordare i motivi della denuncia effimeri e quanto i toni siano ormai iperbolicamente alti e minacciosi per trattare di un movimento di lotta popolare.
Massimo Bonato 27.01.14
De Girolamo e incarichi Asl Benevento, “l’ex ministro nel registro degli indagati”
L’avvocato: “Allo stato non risulta nessuna comunicazione in merito da parte della procura”. L’improvvisa accelerazione di domenica sera, quando la deputata Ncd ha lasciato l’incarico di ministro delle Politiche Agricole, ha tenuto banco nei discorsi degli addetti ai lavori. Il motivo ufficiale traballava davanti a un dato: l’inchiesta della Procura di Benevento ha sterzato verso le vicende contenute nelle registrazioni di Felice Pisapia

I magistrati hanno sentito una mezza dozzina di persone sulla storia del bar dell’ospedale Fatebenefratelli, infine affidato alla cugina e allo zio di Nunzia. E l’altro filone di indagine oggi dovrebbe entrare nel vivo. I pm Giovanni Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco hanno ascoltato la dirigente del Provveditorato Asl Emma Bianco e oggi sentiranno Giovanni de Masi, caposervizio provveditorato, sulla questione della gara da 4 milioni all’anno per il 118. Ed è stato anticipato a giovedì l’interrogatorio di Felice Pisapia. Forse porterà 30 ore di nuovi colloqui. In mattinata il procuratore capo Giuseppe Maddalena ha riuniti tutti gli inquirenti: i sostituti, il tenente colonnello della Finanza Luca Lauro, i due commercialisti Stefania Viscione e Massimo Zeno, firmatari della perizia sulle prime dodici pagine di trascrizioni delle conversazioni in villa De Girolamo ‘liberate’ dal segreto. Alcuni investigatori, di fronte alle domande dei giornalisti, lasciano filtrare ai cronisti consigli del tipo: “sarebbe più corretto scrivere che Nunzia De Girolamo non risulta indagata”.
L’avvocato dell’ex ministro, Angelo Leone, sottolinea però che “allo stato non risulta nessuna comunicazione in merito da parte della procura”. Nessuna comunicazione però non vuol dire che il deputato del Ncd non sia stato iscritto in segreto. Una cautela dovuta non solo al ruolo pubblico ma anche alle difficoltà dell’inchiesta che deve affrontare subito un paio di salite non da poco. Un investigatore, lontano dai taccuini, fa notare che c’è un problema di utilizzabilità della registrazione a tradimento che incastra l’ex ministro: è difficile usare una conversazione registrata di nascosto da un privato cittadino per ipotizzare reati contro un parlamentare. La legge non lo vieta. Ma sarebbe costituzionalmente dubbia un’interpretazione che permettesse di usare la registrazione ambientale fatta da un privato contro un deputato mentre certamente non è utilizzabile, senza autorizzazione della Camera, quella fatta da un pm. Ben diversa la posizione degli altri partecipanti alle riunioni del ‘direttorio’che non possono pretendere che si estenda alle loro parole l’immunità del deputato.
Quale reato potrebbe entrare in gioco? Il pm Giovanni Tartaglia Polcini nell’interrogatorio, mentreFelice Pisapia gli raccontava le manovre del cosiddetto (dal Gip Cusani) direttorio partitico-politico di cui facevano parte i collaboratori del ministro e i manager della Asl nel luglio 2012, ragiona ad alta voce con l’indagato sulle ipotesi di reato possibili: voto di scambio o almeno abuso di ufficio. C’è però un altro reato che potrebbe essere contestato: si chiama “induzione indebita a dare o promettere utilità”. È stato introdotto a novembre dalla legge Severino, n. 190 del 2012, che ha inserito dopo la concussione il nuovo articolo 319 quater che punisce “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità”. Grazie a una sentenza recente della Cassazione questo reato è ritenuto applicabile anche alle condotte precedenti al novembre 2012. Un magistrato che scrive sul Sole24Ore ha commentato quella sentenza: è proprio il pm Tartaglia Polcini. Se si considerasse applicabile quella norma, De Girolamo – è l’ipotesi -potrebbe essere considerata un pubblico ufficiale, in qualità di deputato, che abusa della sua qualità chiedendo di inviare i controlli all’ospedale per indurre il Fatebenefratelli a dare allo zio il bar.
di Marco Lillo e Vincenzo Iurillo
Fiat lascia l’Italia, il Palazzo tace In evidenza
- Lunedì, 27 Gennaio 2014 09:44
- Redazione Contropiano

“Partono ‘e bastimente pe’ terre assaje luntane…” Ma non piangono affatto. Sono torinesi ricchi, mica napoletani poveri!
Parliamo della Fiat marchionnizzata, cui “la famiglia” Agnelli-Elkann ha affidato il compito “epocale” di trasferire oltreoceano l’industria che più di ogni altra ha segnato lo sviluppo asimmetrico di questo paese.
Ormai è ufficiale, dopo che il Wall Street Journal ha confermato le “indiscrezioni” che – assai timidamente – uscivano dai piani bassi del Lingotto (quelli che sanno prima degli altri che per loro non c’è più futuro). Del resto, con l’acquisizione del 100% di Chrysler, non aveva più senso considerare “italiana” un’azienda che qui ormai ha soltanto gli uffici amministrativi, una parte della progettazione (il “core” del settore ha già preso la strada di Detroit) e qualche stabilimento condannatoa produzioni di nicchia (il “lusso”, a partire da Ferrari e Maserati) o del tutto residuale (Melfi, Cassino, Pomigliano).
La produzione di macchine agricole o industriali – Cbh – aveva già preso la via dell’Olanda, per una “banale” questione di normative fiscali più favorevoli (la “concorrenza”, nell’eurozona, si fa anche in questo modo; ma naturalmente guai a chiamarli “aiuti di stato”, questi sarebbero “normali meccanismi di mercato”).
Il consiglio di amministrazione di mercoledì 29 gennaio dovrà far chiarezza sui conti – dopo il salasso dilazionato per l’acquisto della quota Veba di Chrysler – e formalizzare la decisione di quotare la società su una piazza diversa da Milano. New York, ovviamente, perché il peso specifico della “parte americana” è troppo più alto del residuo italico. Ma la quotazione si porta dietro anche la “domiciliazione” delle sede legale, e anche questa non può più restare in Italia. Punto.
E quindi Marchionne proporrà al consiglio di amministrazione il listing (la quotazione) della nuova società a New York, fissando però la residenza fiscale in Gran Bretagna. Per continuare a negare di aver abbandnato il paese che ha ricoperto Fiat di aiuti di Stato – oltre ad aver sagomato il sistema nazionale del trasporto sulla base dei suoi desiderata – verrà lasciata a Milano la quotazione di ua parte del gruppo (Fabbrica Italia, probabilmente); ovvero una frazione molto minoritaria del tutto. È il “modello Cnh”, ovvero lo schema seguito per la produzione industrial: sede fiscale a Londra e sede legale in Olanda. La legge olandese consente infatti di avere azioni che valgono più delle altre – per gli azionisti di maggioranza – in sede di assemblea. Un “maggioritario” aziendale, non politico, ma che segue l’identico spirito “decisionista”.
Resta quindi da sottolineare come il governo italiano (Bersconi prima, Monti poi, Letta ora) e l’intera classe politica di questo paese costituiscano un’autentica bizzarria nel panorama mondiale. Sono infatti gli unici che non si curano affatto di cosa facciano “imprese strategiche” sul proprio territorio. Né quando si costituiscono, né quando si installano o rilevano aziende locali, né – tantomeno – quando se ne vanno. “Servi del capitale”, come si diceva una volta, suona quasi come un complimento, rispetto a tanta inesistenza…
LA VERA STORIA: PERCHÈ LA MARIJUANA FU PROIBITA
http://sapereeundovere.it/la-vera-storia-perche-la-marijuana-fu-proibita/
La marijuana (spagnolo), o cannabis (latino) o hemp (inglese) è una pianta che si potrebbe definire miracolosa, ed ha una storia lunga almeno quanto quella dell’umanità. Unica pianta che si può coltivare a qualunque latitudine, dall’Equatore alla Scandinavia, ha molteplici proprietà curative, cresce veloce, costa pochissimo da mantenere, offre un olio di ottima qualità (molto digeribile), ed ha fornito, dalle più antiche civiltà fino agli inizi del secolo scorso, circa l’80 per cento di ogni tipo di carta, di fibra tessile, e di combustibile di cui l’umanità abbia mai fatto uso.
E poi, cosa è successo? E’ successo che in quel periodo è avvenuto il clamoroso sorpasso dell’industria ai danni dell’agricultura, e di questo sorpasso la cannabis è stata chiaramente la vittima numero uno.
I nascenti gruppi industriali americani puntavano soprattutto allo sfruttamento del petrolio per l’energia (Standard Oil – Rockefeller), delle risorse boschive per la carta (editore Hearst), e delle fibre artificiali per l’abbigliamento (Dupont) – tutti settori nei quali avevano investito grandi quantità di denaro. Ma avevano di fronte, ciascuno sul proprio terreno, questo avversario potentissimo, e si unirono così per formare un’alleanza sufficientemente forte per batterlo.
L’unica soluzione per poter tagliare di netto le gambe ad un colosso di quelle dimensioni risultò la messa al![]() ![]() |
THOUGHTS ON CANNABIS
“How many murders, suicides, robberies, criminal assaults, holdups, burglaries and deeds of maniacal insanity it causes each year, especially among the young, can only be conjectured…No one knows, when he places a marijuana ciga-rette to his lips, whether he will become a joyous reveller in a musical heaven, a mad insensate, a calm philosopher, or a murderer…” “Quanti omicidi, suicidi, furti, aggressioni criminali, rapine, scassi e gesti di follia maniacale provochi ogni anno, lo si può solo indovinare. Nessuno sa, nel mettere ad altri fra le labbra una sigaretta di marijuana, se ne faranno un allegro visitatore di paradisi musicali, un folle delirante, un tranquillo pensatore, o un assassino…” HARRY J ANSLINGER . Commissioner of the US Bureau of Narcotics 1930-1962
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Fatto sta che a partire da quel momento Dupont inondava il mercato con le sue fibre sintetiche (nylon, teflon, lycra, kevlar, sono tutti marchi originali Dupont), il mercato dell’automobile si indirizzava definitivamente all’uso del motore a benzina (il primo motore costruito da Diesel funzionava con
carburante vegetale), e Hearst iniziava la devastazione sistematica delle foreste del Sudamerica, dal cui legno trasse in poco tempo la carta sufficiente per mettere in ginocchio quel poco che era rimasto della concorrenza.
Al coro di benefattori si univa in seguito il consorzio tabaccai, che generosamente si offriva di porre rimedio all’improvviso “vuoto di mercato” con un prodotto cento volte più dannoso della cannabis stessa.
E le “multinazionali” di oggi, che influenzano fortemente tutti i maggiori governi occidentali, non sono che le discendenti dirette di quella storica alleanza, nata negli anni ’30, fra le grandi famiglie industriali. (Nel caso qualcuno si domandasse perchè mai la cannabis non viene legalizzata nemmeno per uso medico, nonostante gli innegabili riscontri positivi in quel senso).
Come prodotto tessile, la cannabis è circa quattro volte più morbida del cotone, quattro volte più calda, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, dura infinitamente di più, ha proprietà ignifughe, e non necessita di alcun pesticida per la coltivazione. Come carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto, e come supporto per la stampa circa un decimo.
‘Hot money’, sedotti e abbandonati. La fuga di capitali dai paesi emergenti, Loretta Napoleoni
sarà colpa degli euroscettici
La parola stabilità in finanza non esiste. La ripresa, ancora solo apparente, delle economie occidentali viene interpretata come il segnale di un cambiamento radicale nelle politiche monetarie di alcuni paesi. La Riserva Federale ha già ridotto di 10 miliardi mensili il volume totale di dollari che stampa ogni mese ed a quanto pare un ulteriore taglio, che lo porterà a 65 miliardi al mese, è previsto per la prossima settimana. La Banca d’Inghilterra dichiara che ormai raggiungere l’obiettivo del 7 per cento del tasso di disoccupazione non è più necessario per alzare quello d’interesse, ed i mercati sono convinti che presto il costo del denaro tornerà a salire. Chi guadagna e chi perde da questi cambiamenti?
Imposimato conferma: “Moro fu ucciso per volere di Andreotti e Cossiga, responsabili della stragi: da Piazza Fontana a Via D’Amelio”
UOMINI E DONNE CHE SI SUICIDANO: MA COSA MAI DIREMO AI NOSTRI FIGLI?
ma che spariscano questi evasori, che, come dice il magnanimo, benefattore banchiere Mario Draghi a capo del più grande ente di beneficenza noto come BCE, questi evasori sono la rovina d’Italia
26 gennaio 2014