Fracking e shale gas, la sabbia è il nuovo oro. Come funziona

Nuovi scenari geopolitici si delineano all’orizzonte con il successo della tecnica estrattiva del fracking. In particolare gli Stati Uniti hanno rinvenuto grandi giacimenti di “shale gas” e la strategia energetica che nel primo mandato di Obama era incentrata sulle fonti rinnovabili si è rapidamente convertita allo sfruttamento di questa nuova opportunità. Che adesso sognano di sostituire al petrolio.
Ma scienziati e ambientalisti lanciano l’allarme: inquinamento e terremoti sono rischi possibili.

Sabbia come oro
Hi-Crush Partners e U.S. Silica Holdings Inc. commerciano in sabbia e il valore delle loro azioni in un anno è più che raddoppiato. Lo riporta il Wall Street Journal, ricordando che la frattura idraulica (fracking) delle sorgenti di gas avviene proprio attraverso il pompaggio di sabbia. Questo spiega l’impennata del business delle compagnie che commerciano un bene sempre più prezioso, elemento chiave del controverso processo estrattivo. Almeno finché il boom dell’energia da shale gas tiene botta…

Cos’è il fracking
La fratturazione idraulica, spesso denominata con i termini inglesi fracking o hydrofracking, è lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso (Wikipedia).
Nella foto, l’impianto di estrazione a fratturazione idraulica attivo nei pressi di Rifle, in Colorado.

Come funziona
La fratturazione viene eseguita dopo una trivellazione entro una formazione di roccia contenente idrocarburi, per aumentarne la permeabilità al fine di migliorare la produzione del petrolio o del gas da argille (shale gas) contenuti nel giacimento e incrementarne il tasso di recupero.

Shale gas
Il gas da argille in inglese shale gas è gas metano estratto da giacimenti non convenzionali in argille parzialmente diagenizzate (‘trasformate in roccia’).
Il termine shale gas viene comunemente usato per indicare il particolare tipo di giacimento non convenzionale da cui viene prodotto questo gas, intrappolato nella microporosità della roccia.

Fracking balls
Il fluido iniettato nei pozzi può essere acqua, gel, schiuma o gas compressi o semplice aria. Si usano anche vari tipi di materiale solido di mantenimento: di solito sabbia, ma anche sabbia con rivestimenti in resina o sferule di ceramica (fracking balls) appositamente progettate a seconda del tipo di permeabilità richiesto o della pressione a cui il materiale dovrà resistere. Nella foto un tecnico mostra una cassa di “fracking balls” utilizzate nel processo di estrazione.
Il grafico illustra il processo di estrazione per fratturazione idraulica. In sintesi, si tratta di iniettare una soluzione di acqua e sabbia (e in misura dell’1% additivi chimici) nel sottosuolo, anche oltre i 3 km di profondità, per spingere verso l’alto i combustibili intrappolati in formazioni argillose (shale) della crosta terrestre.

I rischi
Il dibattito sugli eventuali rischi ambientali di questa tecnica di estrazione di petrolio e gas naturale è più che mai attivo. L’attività si è dimostrata assai redditizia, ma non priva di rischi. La preoccupazione principale riguarda l’inquinamento causato dalle sostanze chimiche, nocive per l’uomo, che potrebbero contaminare le falde acquifere. Inoltre ad allarmare geologi e ambientalisti è soprattutto il pericolo di causare veri e propri eventi sismici.
In uno studio che sarà pubblicato sulla rivista “Earth and planetary science letters”, anticipato dal “Wall street Journal” l’allarme è lanciato da eminenti scienziati: esiste una possibile correlazione tra estrazione di shale gas e terremoti.

fonte: Qui Finanza
Oltrelacoltre
http://www.oltrelacoltre.com/?p=17695

Fracking e shale gas, la sabbia è il nuovo oro. Come funzionaultima modifica: 2013-12-31T12:50:19+01:00da davi-luciano
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