Guerra e animazione giapponese: Hotaru no Haka

gennaio 18, 2014
 
Lee Jay Walker Modern Tokyo Times 6 gennaio 2014
  
Tomba per le lucciole è un film di animazione molto commovente che s’incentra sull’innocenza dei bambini e la brutalità della guerra. Si tratta di un film realista ed è facile dimenticare che si tratta di un film d’animazione perché i due personaggi principali sono pieni di umanità e sentono le loro  enormi tragiche emozioni in ogni momento. In molti modi ritengo che Tomba per le lucciole (Hotaru no Haka) sia a sé stante, perché dall’inizio alla fine si vede la realtà della guerra. Più importante, non è apertamente sentimentale da un qualsiasi punto di vista nazionalistico e non ritrae i vincitori o gli sconfitti sotto una luce netta. Invece si basa sul forte legame tra fratello e sorella, mentre entrambi cercano di sopportare la realtà della guerra senza perdere la gioia dell’infanzia nei rari momenti di allegria e speranza.
Il film è stato scritto e diretto da Isao Takahata e prodotto da Shinchosha, mentre il lavoro di produzione è dello Studio Ghibli. Il film d’animazione è basato sul romanzo di Akiyuki Nosaka dallo stesso nome. Nosaka fonde il romanzo con la realtà di ciò che gli è accaduto in quel tragico periodo, ma cambia il tema e la direzione dei due personaggi principali. Tomba per le lucciole va inteso come scusa sentita e sincera alla sorella dell’autore, tragicamente scomparsa per malattia. Questo fatto è chiaro, perché la passione dei personaggi e l’evolversi degli eventi potevano essere  state scritte ed espresse solo da qualcuno che ha vissuto quei momenti strazianti. Pieno credito deve essere dato a Isao Takahata perché gli adulti, anche cresciuti, faranno bene a non piangere o sentire la tragica perdita verso la fine, quando la trama si dipana. Inoltre, Isao Takahata mostra la semplice bellezza della natura e l’animazione ci ricorda un momento in cui le cose semplici della vita ci offrono così tanto, e ciò viene spesso viene perduto nel mondo commercializzato di oggi. Più intrigante di questo film di animazione e il non rivolgersi a una qualche ideologia o dimostrazione di ragioni o torti. Invece, si tratta di due bambini che lottano contro le terribili avversità con momenti di rara gioia che illuminano il loro mondo. Il film mette in luce anche l’innocenza dei civili, mentre la gente esprime sentimenti anti-tedeschi o anti-giapponesi di quel periodo della storia, vale la pena ricordare i milioni di giapponesi e tedeschi innocenti, e di tutte le altre nazionalità nella moltitudine di conflitti, che vengono dimenticati da storici e media. Sì, sappiamo che sono sempre gli innocenti ad essere uccisi in guerra, ma questo film si concentra sulla disumanità della guerra e della natura umana. Nelle avversità che questi due bambini devono affrontare non c’è solo la minaccia dei bombardamenti alleati e la distruzione, ma il film mostra anche la disumanità degli altri membri della famiglia che non badano molto ai due bambini. Si evidenzia inoltre l’abbandono del popolo giapponese dal proprio governo che non riusciva a comprendere la realtà di ciò che gli accadeva.
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Il film è basato sull’infanzia di Seita e Setsuko, sorella minore, e di come si sforzava di proteggerla una volta divenuti orfani. All’inizio si vede Seita nella stazione Sannomiya morire di fame in condizioni terribili. Poi un inserviente pungola Seita e getta via la scatola di caramelle contenente ciò che ha di più caro, perché nel barattolo vi sono cenere e ossa. Dopo di ché le anime di Setsuko e Seita vengono liberate in una nuvola di lucciole. Da qui inizia la storia, e lo spirito di Seita racconta i tragici eventi che si svolsero durante quel periodo brutale con un flashback che riporta a Kobe sotto i bombardamenti e alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Subito il simbolo della potenza statunitense si vede, cioè i B-29, mentre i bambini scappano, la madre, già malata rimane gravemente ferita durante il bombardamento per poi, poco dopo, morire per le terribili ustioni. Ora il loro mondo è capovolto, ma Seita concentra le proprie energie per proteggere Setsuko. Le loro opzioni sono ora severamente limitate perché sono stati abbandonati in una guerra brutale. Pertanto, Seita spera di trovare conforto presso la zia, ma che scopre essere una donna dal cuore freddo che invece di pendersi cura dei bambini, costringe Seita a vendere molti oggetti e l’unica cosa che rimane è un piccolo contenitore di caramelle di frutta. La scatola di caramelle caratterizza il film, mentre la freddezza della zia si trasforma in risentimento, vedendo chiaramente in Seita e Setsuko solo un peso. Pertanto, se ne vanno per mettersi in un rifugio antiaereo abbandonato e illuminato dalla luce delle lucciole che trovano, riempiendo il loro mondo scuro con la bella luce della natura. Tuttavia, la bella vita nella natura finisce rapidamente e Setsuko è mortificata scoprendo che tutte le lucciole sono morte. Il loro breve momento di gioia finisce subito e Setsuko chiede dolorosamente a Seita perché le lucciole dovevano morire e perché sua madre doveva morire. Ora la loro vita è piena di disperazione e angoscia, ma Seita rimane forte, nonostante la luce di Setsuko si dissolva anch’essa subito. Seita è ora costretto a rubare colture e a saccheggiare case abbandonate durante i bombardamenti, ma una volta preso la disperazione lo travolge e in un ultima scommessa porta Setsuko da un medico. Tuttavia, proprio come ai bombardieri statunitensi non interessa la vita e la morte, o come all’esercito giapponese non interessano gli innocenti uccisi, la stesso disumanità e disperazione si ritrova nel medico poiché non offre alcuna soluzione o compassione. Il medico afferma solo in modo smussato che Setsuko è affetta da malnutrizione ma senza fornire alcun conforto o rimedio.
Seita quindi sente parlare di resa incondizionata del Giappone, ma per Setsuko le tenebre della morte si avvicinano. Quando Seita ritorna al rifugio trova Setsuko allucinata perché pensa di  succhiare le caramelle di frutta e, nonostante la cura e l’amore profonda di Seita, è troppo tardi, perché Setsuko muore di fame. Dopo di che Seita crema Setsuko, la sorella che custodisce e di cui si preoccupa profondamente, e ne mette le ceneri nel barattolo delle caramelle che porta che, insieme ad una foto del padre ed ai ricordi della madre, sono tutto ciò che rimane di una vita che ben presto svanisce, perché la candela è ormai esaurita. Si ritorna alla stazione ferroviaria dove la storia è iniziata, vedendo il corpo emaciato di Seita. Alla fine appaiono i due bambini oramai orfani, ma gli spiriti di Seita e Setsuko non sono più pelle e ossa pieni di dolore, ora invece sono riuniti e vestiti di bei vestiti mentre guardano la città di Kobe.
Questo film d’animazione è visto da molti come un film contro la guerra, ma come ogni film avrà diverse interpretazioni. Credo che si tratti dell’animo tormentato di uno scrittore che ha assistito a tanto dolore e angoscia e che Tomba per le lucciole tratti della lotta che ha dovuto affrontare. Quando si guarda il quadro generale è chiaro che ci furono innumerevoli Seita e Setsuko testimoni della brutalità di quel periodo. Pertanto, il tema della guerra è evidente, ma il film di animazione si concentra fortemente sul lato oscuro e sulla freddezza della natura umana, non solo della guerra. Non sta a me dire quale sia il significato reale; invece, se non avete mai visto questo film di animazione, allora vi consiglio di metterlo in lista. Sì, questo film d’animazione non è recente, ma tuttavia è un classico eterno e non solo è toccante a differenza di altri film. I brevi momenti felici lo sono incredibilmente, ma i momenti tristi sono pieni di angoscia, mentre il film ci ricorda la brutalità della seconda guerra mondiale e la continua lotta che imperversa in molte nazioni al giorno d’oggi. Inoltre, evidenzia i due innocenti travolti nel tragico mondo degli adulti e come la disumanità non è solo una bomba che cade, ma che sia presente anche nelle famiglie e nelle comunità.
Tomba per le lucciole sarà sempre presente in molte persone per via della passione che scatena e perché si concentra sulla realtà della vita nei tempi bui.
 
  
Guerra e animazione giapponese: Hotaru no Hakaultima modifica: 2014-01-19T21:42:46+01:00da davi-luciano
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