FINANZIAMENTO DEI PARTITI: UNA RIFORMA PER CONTROLLARE GLI ELETTORI

difatti in Toscana, Umbria, Emilia nessuno contesta le presidenze da secoli in mano al Pd

Grazie a questa riforma, i partiti, semplicemente leggendo la tua dichiarazione, vedranno a chi dai il tuo 2 per mille! E’ come consentire loro di spiare nella cabina elettorale e vedere come voti.

Quindi, se abiti, per esempio, in Toscana o in Emilia-Romagna e vuoi un posto di lavoro o semplicemente evitare guai con la pubblica amministrazione, adesso sei costretto a dare il 2 per mille a un preciso partito politico. E guai a te se lo dai a un partito sgradito! Un ottimo modo per stabilizzare il potere dei partiti sulla società, davvero, e non soltanto le loro rendite.

Altro che “adesso il potere è tutto degli elettori”, come ha dichiarato Letta, altro che “protagonismo dei cittadini” annunciato da Alfano: adesso la casta ha più controllo che mai sugli elettori. Ecco perché questa riforma è furba, orwellianamente furba. Non perché una riforma simile era già disegno di legge in attesa di voto, e col decreto di legge Letta si sono allungati di tempi e si è reso possibile lasciar decadere il decreto legge non ratificandolo nei 60 giorni. Non perché, nel migliore dei casi, diverrà operativa fra tre anni.
Ora l’illuminato ideatore di questa geniale riforma sia premiato come gli spetta: con l’elevazione all’onore del Quirinale!

Marco Della Luna

FINANZIAMENTO DEI PARTITI: UNA RIFORMA PER CONTROLLARE GLI ELETTORIultima modifica: 2013-12-15T14:23:02+01:00da davi-luciano
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