Capodanno negato, in Clarea non si festeggia!

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SCRITTO DA: LEONARDO CAPELLA – GEN• 01•14

Clarea capodanno 2014

Né lanci di pietre né avvicinamento al cantiere. Il nervosismo nelle Forze dell’ordine carica a freddo il capodanno No Tav.

Come consuetudine, dopo il cenone condiviso svoltosi al presidio No Tav di Venaus, oltre un centinaio di attivisti si sono avviati verso la baita Clarea per festeggiare la fine del 2013 e l’inizio del nuovo anno. Quest’anno il tradizionale brindisi di fine d’anno alla baita No TAV è stato  impedito da un cordone di poliziotti che schierati oltre il torrente Clarea hanno sbarrato il passaggio ai No Tav.

Gli attivisti, arrivati intorno alle undici a ridosso dei militari, iniziando un fitto lancio di parole relative hai dati di progetto, all’insostenibilità economica dell’opera, all’illegittimità della presenza delle Ff.Oo. nel territorio, all’immotivato divieto di accesso ai terreni e i consueti cori e slogan. Viene rivendicato il diritto alla protesta e il diritto di svolgerla sui propri territori a cui viene proibito l’accesso.

All’approssimarsi della mezzanotte i primi fuochi artificiali fanno la loro comparsa e nel loro chiarore si distingue chiaramente il nervosismo della truppa. Lo si percepisce anche da mille piccoli episodi di nervosismo: repliche alle contestazioni, pernacchie a singoli, personalizzazioni della risposta alla protesta che travalicano lo schieramento, salutato più volte nella sua professionalità con encomi e discorsi autorevoli. Un crescendo che sfocia in una carica, apparentemente a ridosso del cambio turno, apparentemente a freddo, con diversi contusi fra gli attivisti: c’è chi cade e viene malmenato a terra o calpestato. Nella carica un attivista viene fermato, per essere rilasciato soltanto dopo l’identificazione.

Gli agenti non sono stati oggetto di lancio di pietre né il cantiere, lontano un centinaio di metri, è stato violato, non pare esservi quindi nessuna altra spiegazione che il nervosismo per comprendere le ragioni di questa carica che ha ferito diverse persone. All’incirca alle due, tornata la calma, gli attivisti si sono riuniti e hanno iniziato, assieme, il rientro lungo il sentiero di Giaglione per poi raggiungere il presidio di Venaus dove hanno proseguito i festeggiamenti dell’anno nuovo.

Capodanno negato, in Clarea non si festeggia!ultima modifica: 2014-01-02T11:52:34+01:00da davi-luciano
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