Tav, via agli espropri in Francia – A Venaus gli universitari del No

26/08/2013

Lo scavo della galleria geognostica a Chiomonte

La Gazzetta Ufficiale di Parigi
pubblica la dichiarazione di pubblica utilità e di urgenza dei lavori di accesso al tunnel di base
nella zona di Chambery.

maurizio tropeano

torino

La conferma che la Francia ha deciso di andare avanti nella realizzazione della Torino-Lione arriva dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della dichiarazione di utilità pubblica e di urgenza dei lavori per creare un itinerario d’accesso al cantiere del tunnel di base di 57 chilometri nei pressi di Chambery. Entro due settimane, così partirà la procedura di espropri di una serie di terreni situati nei comuni di Saint Jean de Maurienne, Avressieux, Francin e Montme’lian. L’iter, dunque, non si ferma e Ltf annuncia che entro la fine dell’anno sarà organizzata la gara internazionale per affidare i lavori di realizzazione del collegamento tra le discenderie di Saint Martin La Porte e La Praz lunga 9 chilometri. Nelle scorse settimane il commissario straordinario, Mario Virano, aveva spiegato: «E’ un cunicolo esplorativo ma avrà le dimensioni di una canna del tunnel di base e per questo diventerà di fatto, la prima parte del tunnel di base di 57 chilometri». Un lavoro che vale 550 milioni, la quota italiana è stata coperta da Rfi. La decisione di Parigi non ferma la mobilitazione del movimento No Tav: da oggi a Venaus parte il campeggio organizzato dai collettivi universitari e antagonisti di Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Palermo, Pisa, Roma e Torino. «La nostra ambizione – spiegano gli organizzatori – è di far tesoro degli insegnamenti della lotta No Tav nel mondo della formazione e tra il tessuto giovanile metropolitano».

 

Tav, via agli espropri in Francia – A Venaus gli universitari del Noultima modifica: 2013-08-27T11:54:00+02:00da davi-luciano
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