Un mese maledetto ” denuncia la stampa .

IL PUNTO •

Rubrica a cura di Tonino Saponaro
Io sono in disaccordo. Non è colpa del mese di ottobre e nemmeno di quelli precedenti. Ci sono precise responsabilità a cui vanno addebitati tanti suicidi compresi gli ultimi quattro di questi giorni, solo nel nostro territorio, e di tanti altri di cui si è perso il conto, nell’intero paese.
A causa delle difficoltà economiche e della mancanza di lavoro a Martina Franca pochi giorni fa un gestore di un bar di 37 anni si è suicidato, il 23 del mese scorso un carpentiere di 57 anni si è impiccato, pochi giorni prima un operaio 62enne ha compiuto l’insano gesto per la perdita del posto di lavoro, soltanto ieri l’ostunese Filippo Marseglia di 54 anni si è tolto la vita perché stava per perdere la sua masseria. Ipocrita solidarietà della società responsabile, ossia dello Stato unico responsabile di questo sterminio di bravi lavoratori. Gli imprenditori sono stretti dalla morsa delle tasse e dalla crisi economica. Le banche ti aiutano se non hai debiti e magari hai una cassaforte piena di Euro. Poi ci sono in ogni comune decine di istituti di credito venuti dal Nord che arraffano le modeste pensioni dei tanti cittadini facendone speculazione imprenditoriale nelle zone floride del paese o addirittura all’estero; infine c’è il racket che completa l’opera di distruzione. Sono in disaccordo anche con quella saggezza senile che mi consiglia di lasciar perdere, perché i responsabili sono dietro un alto e spesso muro di gomma, impenetrabile e non perforabile. Io dico che si può e si deve fare tutto il possibile e anche l’impossibile. Partiamo da un esame attento dei fatti e degli avvenimenti succedutisi dopo la tangentopoli di Antonio Di Pietro 1992. Dopo i 31 suicidi di grossi imprenditori e dopo la cancellazione dei partiti, abbiamo avuto un continuo conflitto tra i poteri dello Stato con l’emergenza del potere giudiziario che ha assunto la supplenza politica beneficiando dell’assenso entusiastico dei cittadini La classe politica perdente ha appoggiato la sfida giudiziaria, quella vincente ha subìto azioni di contrasto. Una lotta ad eliminandum che ha bloccato il Paese per decine di anni.
All’immobilismo italiano si è aggiunto poi il permissivismo internazionale e le azzardate speculazioni finanziare che hanno generato la stratosferica crisi in Europa negli Stati Uniti.
Con l’arrivo dell’Euro si è perso il controllo della situazione per cui quello che costa con la lira due è passato a costare ugualmente due con l’Euro mentre i redditi non si sono raddoppiati, tranne per quella fascia privilegiata che respinge ogni tentativo di aggiornamento voluto dalla pubblica opinione. Per proteggere il costo pubblico hanno aumentato e aggiunto nuove tasse a carico dei lavoratori e dei piccoli e medio imprenditori. Il gioco ormai è stato fatto.
Se non vogliamo suicidarci in massa, dobbiamo correggere le disfunzioni sopra accennate, subito e senza perdere tempo.

Articolo inserito il 08/10/2013 e redatto da Tonino Saponaro.
http://www.trcb.it/index.php?art=11753

Riceve cartella esattoriale di 15mila euro proprietario di un bar si impicca
Il suo corpo appeso ad un albero di ulivo ritrovato oggi
Aveva difficoltà finanziarie e problemi familiari

OSTUNI – Un uomo di 58 anni si è suicidato a Ostuni impiccandosi a un albero di ulivo. Stamani il ritrovamento del corpo: si tratta del proprietario di un bar della Città Bianca. Secondo i primi accertamenti della polizia, il suicidio sarebbe attribuibile alla crisi economica. A quanto accertato dagli investigatori, l’uomo aveva problemi famigliari ma di recente aveva avuto anche qualche difficoltà economica. Il commerciante ha maturato la decisione di uccidersi in un suo podere, in campagna, in contrada Salinola. Con il nulla osta del pm di turno la salma è stata riconsegnata ai famigliari per la sepoltura.

IL MOTIVO – Avrebbe ricevuto una cartella Inps da 15mila euro per contributi da versare. È quanto avrebbero spiegato i famigliari dell’uomo agli investigatori che hanno effettuato accertamenti, stamani, dopo il ritrovamento del corpo. A quanto emerso il 58enne aveva problemi economici oltre che familiari. Gestiva un bar nel centro della Città Bianca e si è suicidato in un podere di campagna di sua proprietà. Il pm di turno, Raffaele Casto, ha disposto la restituzione della salma per la sepoltura. Due giorni fa, sempre a Ostuni (Brindisi), un imprenditore agricolo di 54 anni con problemi economici si era suicidato impiccandosi al cancello della propria masseria

Redazione online
08 ottobre 2013
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2013/8-ottobre-2013/riceve-cartella-esattoriale-15mila-europroprietario-un-bar-si-impicca-2223443650339.shtml?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook


 

Un mese maledetto ” denuncia la stampa .ultima modifica: 2013-10-10T11:57:26+02:00da davi-luciano
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