Gli Stati Uniti sono soliti utilizzare armi chimiche

Ricevo dall’amica Tamara e pubblico con vero piacere:

U.S.A., ipocriti criminali di guerra

Gli Stati Uniti sono soliti utilizzare armi chimiche. Gli esempi sono numerosi. Nel 1999, durante la guerra di aggressione alla Jugoslavia, gli aerei statunitensi e quelli dei loro (numerosissimi) alleati, hanno bombardato raffinerie, impianti petrolchimici, fabbriche di fertilizzanti: la fuoriuscita di sostanze chimiche ha prodotto una catastrofe. Colpire il complesso petrolchimico di Pančevo, nei pressi di Belgrado, ha permesso la fuoriuscita di  molti gas tossici, idrocarburi, benzine, oli, e soprattutto cloruro di vinile (PVC) e cloruro di vinile monomero (CVM), sostanza nota per le sue caratteristiche cancerogene. Fortunatamente si riuscì a svuotare la  fabbrica di ammoniaca prima che venisse bombardata, mentre il bombardamento di  centrali elettriche e della fabbrica di automobili Zastava di Kragujevac, produsse la fuoriuscita del piralene, olio di raffreddamento dei trasformatori, estremamente velenoso. Si tratta forse del più vasto uso di armi chimiche, sia pure in modo indiretto.

Un altro terribile episodio riguarda il bombardamento di Falluja nel 2004, durante la lunghissima guerra all’Iraq: in quell’occasione sui civili iracheni si sperimentò il fosforo bianco.

Ma l’abitudine all’uso di armi non convenzionali, contravvenendo ai vari trattati e convenzioni internazionali, non è una novità per gli Stati Uniti: basti pensare alla diossina presente  negli erbicidi con cui furono devastate le foreste del Vietnam, con conseguenze catastrofiche sulla popolazione.

Del resto durante la guerra civile in Grecia, nel 1948 affluirono da parte degli USA aiuti militari ai governativi contro i partigiani comunisti, tra cui bombe al napalm.

E’ difficile pensare che non esista un intento genocida nel ricorso a tali mezzi. Del resto in generale i bombardamenti rappresentano l’ultimo stadio di una serie di atti aggressivi, che fan parte delle neo-guerre,  processi che si stanno ripetendo con scadenza regolare e modalità ossessive (a partire dall’automatica e ridicola identificazione di chi guida il Paese nemico con Hitler!) da un po’ di decenni. Spesso, una volta individuato il nemico di turno, si procede infatti con embarghi, che portano la popolazione civile alla fame e alle malattie. L’embargo più spaventoso riguardò l’Iraq, con centinaia di migliaia di morti, soprattutto bambini, per fame e malattie gravissime. Del resto, una caratteristica peculiare della neo-guerra è la sproporzione tra l’aggressore e l’aggredito: non si tratta di guerra, ma di qualcosa di simile ad una esecuzione, o ad un linciaggio.

 La I Guerra Mondiale fu l’ultimo bagno di sangue che riguardò soprattutto i soldati, già dalla II Guerra Mondiale, venne coinvolta massicciamente la popolazione civile.

Le neo-guerre sono rivolte soprattutto alla popolazione civile; la propaganda occidentale parla di bombardamenti mirati e di pochi “effetti collaterali”: i morti in realtà ci sono, ma in ogni caso la speranza di vita diminuisce nelle popolazioni che hanno subito i bombardamenti, sia per le catastrofi ambientali sia per la distruzione delle infrastrutture.

E’ grottesco che gli Stati Uniti si arroghino il diritto di punire la Siria, per uso di armi chimiche, al di là del fatto che  non ci sono prove che sia stato il governo siriano e non i cosiddetti “ribelli”, o i servizi israeliani. Di fronte ai 500000 bambini iracheni morti di stenti, Madeleine Albright disse che era un prezzo giusto da pagare per vincere l’Iraq: con che diritto gli Stati Uniti mostrano le foto dei poveri bambini siriani uccisi dal gas per far commuovere il mondo? Con che diritto gli Stati Uniti parlano di crimini contro la popolazione civile, data l’enormità del numero di morti civili che hanno sulla coscienza, in ogni parte del mondo?

Il problema degli Stati Uniti riguarda forse l’iniziale genocidio dei Pellirossa: nessun americano vuol sentirne parlare, ma sarebbe utile, come hanno fatto i Tedeschi dopo la II Guerra Mondiale,  riflettere sulla propria storia e sui propri crimini. Del resto, anche noi Italiani non l’abbiamo mai fatto…

 Tamara Bellone, CNJ

Gli Stati Uniti sono soliti utilizzare armi chimicheultima modifica: 2013-09-05T08:47:18+02:00da davi-luciano
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