Pulizie, a rischio 24mila posti di lavoro nella scuola per la latitanza del ministero

i lavori che non si vogliono più fare o non ci fanno fare?

06/10/2013 16:13 | LAVORO – ITALIA | Autore: fabrizio salvatori

Nonostante gli impegni assunti dal Ministro di Istruzione, Università e Ricerca l’8 luglio, nella scuola sono a rischio i 24mila posti di lavoro dei lavoratori degli appalti. E con i posti di lavoro è a rischio anche la funzionalità delle scuole, almeno per la parte che riguarda la pulizia alcune attività di assistenza. Il Miur (Ministero Università e Ricerca) non ha infatti dato ancora “chiarimenti riguardo la gara d’appalto di pulizia nelle scuole, né ha proposto soluzioni per garantire la continuità occupazionale e la tenuta del loro reddito”, precisa Elisa Camellini, segretaria nazionale di Filcams Cigil, sindacato che ha proclamato lo stato di agitazione assieme a Fisascat Cisl e Ulitrasporti Uil. Questo vuol dire che si va avanti in regime di vacatio, con budget ridotti e gravi ripercussioni sulla basta paga degli addetti. Per capire la portata delle retribuzioni medie basti pensare che un ex Lsu, che lavora nella zona di Napoli ed è impiegato circa 36 ore, e guadagna fino a un massimo di 800 euro al mese, mentre chi rientra negli appalti storici della pulizia delle scuole per 18-20 ore guadagna tra i 400 e i 500 euro al mese”. Cifre molto basse, quindi.
Al momento, questi 24.000 lavoratori lavorano con una proroga alla vecchia gara d’appalto di un mese (fino al 30 ottobre). In relazione ai lotti, per adesso ne sono stati assegnati 9 su 13 e “mancano i 4 della Campania, Sicilia e Calabria”, precisa la segretaria Filcams. “Questo è probabilmente dovuto al fatto che sono regioni dove ci sono più offerte e ci sono più lavoratori. Ma assegnarne alcuni e non tutti, non ci avvantaggia sia perché rompe l’equilibrio di questi lavoratori che perché non aiuta a pattuire delle condizioni uguali per tutti”.
Per la cronaca, queste lavoratrici e lavoratori compaiono da anni sotto la “sigla” ex LSU e appalti storici. Quasi sempre, quindi, sinonimo di sfruttamento. Inquadrati per lo più in coop sono stati costretti a subire forti tagli della busta paga, attraverso varie forme, e continui peggioramenti delle condizioni di lavoro. La riduzione senza soluzione di continuità del budget statale riservato ai servizi di pulizia ha costretto questo settore a una regressione continua.
http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2013/10/6/37195-pulizie-a-rischio-24mila-posti-di-lavoro-nella-scuola-per/

Pulizie, a rischio 24mila posti di lavoro nella scuola per la latitanza del ministeroultima modifica: 2013-10-07T09:04:08+02:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo