Tav, visita lampo di Alfano in arrivo duecento soldati

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Stamani visita lampo del ministro dell’Interno in Valsusa a pochi giorni dall’arrivo di altri militari a presidio dell’area di Chiomonte. il ministro dell’Inbterno: “Lo Stato protegge le sue opere”

di ERICA DI BLASI
Tav, visita lampo di Alfano in arrivo duecento soldati

Sono Venuto al cantiere della Tav a pochi giorni dall’avvio della fresa che scaverà il tunnel della Torino-Lione per dire che lo Stato c’è e che difende le sue opere” Così spiega il ministro dell’Interno Angelino Alfano appena entrato nel cantiere del treno ada alta velocità. Il  numero uno del Viminale è arrivato in visita all’area della Maddalena, nel territorio di Chiomonte, dove si sta costruendo la galleria geognostica di sette chilometri, propedeutica al tunnel di base lungo 54 chilometri. Alfano è accompagnato dal commissario di governo Mario Virano, dal capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa,  dal prefetto di Torino Paola Basilone, dal governatore Roberto Cota, dal presidente della provincia di Torino Antonio Saitta, e dai sindaci di Chiomonte e Susa, Renzo Pinard e Gemma Amprimo“Quello di Chiomonte – ha ribadito il ministro – è un cantiere di interesse strategico, l’opera è stata votata dal Parlamento e si è già inziato a realizzarla”. Ma che ne sarà del cantiere in caso di crisi del governo? “Il cantiere è stato deciso da altri governi – risponde Alfano – è frutto di un trattato internazionale e non c’è motivo di credere che si possa fermare in caso di crisi dell’attuale governo”.

Il ministro visita il tunnel dove l’altro ieri è entrata la fresa che tra una ventina di giorni comincerà a scavare la montagna, già perforata per i primi 220 metri con tecniche tradizionali.

Virano: “I sindaci devono trattare”

Non solo: Alfano incontrerà anche gli operai che lavorano allo scavo della galleria e che spesso sono stati vittima di minacce da parte di esponenti “no Tav”. Il ministro dell’Interno avrà modo anche di vedere la talpa al lavoro: la grande fresa, ribattezzata Gea, è ormai dentro la montagna e nel giro di pochi giorni, presumibilmente ai primi di ottobre, comincerà a scavare dove finorà hanno lavorato a mano gli uomini, dando così un’accelerata ai lavori. La visita di Alfano arriva appena cinque giorni dopo la tappa in Valsusa del capo della polizia Alessandro Pansa. Un segnale per dimostrare ciò che proprio Pansa aveva detto sabato al cantiere: “L’attenzione da Roma verso quest’opera è massima”. 

La talpa durante il rodaggio

Non solo: una settimana fa proprio il Viminale ha annunciato che dal 10 ottobre altri duecento soldati raggiungeranno la Valsusa, rafforzando così il contigente di uomini chiamato a difendere il cantiere dai potenziali attacchi dei “No Tav” e, in particolare, delle frange anarcoinsurrezionaliste del movimento. E proprio il movimento No Tav sembra non volersi arrendere a questa “militarizzazione della Valle”. Il comitato di Susa-Mompantero ha annunciato una raccolta di firme e il movimento sta ipotizzando una nuova marcia di protesta a metà mese proprio a Susa.

(25 settembre 2013))

 
Tav, visita lampo di Alfano in arrivo duecento soldatiultima modifica: 2013-09-25T19:49:20+02:00da davi-luciano
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