28 fatti che dimostrano l’estrema gravità del disastro di Fukushima

martedì 21 gennaio 2014 – 06:20 | Pubblicato da admin |
28 fatti che dimostrano il disastro nucleare di Fukushima ha messo la West Coast in pericolo

Traduzione dall’inglese all’italiano e adattamento testi a cura di Miki90 per Nocensura.com e Informatitalia.blogspot.it

Nuovi rapporti stanno dimostrando che il famigerato disastro nucleare di Fukushima Daiichi accaduto l’11 marzo 2011 è stato più dannoso di quanto chiunque avrebbe potuto mai prevedere. Perché? Perché si scopre che i livelli di radiazione stanno costantemente peggiorando, soprattutto sulla “West Coast”, con 300 tonnellate di acqua radioattiva sversate nell’Oceano Pacifico ogni giorno. Secondo  activistpost.com , questi sono i 28 principali segni che “la costa occidentale del Nord l’America è assolutamente “fritta” con radiazioni nucleari di Fukushima.”

1. Orsi polari, foche e trichechi lungo la costa dell’Alaska soffrono di perdita di pelo e ferite aperte.
2. C’è una moria di “leoni di mare” lungo la costa della California.
3. Lungo la costa del Pacifico del Canada e la costa dell’Alaska, la popolazione di salmoni rossi è al minimo storico. Molti accusano Fukushima.
4. Qualcosa lungo tutta la costa ovest del Canada sta causando nei pesci sanguinamenti dalle branchie, ventre e bulbi oculari.
5. Un vasto campo di detriti radioattivi da Fukushima delle dimensioni della California ha attraversato l’Oceano Pacifico e sta contaminando la costa occidentale.
6. Viene previsto che la radioattività delle acque costiere al largo della costa occidentale degli Stati Uniti potrebbe più che raddoppiare nei prossimi 5-6 anni.
7. Gli esperti hanno trovato livelli molto elevati di cesio-137 nel plancton che vive nelle acque dell’Oceano Pacifico tra le Hawaii e la costa occidentale.
8. In California, un test ha rilevato contaminazione radioattiva in 15 esemplari di tonno rosso esaminati su 15 (su tutti quelli esaminati)
9. Già nel 2012, il Vancouver Sun ha riferito che il cesio-137 era stato trovato in una percentuale molto alta del pesce che il Giappone stava esportando in Canada.
10. Le autorità canadesi stanno trovando livelli estremamente alti di radiazioni nucleari in alcuni campioni di pesce.
11. Alcuni esperti ritengono che sulla costa occidentale degli Usa i casi di tumore tra la popolazione siano aumentati a causa del consumo di pesce contaminato.
12. BBC News ha recentemente riportato che i livelli di radiazioni intorno a Fukushima sono “18 volte superiori” di quanto precedentemente creduto.
13. Uno studio finanziato dall’UE ha concluso che Fukushima ha rilasciato fino a 210 quadrilioni di becquerel di cesio-137 in atmosfera.
14. Le radiazioni atmosferiche provenienti da Fukushima hanno raggiunto la costa occidentale degli Stati Uniti nel giro di pochi giorni dall’incidente.

Un’immagine che illustra il punto n.14

15. 300 tonnellate di acqua contaminata si riversano nell’Oceano Pacifico da Fukushima ogni singolo giorno.
16. Uno dei migliori ricercatori in “chimica marina” del “Meteorological Research Institute Meteorological Agency” giapponese sostiene che “30 miliardi di becquerel di cesio radioattivo e 30 miliardi di becquerel di stronzio radioattivo” sono stati rilasciati nell’Oceano Pacifico da Fukushima ogni singolo giorno.
17. Secondo la Tepco, dal giorno del disastro a oggi è finita in mare una quantità di tritio radioattivo compresa tra 20.000 miliardi e 40.000 miliardi di becquerel.
18. Secondo un professore dell’Università di Tokyo, la centrale di Fukushima Daiichi ogni singolo giorno rilascia 3 gigabecquerels di cesio-137.
19. E ‘stato stimato che la quantità di materiale radiattivo disperso in mare da Fukushima dall’inizio del disastro (e ancora in corso) sia già fino a 100 volte superiore a quello disperso durante l’intero disastro di Chernobyl.
20. Uno studio recente ha concluso che un grande “pennacchio” di cesio-137 raggiungerà le acque costiere degli Stati Uniti all’inizio del prossimo anno.
21. Viene previsto che livelli significativi di cesio-137 raggiungeranno ogni angolo dell’Oceano Pacifico entro il 2020.
22. Viene previsto che la quantità di Cesio presente nell’intero Oceano Pacifico sarà “da 5 a 10 volte superiore” rispetto a quello riscontrato durante l’epoca dei pesanti test nucleari effettuati nel Pacifico molti decenni fa.
23. Le immense quantità di radiazioni nucleari finite nelle acque dell’Oceano Pacifico, secondo l’ambientalista Joe Martino sono tali da sconsigliare il consumo di pesce proveniente dall’Oceano Pacifico.
24. Le quantità di iodio-131, cesio-137 e Stronzio-90 costantemente rilasciate nell’ambiente dalla centrale nucleare di Fukushima influenzeranno la salute di coloro che vivono nell’emisfero nord per un periodo molto, molto lungo.
25. Secondo un recente rapporto di “Planet Infowars”, la costa della California si sta trasformando in una “zona morta”. (Anche National Geographic ha rivelato che i fondali del mare della California sono un cimitero: http://informatitalia.blogspot.com/2014/01/national-geographic-fukushima-sta.html)
26. Uno studio condotto l’anno scorso è giunto alla conclusione che le radiazioni dal disastro nucleare di Fukushima potrebbero influenzare negativamente la vita umana lungo la costa occidentale del Nord America dal Messico all’Alaska “per decenni.”
27. Secondo il Wall Street Journal, le operazioni di bonifica di Fukushima potrebbero richiedere fino a 40 anni per essere completate.
28. Charles Perrow, docente della famosa Università di Yale, avverte che se le operazioni di bonifica della centrale nucleare di Fukushima non saranno gestite con grande perizia, la salute umana potrebbe essere minacciata per “migliaia di anni”

Traduzione dall’inglese all’italiano e adattamento testi a cura di Miki90 per Nocensura.com e Informatitalia.blogspot.it  

Fonte originale: http://www.dose.ca/2013/11/04/28-facts-prove-fukushimas-nuclear-disaster-has-put-west-coast-danger  

(L’articolo è del 4 Novembre 2013, ma in questi 2 mesi certamente la situazione non è migliorata, anzi è peggiorata, visto che ogni giorno finiscono in mare nuove scorie radioattive…

www.activistpost.com
Mappa delle quantità di materiale radiattivo
che hanno raggiunto gli USA
Un pennacchio di materiale radiattivo

Appel à une journée (inter-)nationale de mobilisation et de lutte par la coordination des comités No TAV

http://notavfrance.noblogs.org/post/2014/01/22/appel-a-une-journee-inter-nationale-de-mobilisation-et-de-lutte-par-la-coordination-des-comites-no-tav/

Posted on 22 janvier 2014 by notavfrance

NOTAV_ATTACKSamedi 22 février – Journée Nationale de Lutte

LA COORDINATION DE COMITÉ NO TAV

réunie le Mercredi 8 Janvier 2014 à Villar Focchiardo

a évalué attentivement la situation juridique gravissime créée suite aux dernières arrestations de Chiara, Claudio, Mattia et Niccolò, pour lesquels s’est construit un château de chefs d’accusation étudié justement pour intimider toutes les sacro-saintes luttes qui, aussi grâce au mouvement NoTav, sont en train de grandir dans tout le pays.

a effectivement remarqué dans le dossier d’instruction, les enquêteurs, en insistant sur le plan strictement juridique, soutiennent une thèse clairement politique. En s’appuyant sur un bref historique des actes légaux et des sommets internationaux qui ont permis l’installation du chantier de Chiomonte en Val de Susa, les magistrats soutiennent qu’il s’agit d’une élaboration démocratique. L’action contre le chantier – en lien avec l’énumération de pratiques d’opposition dont l’épais dossier fournit une longue liste – est définie « terroriste » pas tellement pour ses caractéristiques spécifiques, mais par le fait qu’elle s’oppose au démocratisme d’une décision intergouvernementale. Toutes les décisions imposées par l’État ont un emballage légal, ce qui veut dire qu’elles sont formellement basées sur le Droit. Tout ce qui met réellement en discussion un projet étatique est donc passible de « terrorisme ». Il reste seulement le désaccord platonique et être réduit à un mouvement d’opinions. Donner un caractère concret à son propre NON, qui au fond est la caractéristique essentielle du mouvement No Tav, devient donc antidémocratique. Le totalitarisme parle aujourd’hui un langage différent  : « Nos décisions démocratiques ne te plaisent pas ? Tu es un terroriste, je t’enferme en prison et je jette la clé ».

Rappelant que d’une époque à l’autre, l’État et « les pouvoirs forts » attaquent frontalement l’ennemi sur ses points forts, non sur les plus faibles. Il devient évident que l’emploi de la catégorie de terrorisme contre le mouvement No Tav – pour ce qu’elle exprime et symbolise – est dans ce sens un avertissement pour tous, pour n’importe que mouvement de lutte. Devient donc terroriste n’importe qui conteste les décisions de l’état, et vient démantelé le pacte social pensé par la Constituante.

A suivre jusqu’au bout la logique des procureurs Rinaudo et Padalino, la nature « terroriste » de la lutte contre le Tav ne caractérise pas un soi-disant « saut qualitatif », mais bien ses fondements même : ce NON de vingt ans d’expériences, de savoirs, de confrontations et d’actions qui ne sont que son développement cohérent. Ne pas s’être résigné face aux matraques, aux gaz, aux pelles mécaniques, aux Lince (expertise économique et commerciale en Italie, ndt), aux incarcérations, au terrorisme médiatique, voilà le crime qui contient tous les autres.

Pour ces raisons le Mouvement NoTav

ANNONCE ET PROPOSE POUR LE 22 FEVRIER UNE JOURNÉE NATIONALE DE MOBILISATION ET DE LUTTE CHACUN DANS SON PROPRE TERRITOIRE

à toutes les composantes de lutte qui résistent et se battent contre le gaspillage des ressources publiques, contre la dévastation du territoire, pour le droit au logement, pour un travail digne, sûr et rémunéré justement. Une journée nationale de lutte, territoire par territoire en défense du droit naturel et constitutionnel de s’opposer aux décisions du gouvernement qui ne tiennent compte que des intérêts des puissants, des lobby, des banques et des mafias au détriment des populations. Une mobilisation commune contre l’utilisation délirante des lois de la part des procureurs et de la magistrature turinoise et en solidarité aux compagnons de lutte incarcérés, aux compagnons de lutte déjà condamnés, et aux innombrables résistants qui doivent encore affronter le jugement pour avoir défendu les biens communs, une journée de lutte à laquelle suivra à la mi-mars un rendez-vous à Rome pour la défense et la légitimité des luttes sociales.

En préparation de la journée de lutte, une invitation à effectuer des assemblées sur les territoires pour sensibiliser la population autant sur ces thèmes autant sur les projets qui s’y opposent. En Vallée de Susa sur les projets de déplacement du parking autoroutier de Susa à San Didero, de déplacement de la route de Guida Sicura de Susa à Avigliana et de la ligne ferroviaire dans le territoire de Borgone.

Proposition approuvée par la coordination des comités du Mouvement NoTav.

traduit de l’italien,  NoTAV.info

Reaction from dedicated HS2 fighters as Supreme Court makes ruling

http://www.getwestlondon.co.uk/news/local-news/reaction-dedicated-hs2-fighters-supreme-6539288

22 Jan 2014 12:18

“It’s not totally unexpected. We have come a long way and we will keep fighting it. This judgement doesn’t change anything.”

Lottie Jones, of Ruislip Against HS2, said: “We are of course disappointed at the judgement from The Supreme Court but the outcome does not diminish our resolve to continue our campaign against HS2.

“The case was never about whether HS2 is right or wrong but about whether the government are acting in the right way. Unfortunately today’s decision will add to the government’s arrogance and their belief that they can push ahead with HS2 however they like, with little regard for the environment or those who are adversely impacted by it.

“This fight is far from over and there are still more options for pursuing the case further in Europe. It’s important that Hillingdon residents understand that HS2 is still not legislated for, it’s not a ‘done deal’ and there are still plenty of opportunities to get involved and help Stop HS2.”

Emma Crane, campaigns director for HS2 Action Alliance(HS2AA) , said: “It sets a massively worrying precedent for other projects, like HS2, that people can ride roughshod over regulations by using a Hybrid Bill.

“That means it goes through Parliament and is voted on by MPs who are whipped, so they are more likely to vote for what the party wants. It does not have the same scrutiny under planning law.

“The public don’t have a say. We will be taking it to the next level, and that includes two things: First we will be making a complaint to the Aarhus Convention Compliance Committee – which has the power to find that the Supreme Court’s decision means the UK is in breach of the UN Treaty obligations.

“The second thing is that we will make a complaint to the European Commission to say that the Government has not complied with the EU Treaty.

“We are disappointed at the result because it is not in our favour but that fact that it was taken to the Supreme Court shows we have a strong case.”

Hilary Wharf, director of HS2AA, added: “Lady Hale actually said that it should have been referred to the EU, but she was influenced by her colleagues. The difference between them sending it to the EU and us taking it is that we will have to make a complaint.”

Joe Rukin of Stop HS2 ( pictured above, left, with a fellow anti-HS2 campaigner): “It’s not totally unexpected. We have come a long way and we will keep fighting it. This judgement doesn’t change anything.

“HS2 is still a bad idea.”

Reazione da combattenti HS2 dedicati come Corte Suprema rende sentenza

22 gen 2014 00:18

“Non è del tutto inaspettato. Abbiamo percorso una lunga strada e continueremo a combatterla. Questa sentenza non cambia nulla.” 

Lottie Jones, di Ruislip Contro HS2, ha dichiarato: “Siamo ovviamente delusi per la sentenza della Corte Suprema, ma il risultato non diminuisce la nostra determinazione a continuare la nostra campagna contro HS2.

“Il caso non è mai stato sul fatto HS2 è giusto o sbagliato, ma sul fatto che il governo stanno agendo nel modo giusto. Purtroppo la decisione di oggi si aggiungerà l’arroganza del governo e la loro convinzione di poter portare avanti con HS2 tuttavia che piace, con poco riguardo per l’ambiente o coloro che sono negativamente influenzato da essa.

“Questa lotta è tutt’altro che finita e ci sono ancora più opzioni per proseguire ulteriormente il caso in Europa. ‘Importante che i residenti Hillingdon capire che HS2 non è ancora legiferato per, non è un’ affare fatto ‘e ci sono ancora molte opportunità di mettersi in gioco e contribuire a fermare HS2. ”

Emma Crane, direttore delle campagne di HS2 Action Alliance (HS2AA), ha dichiarato: “E ‘un precedente massicciamente preoccupante per altri progetti, come HS2, che la gente può calpestare regole utilizzando un Bill Hybrid.

“Questo significa che passa attraverso il Parlamento ed è votato dai parlamentari che sono frustati, quindi sono più propensi a votare per quello che il partito vuole. Non ha lo stesso controllo di diritto di pianificazione.

“Il pubblico non hanno voce in capitolo Saranno prese al livello successivo, e che comprende due cose:. Prima cosa sarà fare una denuncia alla Convenzione di Aarhus Vigilanza – che ha il potere di scoprire che la Corte Suprema decisione significa che il Regno Unito è in violazione degli obblighi previsti dal trattato delle Nazioni Unite.

“La seconda cosa è che faremo una denuncia alla Commissione europea per dire che il governo non ha rispettato il trattato UE.

“Siamo delusi per il risultato perché non è a nostro favore, ma il fatto che è stato preso alla Suprema Corte dimostra che abbiamo un caso forte”.

Hilary Wharf, direttore del HS2AA, ha aggiunto: “Lady Hale in realtà ha detto che avrebbe dovuto essere rinviata per l’UE, ma è stata influenzata dai suoi colleghi La differenza tra loro invio alla UE e ci mette è che avremo. per fare una denuncia. ”

Joe Rukin di arresto HS2 ( nella foto sopra, a sinistra, con un compagno anti-HS2 Campaigne r):.. “Non è del tutto inaspettato Abbiamo percorso una lunga strada e continueremo a combatterla Questa sentenza non cambia nulla.

“HS2 è ancora una cattiva idea.”

In auto blu pure all’Università, la denuncia dei 5 Stelle

http://www.tzetze.it/redazione/2014/01/in_auto_blu_pure_alluniversita_la_denuncia_dei_5_stelle/index.html

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L’utilizzo personale dell’auto blu, o auto di servizio che dir si voglia, per recarsi dalla propria residenza al luogo di lavoro, da parte della dottoressa Gatti, DG dell’‪#‎Unige‬, è solo un privilegio e non fa altro che alimentare la tensione tra le parti sociali più disagiate e i dirigenti di enti pubblici.” Sono le dichiarazioni di Simone Valente, deputato 5 Stelle in Commissione Cultura. (Con tanto di foto pubblicata su Facebook).

Abbiamo presentato pochi giorni fa un’interrogazione al ministro Carrozza per avere chiarezza. Il fatto è assodato, ma qui il problema è più ampio. Le istituzioni, ad ogni livello, devono dare dimostrazione di integrità e di rispetto, vista la straziante crisi economica. Questi gesti non fanno altro che aumentare la sfiducia e la rabbia dei cittadini“.

La dott.ssa Gatti ha un lautissimo stipendio (163 mila euro lordi circa) – continua – potrebbe tranquillamente prendere un treno, per arrivare in orario a lavoro si può anche alzare qualche minuto prima. Secondo lei i docenti, il personale e gli studenti dell’Università di Genova come fanno ad arrivare in orario a lezione? Nell’interrogazione chiediamo che venga fatta massima chiarezza sul fatto, vogliamo sapere se questo tipo di utilizzo dell’auto di servizio sia inserita nel contratto e quante sono complessivamente le auto blu delle università italiane, chiedendo infine anche l’abolizione totale di quello che è un privilegio ad ogni livello amministrativo italiano. Anche la Corte dei Conti vuole vederci chiaro: a nostro avviso questo utilizzo dell’auto di servizio non è strettamente collegato alle esigenze della carica ricoperta, ma è un mero utilizzo per i propri scopi personali. Tutto ciò è inaccettabile, l’università non deve essere un regno per gli alti livelli dirigenziali, ma un’istituzione a misura di studente“.

Coordinamento 9 Dicembre in cammino da Genova a Roma

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Non li ha fermati né il vento, né il gelo e nemmeno lo stato d’emergenza che, da almeno 3 giorni, sta interessando la regione Liguria. Il gruppo del Coordinamento 9 dicembre Genova ha deciso di incamminarsi sotto alla pioggia incessante e al fortissimo vento con uno striscione che reca la scritta: “Roma, stiamo arrivando”. L’obiettivo è infatti quello di arrivare il 9 Febbraio a Roma per consegnare una lettera di licenziamento ai “dipendenti del popolo”, cioè a quegli onorevoli e parlamentari che occupano le istituzioni sulla base di una legge elettorale giudicata incostituzionale. Il governo è considerato illegittimo dai cittadini del 9 dicembre che hanno aperto anche un evento Facebook: in poche ore già 30 mila iscritti. ECCO L’EVENTO FACEBOOK
 
Ma chi sono gli eroi di Genova che sfidano il vento, il freddo, la pioggia e le intemperie per questo “Cammino della Libertà”? Simone Casti, Ale Cama, Walter Carpi, Luca Taddei, Michela Fazio, Salvatore di Salvo, Enrico Albisetti, Lidia Ambrosione, Mario Rizzuto sono i 9 “viandanti e pellegrini della libertà” che sono già alla terza tappa del cammino di 600 km che li porterà fino alla capitale. Il 9 febbraio, tuttavia, non ci sarà alcuna manifestazione “conclusiva” come molti giornali hanno scritto; il portavoce nazionale del Coordinamento ha infatti chiarito: “A Roma si va per restare nei punti di ritrovo che segnaleremo”. I presidianti, i manifestanti e i cittadini che vogliono la liberazione dei palazzi del potere infatti hanno deciso di occupare tutte le vie consolari e il centro città con tende e sacchi a pelo.
 
Il loro itinerario seguirà tutta la costa tirrenica che scende lungo la Toscana e arriva fino al Lazio. A Roma ci saranno ad attenderli altri pellegrini che sono partiti da altre regioni: come i cittadini campani, pugliesi e friulani.
 
ANCHE VENETO E FRIULI IN CAMMINO – Dal Veneto nei prossimi giorni partirà un gruppo di centinaia di cittadini in bicicletta. Da Udine invece i cittadini sono già partiti. Ogni giorno percorreranno qualche decina di chilometri a piedi o con mezzi pubblici/privati. Dalla punta della Puglia invece sono già alla terza tappa e stanno camminando a piedi supportati da mezzi privati necessari a chi non regge il cammino.
 
Il “Cammino della Libertà” è stato proposto da un presidiante di Barletta, città in cui, la mattina del 17 gennaio alle ore 3 del mattino, sono stati arrestati alcuni cittadini in merito alle manifestazioni del 9 dicembre 2013. Un fatto increscioso se non altro perchè, come ha sottolineato lo stesso portavoce nazionale Danilo Calvani, molte delle persone che hanno ricevuto un mandato di garanzia, all’epoca dei fatti erano in carcere, non avrebbero potuto quindi partecipare a nessuna manifestazione. Tuttavia, nel comunicato stampa che il Coordinamento ha consegnato il 18 gennaio alle sedi regionali della Rai, viene specificato che “è giusto che chi ha davvero sbagliato paghi, tuttavia è singolare che queste persone siano state arrestate nel bel mezzo della notte come fossero stati dei pericolosi criminali”.
 
I cittadini del Coordimento 9 dicembre di Genova hanno ringraziato “il sig. Andrea Garbini e il sindaco di Brugnato il sig. Claudio Galanti per l’ospitalita’ ricevuta. Al nostro arrivo abbiamo trovato un pasto caldo e il palazzetto dello Sport a nostra disposizione con tanto di brande e materassi. Il Sindaco si e’ anche prodigato per farci avere un incontro con la stampa domani mattina alle 9. Ringraziamo anche i ragazzi di LA SPEZIA che si sono operati per farci avere dei viveri. CHI CERCA IL BENE TROVA IL BENE“.
 
Dal comunicato stampa si evince inoltre che “il gruppo partito da Genova viaggia alla media di 30/35 chilometri al giorno e lungo il proprio cammino trova la solidarietà e l’aiuto di altri cittadini, molti dei quali organizzati in presidi e coordinamenti locali del 9 dicembre. La prima tappa, Chiavari, li ha visti ospiti per la notte di una Parrocchia, che ha messo a loro disposizione una sala dove poter trascorrere la notte. Al gruppo si aggiungeranno strada facendo altri viandanti, che si stanno preparando per aggregarsi. Ogni informazione sul Cammino della Libertà dei ragazzi di Genova e di tutti gli altri viandanti, così come ogni informazione sul Coordinamento 9 dicembre e sulla pacifica protesta popolare è reperibile su Facebook ai seguenti indirizzi:
 

BOCCIATURA MONDIALE PER LETTA: NEL 2014 ITALIA PAESE PEGGIORE TRA LE ECONOMIE AVANZATE

POSTATO IL 22/01/2014

Crisi economica, il governo si spacca sulla riforma delle pensioni

Il Fondo monetario abbassa le stime sulla crescita del Belpaese dal +0,7 al +0,6%. A confronto Gran Bretagna e Usa cresceranno del 2,8 e 2,4%.

L’anno della rinascita, della ripresa e chi più ne ha più ne metta. Così, sul finire del 2013, sia il presidente del Consiglio Enrico Letta sia il suo “ragioniere” Fabrizio Saccomanni, avevano descritto il 2014. Sono perà bastate tre settimane appena per beccarsi la prima doccia gelata. E mica un gavettone: a smorzare gli entusiasmi della ditta Letta & Co. è stato oggi nientemno che il World economic outlookdel Fondo monetario internazionale. Cioè l’analisi che la massima istituzione economica globale compie all’inizio di ogni anno per dire, secondo i dati in sup possesso, come andrà l’economia in ogni angolo del mondo. E per l’Italia la prospettiva è non solo sconfortante e avvilente, ma addiruttura umiliante. Perchè il nostro sarà nel 2014 il Paese con il livello di crescita più basso tra tutte le economie avanzate del globo, con un +0,6% . E l’unico, sempre fra le economie avanzate, che abbia subito una revisione in senso peggiorativo delle previsioni dell’ottobre scorso relative alla crescita del Pil (che era stata prevista a un +0,7%).

Al contrario, il Fondo riscrive al rialzo la maggior parte delle stime, con veri e propri balzi come quello previsto per la Gran Bretagna, che nel 2014 dovrebbe vedere la propria economia crescere del  2,4%, contro il +1,8% di tre mesi fa. Gli Usa faranno segnare una crescita del 2,8%, mentre l’Eurozona si limiterà a un +1%, frutto di andamenti estremamente differenti. Fra le altre grandi economie il Fondo prevede un Pil in crescita  dell’1,7% per il Giappone (in miglioramento di 0,4 punti), del 2,2%   per il Canada (+0,1 punti) e del 7,5% per la Cina(+0,3 punti). Male   invece la Russia, con una crescita in frenata al +2,0% (1 punto in   meno rispetto a ottobre) e il Brasile al +2,3% (-0,2 punti). Quanto all’India per il 2014 il Fondo stima una accelerazione della crescita al 5,4%. Accelera la ripresa dell’economia mondiale con un Pil globale che dopo il +3,0% dello   scorso anno, nel 2014 dovrebbe salire del 3,7% per poi crescere ancora  l’anno successivo del 3,9%.

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/1390916/Economia–l-Fmi-gela-Letta-e-Saccomanni—nel-2014-Italia-peggior-paese-avanzato.html

Lorefice (M5S) : “Stanno di fatto vendendo la Banca d’Italia nel silenzio della stampa”

http://www.italiaincrisi.it/2014/01/23/lorefice-m5s-stanno-di-fatto-vendendo-la-banca-ditalia-nel-silenzio-della-stampa/

Posted on January 23, 2014 by 

Anche per fare le calendarizzazioni ci vuol furbizia e il decreto Imu-Banca d’Italia lo dimostra.

Su questo decreto hanno posto oggi la questione di fiducia, quindi la Maggioranza sta di fatto vendendo la Banca d’Italia, ma la stampa non ne parla perché le prime pagine sono dedicate esclusivamente ad altro…

Questo decreto avrebbe bisogno di Tanto risalto, perché si sta parlando del futuro del nostro Paese.

Ma appunto, hanno scelto questo momento storico per evitare che se ne parlasse.

Anche questo è il nuovo che avanza.

Marialucia Lorefice
Portavoce M5S Camera