La multinazionale A2A vuole svuotare i laghi della Sila

27 agosto 2013

 

Veduta del Lago Arvo

“Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato

quando l’ultimo albero sarà abbattuto

quando l’ultimo animale sarà ucciso

solo allora capirete che il denaro non si mangia.”

 Toro Seduto – Sioux Lakota

 di Italo Romano

 E’ di ieri l’ennesima notizia shock che interessa il territorio nella quale vivo ed al quale appartengo in corpo e spirito. La multinazionale A2A SpA ha messo i suoi tentacoli sulla Silaaccaparrandosi i bacini e le centrali idroelettriche ivi presenti, opera della laboriosità, del sudore e dei sacrifici dei nostri avi.

 La società per azioni A2A – il cui unico scopo è il profitto – è un multinazionale ed è una delle aziende primarie nel settore dei multiservizi nata dalla fusione di due tra le più importanti municipalizzate italiane, capace di produrre nel 2012 un fatturato di 6,5 miliardi di euro e un utile di 260 milioni.

 Secondo alcune indiscrezioni trapelate l’intezione della multiservizi (ecco gli azionisti) è quella di svuotare nel prossimo mese di Settembre i laghi Ampollino ed Arvo nel cuore del Parco Nazionale della Sila, per effettuare dei lavori di manutenzione ritenuti necessari per migliorare l’efficienza degli impianti e aumentare la produzione di energia.

 Questa decisione ha giustamente sollevato non poche polemiche.

 Il presidente regionale di Legambiente, Francesco Falcone e il responsabile nazionale Aree protette e biodiversità, Antonio Nicoletti in una nota affermano:

 “le modalità di intervento manutentivo di cui si parla   – ci sembrano poco adeguate al contesto attuale, e il richiamo alla precedente manutenzione avvenuta vent’anni fa non ha grande senso perché allora il Parco nazionale non era stato ancora istituito. Perciò chiediamo alle autorità competenti di verificare le proposte della società e in particolare se queste rispondano alle prassi di intervento in un ambiente montano tutelato, che per oltre l’80% è interessato da foreste, con una forte presenza di elementi naturali quali fiumi e laghi che sono segni distintivi del paesaggio e rappresentano la missione e l’identità naturalistica dell’area protetta. Svuotare i laghi ci sembra un’idea superata, magari possibile nel precedente secolo e comunque fuori dal tempo. Per questo, chiediamo con urgenza – concludono – all’Ente Parco nazionale della Sila e al Ministero dell’Ambiente chiarimenti sul progetto della società elettrica A2A. Le notizie, parziali e approssimative, su un intervento che prevede la fluttuazione del livello dei laghi e il parziale svuotamento dei bacini idroelettrici destano seria preoccupazione sulla reale conservazione di habitat e specie presenti e sulla integrità del paesaggio naturale di cui i laghi sono elementi fondanti ed inscindibili dell’identità dell’area protetta silana”.

 Sarà un genocidio legalizzato dalla fauna ittica, ma non solo, che popola i nostri magnifici laghi. Già in passato c’erano stati lavori simili, con tutte le terribili conseguenze che comporta. Nel 2013 però non è accettabile praticare tecniche tanto invasive quanto distruttive, al solo scopo di aumentare l’efficienza eneregetica.

 Il lago Arvo ghiacciato circondato da un magnifico paesaggio innevato

Il Sindaco di Cotronei (Comune che affaccia sul lago Ampollino) , Nicola Belcastro, è molto preoccupato – a ragion veduta – della nuova tecnica che potrebbe utilizzare la A2A per i lavori di manutenzione:

 “La mia preoccupazione è collegata ai nuovi metodi che saranno adottati per lo svuotamento degli invasi. Il livello del lago sarà abbassato utilizzando nuove tecniche che consistono nella fluitazione, cioè nella movimentazione dell’acqua. I fanghi in questo modo si diluiranno e si mescoleranno con l’acqua e verranno convogliati nei fiumi fino al mare. Potrebbero esserci dei problemi dal punto di vista ambientale”.

 Un vero disastro ambientale.

 E le nostre istituzioni che fanno? Stanno a guardare? Sono ancora una volta complici e “compari” di chi vuole nuovamente sfruttare il nostro territorio in ossequio al vil denaro.

 

L’esperienza con la Veolia SpA non è servita a molto. Dopo aver svenduto prima, e messo a tappeto poi, il servizio idrico regionale, ora tocca ad uno dei polmoni verdi della nostra amata terra. Una Sila già martoriata dai rifiuti seppelliti più o meno illegalmente, antenne di ogni sorta e dall’inciviltà di un popolo ingrato e distratto. Svendere l’indipendenza energetica per mancanza di idee e di personale, politico e non, all’altezza della situazione è una delle azioni più vigliacche e meno lungimiranti che si possano compiere.

Chi sono i responsabili? Io qualche ideuccia ce l’avrei. I soliti nomi, i soliti idioti.

 E’ giunto allora il tempo di confidare agli idioti la loro condizione, perchè altrimenti potrebbe diventare un’abitudine quella di far credere agli idioti che non lo siano. O forse è già una prassi irreversibile? Di certo cambiare i costumi barbari e presuntuosi degli ignorantoni interessosi e mafiosi che abitano questa splendida terra non è e non sarà un gioco da ragazzi. Sarebbe il caso di iniziare a comunicarlo a quello strascico di furbacchioni conniventi e perbenisti salsiccia e funghi, come tradizione silana vuole, che calcano le piazze sempre più deserte dei nostri paesi, sbandierando il loro nulla alla ricerca di pietosi proseliti, di una scalata partitica e/o di un posto di lavoro.

Siete i più acerrimi nemici di questa terra dannata e selvaggia che presto vi si rivolterà contro con tutta la sua potenza e la sua ira.

La prima bonifica da fare è tra la massa calabrese incolta e saccente, festaiola e magiona, che ha optato per un violento distacco dalla propria terra, delle proprie origini, dalla propria storia, sino al punto di svenderla al mercato globale.

 I posteri ci malediranno. I nostri antenati si rivolteranno nelle loro tombe.

 “Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in prestito dai nostri figli.”

Antico Proverbio Navajo

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 “La storia dei laghi della Sila e della costruzione delle dighe. Una storia avvincente e per certi aspetti anche drammatica, fatta di uomini che con enormi sacrifici hanno reso possibile la costruzione di dighe, sbarramenti, canali e gallerie sotterranee per sfruttare il bene più prezioso che abbiamo in natura: l’acqua”.

[Portale Sila]

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 “Chiediamo all’Ente Parco nazionale della Sila e al Ministero dell’Ambiente chiarimenti sul progetto della società elettrica A2A che intende svuotare i laghi Ampollino e Arvo per effettuare interventi di manutenzione alle opere di presa dei due bacini idroelettrici. Le notizie, parziali e approssimative, su un intervento che prevede la fluttuazione del livello dei laghi e il parziale svuotamento dei bacini idroelettrici (le operazioni dovrebbero durare un paio di anni) destano seria preoccupazione per la conservazione di habitat e specie presenti e sulla integrità del paesaggio naturale di cui i laghi sono ormai elementi fondanti ed inscindibili dell’identità dell’area protetta silana. Chiediamo alle autorità competenti di verificare le proposte della società e in particolare se queste rispondano alle prassi di intervento in un ambiente montano tutelato, che per oltre l’80% è interessato da foreste, con una forte presenza di elementi naturali quali fiumi e laghi che sono segni distintivi del paesaggio e rappresentano la missione e l’identità naturalistica dell’area protetta. Svuotare i laghi ci sembra un’idea superata, magari possibile nel precedente secolo e comunque fuori dal tempo. La fluttuazione del livello del lago ha un fortissimo impatto sulla conservazione delle specie faunistiche e vegetali, presenti soprattutto sulle sponde dei laghi silani, che sono gli ambienti più delicati e ricchi di biodiversità. Per questa ragione ogni intervento deve essere sottoposto ad accurata valutazione di incidenza ambientale e strategica, e le autorità competenti sono chiamate a vigilare. Lanciamo un appello a tutti affinché la pur utile presenza di insediamenti di energia rinnovabile non precluda la conservazione di habitat e specie tutelati che rappresentano un valore anche economico su cui puntare per rilanciare settori tradizionali come quello turistico e agroalimentare, presenti in maniera significativa nell’area protetta”.

Comunicato ufficialeLegambiente e Aree protette e biodiversità]

Scritto da: Oltrelacoltre

La multinazionale A2A vuole svuotare i laghi della Silaultima modifica: 2013-08-31T13:08:00+02:00da davi-luciano
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