Amato raddoppia le (cospicue) entrate: l’incarico alla consulta vale 33.000€ mese

 pagato per ridurre i nostri pensionati così:

Topo d’auto a 82 anni: ”ho bisogno”. Denunciato

Napolitano ha nominato “Giudice Costituzionale” il suo amico Giuliano Amato, che già percepiva, tra pensione e vitalizio, ben 31.411€ lordi al mese, ai quali saranno sommati altri 33.000€ il mese: giustamente i cittadini si indignano, non potrebbe essere altrimenti: ma concentrarsi solo sulla paga stellare sarebbe miope: la questione da considerare è un’altra. Con questa mossa, Napolitano ha piazzato un suo fedele amico, altrettanto fedele a certi “poteri forti”, in un ruolo chiave: la Consulta infatti si esprime sulla COSTITUZIONALITA’ delle leggi: e questo è tutto un dire…

L’avv. Marra in un durissimo articolo commenta così la nomina:
“(…) Si stanno in pratica organizzando in modo che il Governo fa i decreti legislativi anticostituzionali, il Parlamento (che è già sotto il controllo della massoneria) immancabilmente li converte in legge, e la Corte Costituzionale, quando le arrivano i ricorsi per la loro anticostituzionalità, li boccia. (…)” leggi tutto

In questa nazione la democrazia è sempre stata una pia illusione: ma oggi la casta non si sforza più nemmeno di dare una parvenza di democrazia, sono sempre più spudorati: o meglio, di democrazia in Italia ce n’è sempre stata ben poca, anche se in passato certe cose passavano completamente inosservate agli occhi dell’opinione pubblica, in quanto l’informazione era dominata totalmente dai mass media mainstream, mentre oggi c’è una rete di migliaia di blogger pronti a sputtanare le malefatte, seguiti da alcuni milioni di persone che hanno aperto gli occhi. (Siamo ancora troppo pochi, ma rispetto ad alcuni anni fa si è fatto grandi progressi) Dieci anni fa il centrosinistra candidò a premier Romano Prodi, “premiandolo” per avere svenduto una consistente fetta dell’allora patrimonio pubblico: una vera e propria svendita a danno dell’Italia e degli italiani, passata come una elogiabile operazione di risanamento dell’IRI. Grazie alla propaganda e alla sua immagine di pacato professore riuscirono a far piacere il “mortadella” – che dopo aver svenduto le aziende pubbliche, ha svenduto direttamente tutta la nazione agli eurocrati facendoci aderire all’Euro con condizioni estremamente penalizzanti – all’opinione pubblica: se la gente avesse valutato il suo operato anziché mandarlo al governo, probabilmente lo avrebbero spedito in esilio…

Alessandro Raffa
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Amato, l’incarico alla consulta vale 33mila euro al mese
L’ex ministro e premier incassa anche una pensione da 22mila e un vitalizio da 9mila euro al mese. In tutto fanno 64mila euro al mese

 
Non c’è solo la poltrona. Ci sono anche i soldi. E Giuliano Amato, nel corso della sua vita da boiardo di Stato, non si è mai fatto mancare nè le une (poltrone) nè i secondi (lire prima ed euro oggi). L’ennesima poltrona che gli si è infilata sotto le chiappe è quella di giudice della Corte costituzionale, gentilmente offertagli (‘prego si accomodi’) dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un incarico di prestigio assoluto, che dovrebbe in parte risarcire il caro (carissimo) Giuliano della delusione per aver visto sfumare nella scorsa primavera un (clamoroso) ritorno a Palazzo Chigi. Ma anche una nuova paccata di denari per un uomo che già sguazza nei soldi che nemmeno Paperon de’ Paperoni nella famosa piscina di monete d’oro. L’incarico alla Consulta “vale” infatti la bellezza di 403.840 euro (lordi) all’anno, pari a 33.583 euro mensili. Ai quali Amato affianca una pensione da 22mila euro e un vitalizio da 9mila euro al mese. Per un totale di 64mila euro al mese (lordi, per carità). Il nuovo incarico, poi, porta con sè anche 3 assistenti, 3 segretarie, telefonino, computer e auto blu.
D’altra parte, a sguazzare tra collaboratori, lacchè e portavoce, Amato è abituato da trent’anni, visto l’infinito elenco di incarichi ufficialiaccumulati tra prima e seconda Repubblica: dal 1983 al 1994 è statodeputato Psi, dal 1983 al 1987 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Bettino Craxi, dal 1987 al 1989 ministro del Tesorocon Goria e De Mita, dal 1992 al 1993 presidente del Consiglio (ricordate il prelievo straordinario dai conti correnti e la finanziaria da 93mila miliardi di lire?), dal 1992 al 1994 presidente dell’Aspen Institute, dal 1994 al 1997 presidente dell’Antitrust, dal 1998 al 2000 ministro per le Riforme istituzionali e poi del Tesoro con D’Alema, al quale succede come premier tra 2000 e 2001. Dal 2001 al 2006 è stato senatore con l’Ulivo, dal 2006 al 2008 ancora ministronel governo Prodi, dal 2011 al 2013 guida il comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, dal 2009 èpresidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani e dal 2012presidente pure della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Monti gli aveva affidato il compito di studiare un taglio ai costi della politica (capirai, a lui che prende sì tanta pensione). E per non farsi mancare proprio nulla, Giuliano è stato anche conduttore in Rai di “Se una farfalla batte le ali…” (roba da 1% di share o giù di lì).

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1309511/Amato–l-incarico-alla-consulta-vale-33mila-euro-al-mese.html


 

Amato raddoppia le (cospicue) entrate: l’incarico alla consulta vale 33.000€ meseultima modifica: 2013-09-17T09:25:00+02:00da davi-luciano
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