Ci siamo: Monte dei Paschi impone il “bail in” sugli obbligazion isti bloccando il pagamento di cedole da $650 milioni

24 settembre 2013

 Di Francesco Simoncelli

 marinka040813 Ci siamo: Monte dei Paschi impone il              bail in sugli obbligazionisti bloccando il pagamento di              cedole da $650 milioni

Ecco l’ennesima prova di incopetenza economica da parte di un “esperto del settore.” Secondo il professore d’economia Alberto Bagnai la soluzione ai nostri problemi è l’uscita dall’euro e la successiva svalutazione della nuova moneta. Il nostro eroe si pone un sacco di domande, ma come tutti i riformatori monetari non si pone la domanda cruciale: cosa impedirebbe, legalmente ed economicamente, allo stato di emettere credito in eccesso? Queste domanda o sono evitate o rimangono senza risposta. Quello che abbiamo tra le mani, invece, è un pugno di mosche “supportato” dal nulla da dati statistici; previsioni basate sul presente e sulla presunta soluzione in tasca al socialista riformatore monetario di turno. Inoltre, anche le sue presunte risposte colme di “saggezza” in realtà fanno acqua da tutte le parti. Soprattutto quando spinge il lettore a credere che lo stimolo delle esportazioni attraverso la svalutazione della moenta porti benefici di lungo periodo. Non è così. Quello che non si vede è che questa rappresenta una sovvenzione implicita ai paesi esteri, un trasferimento di ricchezza dal paese esportatore a quello improtatore. Non solo ne risentono le tasche dei cittadini che subiscono gli effetti tremendi dell’effetto Cantillòn, ma ne risentirà anche la ricchezza del paese, il quale smette di essere comeptitivo e si espone ad altri giri di stampa monetaria. Queste sono le stesse politiche che hanno condotto l’Italia ad un passo dal baratro alla fine degli anni ’90; sin da allora niente è stato risolto, ma tutto è stato nascosto sotto il tappeto. Ora la misura è colma. La fonte di un reale vantaggio competitivo è una riforma liberale delle politiche economiche che vada a ricompensare l’operosità di una popolazione, che protegga la sua proprietà dalla tassazione, e che incentivi il risparmio. E’ così che si ricostituirà la base di capitale con cui prosperare; le svalutazioni monetarie, al contrario, erodono tale base (oltre ad innescare cicli deleterei di boom-bust). Vi faccio io una domanda ora: preferireste guadagnare di più con una valuta che pero’ perde potere d’acquisto nel tempo (come propone Bagnai), oppure guadagnare lo stesso ammontare di denaro ma con esso comprare più beni e servizi nel tempo (es. avere spese meno gravose)?

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 da Zerohedge

 Due settimane fa abbiamo avvertito cheMonti dei Paschi era diretta verso il bail-in poiché le necessità di capitale puntavano alla nazionalizzazione,” anche se abbiamo lasciato aperta la questione “su chi ricadrà l’haircut compresi gli obbligazionisti senior ed i depositanti… data la piccola dimensione del debito subordinato nella struttura del capitale.” Oggi, come molti si aspettavano il giorno dopo le elezioni tedesche, il domino sta finalmente iniziando a traballare e come avevamo previsto, Monte Paschi (la banca più antica d’Italia e, secondo molti, la banca più insolvente) ha tranquillamente avviato un “bail in” sugli obbligazionisti sospendendo i pagamenti di interessi su tre cambiali ibride, seguendo tra l’altro le richieste delle autorità europee: gli obbligazionisti devono contribuire alla ristrutturazione della banca italiana. Ricordate ciò che Diesel-BOOM ha detto di Cipro — che si tratta di un modello? Non stava scherzando .

 Come riporta Bloomberg, Monte dei Paschi “in un comunicato ha detto che non intende pagare gli interessi su circa €481 milioni ($650 milioni) di cambiali ibride esistenti emesse attraverso MPS Capital Trust II e Antonveneta Capital Trust I e II.” Perché queste cambiali? Perché gli obbligazionisti ibridi hanno zero protezioni e zero possibilità di fare ricorso. “In base ai termini delle cambiali non datate, la banca di Siena è autorizzata a sospendere i pagamenti degli interessi senza andare in default e senza compensare le cedole perse alla ripresa dei pagamenti.” Inoltre gli ibridi, tanto per citare l’olandese, sono solo il modello per l’equilibrio di bilancio della banca.

 Cosa succederà ora? Semplice: la rielezione Merkel è cosa fatta e l’EURUSD è troppo alto (ricordate le lamentele dell’Adidas della scorsa settimana). Inoltre se la BCE procede con un altro LTRO come molti credono che accadrà, forzerà l’EURUSD ancora più in alto, aumentando una liquidità ancora indesiderato. Allora che cosa fare? Inscenare una piccola e contenuta crisi ovviamente. Come il bail in da parte di una grande banca italiana. La buona notizia per ora è che i depositanti non saranno intaccati. Purtroppo, dato che i contanti dei depositanti si trovano dalla parte sbagliata delle passività (non)garantite, è solo una questione di tempo prima che quelli con i depositi non assicurati condivideranno alcuni dei dolori ciprioti. Dopo tutto, per la Nuova Normalità di un mondo insolvente, “è giusto .”

 Vale a dire:

 “Nel nuovo mondo in cui ci troviamo, gli obbligazionisti pagano il conto quando sono costretti a farlo,” ha dichiarato John Raymond, analista di CreditSights Inc. a Londra. “Le regole sugli aiuti di Stato impongono perdite se possibile.”

 Il 7 Settembre Joaquin Almunia ha detto ai giornalisti che entro due mesi la banca dovrebbe ricevere l’approvazione definitiva per il suo piano di ristrutturazione. L’istituto di credito, che ha ricevuto un salvataggio da €4.1 miliardi, ha presentato un nuovo piano dove la quantità di nuovo capitale che intende raccogliere è più che raddoppiata: €2.5 miliardi per rimborsare l’aiuto.

 Almunia ha raccomandato che ” dovranno essere evitati il più possibile flussi di cassa in uscita dal beneficiario ai detentori di capitali ibridi ed ai titolari di debito subordinato,” in una lettera inviata al ministro delle Finanze italiano Fabrizio Saccomanni il 16 Luglio e vista da Bloomberg News .

 Ancora più importante, questo è solo l’inizio :

 I €108 milioni di azioni privilegiate del Monte dei Paschi emesse attraverso Antonveneta Capital Trust II sono scese di 5 centesimi sull’euro raggiungendo i 41 centesimi, secondo i prezzi delle obbligazioni di Bloomberg. Questo è uno dei prezzi più bassi sin dal 23 Aprile, come mostrano i dati compilati da Bloomberg.

 Mentre la banca sta bloccando i pagamenti sui titoli che compongono il suo capitale Tier 1, uno degli strati più bassi negli strumenti di capitale di debito, ha anche l’equivalente di circa €2.6 miliardi di debito Upper Tier 2 in euro e sterline.

 Mentre Monte dei Paschi continua a pagare le cedole su queste cambiali, non è chiaro se sarà in grado di farlo in futuro, ha detto Raymond.

 Aspettatevi per Mercoledì un aggiornamento da parte della banca, quando terrà una conferenza.

 Gli investitori potrebbero scommettere che la banca riacquisterà il debito “al pari o leggermente al di sotto dei livelli attuali di trading,” secondo Eva Olsson, analista di Mitsubishi UFJ Securities a Londra. I singoli investitori in Italia detengono molte delle obbligazioni e hanno rappresentato una fonte importante di finanziamento per le banche in questi ultimi anni.

 “Monte dei Paschi probabilmente dovrà raccogliere capitale l’anno prossimo, ma consideriamo questo tentativo una sfida ostica,” ha scritto Olsson.

 Infatti, e buona fortuna. Soprattutto per come verranno visualizzate le cifre del capitale sottoposte al “bail in” rispetto al patrimonio della banca.

[*] traduzione di Francesco Simoncelli

http://www.rischiocalcolato.it/2013/09/ci-siamo-monte-dei-paschi-impone-il-bail-in-sugli-obbligazionisti-bloccando-il-pagamento-di-cedole-da-650-milioni.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FHAzvd+%28Rischio+Calcolato%29

Ci siamo: Monte dei Paschi impone il “bail in” sugli obbligazion isti bloccando il pagamento di cedole da $650 milioniultima modifica: 2013-09-26T08:17:05+02:00da davi-luciano
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