La geologia per l’esplorazione petrolifera in Italia

Trivellare fa bene…..parola di “esperti” senza conflitti di interessi……Posted By Maria Rita D’Orsogna On 14 dicembre 2013

 
 
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Nelle intenzioni degli organizzatori, l’evento serviva per dare “la possibilità di fare conoscere lo status della ricerca e della produzione di idrocarburi in
Italia” ma sopratutto per “rispondere alla frequente disinformazione sul tema, per esempio sui danni ambientali e il rischio sismico indotti dall’attività
esplorativa (vedi terremoto di Ferrara, fracking, etc.).”
 
Il convegno voleva avviare un “dibattito su queste tematiche e di elaborare un documento che metta al corrente la società civile delle potenzialità dell’Italia per una ripresa delle attività esplorative.”
 
Uno direbbe, va bene, saranno presenti figure professionali di ambo le opinioni, chi pensa che il petrolio – poco e scadente d’Italia – sia un toccasana per il nostro paese  il giardino d’Europa, e poi quelli che invece pensano che i danni ambientali e sociali siano veri, e gravi. E chissa’ magari anche sentire tutti quei poveretti che ci vivono  con le trivelle, nelle proprie comunita’, tutti i santi giorni.
 
Altrimenti che dibattito e’? E cosi’ vediamo chi c’era.
 
Si parte con Carlo Doglioni, il Presidente della Societa’ Geologica Italiana che pero’ sul proprio sito Linkedin dice anche di essere “la persona in carica per la Gas Plus Italiana”, in un progetto in collaborazione per l’Albania.[7]
 
La persona in carica per la Gas Plus Italiana.
 
Carlo Doglioni ha anche dato il suo “contributo specialistico”[9] a supporto del progetto di Stoccaggio di Rivara, in Emilia Romagna. Per amor di patria, certo.
 
Passiamo a Gian Vito Graziano, il Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi, che circa un anno fa diceva di essere molto scettico sulle correlazioni fra sismi e trivellazioni, [10]sebbene ci siano stati fior fiori di documenti e di studi a mostrarlo – con trivelle da petrolio, da geotermia, da gas – su Science, su PNAS, e nelle case dei residenti dell’Ohio, del Texas, del Colorado, dell’Arkansas, e sebbene lo dica lo stesso USGS, il servizio geologico degli USA, e sebbene lo dicano gli stessi petrolieri!
 
E’ il turno di Roberto Gambini e di Fernanda Panvini dell’ENEL Longanesi Development, anche loro con interessi trivellanti in giro per l’Italia.
 
 
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Roberto Gambini, Fernanda Panvini
 
La ENEL Longanesi development ha in concessione i permessi Bosconero in Piemonte, Casale Cocchi in Emilia Romagna, Porto Maggiore in Emilia
Romagna, San Marco in Emilia Romagna e Jolanda di Savoia in Emilia Romagna.
 
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Sono sicura che gli emiliani stanno per svenire di fronte a tutto questo affetto.
 
Poi ci sono Piero Casero, Stefano Paoloni, Daria Fortunati, della Compagnia Generale Idrocarburi – che parlano di
 
“Il progetto di esplorazione petrolifera “ Gesualdo 1” (Appennino Irpino): un esempio di disinformazione mediatica”
 
E perche’ dicono questo?  Perche’ non c’erano loro a fare propaganda ai petrolieri? Perche’ c’e’ li come un giaguaro Franco Ortolani a spiegare
alla gente che non e’ proprio una bella cosa bucare un territorio fraglie?
 
Piero Casero ci fa sapere dal suo curriculum [15] che nella sua carriera ha lavorato come consulente e in altri ruoli per la Esso, la Elf, la Total. Per quest’ultima ha lavorato in vari ruoli dal 1982 al 2001. Ha applicato la sua conoscenza ai campi minerari di Colombia, Venezuela, Cuba, Ecuador, Romania, Tunisia ed in Italia.
 
Evidentemente gli dispiaceva non essere potuto intervenire in Irpinia.
 
 
Compagnia Generale Idrocarburi SpA provides oil and gas exploration and production services. The company was founded in 2001 and is based in
Rome, Italy.
 
Hanno pure dei titoli minerari, da soli e in Joint Venture in Lombardia, Emilia Romagna (Castelverde), in Molise (Colle Ginestre), in Piemonte e Lombardia (Corana), in Irpinia (Nusco), in Lombardia ed Emilia Romagna (Codogno), e nelle Marche (Villa Gigli).
 
Cosa altro possono dire se non che trivellare e’ cosa buona e giusta e che quando uno osa andare contro i buchi selvaggi e’ un caso di “disinformazione mediatica”?
 
Notare che il pozzo Gesualdo e’ proprio nella loro concessione Nusco – ma va che c’e’ disinformazione mediatica!!!!
 
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Last but not least, Davide Scrocca, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che invece parla di “Giacimenti di idrocarburi e sismicita’ stimolata, una revisione (Italia-Centro Settentrionale)”. Questo mi sarebbe molto piaciuto sentirlo e sopratutto sapere di che “revisione” si tratta.
 
 
Ad ogni modo, la sua tesi, da quel che mi pare di capire, e’ un sofisticato tuttapposto. Ecco cosa dice nelle conclusioni delle sue slide:
 
“Caviaga: dubbi sulla effettiva interpretazione come terremoto innescato da attività
estrattiva”
“Le
ipotesi su un eventuale innesco del terremoto dell’Emilia del maggio
2012 sono in realtà prive di oggettivi elementi di supporto”
 
“In
italia, dai database sismologici disponibili e per i principali
giacimenti on-shore, si hanno scarse evidenze  di sismicità stimolata
chiaramente attribuibile alle attivita’ estrattive con magnitudo
superiore alla soglia percepibile dalla popolazione:estrattive con
magnitudo superiore alla soglia percepibile dalla popolazione”
 
E certo, Caloi, quello di Caviaga, e’ morto! Ma scusi, ma perche’ mai l’Italia dovrebbe essere diversa da tutti gli altri?  E il punto non e’ degli elementi oggettivi o non, il punto e’ e’ saggio CONTINUARE a bucare il territorio alla cieca dietro il paravento dei piccoli giacimenti, dietro il fatto che non e’ “mai” successo e quindi andiamo avanti come struzzi?
 
Ma vaglielo a spiegare.
 
Poi pero’ in extremis aggiunge che occorre continuare a “studiare”  specie in Val D’Agri dove invece sono previsti grandi giacimenti e la reiniezione di fluidi nel sottosuolo.
 
 
Dimmi con chi vai e ti diro’ chi sei, eh?
 
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Giacimenti
di idrocarburi e sismicità stimolata: una revisione (Italia
centro-settentrionale) – See more at:
 
 
E quindi tutti i signori intervenuti lavoravano o hanno lavorato per societa’ o in collaborazione che hanno interesse a trivellare l’Italia” : Pierluigi Vecchia, Davide Scrocca, Piero Casero, Stefano Paoloni, Daria Fortunati, Roberto Gambini e Fernanda Panvini e Carlo Doglioni.
 
E poi alla fine c’e’ il dibattito.
 
Ma quale dibattito sara’ mai stato?
 
Mi sembrano tutti della stessa linea di principio: trivella e lascia trivellare, possibilmente in casa di altri.
 
La geologia per l’esplorazione petrolifera in Italiaultima modifica: 2013-12-16T20:25:10+01:00da davi-luciano
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