TORINO SOTTO ASSEDIO TRA STRADE

Da: Il Fatto
TORINO SOTTO ASSEDIO TRA STRADE BLOCCATE E SUPERMARKET CHIUSI
“SE LETTA OTTERRÀ LA FIDUCIA, FAREMO IL FINIMONDO” VERTICE IN PREFETTURA PER INDIVIDUARE I MANIFESTANTI CHE MINACCIANO I COMMERCIANTI. UN FERMO E 8 DENUNCE
di Andrea Giambartolomei
   Torino

Nel secondo giorno d’assedio, i forconi di Torino hanno stretto il palazzo del Consiglio regionale del Piemonte e obbligato i negozi a chiudere ancora una volta. Dopo i disordini di lunedì sotto la sede della giunta di Roberto Cota, con lanci di pietre e bombe carte, ieri mattina alcuni manifestanti si sono ritrovati sotto Palazzo Lascaris, dove a protestare c’erano anche alcuni metalmeccanici della Fiom. Davanti al palazzo dei 43 consiglieri indagati per le “spese pazze” ci sono stati momenti di tensione tra i due gruppi, divisi da un cordone di polizia. Da una parte i forconi intonavano l’inno nazionale, dall’altra le tute blu rispondevano con “Bella ciao”.    Per tutta la giornata il traffico è stato in tilt negli snodi principali della città per i blocchi stradali, i mercati rionali sono rimasti chiusi e molti supermercati avevano le serrande abbassate per prevenire inconvenienti, viste le proteste contro la grande distribuzione che non ha aderito allo sciopero. In alcuni casi sono dovuti intervenire i carabinieri. Il negozio di Eataly in centro città è stato fatto chiudere due volte lunedì, perché alcuni uomini dal volto coperto e armati di spranghe hanno minacciato la security. A Nichelino un assicuratore è stato picchiato ed è stato ricoverato in ospedale. In alcune zone della città i negozianti hanno ricevuto avvertimenti affinché tenessero chiusi i loro esercizi, oppure sono stati costretti a chiudere dai manifestanti di passaggio.    “SONO INACCETTABILI le minacce a commercianti per far chiudere le attività commerciali”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Alle dichiarazioni politiche contro le violenze dei manifestanti si è unito anche il Movimento 5 Stelle di Torino: “L’adesione alle manifestazioni deve essere libera e pacifica, oggi invece ci segnalano intimidazioni e atti violenti. Questo è inaccettabile e va fermato”. Proprio per far fronte alle minacce ieri pomeriggio il procuratore aggiunto Paolo Borgna insieme a due sostituti (Andrea Padalino e Antonio Rinaudo) hanno incontrato i vertici dell’Ascom per instaurare una collaborazione e invitare i commercianti a denunciare i soprusi. “Condividiamo in parte le ragioni della protesta – aveva dichiarato lunedì la presidente dell’Ascom provinciale, Maria Luisa Coppa – ma non violenza e minacce”. Poche ore dopo in prefettura si è riunito il comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico: “Abbiamo chiesto rinforzi”, ha detto il prefetto di Torino, Paola Basilone, dopo l’incontro col questore Antonio Cufalo, il sindaco Piero Fassino, i primi cittadini dei comuni della cintura, il presidente della Provincia Antonio Saitta e il procuratore capo Giancarlo Caselli. Lunedì era apparsa chiaramente la difficoltà delle forze dell’ordine nel contenere la violenza. “Non è stato sottovalutato nulla, perché nessuno immaginava una cosa del genere” , ha affermato il prefetto, mentre il questore ha aggiunto che “non c’è stata nessuna sottovalutazione, i nostri uomini si sono trovati a bissare i turni cercando di contrastare una situazione complessa e improvvisa”.    AL TERMINE della seconda giornata otto manifestanti sono stati denunciati, quattro per interruzione di pubblico servizio e altri quattro per violenza privata. Un manifestante è stato fermato dalla polizia e portato in questura dopo che aveva fatto esplodere una bomba carta vicino alla stazione Porta Nuova. E già tuonano nuove minacce: “Se Letta otterrà la fiducia, faremo il finimondo”.    Nel frattempo a Milano è stato occupato fino a sera piazzale Loreto, mentre i trattori di alcuni agricoltori si sono spinti fin sotto al Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia. Molti posti di blocco nell’hinterland del capoluogo lombardo ma anche nel resto d’Italia, in particolare Veneto, Friuli Venezia Giulia e in Puglia. I disagi più forti a Barletta e ad Andria, dove i negozianti sono stati costretti a chiudere i negozi da alcuni ultras.

Il mercato di Porta Palazzo vuoto Ansa

TORINO SOTTO ASSEDIO TRA STRADEultima modifica: 2013-12-11T13:02:25+01:00da davi-luciano
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