Lampedusa e l’inefficienza delle politiche UE

L’orrore per i morti di Lampedusa ha sconvolto l’intero continente. Dopo l’immancabile condanna di Strasburgo…
DI LUDOVICA COLETTA

L’orrore per i morti di Lampedusa ha sconvolto l’intero continente. Dopo l’immancabile condanna di Strasburgo alle politiche migratorie italiane, mercoledì il presidente della Commissione Europea Barroso si recherà di persona nell’isola siciliana per verificare la situazione. Era necessario che morissero oltre duecento persone affinché l’Europa aprisse gli occhi di fronte a un simile problema? In un momento in cui da più parti giungono critiche all’attuale legislazione italiana in materia d’immigrazione (la legge Bossi-Fini, n. 189/2002), è  necessario considerare anche il ruolo dell’Europa. Un’Europa che appare sempre più spesso pronta a giudicare ex post che a intervenire concretamente, agendo in controtendenza con l’immagine di stretta unione che continua a ostentare.

Secondo il diritto internazionale, in particolare secondo il Protocollo ONU contro il traffico di migranti via terra, via mare e via aerea del 2000, il traffico di migranti si configura come “il procurare l’ingresso illegale di una persona in uno Stato Parte di cui la persona non è cittadina o residente permanente, al fine di ottenere, direttamente o indirettamente, un vantaggio finanziario o materiale”. In questo senso il traffico di migranti differisce dalla tratta di esseri umani (intesa dal Protocollo ONU sulla prevenzione, soppressione e punizione della tratta di esseri umani del 2000 come “il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o tramite il dare o ricevere somme di denaro o altri vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un’altra a scopo di sfruttamento”), in quanto nel primo caso vi è il consenso dei migranti che partecipano volontariamente al loro ingresso illegale nel paese di destinazione.

Dal punto di vista dell’Unione Europea, il 26 ottobre 2004, con regolamento del Consiglio Europeo 2007/2004, è stato istituito il Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea. Operativa dal 2005, ha il compito di  promuovere una gestione comune del controllo delle coste europee e di coordinare in tal senso il lavoro delle diverse autorità nazionali. Nella pratica, l’agenzia coadiuva gli stati membri nel reclutamento del personale in servizio presso le frontiere esterne, svolge attività d’intelligence pianificando rischi e strategie d’intervento e ha condotto diverse missioni in cui, tra le altre cose, ha assistito gli stati membri nelle operazioni di rimpatrio e nel pattugliamento dei loro mari.

Nonostante sia stato raggiunto qualche risultato positivo, il Frontex ha ricevuto in tempi recenti numerose critiche, dovute al fatto che la stragrande maggioranza del budget di cui dispone sia stato impiegato per finanziare la struttura amministrativa e non le missioni operative. In altre parole, l’Agenzia sembrerebbe soffrire dello stesso male che colpisce molte delle organizzazioni internazionali e agenzie specializzate esistenti: il divario fra la fase normativa-decisionale e quella operativa. Se è facile formalizzare in una risoluzione o regolamento le procedure da attuare per la gestione di una crisi, è ben più complicato metterle in pratica. La principale ragione di una simile inefficacia è da ricercarsi nell’inerzia di alcuni stati membri, spesso restii a impiegare propri mezzi e risorse in affari che non li riguardano direttamente. Ecco spiegato perché l’Italia viene puntualmente lasciata da sola a gestire emergenze come quelle che ogni anno affliggono l’isola di Lampedusa. Ed ecco perché l’Unione Europea e i singoli stati membri dovrebbero preoccuparsi di correggere le inefficienze del Frontex invece di limitarsi a criticare la validità della legge Bossi-Fini.
http://www.lintellettualedissidente.it/lampedusa-linefficienza-delle-politiche-ue/

Lampedusa e l’inefficienza delle politiche UEultima modifica: 2013-10-13T20:40:17+02:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo