Tav, la crisi di governo rallenta le compensazioni

http://www.lastampa.it/2013/10/01/cronaca/tav-la-crisi-di-governo-rallenta-le-compensazioni-DbEPpCHBzcXujbXoUuRfiK/pagina.html

Susa e Chiomonte: le ricadute, per ora, restano sulla carta Dieci milioni di finanziamenti diretti (decreto Cipe) e altri 32 che dovrebbero arrivare dalla deroga al patto di stabilità.

 
 
Fermo il decreto Cipe, elenchi da correggere: i cantieri nell’estate 2014
MAURIZIO TROPEANO
INVIATO A SUSA

Nella sala del comune di Susa, davanti al sindaco, Gemma Amprino, ai suoi assessori e ad una rappresentanza di imprenditori e commercianti, il presidente della Regione, Roberto Cota, prova a gettare semi di ottimismo: «Non sono preoccupato delle conseguenze della crisi di governo sulla Tav perchè c’è un’intesa bipartisan e la realizzazione delle opere inserite nell’elenco delle compensazioni non è in discussione e può essere messo a punto dai tecnici del ministero». In realtà le dimissioni dei ministri del Pdl, e tra loro di Maurizio Lupi, titolare delle Infrastrutture, ha costretto ad annullare, a data da destinarsi, la riunione della task force governativa creata proprio per velocizzare l’iter delle compensazioni. Il governatore spera di ottenere una nuova convocazione del tavolo tecnico nazionale entro un paio di settimane ma, in ogni caso, l’avvio dei cantieri a Susa e Chiomonte subirà un significativo rallentamento. Se tutto va bene, ma proprio tutto (gare, convenzioni, ricorsi e appaltatori) infatti, i lavori potrebbero iniziare solo prima dell’estate 2014, ad urne ormai chiuse.  

 

La crisi, infatti, rende incerta la conclusione delle procedure per correggere alcuni punti della delibera Cipe e della lista degli interventi da autorizzare per la deroga al patto di stabilità. Correzioni necessarie per poter spendere i dieci milioni di compensazioni dirette. Qui il problema nasce dal fatto che la delibera del comitato interministeriale non è stata ancora pubblicata sulla Gazzetta ufficiale ed è ferma alla Corte dei Conti. E questo mentre «la decisione per il secondo lotto costruttivo della galleria del Brennero, discussa nella medesima seduta, è già stata pubblicata», denuncia il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, Stefano Esposito. E poi quella delibera è da correggere perché individua un soggetto attuatore diverso (la Regione) da quelli indicati nella tabella degli interventi prioritari (provincia di Torino e comuni di Susa e Chiomonte) . E senza correzione potrebbero nascere dei problemi nella gestione di quelle opere dove sono previsti cofinanziamenti.  

 

La riunione della task force avrebbe dovuto permettere di risolvere anche il problema di rendere omogenea la lista delle opere per cui ottenere la deroga dal patto di stabilità. La cancellazione della riunione rimanda nel tempo l’esame delle richieste e delle relative autorizzazioni da parte del ministero dello Sviluppo economico con la conseguenza di allontanare nel tempo l’erogazione dei fondi e l’apertura dei cantieri. Esposito, che prima della crisi di governo, aveva ipotizzato l’avvio dei lavori nel maggio 2014, adesso è pessimista: «Incrociando le dita ci vorranno altri 40 giorni, forse due mesi». 

 

Cota e con lui l’assessore ai Trasporti, Barbara Bonino, di fronte ad imprenditori e al sindaco di Susa, si sono detti meno pessimisti ribadendo che a questo punto la scelta è solo tecnica e fa capo al ministero e non più politica: «Oggi – spiega Bonino – invieremo alla struttura di missione una nota riassuntiva della situazione con le relative soluzioni che dovrebbero permettere di sbloccare i finanziamenti». Il sindaco Amprino ha spiegato che le opere da realizzare nel 2013 non prevedono alcun finanziamento in ambito Cipe. Anche la provincia di Torino che ha già approvato il progetto esecutivo per la costruzione del Ponte degli Alpini è convinta che per correggere la delibera e pubblicare la delibera Cipe non serva una decisione politica. 

Ma quando mai ricostruire un ponte può essere considerato compensazione in cambio della realizzazione di un’altra opera? Di questo passo qualsiasi cosa dovuta potrà essere considerata come una compensazione!!!

Tav, la crisi di governo rallenta le compensazioniultima modifica: 2013-10-01T09:43:39+02:00da davi-luciano
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