Il responso dell’ONU sulla Siria: la mancanza di logica e la malafede

di Antonio de Martini – 31/08/2013

 Fonte: corrieredellacollera

 IL RESPONSO DELL’ONU SULLA SIRIA: “I RIBELLI NON SONO IN GRADO DI PRODURRE VIDEO” E GLI ISPETTORI ONU DI PRODURRE PENSIERI ELEMENTARI

“We have identified one hundred videos attributed to the attack, many of which show large numbers of bodies exhibiting physical signs consistent with, but not unique to, nerve agent exposure.

The reported symptoms of victims included unconsciousness, foaming from the nose and mouth, constricted pupils, rapid heartbeat, and difficulty breathing. Several of the videos show what appear to be numerous fatalities with no visible injuries, which is consistent with death from chemical weapons, and inconsistent with death from small-arms, high-explosive munitions or blister agents. At least 12 locations are portrayed in the publicly available videos, and a sampling of those videos confirmed that some were shot at the general times and locations described in the footage. We assess the Syrian opposition does not have the capability to fabricate all of the videos, physical symptoms verified by medical personnel and NGOs, and other information associated with this chemical attack.”

CENTO VIDEO E NESSUN REGISTA

Riproduco integralmente il responso degli ispettori ONU perché potrei non essere creduto. Ho messo in neretto i termini dubitativi inseriti dagli stessi ispettori e in risalto la unica certezza offerta al mondo: ” l’opposizione non è in grado di produrre cento video” ( dopo aver scritto otto righe prima che solo alcuni ( some) video sono effettivamente stati fatti nei luoghi e tempi indicati .

Non una parola circa la provenienza dei video, le generalità di chi li ha forniti, la provenienza e le modalità di spargimento degli agenti chimici, la loro composizione, la religione delle vittime ( se fossero sunniti o meno ) .

Con questo rapporto – ci hanno messo quattro giorni per vedere cento video- l’ONU la cui credibilità non è eccelsa -si è giocato anche questa ultima possibilità di essere considerato rispettabile o credibile da chiunque.

In altre parole, questi angeli di giustizia dicono che:

A) hanno visto cento video e sanno distinguere un morto da uno che finge di esserlo in video.

B) alcuni di questi hanno l’indicazione della data e i luoghi sono riconoscibili( 12).

C) i sintomi riportati dalle persone sono compatibili, ma non esclusivamente con intossicazione da agenti chimici

D) nei filmati ci sono immagini di morti privi di segni di armi da fuoco, di alti esplosivi o agenti vescicanti.

E) i ribelli non hanno la capacità di produrre cento video, ma non fanno nessuna ipotesi su chi li abbia prodotti.

F) le ONG e il personale medico hanno verificato i sintomi, ma non censito i superstiti.

In pratica hanno verificato l’esistenza dell’uso dei gas ( non mortali, visto il numero degli assistiti?) , ma non la provenienza fisica o politica dell’attacco.

Non in mano a chi fosse quel territorio

Non l’appartenenza politico-religiosa delle vittime

Non censito il numero dei superstiti

Non posso credere che ci credano tanto stupidi, forse è disprezzo.

Resta da accertare la competenza dei “giudici” in materia di produzione ( e sopratutto post produzione) di video digitali, identificazione del numero di videocamere utilizzate ecc.

Credevamo avessero scelto degli esperti in medicina, chimica, balistica, ma con una elle sola.

Aspetto di vedere Kerry alle Nazioni Unite

Il responso dell’ONU sulla Siria: la mancanza di logica e la malafedeultima modifica: 2013-09-01T14:34:00+02:00da davi-luciano
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