Verso la Bancarotta: Laffer Vince, Letta e Saccomanni Perdono. Si Disintegrano le Entarte Fiscali a Novembre

anche qui una serie di grafici che è meglio consultare al link sotto

http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/verso-la-bancarotta-laffer-vince-letta-e-saccomanni-perdono-si-disintegrano-le-entarte-fiscali-a-novembre.html?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

Crisi dell’euro. Il Parlamento europeo mette la Troika sotto controllo

Una commissione di membri del Parlamento europeo incaricata di controllare le attività della Troika finanziaria – Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale – ha iniziato un tour in quattro paesi a rischio della Zona euro : Portogallo, Irlanda, Cipro e Grecia.

La commissione è stata creata a seguito delle valutazioni negative delle raccomandazioni della Troika, atte a far uscire dalla crisi l’economia e le finanze di questi paesi. Secondo diversi esperti e politici, queste raccomandazioni avrebbero aggravato la situazione.

Lo scorso giugno la stampa europea aveva persino evocato una crisi della Troika. Il quotidiano spagnolo El Pais citava le dichiarazioni di un alto funzionario dell’UE dopo il suo viaggio in Portogallo e Grecia : “La Troika può essere considerata morta.”
Le parole del capo della Commissione europea, José Manuel Barroso, secondo cui è tempo che l’Europa rinunci ai servizi del Fondo monetario internazionale, le cui raccomandazioni incontrano un’aspra opposizione, avevano gettato benzina sul fuoco.
Lo scorso ottobre anche il comitato per l’economia e le finanze del Parlamento europeo aveva proposto di condurre un’indagine sui risultati delle attività della Troika.

Il deputato europeo Jürgen Klute ritiene possibile portare dei cambiamenti alle attività prioritarie della Troika : “Come devono essere applicate le riforme? – ha chiesto in un’intervista radiofonica – Di fatto questo è il nostro grande obiettivo. Ossia, se un giorno avremo ancora bisogno di una struttura simile, dovrà funzionare su una base parlamentare, legalmente, sotto controllo e in maniera responsabile.”

(Fonte : french.ruvr.ru)

Bankitalia, ecco il testo del ddl per il “restyling”

Articolo per articolo, tutti i provvedimenti del governo per il riassetto di Palazzo Koch.
Che cosa dice il disegno di legge di conversione del decreto legge sul “restyling” di Bankitalia? Leggiamo: ai sensi dell’articolo 4, la Banca d’Italia è autorizzata ad aumentare il proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie all’importo di 7,5 miliardi di euro. Ai partecipanti possono essere distribuiti esclusivamente dividendi annuali, a valere sugli utili netti, per un importo non superiore al sei per cento del capitale.
Sono inoltre individuate le categorie di investitori che possono acquisire le quote di partecipazione al capitale dell’Istituto: banche, imprese di assicurazione e di riassicurazione aventi sede legale in Italia o in uno Stato membro dell’Unione europea, fondazioni bancarie, enti e istituti di previdenza e assicurazione aventi sede legale in Italia e fondi pensione. Ciascun partecipante non può possedere una quota di capitale superiore al 5 per cento, né direttamente né indirettamente.
Per le quote in eccesso non spetta il diritto di voto ed i relativi dividendi sono imputati alle riserve statutarie della Banca d’Italia. All’Istituto è consentito di acquistare temporaneamente le proprie quote di partecipazione e stipulare contratti aventi a oggetto le medesime (la banca è autorizzata ad effettuare operazioni temporanee sul proprio capitale con lo scopo di favorire lo smobilizzo delle partecipazioni in eccesso rispetto al nuovo limite partecipativo).
Ancora, il comma 1 dell’articolo 5 stabilisce che l’Assemblea dei partecipanti e il Consiglio superiore della Banca d’Italia non hanno ingerenza nelle materie relative all’esercizio delle funzioni istituzionali. Ai sensi del successivo comma 2 il Consiglio superiore di Bankitalia si compone del governatore e di tredici consiglieri, nominati nelle assemblee dei partecipanti presso le sedi della Banca. L’articolo 6, comma 1, sopprime i poteri di sospensione e di annullamento da parte del delegato governativo sulle delibere dell’Assemblea e del Consiglio. Il comma 2 abroga disposizioni che risultano incompatibili con le modifiche apportate alla disciplina della Banca d’Italia. L’articolo 7 contiene disposizioni di coordinamento in materia di accise, mentre l’articolo 8 reca la copertura finanziaria del provvedimento, disponendo in particolare che la copertura degli oneri recati dagli articoli 1 e 2, quantificati complessivamente in 2.163,097 milioni di euro per l’anno 2013, viene assicurata dalle maggiori entrate derivanti dallo stesso articolo 2.
 
Ezzelino – Signoraggio.it
Tratto da:http://www.dionidream.com

Un ex-vicepresidente della Goldman Sachs International, professore presso l’Opus Dei

Rete Voltaire 15 dicembre 2013
 
A Roma, il centro “Mercati, cultura ed etica” della Pontificia Università della Santa Croce apre un corso di “Economia per gli ecclesiastici.”
La sessione inaugurale sarà tenuta da un ex-consigliere di Margaret Thatcher ed ex vicepresidente della Goldman Sachs International, Lord Brian Griffiths di Fforestfach.
La Pontificia Università della Santa Croce è la vetrina accademica dell’Opus Dei. Lord Brian Griffiths è anche presidente del FondoLambeth, che gestisce gli investimenti dell’arcivescovo anglicano di Canterbury.
 
Traduzione di Alessandro Lattanzio

Sarà un 2014 all’insegna delle riforme, ce lo chiedono i mercati

Angelo Fontanella
AREND-euro
Quello che si è appena aperto sarà sicuramente un anno importante per il mondo dei mercati (banche d’investimento) per depredare quel poco che resta dell’Italia e dell’eurozona. A ricordarcelo uno dei loro camerieri per eccellenza, tale Giorgio Napolitano proclamato re assoluto d’Italia per sottomettere totalmente il paese alle voglie cannibali dei banksteers. Nella solita litania di fine anno, re Giorgio ha ammonito che non si possono non fare quelle riforme necessarie al paese e che lui resterà al comando della colonia dei banchieri finchè la situazione lo richiederà e le forze glielo permetteranno. Riforme, quelle che nel gergo politichese significano: strumenti e passi avanti verso la svendita totale della nostra nazione, dei diritti dei lavoratori e delle vite del 90% degli italiani. Gli fa subito da sponda Renzi, che da ultraliberista qual’è ha assicurato al monarca, la massima disponibilità per fare le riforme. Non poteva mancare Mario Monti, che anche se sembra tornato dietro le quinte, non rinuncia a ricordarci la sua bilderbergina vitalità. L’ex international advisor di Goldman Sachs esce allo scoperto ed annuncia il suo sostegno al sindaco di Firenze ed al suo programma, nell’intervista rilasciata a repubblica: ” Renzi ha un programma apprezzabile. Bisogna vedere se riuscirà a realizzarlo, anche accettando l’impopolarità. Già ai tempi delle primarie con Bersani diceva cose molto convincenti e molto vicine a quelle che noi tentavamo di realizzare col mio governo”. Monti dice di volere un rimpasto di governo, visto che D’Alia e Mauro hanno lasciato Scelta Civica, dando vita all’ennesima scissione del centrino bancario. Rimpasto che fa gola anche a Renzi, il quale non potendo ambire al voto prima del 2015, visto che il governo è blindato dai mercati e da Napolitano, per non perdere l’effetto novità ed arrivare logoro al voto, cerca di contare di più piazzando i suoi sulle poltrone governative e facendo fuori gli attuali ministri un tempo bersaniani, oggi convertitisi al renzismo.
In questo clima di giubilo, di finte lacrime e beghe di palazzo, la finanza internazionale festeggia le nuove misure draconiane in arrivo (riforme) con tanto di depredazione finale di ciò che resta dello stato sociale, dei diritti dei lavoratori, dell’industria di stato, della scuola e della sanità pubblica. Già negli ultimi giorni del 2013 è arrivato il decreto governativo a firma di Saccomanni che rivaluta le quote di Bankitalia detenute dalle banche a 7,5 miliardi, oltre alla modifica dello statuto ed alla designazione di una nuova governance. La riforma aumenta la platea dei detentori delle quote di Bankitalia, diminuendone la concentrazione fino ad un massimo del 5%. La redistribuzione delle quote avverrà entro due anni, ed i dividendi annuali non potranno superare il 6%. Ciò significa che le quote che lo stato avrebbe potuto e dovuto riacquistare, tramite il decreto Tremonti del 28 dicembre 2005, andranno alle banche estere. Ecco cosa prevedeva il decreto, puntualmente disatteso e mai convertito in legge: “Con regolamento da adottare ai sensi dell’articolo 17 della legge 23, n. 400, è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici“.
Segno evidente della felicità della finanza internazionale è la discesa dello spread a 200 punti base, accolto con euforia dai media di regime nostrani e dal pd, nonchè da Letta che può così  continuare ad affermare che quest’anno sarà l’anno della ripresa. Si metta l’anima in pace Renzi, con uno spread così basso, sintomo che l’Italia ha fatto tutto ciò che le banche hanno ordinato, sarà impossibile scalzare Letta. Può darsi se ne riparli nel 2015, anno in cui entrerà in vigore il fiscal compact in un’Italia allo stremo e quindi la grande finanza avrà bisogno del finto nuovo da presentare come panacea di tutti i mali da essa prodotti. Si salvi chi può.

L’ultima buffonata

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Adesso basta!! Sono passati 21 mesi e per i due marò italiani detenuti-sequestrati in India nulla è cambiato. Dopo mille promesse, tutte disattese, M5S andrà direttamente in India a conoscere i fatti, così come per il “caso Shalabayeva”. Il nostro viaggio in Kazakistan è stato fondamentale, tanto che Alma è venuta a ringraziarci personalmente una volta rientrata in Italia. …  Su Latorre e Girone oggi incombe nuovamente il rischio della pena di morte. Nonostante le promesse dell’inviato del governo De Mistura che di fronte alle nostre richieste aveva garantito la non applicabilità della pena di morte da parte del Governo Indiano. Governo Letta ancora una volta, “solo chiacchiere e distintivo”. In Commissione affari esteri abbiamo cercato una soluzione a questa brutta storia. … Il 20 partiremo per raggiungere l’ambasciata dove sono detenuti per ottenere informazioni chiare e precise. Il governo indiano deve parlare con noi, noi siamo il futuro governo di questo Paese. E’ una questione di giustizia e di orgoglio nazionale.”
Commissione affari esteri M5S Camera
 
Ebbene sì, la speranza che l’M5S potesse rappresentare un qualcosa, qualsiasi cosa, sfuma definitivamente, dopo la buffonata pro-oligarca in Kazakhstan, i grilletti espongono il loro vero grugno: “il governo indiano deve parlare con noi”, Alessandro Di Battista e gli altri cialtroni dell’M5S del situazionista Casaleggio credono che i ‘negri’ indiani abbiano paura di uno sbarco di tali buffoni che, dopo aver promesso il capovolgimento della realtà socio-economica dell’Italia, hanno agito solo danneggiandola, con le loro spregevoli iniziative contro il Kazakhstan, con cui le aziende italiane avevano importanti rapporti, ma che di certo difficilmente verranno rinnovati, e ora arrivano, imbaldanziti dell’ambasciatore degli USA a Roma, Filippi, cui si consiglia regolarmente Di Battista prima di partire in ‘missione’, a minacciare Nuova Delhi. Il culmine della stoltezza di simili figuri, tra proclami sovranisti e accuse di malagestione (salvo farne ricorso loro stessi, con tentatvi d’assunzione al parlamento di parenti) che giunge ad intaccare un area della politica, quella internazionale, che non è certo roba per guitti e Kissingerini fai-da-te. Infine, è poi un caso che si attivino ora? Proprio ora che si è acuita la tensione tra Washington e New Delhi? Non dobbiamo pensare male, pur di non azzeccarci?
I parlamentari del M5S per mesi hanno denunciato, giustamente, le pesanti collusioni tra interessi di partiti ed affaristici; il soggiogamento dell’Italia agli interessi strategici degli USA, bancari dell’Unione europea, ecc., assieme alle sparate contro i Bilderberg da parte di Sibilia, parlamentare del M5S, ma tutto ciò a cosa serviva se, alla fine della giornata, sono arrivati a proporre una bestialità del genere: “Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti“? Passaggio opportunamente fatto sparire dal sito di Grillo. Possono esser bravi a denunciare e accusare, ma non hanno il cervello per comprendere che non siamo nella menzogna hollywoodiana di Matrix, né tantomeno in qualche altro paradiso mediatico statunitense, dove i bianchi e occidentali eroi delle favole oniriche e neocoloniali attualmente impazzanti, soprattutto nel lato sinistro dello schermo televisivo occidentale, vincono e stravincono sulle orde di barbari non-occidentali che non comprendono la sofisticatezza socio-morale della sodomia (fattuale e virtuale) eretta a sistema statuale e perfino internazionale.
Difatti, alla fine del gioco e dopo lo sfogo del frustrame italidiota, costoro votano leggi che accentuano lo sgretolamento sociale interno, aumentano il disagio interno e intensificano gli attriti verso l’esterno (come se l’Italia possa permettersi di avere a che fare solo con Tel Aviv, Bruxelles o ambasciatori di Washington, non è vero Di Battista?), e ciò solo per raccogliere l’approvazione di infime minoranze interne privilegiate e del proconsole imperiale statunitense nella Terra dei cachi. Neanche il ciarpame occidentalista, ultraoccidentalista, di cui è colmo il cervello del militante medio dell’M5S, può permettere all’Italia d’ignorare un Mondo che segue strade ben diverse da quelle indicate dagli ambasciatori-ficcanaso di Obama e consorteria. Ne Sibilia o Dibattista o Casaleggio possono pensare di insultare impunemente una nazione come l’Unione Indiana, anche perché le conseguenze di tali bimbominkiate internazionali le pagheranno tutti quegli italiani che i suddetti signori pretendono di rappresentare.
 
Alessandro Lattanzio

Vivisezione – Cani utilizzati per esperimenti di impianti dentali nei laboratori universitari

siano maledetti tutti gli scienziati che di etico e onesto non hanno niente o non userebbero questo puro sadismo sugli animali
di scientifico la vivisezione non ha nulla

VIDEO:
http://laverabestia.org/play.php?vid=5774

Coca cola e Pepsi usate come pesticida in India

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10 gennaio 2014 – La  Coca Cola e la Pepsi, si sa,  sono ottime per la pulizia della ruggine sul paraurti della macchina, ma per gli agricoltori in India, e’ ottima  anche come pesticida.
Gli agricoltori Indiani, hanno scoperto che la Coca-Cola e la  Pepsi possono essere pesticidi a basso costo e che, quando viene spruzzato sulle colture, sono molto efficaci contro gli insetti.
 
guarda qui il video!
 
C’e’ qualcosa nelle bibite che scoraggia i parassiti.L’ Acido fosforico, per esempio, è molto acido e può funzionare come deterrente per i  parassiti.O forse è l’aspartame poiché esso come noto ha  effetticollaterali neurologici nell’uomo, per cui puo’ essere un pesticida spruzzato sulle colture.
Oltre ad essere utile come pesticidi quando spruzzati sulle colture, la Coca-Cola e la Pepsi possono essere utilissime a pulire le macchiedi sangue , le incrostazioni del bagno e i pavimenti del garage.
 

STRAGE DI BALENE IN ATTO LUNGO TUTTO IL GLOBO TERRESTRE

ecco la migliore civiltà possibile cosa ha fatto, c’è proprio di che esser fieri
14 gennaio 2014 – Non si contano piu’ gli spiaggiamenti di cetacei lungo tutto il globo terrestre.Nei primi giorni di gennaio 2014 numerose sono le segalazioni a diverse latitudini.
Nuova Zelanda – 8 gennaio 2014 – Strage di balene in Nuova Zelanda: 39 cetacei muoiono a Farewell Spit Ecoblog.it – Andrea Spinelli Barrile – 39 cetacei si spiaggiano e muoiono in Nuova Zelanda, le autorità:
“Non possiamo salvarle” E’ un bilancio drammatico quello che le autorità neozelandesi sono costrette a diramare, relativamente alle decine di cetacei spiaggiatisi in un isola del sud del Paese, nei pressi di Farewell Spit. 39 cetacei, tutte balene pilota (Globicephala melas, in inglese anche balena dalla pinna lunga), si sono spiaggiate e sono morte nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda: i soccorritori hanno tentato di spingerle al largo, senza fortuna.

http://www.ecoblog.it/post/121267/strage-di-balene-in-nuova-zelanda-39-cetacei-muoiono-a-farewell-spit

Florida,10 gennaio 2014 – Le autorita’ stanno investigando sulla morte di una balena ritrovata sulla spiaggia di Boca Raton in Florida.L’animale lungo 30 piedi,era in avanzato stato di decomposizione.
Cattura

Scozia,11 gennaio 2014 – Il corpo di una balena morta e’ stato ritrovato su una spiaggia vicino Edinburgo,Scozia

Uruguay,12 gennaio 2014 –  – La carcassa di una balena lunga 16 metri e’ stata rimossa dalle autorita’ locali.Il ritrovamento e’ avvenuto a Carrasco beach una spiaggia di Montevideo.Le autorita’ investigheranno per capire quale sia stata l’origine del decesso del cetaceo
http://www.sott.net/category/4-Earth-Changes

Tasmania,15 gennaio 2014 – Una balena di 17 metri di lunghezza e’ stata ritrovata sulla spiaggia tra le localita’ di Smithton e Stanley,Tasmania.Dai primi esami effettuati dagli esperti naturalisti,l’animale sarebbe deceduto per vecchiaia.Secondo un portavoce il cetaceo avrebbe tra i 70/80 anni,ma era in buono stato di salute.All’interno dello stomaco sono stati trovati numerose specie marine locali compresi calamari giganti.
http://www.sott.net/category/4-Earth-Changes