I soldi del Pd non si toccano

chissà chi gestisce quell’appalto di 23 MILA euro per un sito internet del comune….Si capisce perché i governi Prodi introdussero le tanto care ESTERNALIZZAZIONI. Le mafie vanno legalizzate.

Il ‘caso’ Arrighini: chi tocca i soldi muore

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giovedì, 26 dicembre 2013,
di aldo grandi
Andrea Arrighini, 46 anni è nato a Pietrasanta e abita a Forte dei Marmi, è produttore Mediaset, incaricato dal Comune di Lucca come consulente per i grandi eventi e la promozione del turismo a Lucca. Incarico gratuito. Ha iniziato la collaborazione a fine maggio 2013 e l’ha conclusa, dimettendosi, pochi giorni fa. In questa interSvista esclusiva e senza peli sulla lingua, si toglie non qualche sassolino, ma vere e proprie pietre dalle scarpe.
 
Il sindaco Alessandro Tambellini le ha telefonato per farle gli auguri di Natale dopo le sue dimissioni?
 
No, ce li siamo fatti al momento in cui mi ha comunicato che accettava le mie dimissioni dall’incarico.
 
Qualcun altro l’ha cercata per manifestarle solidarietà?
 
Oltre agli assessori Massimo Tuccori e Giovanni Lemucchi, no.
 
Ci spiega per quale motivo lei si è dimesso?
 
Mi sono dimesso per poter difendermi e replicare alle accuse che sono state pubblicate a mezzo stampa dal quotidiano La Nazione e mosse al mio indirizzo dal suo caposervizio. Ho rietnuto, quindi, di dovermi dimettere per correttezza verso l’amministrazione comunale perché, per replicare, avrei dovuto coinvolgere figure di primo piano dell’amministrazione medesima come, ad esempio, l’assessore Alda Fratello.
 
A proposito. La Fratello aveva detto che non si era mai occupata delle proiezioni luminose sponsorizzate di piazza del Giglio e di piazza Bernardini, bensì di tutte le altre ossia quelle non contestate.
 
E’ questo punto che voglio chiarire subito visto che l’assessore Fratello non ha ritenuto opportuno precisare alcunché, di fronte alle inesattezze e agli errori sull’articolo pubblicato, lasciando l’assessore Tuccori e il sottoscritto in un alone di sospetto assolutamente inopportuno dal momento che lei non si era mai occupata delle proiezioni, ma le avevamo seguite tutte noi. Non solo l’assessore Fratello non ha replicato, ma ha permesso alla stampa di avallare quella dichiarazione a lei attribuita in cui sarebbe stata raggirata e tenuta all’oscuro di tutto da parte nostra arrivando a parlare, addirittura, di omonimie. Dopo sei giorni io aspetto ancora una rettifica dell’assessore Fratello in merito a quanto ha dichiarato. Altrimenti sarò costretto a querelarla.
 
Certo che il sindaco Tambellini non ha mosso un dito né avanzato una obiezione per difenderla.
 
Io, però, parleri al plurale e direi per difendervi visto che la gravità delle accuse che venivano mosse al sottoscritto e all’assessore Tuccori erano avallate da un altro assessore appunto la Fratello. Tambellini, dal mio punto di vista, avrebbe dovuto pretendere, immediatamente, una rettifica perché le sue parole erano palesemente false e hanno arrecato un danno professionale al sottoscritto e all’assessore Tuccori che, nella vita, non è un politico di professione, ma un funzionario di banca. Ritengo inqualificabile il comportamento, in questa circostanza, dell’assessore Fratello e spero che il sindaco prenda immediatamente provvedimenti visto che l’assessore non si sente in dovere, ancora, dopo tanti giorni, di puntualizzare come sono andate le cose.
 
Ma l’assessore Tuccori non doveva dimettersi dopo questa delegittimazione pubblica?
 
Infatti l’assessore Tuccori ha rimesso le sue dimissioni nelle mani del sindaco. Solo a questo punto, per paura di una crisi di giunta, il sindaco si è sentito in dovere di uscire pubblicamente per rinnovargli la fiducia, ma è chiaro che in queste condizioni sarà difficile che l’assessore, per onestà morale e intellettuale, possa portare a termine il programma che avevamo preparato e che, a breve, avremmo annunciato.
 
Scusi Arrighini, ma la Fratello non appartiene alla stessa parrocchia ossia la lista Lucca Civica, di Tuccori e Lemucchi?
 
Sì, infatti questo comportamento è sorprendente. Lasciare che i media diffamino un collega per di più della medesima lista di partito nel silenzio generale è, davvero, inqualificabile.
 
La sensazione è che lei, svincolato com’è da ogni appartenenza politica e, professionalmente, uomo indipendente e legato a un’azienda privata, sia stato sulle palle a qualcuno all’interno della maggioranza.
 
Diciamo che è proprio così. Sin da subito il programma che avevamo condiviso di realizzare con gli assessori Lemucchi e Tuccori, si è scontrato con una realtà tutta politica. E’ chiaro che, se avessimo portato a termine il progetto del cartellone unico e il riassetto di tutto il settore della promozione e pianificazione del turismo, questo avrebbe creato dei problemi a quelle persone che in questi settori hanno fatto sempre clientela. Non era tollerabile che due non politici, come me e Tuccori, potessero gestire direttamente anche il portafoglio economico di tale iniziativa. Sappiamo bene che la politica, queste cose, le vuole gestire direttamente. Così è stato anche per tanti altri progetti.
 
Tipo?
 
Tanti altri progetti di minore entità economica, ma emblematici.
 
Ad esempio?
 
Ad esempio appaltare esternamente il nuovo sito Internet per la promozione turistica del Comune a una cifra a mio avviso, oggi, poco giustificabile, quando potrebbe tranquillamente occuparsene l’ufficio turismo interno a palazzo Orsetti.
 
Arrighini parliamo in soldoni comprensibili a tutti. Quanto sarebbe costato il sito Internet che lei giudica ‘poco giustificabile’?
 
Quando sono entrato in carica ho trovato una determina già fatta e approvata di più di 7 mila euro che per me erano troppi. Si prevedeva una gestione annua del sito Internet del costo di oltre 23 mila euro. Io e l’assessore Tuccori non eravamo d’accordo perché si riteneva si potesse risparmiare questa cifra affidando tutta la gestione all’ufficio turismo e chiudere il progetto solo con la determina esistente. C’era anche una opportunità di contenuti da salvaguardare che ritenevamo non giusto affidare in esterno. Pertanto abbiamo bloccato il progetto di affidare la gestione del sito esternamente. Questa è una delle tante cose che ha generato malcontento.
 
Le malelingue dicono che lei non andasse per nulla in sintonia con il capogruppo del Pd Battistini e che l’antipatia fosse reciproca. E’ vero?
 
Che l’antipatia sia reciproca non è vero, perché contro il consigliere Battistini non ho nulla. Anche a me avevano riferito di un suo non gradimento nei miei confronti. Tuttavia non si può stare simpatici a tutti. Importante è che ci sia un rispetto reciproco.
 
Non sarà che il fatto di non essere, lei e Tuccori, legati aa alcun carro, vi ha, alla fine, creato problemi di coesistenza con gente abituata a ragionare con tessere di partito?
 
Sicuramente e questo si è percepito chiaramente negli ultimi due mesi quando hanno iniziato a comprendere che avremmo completato il programma e che avremmo riordinato un attimo quelli che erano i flussi economici che arrivavano dalle partecipate, dagli enti istituzionali e, quindi, dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dagli sponsor esterni. Oltre alla questione della tassa di soggiorno.
 
Cioè?
 
Essendo una tassa di scopo concordata con le categorie, noi prevedevamo di poterla investire nel cartellone eventi e nella promozione turistica – vedi l’accordo Pisa-Lucca, in azioni di marketing e nell’accoglienza – Invece c’è chi ritiene che Lucca non abbia bisogno di queste cose e che sia più opportuno investire soldi sulle casette dei rom addirittura pensate in un luogo strategico come l’area del campo Coni-Palazzetto dello Sport che qualunque amministrazione illuminata dovrebbe vedere come un polmone di verde sportivo a 150 metri dalle mura a disposizione della città invece che un accampamento di nomadi.
 
Lo sa Arrighini che così dicendo si è messo contro anche l’assessore Ilaria Vietina, patrona dei nomadi e in attesa di beatificazione?
 
Poco male. Deve essere il sindaco che deve far capire all’assessore Vietina l’importanza di un’area così strategica per la città di Lucca situata a 150 metri dalle Mura e che può diventare il suo Central Park in un posto magnifico lungo il fiume Serchio. Invece di pensare alle casette per i rom dovrebbe pensare, questa amministrazione, a sviluppare un progetto di fattibilità sportiva visto che ci sono già delle infratrutture come il campo Coni e il palazzetto dello Sport e far sì che quell’area, fino al Foro Boario, diventi una eccellenza sportiva.
 
Pare che il sindaco Tambellini sia preoccupato per la salute dell’assessore Tuccori a seguito delle critiche mossegli negli ultimi tempi da noi giornalisti. Lei cosa ne pensa? C’è da preoccuparsi che l’assessore possa crollare da un momento all’altro per colpa nostra?
 
Io non credo che l’assessore Tuccori possa crollare per le accuse generiche che arrivano dai giornalisti. L’assessore Tuccori può sentirsi non difeso da una amministrazione che non fa quadrato intorno a lui, da questa delle luci di Natale fino alla Lucchese dove sappiamo benissimo che i rapporti con il presidente della società Bacci non sono ottimi.
 
Le malevoci a proposito della Lucchese, sostengono che il sindaco Tambellini non vorrebbe più parlare con Andrea Bacci perché lui gli si sarebbe presentato vantando l’amicizia con Matteo Renzi e, quindi, rivendicando una sorta di diritto ad essere accontentato. Fermo restando che il Comune non ha, comunque, mantenuto gli impegni assunti, è vera questa considerazione?
 
Quelli che sono i problemi politici tutti interni al Pd credo Tambellini saprà come affrontarli. E’ chiaro che Tuccori paga anche una questione Lucchese.
 
Ma a questo punto il cartellone eventi che lei e Tuccori avevate predisposto, che fine farà?
 
Noi eravamo già arrivati ad avere oltre 32 eventi di un certo livello. Credo che a questo punto e visto che, almeno sette eventi, erano il frutto di mie conoscenze personali e professionali, sicuramente salteranno. So già che altri impresari e imprenditori del settore, di fronte all’accaduto, hanno manifestato l’intenzione di non farne più nulla. E non penso che Tuccori possa proseguire nel programma visto che non lo doteranno assolutamente delle risorse che noi avevamo previsto fossero necessarie per attuare il programma. A cominciare dalla tassa di soggiorno e scusate se insisto su questo aspetto…
 
Chi voleva che gli introiti della tassa di soggiorno fossero reinvestiti nel turismo erano Confcommercio e Confesercenti ossia le associazioni di categoria più coinvolte che chiedono un tavolo decisionale di trasparenza sulle destinazioni dei soldi e un capitolo di spesa a parte nel bilancio del Comune. La sua ‘cacciata’ non è anche un attacco verso il mondo del commercio lucchese notoriamente vicino a Lemucchi e Tuccori, ma sulle palle agli assessori comunisti della giunta?
 
Lei che dice?
I soldi del Pd non si toccanoultima modifica: 2013-12-27T13:13:23+01:00da davi-luciano
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