Tav, la parola negata

http://www.lospiffero.com/ballatoio/tav-la-parola-negata-1037.html

Scritto da Marco Scibona, senatore M5s
Pubblicato Martedì 30 Luglio 2013, ore 9,0 

Avevo intenzione di fare un intervento in Senato alla fine della seduta, invece l’aula è stata bruscamente tolta impedendomi ogni espressione. Un’ulteriore evidente prova della complicità delle Istituzioni, compreso il Presidente Grasso. Ecco cosa avrei detto

Presidente, Colleghi,

l’intero gruppo MoVimento 5 Stelle, dicendo no alla violenza da ogni parte provenga, esprime solidarietà agli attivisti NoTav sottoposti a perquisizione delle loro abitazioni con l’infondata, esagerata e irragionevole accusa di attività eversiva collegata al terrorismo.

Questa è un’accusa che non sta in piedi!

E di certo, se non fosse infondata, si esplicherebbe con arresti e provvedimenti detentivi immediati…non con perquisizioni e sequestri di semplici personal computer e telefoni! Non siamo più di fronte allo Stato che difende se stesso ma ad un utilizzo strumentale degli apparati statali, impiegati ad uso e consumo di pochi. E questi pochi sappiamo bene chi sono! Una ristretta oligarchia infiltratasi nel nostro Stato che difende, con ogni mezzo e strumento, l’interesse economico che sta dietro al TAV. Anche qui viene in mente il caso Shalabayeva, siamo nella stessa situazione! Le nostre istituzioni schiave di altre forze, altre potenze, altri interessi. Saccheggiano le nostre risorse, non per la costruzione di un opera con finalità il bene del cittadino, ma per scomporre un enorme flusso di denaro in rivoli più piccoli che abbeverano nicchie di potere e malaffare.

Si pensi ai 150.000 euro spesi in dieci mesi per la fornitura dell’acqua utilizzata dai bagni posizionati al cantiere o ai 175.000 euro spesi, sempre in dieci mesi, per la pulizia di 18 moduli container o, infine, all’affidamento dei lavori (per importi superiori a 150.000 euro)ad aziende prive dell’attestazione SOA come invece è previsto dalla legge italiana.

Si pensi all’art 10 dell’accordo italo-francese del gennaio 2012 (Diritto applicabile), che prevede la cessione di sovranità da parte dello Stato Italiano in quanto tutti gli aspetti salienti della realizzazione dell’opera saranno regolati dal diritto francese, in tal modo si potranno bypassare le regole previste dalla legislazione italiana antimafia (non presente nel diritto francese), le certificazioni obbligatorie per la partecipazione agli appalti ecc…ecc…, alla faccia dei protocolli antimafia sottoscritti in pompa magna dalle parti interessate.

Se mai arriverà in questa aula il DDL di ratifica dell’accordo italo-francese del gennaio 2012 e voi Colleghi lo approverete, sarete complici di una delle più grandi truffe perpetrate ai danni della collettività nazionale e delle finanze dello Stato. E su tutto una unica regista, regista che in passati processi sollevava la carenza di giurisdizione italiana ed ora senza scrupoli sfrutta una magistratura inconsapevole per i suoi perversi scopi.

Colleghi! Potete essere schiavi di questa società che fa il suo interesse privato? Non vedete come siamo ridotti a strumento inconsapevole per finalità molto distanti dalla nostra comunità? E’ ora di svegliarsi! E’ ora di dire basta! Vogliamo un vostro sussulto di dignità!

Tav, la parola negataultima modifica: 2013-07-31T22:52:52+02:00da davi-luciano
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Un pensiero su “Tav, la parola negata

  1. ottimo intervento, ma non c’è storia con la Shalabayeva, moglie dell’oligarca che ha derubato il popolo kazako e non solo

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