LA REGINA DELLA CASTA BOLDRINI, BUTTA VIA ALTRI 450MILA EURO DI DENARO PUBBLICO

 
Guarda il video, la falsità di questa donna non ha limiti


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Durante le feste, si sa, è quasi naturale il desiderio di mettersi davanti ad un obiettivo, sorridere e farsi scattare una bella foto per immortalare il momento. Un desiderio, questo, che deve aver toccato anche la Camera dei Deputati che proprio a ridosso delle festività natalizie ha deciso di indire un bando di gara proprio per i servizi fotografici. Un bel regalo di Natale, dunque, per le società fotografiche che certamente non si lasceranno scappare l’occasione. Anche perché non stiamo certamente parlando di bruscolini. Secondo la documentazione ufficiale il guadagno annuo stimato è di 150 mila euro annui per un appalto della durata di tre anni. Nel piatto, dunque, ben 450 mila euro. A cui, però, non tutti potranno partecipare dato che la procedura sarà ristretta e non aperta. La differenza è sostanziale: nel primo caso, a differenza del secondo, spetterà all’appaltante (in questo caso Montecitorio) convocare gli interessati tra coloro che presenteranno l’offerta. Non solo. secondo quanto specificato nel bando potranno partecipare soltanto coloro che già hanno realizzato “servizi fotografici per corrispettivi complessivamente non inferiori a € 240.000 nel corso del triennio 2010-2012 per eventi di rappresentanza per amministrazioni aggiudicatrici ai sensi del Codice dei contratti pubblici, regolarmente eseguiti”. Insomma, una procedura a cui parteciperanno soltanto i “vecchi clienti” delle amministrazioni pubbliche. Che, peraltro, non sono affatto pochi.Quello che sembra, infatti, è che a Montecitorio non si badi a spese quando c’è da mettersi davanti ad un obiettivo. Né è la prima volta.
 
Tutti in posa
 
Solo nel primo semestre 2013 – come si evince dal rapporto della Camera sulle spese per lavori, servizi, beni e consulenze – se ne sono andati 176 mila euro per cerimoniale. Tutti soldi finiti a società fotografiche: 59 mila euro all’Impero Fotografico srl (in cui lavora Enrico Para, autore – come si legge nella sua biografia – degli unici due volumi fotografici su Gianfranco Fini e uno su Giorgio Almirante), 60 mila a Immagine Comunication e altri 59 alla Luxardo Foto. E non finisce qui. Nella stessa relazione, infatti, spuntano ulteriori 187 mila euro spesi per il Centro Elaborazione Dati per il noleggio di apparecchiature e finiti alla Canon per 109 mila e alla Konica per i restanti 79 mila euro. Le cose, peraltro, non cambiano se ci spostiamo al Senato. Anzi. Sfogliando e confrontando i bilanci del 2013 di Camera e Senato, quello che sembra è che tra Laura Boldrini e Piero Grasso chi più tiene a foto e video è proprio quest’ultimo. Come si evince dall’ultima rendicontazione, infatti, per le spese di rappresentanza e cerimoniale Montecitorio ha speso 740 mila euro (in aumento, peraltro, rispetto al 2012 quando si spesero “solo” 665 mila euro), mentre Palazzo Madama quasi il triplo con ben 2 milioni di euro. Né – pare – si pensa a tagliare. Dal bilancio pluriennale della Camera, infatti, la stessa cifra è prevista anche per il 2014 e per il 2015. Insomma, per foto e video non c’è crisi che tenga.
 
Foto, stampe e biblioteca
 
Non è questo peraltro l’unico bando indetto nell’ultimo periodo da Montecitorio. Soltanto un mese fa si era pensato alle stampe con una procedura per la fornitura a noleggio di una brossuratrice, un tagliacarte trilaterale, una tagliarisme, una spillatrice, una laminatrice e un verniciatore, più un’apparecchiatura per la stampa a colori e un altro sistema di stampa in bianco e nero con velocità complessiva pari a 250 ipm (immagine per minuto). Totale di spesa: 1 milione 350 mila euro.
 
Nulla, peraltro, in confronto ai 4 milioni messi in palio con il bando in scadenza il 17 gennaio per la gestione dei depositi librari della Biblioteca della Camera dei deputati. E ora sorridete. Cheese.
LA REGINA DELLA CASTA BOLDRINI, BUTTA VIA ALTRI 450MILA EURO DI DENARO PUBBLICOultima modifica: 2014-01-12T08:58:02+01:00da davi-luciano
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