Africa. Kofi Annan: fuori nero, dentro bianco

di: Roberta Mura
Kofi Annan ha tagliato da tempo il cordone ombelicale con mamma Africa. Ma il dolore che una madre prova per la “perdita” di un figlio non passa. E l’Africa piange Kofi Annan, un africano che dimentica le sue origini. Ghanese di nascita, occidentale d’identità. Schiavo della sua ex carica istituzionale, Kofi Annan ha chiesto ai capi di Stato africani di porre fine alla rivolta contro la Corte penale internazionale. In occasione del compleanno dell’arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, Annan ha monito che la decisione di alcuni dirigenti di ritirarsi dalla Cpi sarà “un segno di vergogna per ciascun di loro e per i propri Paesi” oltre ad essere la prova che prevale “la cultura dell’impunità” e la “legge del più forte che confonde i propri interessi con quelli di un intero paese”.
Parla di vergogna lui che non ha mai fatto nulla per alleviare le sofferenze del continente nero. Lui che ha camminato a braccetto con gli Stati Uniti (che lo hanno scelto) per tutto il suo mandato (rinnovato due volte). L’Africa intera aveva proposto come segretario delle Nazioni Unite Hadmed Salim Salim, diplomatico della Tanzania. Lui che ha ricevuto un premio nobel per la pace senza aver fatto nulla per meritarselo. Un po’ come Obama o l’Unione Europea. “In un continente che ha sperimentato conflitti, violazioni dei diritti umani su vasta scala e genocidi, sono sorpreso di sentire critiche che vedono nella giustizia un ostacolo alla ricerca della pace” ha continuato Kofi Annan, che si è detto in disaccordo con le critiche lanciate contro la Corte penale internazionale. Un organismo internazionale che per ora ha emesso mandati di cattura e avviato processi solo nei confronti di personaggi africani.
L’Unione Africana ha più volte condannato la “caccia razziale” della Cpi e ha indetto un vertice straordinario per discutere della proposta del Kenya, sostenuta da Etiopia e Uganda, di ritirare l’adesione dal Trattato di Roma. Il governo di Nairobi ha inoltre proposto di creare una corte penale in seno all’Unione africana per lavare i panni sporchi a casa propria e porre fine alle interferenze della Cpi in questioni africane. Come fanno gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, Israele… che non hanno mai firmato lo Statuto di Roma.

 
Articolo letto: 1 volte (08 Ottobre 2013)
– See more at: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=22496&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+Rinascita-Tutti+%28Rinascita+-+Tutti%29#sthash.z9aKys4z.dpuf

Africa. Kofi Annan: fuori nero, dentro biancoultima modifica: 2013-10-12T14:32:17+02:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo