“Ricattò Boldrini, suicida in cella”. Curzi sul Fatto Quotidiano

<spanstyle=’font-size:12.0pt;font-family:Euphemia’>che strano suicidio. Ora ilsegreto della Boldrini è al sicuro…..A volte le morti incarcere sono proprio provvidenziali…..

Pubblicato il 16novembre 2013 15.37 | Ultimo aggiornamento: 16 novembre 2013 15.37
di Redazione Blitz
ROMA – Il suicidio incarcere di Michele Riccardi, arrestato a settembre perché cercò di estorcere3.500 al fratello di Laura Boldrini, è raccontato con molti dettagli daPierfrancesco Curzi sul Fatto Quotidiano.
Aveva cercato diestorcere 3.500 euro al fratello del Presidente della Camera Laura Boldrini, siuccide nel carcere ad Ancona. Michele Riccardi, 43 anni, originario dellaprovincia di Rimini, si è tolto la vita ieri pomeriggio impiccandosi con unacorda alle sbarre della sua cella nella sezione giudiziaria del penitenziariodi Montacuto. Riccardi era ancora in attesa di giudizio e dal giorno in cui erastato arrestato aveva più volte chiesto, attraverso il suo avvocato, di andareai domiciliari. Richiesta più volte respinta dal gip.
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IERI, AL CULMINE di unostato depressivo che negli ultimi tempi era cresciuto, Riccardi ha deciso difarla finita mentre i compagni di cella erano al passeggio nel-l’area dedicataai detenuti. I soccorritori hanno trovato vicino al corpo alcuni biglietti incui Riccardi denunciava la sua situazione giudiziaria legata proprio al mancatocommutamento del suo regime carcerario. Arrestato dalla squadra mobile diAncona il 13 settembre scorso, in questo periodo di detenzione non ha maicreato problemi al personale di polizia penitenziaria o agli altri detenuti,non assumeva farmaci e non era un tossicodipendente. Di recente il suo stato depressivoperò era visibilmente peggiorato, ma l’allarme non sarebbe stato colto danessuno. A trovare il corpo ormai privo di vita di Riccardi è stato un agentein servizio che ha subito dato l’allarme. Quando i sanitari del 118 sono giuntisul posto ormai non c’era più nulla da fare. Il magistrato, appurato ilsuicidio, ha disposto il trasporto della salma all’istituto di medicina legaledell’ospedale di Ancona. La procura dorica ha aperto un’inchiesta. “Non hocommesso alcun reato, ho solo proposto una transazione ad Ugo Boldrini” . Cosìsi era difeso Riccardi davanti al gip. Due giorni prima gli uomini della mobiledi Ancona gli avevano teso una trappola, dopo la denuncia avanzata da UgoBoldrini, segretario comunale di Monteroberto, piccolo centro della Val-lesinain provincia di Ancona.
Proprio davantiall’edificio comunale di Monteroberto è scattato il trappolone. Boldrini, cheaveva incontrato l’estorsore solo in quell’occasione – i precedenti contattierano avvenuti per telefono – si è presentato con i soldi, banconoteprecedemente segnate dagli investigatori. Al momento della consegna dellamazzetta, gli agenti sono spuntati fuori e hanno tratto in arresto Riccardi:“Paga o rovinerò tua sorella. Presto tutti sapranno di te e di lei, lacostringerò a dimettersi”. Questo invece sarebbe stato il tono delle minaccedell’imprenditore riminese, gravato da problemi economici, nei confronti di UgoBoldrini. (…)
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“Ricattò Boldrini, suicida in cella”. Curzi sul Fatto Quotidianoultima modifica: 2013-11-16T19:08:01+01:00da davi-luciano
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