I Servi del Sistema Scoprono le Carte

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Ora sappiamo chi sono i mastini del sistema i difensori dello status quo, coloro che non vogliono cambiamenti perchè nei privilegi ci sguazzono da quarant’anni e hanno paura con questa protesta del 9 dicembre di perderli.
 
Hanno scoperto le carte, smascherati dalla protesta del popolo, lasciamoli manifestare il 14 dicembre con i loro pullman e i viaggi pagati e le loto bandierine distribuite dai sindacati in difesa dello Stato e del Governo.
 
Governanti illegittimi e sindacati sono lo zoccolo duro di un sistema in via di estinzione, non si faranno espropriare facilmente dalle loro poltrone dalle postazioni di controllo sociale ed economico.
 
Non si rendono conto che quando tutti i piccoli imprenditori gli artigiani gli autonomi saranno costretti a chiudere o a espatriare non ci sarà più niente neanche per loro, loro che sono solo un peso, un costo e non producono nè reddito nè lavoro.
 
Purtroppo con queste zucche vuote siamo a rischio di guerra civile.
 
COMUNICATO NAZIONALE A TUTTI I PRESIDI
IL COORDINAMENTO NAZIONALE 9 DICEMBRE 2013 NON HA APERTO UN DIALOGO CON NESSUN PARTITO E MAI LO APRIRA’. I SIGNORI DELLA POLITICA TENTANO DI DESTABILIZZARE LA MOBILITAZIONE O PEGGIO ANCORA DI APPROFITTARE PER FARSI DELLA PROPAGANDA INFIMA E BECERA.
A TUTTI I PRESIDI
SIATE FERMI E DECISI NON LASCIATEVI INFLUENZARE DALLA FALSA INFORMAZIONE IL NOSTRO IMPERATIVO E’ NON MOLLARE LA PRESA, COLLABORARE CON LE FORZE DELL’ORDINE, ALLONTANARE I FACINOROSI CHE VOGLIONO CREARE DISORDINI, METTERE DA PARTE PERSONALISMI EVITANDO DI ESPORRE SIMBOLI BANDIERE O QUANT’ALTRO PROMUOVA UN PROPRIO PARTITO O MOVIMENTO, C’E’ IN GIOCO IL FUTURO DEL POPOLO ITALIANO NON UNA CAMPAGNA ELETTORALE.
 
Tratto da Altra Realtà

Letta e 148 stupratori violentano la Democrazia

Con 379 voti a favore, i deputati hanno confermato il sostegno al governo. Una maggioranza di 53 voti, senza i 148 abusivi, non c’è governo. Letta è un premier abusivo e illegale. Ora andrà al Senato. …

Quello compiuto dalla Camera dei Deputati è un atto illegittimo, illegale e sprezzante della volontà popolare. Siamo entrati in un territorio sconosciuto, dove una maggioranza illegale vive per i voti di parlamentari abusivi. E con i voti di questi clandestini della democrazia continua a legiferare.

E’ evidente che ogni voto del Parlamento è, da oggi, un voto privo di valore. Ogni legge, atto o indirizzo di governo è una legge, un atto e un indirizzo illegittimo.

Quel personaggio tronfio che risponde al nome di Letta e che ha osato, da bullo di regime, presentarsi in un Parlamento decaduto per chiedere la fiducia, è un premier illegale. A capo di un governo illegale. Da oggi, qualsiasi atto per abbattere il governo è un atto lecito. Quando la democrazia è violentata da un orda di 148 stupratori travestiti da deputati, nulla può più essere come prima.

Il ‘vaso’ è aperto, ne subirete le conseguenze.

Tratto da: identità.com

Il “Nuovo Partito Comunista Italiano” appoggia la mobilitazione del 9 Dicembre

i golpisti si diffondono…… 😉

mercoledì 11 dicembre 2013

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Oggi dalla nostra pagina Facebook avevamo lanciato un appello evidenziando l’assenza di adesioni alla mobilitazione del #9dicembre da parte della sinistra radicale; abbiamo il piacere di essere smentiti da una email che abbiamo ricevuto e che ci informa che il NPCI – Nuovo partito comunista italiano – sostiene la mobilitazione; riportiamo di seguito il loro comunicato.
 
Staff nocensura.com
– – – – –
Ribellarsi è giusto! Viva la ribellione delle masse popolari!
Abbasso il governo delle rapine e delle tasse!
Abbasso le autorità della Repubblica Pontificia!
Facciamola finita con la prepotenza di banche, assicurazioni e monopoli!
 
La protesta contro le istituzioni della Repubblica Pontificia dilaga da un capo all’altro del paese, si allarga a strati via via più vasti della popolazione. Contro la rapina economica, la disgregazione sociale e la devastazione del paese si mobilitano tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, gli immigrati, gli studenti, i pensionati, le casalinghe e persino quei capitalisti che non godono dei profitti e dei benefici del capitale finanziario. È un movimento che fa crescere in ogni città e in ogni paese una ventata di speranza di “farla finita” con l’oppressione della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, con la loro Troika e le loro guerre.
 
Noi comunisti appoggiamo e promuoviamo la partecipazione alle manifestazioni promosse dal Coordinamento 9 dicembre, dai Forconi e dagli altri gruppi. Esse si aggiungono e combinano con le gloriose Cinque Giornate di Genova, con le proteste degli operai della fabbriche che i padroni vogliono chiudere, con le proteste degli studenti e dei precari, delle vittime dell’inquinamento e delle “catastrofi naturali”, con quelle di altri settori.
 
Alcuni dei promotori e dei manifestanti nutrono l’illusione di indurre le Autorità della Repubblica Pontificia a fare una politica più favorevole alle masse popolari. Queste illusioni sono secondarie. Le idee e le aspirazioni si scontreranno con i fatti. I vertici della Repubblica Pontificia, il loro governo e le loro autorità non cambieranno politica. Al massimo cambieranno facce e parole, ma la loro politica resta quella dettata dalla Unione Europea e dalla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. Berlusconi oggi fa l’antiUE, ma l’abbiamo visto all’opera. Il Papa predica contro il capitalismo, ma la Corte Pontificia e la sua Chiesa restano pilastri del capitalismo in Italia e nel mondo. Prodi ora fa il pentito, ma quando era al governo ha privatizzato a man bassa.
 
I promotori delle prove di fascismo si intrufolano nella mobilitazione delle masse popolari contro i vertici della Repubblica Pontificia. Tanto peggio per i loro ispiratori, mandanti, finanziatori e protettori. Il movimento attuale sovverte il sistema che la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti ha imposto e impone nel nostro paese e nel mondo. Le intenzioni e i propositi di Forza Nuova, di Casa Pound, della Destra e degli altri gruppi fascisti non cambieranno questo dato di fatto. Si troveranno ad aver servito una causa opposta alle intenzioni dei loro ispiratori e padrini.
Le istituzioni della Repubblica Pontificia rapinano il paese, succhiano il sangue ai lavoratori, rendono sempre più difficile la vita alle masse popolari, per arricchire i ricchi e soddisfare le pretese dei banchieri e dei caporioni delle società finanziarie. La questione principale non sono le idee, le intenzioni e le bandiere di chi promuove la mobilitazione delle masse popolari. Abbiamo visto più volte singoli e partiti cambiare ruolo. Tra Napolitano e i capi delle Organizzazioni Criminali, tra Berlusconi e Susanna Camusso, tra Letta e i caporioni delle organizzazioni fasciste, la differenza è solo di facciata e di ruolo. L’importante è che la mobilitazione delle masse popolari si allarghi, che si  rafforzi e che diventi organizzazione.
 
Questa è la strada giusta per farla finita con questo regime di rapina, con la Corte Pontificia, con il Presidente della Repubblica dei padroni, con l’illegale e illegittimo governo Letta, con i loro funzionari che devastano il paese.
 
Siamo sulla strada giusta per farla finita con il sistema di partiti e uomini politici corrotti e venduti, di sindacalisti di regime complici dei padroni, di funzionari pubblici prepotenti con i lavoratori e servili verso i ricchi e i potenti.
 
Bisogna moltiplicare le proteste. Le proteste devono portare a costituire Organizzazioni Popolari in ogni zona e settore e in ogni azienda pubblica e Organizzazioni Operaie in ogni azienda capitalista. OO e OP devono agire in ogni zona e azienda come istituzioni del Nuovo Potere, alternativo a quello della RP. Devono prendere la direzione del paese, azienda per azienda e zona per zona, coordinarsi tra di loro fino a costituire un loro governo d’emergenza e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia. Quanto più avanza il coordinamento delle OO e OP, tanto più cresce il potere di ognuna di esse nella sua zona e nella sua azienda, tanto più vicina diventa la costituzione del GBP.
Bisogna che a tutti i livelli le masse popolari si organizzino per non pagare imposte e tasse, bollette e prezzi di monopolio, per impedire che i padroni chiudano e delocalizzino le fabbriche e per riaprire quelle che hanno chiuso, per impedire che le autorità chiudano i servizi e vendano il patrimonio pubblico. Bisogna estendere la disobbedienza alle autorità e bloccare il funzionamento delle istituzioni statali fino a rendere il paese ingovernabile ai vertici della Repubblica Pontificia e a ogni governo loro emanazione.
 
Solo con l’instaurazione del socialismo porremo fine al capitalismo e alla sua crisi. Quindi la mobilitazione delle masse popolari contro la Repubblica Pontificia porterà più o meno direttamente a questo risultato. Quanto direttamente, dipende da noi. Ma la rivoluzione socialista pura non esiste. La rivoluzione socialista avviene tramite la ribellione delle masse popolari all’ordine costituito, fino a instaurare un nuovo ordine. Già Lenin insegnava: “La rivoluzione socialista in Europa non può essere altro che l’esplosione della lotta di massa di tutti gli oppressi e di tutti i malcontenti. Una parte della piccola borghesia e degli operai arretrati vi parteciperanno inevitabilmente – senza una tale partecipazione non è possibile una lotta di massa, non è possibile nessuna rivoluzione – e porteranno nel movimento, non meno inevitabilmente, i loro pregiudizi, le loro fantasticherie reazionarie, le loro debolezze e i loro errori. Ma oggettivamente essi attaccheranno il capitale e l’avanguardia cosciente della rivoluzione, il proletariato avanzato, esprimendo questa verità oggettiva della lotta di massa varia e disparata, variopinta ed esteriormente frazionata, potrà unificarla e dirigerla, conquistare il potere, prendere le banche, espropriare i trust odiati da tutti (benché per ragioni diverse!) e attuare altre misure dittatoriali che condurranno in fin dei conti all’abbattimento della borghesia e alla vittoria del socialismo, il quale si ‘epurerà’ dalle scorie piccolo-borghesi tutt’altro che di colpo”.
 
Sta a noi comunisti far tesoro della nostra concezione del mondo. Sta agli operai avanzati approfittare delle condizioni favorevoli per organizzarsi di cui godono. Dobbiamo portare nel vasto movimento delle masse popolari l’orientamento e l’organizzazione che lo rendano capace di creare un nuovo ordine: in definitiva esso sarà il socialismo.
 
Trasformare la ribellione e la protesta in organizzazione delle masse popolari fino alla costituzione del Governo di Blocco Popolare, il governo d’emergenza delle masse popolari organizzate!
 
Costituire clandestinamente in ogni azienda privata e pubblica e in ogni zona Comitati di Partito, moltiplicare le OO e le OP e favorire il loro coordinamento e l’orientamento a costituire un loro governo d’emergenza!
 

Deputati del Pd denunciano Grillo per istigazione ai militari

E CHE REATO SAREBBE?? Il regime ILLEGITTIMO come da consulta ha paura di perdere la poltrona?

Pubblicato da ImolaOggiNEWS, POLITICAdic 11, 2013
dep511 dic. – Dopo l’iniziativa di un gruppo di cittadini, tra cui alcuni candidati di Scelta Civica alle scorse elezioni, anche i deputati del Pd annunciano denunce nei confronti di Beppe Grillo per “istigazione dei militari alla disobbedienza”. Il caso e’ esploso con la lettera in cui Grillo invitava le forze dell’ordine in servizio durante le manifestazioni dei forconi ad unirsi ai manifestanti.
“Nelle prossime ore presenteremo una denuncia formale alla Procura della Repubblica al fine di accertare se vi siano gli estremi di reato nella lettera aperta inviata da Beppe Grillo ai responsabili delle forze dell’ordine”, scrivono in una nota i deputati del Partito Democratico Fausto Raciti, Giuditta Pini, Laura Coccia, Miriam Cominelli, Magda Culotta, Monica Gregori, Chiara Gribaudo, Enzo Lattuca, Antonio Moscatt, Giulia Narduolo, Valentina Paris, Lia Quartapelle Procopio, Khalid Chaouki, Liliana Ventricelli, Anna Ascani, Francesca Bonomo e altri.
– “Quello avanzato da Grillo sul suo blog – spiegano i parlamentari democratici – e’ un vero e proprio appello alle forze dell’ordine affinche’ disobbediscano alle leggi dello Stato, un reato previsto dall’articolo 266 del Codice Penale (istigazione di militari a disobbedire le leggi), che prevede pene da due a cinque anni di reclusione. Le parole di Grillo non solo oltrepassano il legittimo giudizio critico ma puntano a una sempre maggiore delegittimazione delle istituzioni, mettendo in serio pericolo la vita e il dibattito democratico all’interno del Paese. Noi deputati del Partito Democratico – concludono – siamo e continueremo a stare dalla parte di tutti quei cittadini che in questi giorni hanno dovuto subire nella propria citta’ minacce contro le proprie attivita’ commerciali, intimidazioni lungo le strade, aggressioni indistinte da parte dei manifestanti. Esprimiamo inoltre, la nostra vicinanza alle forze dell’ordine che, nell’esercizio di difesa delle istituzioni, pure hanno subito aggressioni verbali e fisiche. E’ per questo che accogliamo con grande forza la protesta pacifica delle lenzuola e dei teli bianchi, esposti sui balconi delle nostre citta’ come simbolo di dignita’ e antiviolenza, consapevoli che solo con mobilitazioni collettive e democratiche si possano costruire risposte ai bisogni dei cittadini”. (AGI) .
http://www.imolaoggi.it/2013/12/11/deputati-del-pd-denunciano-grillo-per-istigazione-ai-militari/

Roma: Manifestanti bloccano Metro B e ferrovia Roma-Lido

Pubblicato da ImolaOggiCRONACA, NEWSdic 11, 2013
11 dic – Il servizio della linea B della metro e della Roma-Lido e’ stato interrotto nei pressi della stazione Garbatella. Il blocco dei treni – spiega una nota dell’Agenzia per la mobilita’ capitolina – e’ dovuto all’occupazione dei binari da parte di un gruppo di manifestanti. Sulla metro B i treni viaggiano tra Laurentina e Magliana e tra Castro Pretorio e Rebibbia. La Roma-Lido invece e’ attiva tra Magliana e Cristoforo Colombo.
Continua anche in provincia di Latina la protesta organizzata dai presidi lungo la via Appia, all’altezza di Terracina e lungo la Pontina sempre nei territori di Latina. Decine di camion e trattori si sono messi in marcia lentamente lungo le due arterie in direzione sud provocando grande disagio alla circolazione stradale e pesanti rallentamenti. Manifestanti sui binari della stazione di Bisceglie Un gruppo di manifestanti aderenti al movimento dei ‘Forconi’ sta bloccando dalle 10,15 i binari della stazione ferroviaria di Bisceglie, causando il blocco della linea. I treni , pertanto, sono stati fatti fermare nelle stazioni di Trani, Molfetta, Giovinazzo e Barletta.
Prosegue presidio davanti Montecitorio
Prosegue il presidio di protesta davanti Montecitorio. Al momento i manifestanti sono un centinaio oltre le transenne poste dalle forze dell’ordine. La situazione e’ tranquilla e circa sei manifestanti hanno deciso di sedersi a terra in segno di protesta.
“Quello che vedete e’ quello che e’ rimasto dell’Italia, vergognatevi”. E’ uno dei cartelli esposti dai partecipanti al sit-in. “Via i nominati dal Parlamento – ha detto uno dei manifestanti al megafono – ci sono degli abusivi che siedono nelle commissioni e che ci tartassano”. “Andiamo subito al voto – ha detto un altro manifestante – si devono dimettere. Non e’ vero che non possiamo andare a votare senza una nuova legge elettorale”.
http://www.imolaoggi.it/2013/12/11/roma-manifestanti-bloccano-metro-b-e-ferrovia-roma-lido/

Cgil e Cisl, ovvero Bonanni e Camusso, a picconate contro lo sciopero generale. Belle facce toste!

e sono quelli che danno di reazionari agli altri

11/12/2013 13:22 | LAVORO – ITALIA | Autore: fabio sebastiani

Ieri Susanna Camusso aveva sparato a zero, in perfetto sindacalese, questo le va riconosciuto, contro lo sciopero generale. L’aveva fatto, ostendando una certa dose di aperta provocazione, ad un convegno su Claudio Sabattini nei decennale della scomparsa. L’aveva fatto sottolineando il profilo di “arnese inservibile” alle lotte dei lavoratori nella difficoltà della crisi. E fin qui, diciamo, quasi tutto bene.
Le ragioni sono tante, ha aggiunto Camusso, la prima è quella della inadeguatezza rispetto alla forte frammentazione della “classe” dei lavoratori. Quindi, o c’è qualcosa di più dello sciopero generale, oppure? Oppure niente. Signori, si chiude. Il giochino di Susanna Camusso si è subito svelato per un attacco senza precedenti alle mobilitazioni. Va appena ricordato che la signora, che ha l’onore di alloggiare al piano più alto di Corso d’Italia ormai da quattro anni, dovrebbe spiegare cosa ha fatto di concreto il suo sindacato per unificare le lotte e per superare il gap che semmai è noto da decenni. Mettere in piazza l’apparato spruzzato di qualche Rsu non è fare lo sciopero generale, ovviamente. Le quattro ore rimediate in improbabili piazze provinciali gridano vendetta. A rinforzare il profilo da faccia tosta è arrivato subito il signore che invece il piano più alto ce l’ha in via Po’, a due passi dalla signora, presso la sede della Cisl, sostenendo che lui “lo dice da tempo”.
“Per la Camusso lo sciopero generale non basta piu’ per tutti? Beh, alla buon’ora….”, ha risposto alle parole del segretario generale della Cgil secondo cui bisogna “sperimentare nuove forme di lotta efficaci e non esclusive”. “Sono contento di queste affermazioni della Camusso – spiega Bonanni a Palermo – perche’, mi scoccia fare questi discorsi, ma noi li facciamo da tanti, tanti anni. Ma siamo sempre stati incompresi, vilipesi, offesi e aggrediti proprio per questi argomenti. E’ il crollo del muro e di questo sono molto contento”. Bene, ora gli offesi saranno due. Se Luigi Angeletti si vuole accomodare, c’è posto.
Tra pochi mesi si terrà il congresso della Cgil. C’è da giurare che questo sarà uno dei temi più battuti. Vedremo all’opera tutta la creatività dei segretari e dei funzionari Cgil ubriacati da venti anni di concertazione, nel trovare “nuove forme di lotta”. Sarà uno spettacolo da non perdere. Il che non è un male di per sé, anzi. Il punto è che a discuterne, per lo stato comatoso in cui è ridotta la Cgil, saranno “in quattro”, lontani mille miglia dai lavoratori in carne ed ossa, che a questo punto, stando alle parole di Canusso, sarebbero meno che mai titolati a riunirsi sotto le insegne di qualcosa che si chiama organizzazione sindacale.
Era proprio Claudio Sabattini, che aveva capito tutto goà venti anni fa e chce fu un nemico irriducibile di Susanna Camusso, a ricordare che la parola sindacato vuol dire “stare insieme con giustizia”. Lasciamo perdere la “giustizia”, di cui oggi non sembra depositario nessun soggetto che abbia un minimo di autorità e autorevolezza, ma certo lo “stare insieme” è un tema di attualità e di forte crisi per il sindacato. In Cgil non se ne erano mai accorti? Non si erano mai accorti che avendo caldeggiato la precarizzazione del lavoro attraversso l’interinale (parlano i documenti) prima o poi si sarebbe andati a sbattere contro la frammentazione. Ci scuserà la signora Camusso, ma ci vuole una bella faccia tosta a sostenere che lo sciopero generale non è più utile per i motivi di cui sopra. Anche fosse, c’è una precisa e indifferibile responsabilità del sindacato. Alemeno questo lo si vuole riconoscere?
E’ ovvio che a questo punto non ci “faremo dire” cosa è buono e cosa è cattivo. Cosa è giusto fare per salvare almeno gli stracci e cosa no. Non ci faremo vomitare addosso la solita retorica sulla democrazia. Adesso, anche se non ve ne siete accorti “siete per sempre coinvolti”.
http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2013/12/11/38549-cgil-e-cisl-ovvero-bonanni-e-camusso-a-picconate-contro-lo/

Ucraina: Usa minacciano sanzioni

sempre la solita arroganza di chi si crede tanto superiore da sentirsi in diritto di impartire ordini agli altri e minacciare
Chi dice di no alla UE  LA PAGA CARA. ECCO l’europa dei popoli
La risposta alle proteste pacifiche??

QUelle dei ragazzi di OCCUPY WALL ERANO PACIFICHE e nel suo stato democratico son stati gasati e picchiati

Dipartimento di Stato, tutte le opzioni sul tavolo
11 dicembre, 21:02
Ucraina: Usa minacciano sanzioni (ANSA) – NEW YORK, 11 DIC – Gli Usa stanno prendendo in considerazione nei confronti dell’Ucraina ”tutte le opzioni politiche possibili, compresa quella delle sanzioni”: lo ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano. Poco prima c’era stato un nuovo monito della Casa Bianca: ”La risposta alle proteste pacifiche e’ inaccettabile in uno Stato democratico”, ha detto il portavoce John Earnst, aggiungendo come ”il presidente ucraino e la leadership del Paese dovrebbero ascoltare la voce del popolo”.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/12/11/Ucraina-Usa-minacciano-sanzioni_9765217.html

Sessantenne a letto con una 11enne, assolto dalla Cassazione, comunicato stampa APEI

ma che bigotti questi genitori e pedagogisti

Posted By Redazione On 9 dicembre 2013

“COMUNICATO STAMPA APEI (ASSOCIAZIONE PEDAGOGISTI ED EDUCATORI ITALIANI)” 8/12/2013
“Accogliamo con profondo rammarico e sincera preoccupazione, la notizia riportata dal quotidiano della Calabria a firma della giornalista Stefania Papaleo, relativamente alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione in ordine al procedimento penale avviato a carico del dipendente comunale Pietro Lamberti di anni 60. Il giudizio di condanna a 5 anni di reclusione confermato anche in sede di appello, per reati di pedofilia ai danni di una bambina undicenne, è stato annullato dalla Suprema Corte con l’attenuante di una presunta “accondiscendenza” da parte della minore. I giudici della Cassazione riporterebbero quale motivazione di questa delibera, il fatto che “i due erano innamorati”.
In qualità di pedagogisti ed educatori, impegnati ogni giorno nella salvaguardia dei diritti dell’infanzia e dei minori, non possiamo che mostrare tutto il nostro sdegno nei riguardi di una sentenza che annulla ipso facto quanto sottoscritto e ratificato dalla nostra Repubblica nella Convenzione della Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia del 1990.
All’articolo 3 gli Stati e i loro governi si impegnano “ In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza sia delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente”.
Alla luce di quanto esposto, richiediamo con urgenza un’interrogazione parlamentare ad opera degli esponenti di Governo e opposizione, affinché esercitino ogni pressione possibile per interessare la Procura generale della Cassazione sulla questione inerente l’esercizio della tutela dei diritti dell’infanzia, vilipesi ed offesi oltre l’immaginabile da una sentenza che promuove la circonvenzione e l’abuso di minori per fini sessuali. Il nostro ordinamento giuridico non riconosce, opportunamente, alcuna volontà da parte dei minori di anni 18, seppur consenzienti, di consumare rapporti sessuali con adulti. Questo si rende necessario per via della delicata fase di sviluppo e maturazione del bambino, che non può e non deve essere pregiudicata dalla scelleratezza del mondo adulto. Perché l’infanzia non è una scelta, ma un diritto da tutelare ad ogni costo.”
IL PRESIDENTE NAZIONALE Alessandro Prisciandaro“

http://www.today.it/citta/anziano-bambina-sesso-catanzaro.html

RIVAROLO CANAVESE: #9DICEMBRE PROTESTA DI STUDENTI E DISOCCUPATI, BLOCCATE LE POSTE E DUE CENTRI COMMERCIALI

eccoli i reazionari in azione anche a Rivarolo….

12 dicembre 2013
È arrivata anche in alto Canavese la protesta contro le scelte del Governo e le poche possibilità di futuro per le nuove generazioni. Sulla scia della rivolta condotta dal movimento dei forconi, ieri la città di Rivarolo è stata presa sotto scacco dagli studenti e dai disoccupati. Intorno alle 9 un gruppetto di ragazzi ha cercato invano di far uscire i compagni dall’IIS Aldo Moro, poi accompagnati da alcuni adulti si sono diretti verso i supermercati della città: il Pam e Il Gigante, ottenendo la chiusura provvisoria dei due centri commerciali e alle Poste dove sono state bloccate. In tilt anche la viabilità: gli studenti hanno occupato la rotonda di corso Italia, rallentato il traffico in corso Indipendenza e corso Torino, bloccato gli autobus.(…)

Leggi tutto su localport
http://www.crisitaly.org/notizie/rivarolo-canavese-9dicembre-protesta-di-studenti-e-disoccupati-bloccate-le-poste-e-due-centri-commerciali/