GOVERNO: LA “LETTA” VIA…

ENRICO LETTA, L’UOMO DEI POTERI FORTI ALLA GUIDA DEL GOVERNO ITALIANO

 Il governo di larghe coalizioni ha “finalmente” un premier. Alla fine l’establishment ha scelto Enrico Letta, personaggio d’apparato di gattopardiana memoria, per la serie che tutto cambi perchè nulla cambi. Enrico, ex vice segretario nazionale del Partito Democratico, nipote del pidiellino Gianni Letta, cavallo di razza del sistema potere italiano, da vent’anni, senza far clamore, ai vertici della sinistra elitaria italiana e tra i ranghi dei più conosciuti circoli globalisti.

Di Italo Romano
Oltre La Coltre

E’ quello che molti chiamerebbero un uomo della casta, la più fine e sgradevole espressione di quella pseudo sinistra radical chic e politcally correct, asservita ai poteri finanziari e mondialisti, filoamericana, filosionista ed europeista dogmatica. Il nuovo Presidente  del Consiglio ha alle spalle un percorso umano e formativo all’insegna del “più Europa”. Dall’infanzia a Strasburgo – dove frequenta la scuola dell’obbligo – alla laurea in Diritto internazionale all’Università di Pisa. Sempre a Pisa consegue il dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee alla Scuola Superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant’Anna, fucina italiana di dirigenti di partito, manager e specialisti di ogni sorta.

A 25 anni è presidente dei Giovani del Partito Popolare europeo. Nel 1990 conosce Beniamino Andreatta, uno dei padri dell’euro e padrino politico di Romano Prodi. All’epoca, quando fu ministro del Tesoro, Andreatta scrisse a chiare lettere più volte in riferimento allo “svincolo” tra Banca d’Italia e Tesoro del 1981 (che impedì da allora in poi di finanziare il deficit italiano emettendo moneta):
“…Naturalmente la riduzione del signoraggio monetario e i tassi di interesse positivi in termini reali si tradussero rapidamente in un nuovo grave problema per la politica economica, aumentando il fabbisogno del Tesoro e l’ escalation della crescita del debito rispetto al prodotto nazionale…”. (Il Sole 24 Ore)
Ed ecco spalancarsi le porte del potere. L’arrampicata sociale può iniziare.

Diventa ricercatore dell‘Arel, l’Agenzia di ricerche e legislazione di cui è segretario generale dal 1993. Nello stesso anno il primo contatto con le istituzioni. Segue infatti Andreatta, come capo della sua segreteria, al Ministero degli Esteri, nel governo Ciampi. Proprio Ciampi lo chiama nel 1996 al Ministero del Tesoro come segretario generale del Comitato per l’euro. Dal gennaio 1997 al novembre 1998 è vicesegretario del Partito popolare italiano. Nel novembre del 1998, con il primo governo D’Alema, diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie. È il più giovane ministro della storia repubblicana e batte Andreotti, ministro a 35 anni. Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’Estero fino al 2001. 

 Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita. Nel giugno 2004 rassegna le dimissioni dalla Camera e, da capolista dell’Ulivo, viene eletto deputato europeo per la circoscrizione Italia Nord-Est. Nella XV Legislatura torna deputato della Repubblica italiana e tra il 17 maggio 2006 e l’8 maggio 2008 è sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Prodi. Nel 2007 si candida alla segreteria del neonato Partito democratico ottenendo, con le primarie del 14 ottobre, oltre l’11% dei consensi. Nelle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, capolista PD nella Circoscrizione Lombardia 2, viene eletto alla Camera dei Deputati.  Poche settimane Walter Veltroni lo chiama a far parte del governo ombra del PD in qualità di responsabile Welfare. Nel 2009, in occasione del Congresso del Partito democratico, decide di appoggiare Pier Luigi Bersani e la mozione che lo sostiene. 

Il 9 novembre 2009 – dopo le primarie che eleggono Bersani segretario nazionale – viene nominato dall’Assemblea nazionale, ad amplissima maggioranza, vicesegretario unico del Partito Democratico. Dal 2004 è vicepresidente di Aspen Institute Italia, circolo elitario che riunisce la crema dell’industria italiana, delle banche e delle assicurazioni, della cultura e della politica. Una vera e propria organizzazione di capitali parastatale mascherate di buonismo e falso intellettualismo.

E’ membro della Commissione Trilaterale, think tank non governativo, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e da alti dirigenti mondiali, i soliti noti, tra cui Henry Kissinger e Zbigniew Brzezinski, la mente del progetto Trilateral. E’ una commissione molto speciale. E’ un triangolo industriale-economico che lega America, Europa e Giappone. Questa organizzazione elitaria riunisce i massimi dirigenti industriali e del commercio per imporre subdolamente un Nuovo Ordine economico.

Inoltre, per la prima volta, il 31 Maggio 2012 a Washington DC, ha partecipato (lista partecipanti) alla riunione annuale del Gruppo Bilderberg. Ennesimo fanatico e conservatore circolo elitario, nato nel 1954, dove vengono decise a tavolino le sorti di intere nazione e continenti. Qui si creano le crisi economiche, militari e sociali. L’unico scopo è raggiungere l’obiettivo finale: il governo mondiale. I leader politici vengono invitati per essere indottrinati a servire la causa, manipolando poi l’opinione pubblica, veicolandola nel modo più “pacifico” possibile.

Ovviamente è tra gli ospiti fissi del Workshop Ambrosetti, “consueto” appuntamento che si tiene ogni anno dal 1975 nella prima settimana di Settembre nella Villa d’Este di Cernobbio, sull’incantevole scenario del lago di Como. L’evento, a cui partecipano i massimi vertici della politica, della finanza e dell’industria internazionale, è organizzato dalla European House – Ambrosetti, gruppo di potere fondato nel 1965 da Alfredo Ambrosetti.
Insomma, che dire, se questa è la sinistra italiana, siamo messi bene. Peccato che gli elettori piddini sono tanto fanatici quanto ignoranti.
Quale sarà il programma di questo governo tecnocrate commissariato dai poteri mondialisti? L’agenda Monti e il documento dei dieci saggi di Giorgio Napolitano.
Ecco alcune dichiarazione  rilasciate circa un anno fa da Enrico Letta:

Dobbiamo lavorare molto sul tema privatizzazioni. Il patrimonio pubblico è ancora enorme. Da una parte bisogna lavorare su una scatola finanziaria che valorizzi il patrimonio pubblico e grazie a questo riesca ad abbattere il debito. Bisogna, poi, cominciare a mettere nel mirino ulteriori privatizzazioni di pezzi di Eni, Enel e Finmeccanica“. Lo spiega ad Affaritaliani.it Enrico Letta, vicesegretario del Pd in una video-intervista al direttore Angelo Maria Perrino al Festival di Lodi.
Non immediatamente perché il mercato non lo consente“, prosegue l’ex ministro del governo Prodi sempre sul tema privatizzazioni, “ma è possibile farlo perché oggi con la legge sulla golden share, che è vidimata da Bruxelles, possiamo difendere queste aziende da possibili attacchi ostili senza dover per forza avere, come Stato,  il 30% di proprietà di quei gruppi. Avevamo già posto in Parlamento alcune cose e sarà uno dei temi del nostro esecutivo quando, mi auguro, gli elettori ci faranno governare, perché non si può più caricare oltremodo sui cittadini il peso del risanamento“.

Ci devono svendere, senza sé e senza ma. Le prime aziende pubbliche ad essere cedute saranno EniEnel e Finmeccanica. E non è certo un caso che gli amministratori delegati di Eni ed Enel abbiano preso parte all’incontro annuale del gruppo Bilderberg.
E’ una “naturale” prosecuzione del governo tecnico di Mario Monti. Prepariamoci a politiche di smantellamento sociale lacrime e sangue.

Ironia della sorte domani, 25 Aprile, si dovrebbe festeggiare l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista. Ma pensandoci bene, in Italia, liberi non lo siamo mai stati. Dal quel giorno del 1945 siamo una colonia degli Stati Uniti d’America e oggi più che mai siamo sotto il giogo dei poteri internazionali, spogliati di ogni sovranità nazionale e della dignità di popolo.

http://www.vocidallastrada.com/2013/04/governo-la-letta-via.html

 

Saccomanni, il nuovo ministro dell’Economia che elogiava Monti

Alla fine, nella corsa al ministero per l’Economia, la spunta Fabrizio Saccomanni, il dg di Bankitalia. Palazzo Koch, insomma, sforna un’altro membro di spicco per un nuovo esecutivo. Apprezzato economista, dopo una lunga carriera nell’istituto di via Nazionale, arriva al dicastero di via XX Settembre. Laurea ovviamente alla Bocconi di Milano, entra in Bankitalia nel 1967 nell’Ufficio Vigilanza della Sede di Milano. Dal 1970 al ’75 fu distaccato presso il Fmi, con la carica di economista nel Dipartimento Rapporti commerciali e di cambio. Poi il rientro in Bankitalia: quando Mario Draghi lasciò per la Bce, lui era uno dei nomi in lizza per la successione. Sul conto di Saccomanni pesava il veto di Silvio Berlusconi, che non avrebbe voluto tecnici nel governo Letta. Ma il dg di Palazzo Koch l’ha spuntata comunque. Così, a muovere le leve dell’economia del Belpaese, avremo un altro tecnico. Un altro bocconiano. Un “professore” (in senso lato) che non sposa in toto la linea del rigore germanocentrica ma che, in tempi recenti, ha speso parole d’encomio per il lavoro di Mario Monti al governo. Era il 31 gennaio del 2012, il “salva-Italia” (che in verità, l’Italia, l’ha messa in ginocchio) era stato varato da poco. Imu, tasse, esodati: la culla in cui è cresciuta la recessione che covava nel Paese. E Saccomanni, quel 31 gennaio del 2012, disse: “Le misure varate dal governo Monti hanno come effetto un ritorno positivo sulla crescita”. Bene. A distanza di più di un anno da quella dichiarazione, ora che il governo Monti è destinato a diventare solo un (brutto) ricordo, la crescita non l’ha vista nessuno. Semmai l’esatto opposto. Il nostro nuovo ministro dell’Economia, insomma, in un passato piuttosto recente ha dimostrato di non avere le idee particolarmente chiare…

http://www.liberoquotidiano.it/news/1232209/Saccomanni__il_nuovo_ministro_dell_Economia_che_elogiava_Monti.html

 

Parlano le cifre, e sono cifre da record!

La produzione industriale è crollata del 25,1%.

 12.442 aziende hanno chiuso i battenti nel 2012.

 Dal 1 gennaio 2013 all’8 aprile sono fallite 4.218 imprese, il 13% in più rispetto allo stesso periodo del 2012 (37 istanze di fallimento al giorno).

 47mila aziende protestate nel 2012, +8,8% sul 2011.

Solo nel 2012 c’è stato oltre un milione di licenziamenti.

 Da parte sua, la disoccupazione giovanile ha superato il 38%.

 Il potere d’acquisto, invece, è sceso in un anno del 4,8%.

 Le famiglie hanno visto ridursi i redditi pro-capite di 3mila euro fino a tornare ai livelli del ‘97.

 Consumi e risparmi sono crollati tornando ai livelli di quindici anni fa.

 Il 30% degli italiani vive al di sotto della soglia di povertà.

 E non ci sono segnali che possano far pensare ad un cambiamento nel corso del 2013, anzi!

 L’IMU diventa definitiva, e Iva, Tares e Irpef le faranno compagnia fra giugno e luglio.

 Mi fermo qui, ma se continuassi a spulciare riuscirei sicuramente a trovare altro. 

E qualcuno ha ancora il coraggio di parlarmi di politica, di partiti, di persone in grado di pilotare questo evidente naufragio, di salvare questo edificio pericolante? Qualcuno crede ancora che questo sistema possa essere riformato nel suo interno? Chi è l’utopista? Io che credo che si debba ribaltare il tutto o chi continua imperterrito a consumare le proprie energie sulle macerie di ciò che ci ha portato a questa situazione?

 Fonte: http://vololibero-nonvogliomicalaluna.blogspot.it

Link:http://vololibero-nonvogliomicalaluna.blogspot.it/2013/04/parlano-le-cifre-e-sono-cifre-da-record.html

 http://in-formarsi.blogspot.it/2013/04/parlano-le-cifre-e-sono-cifre-da-record.html

Cinghiali radioattivi: Chernobyl o Fukushima? Scampa: non solo Cesio

Posted By Redazione On 24 aprile 2013

Continua la “caccia” ai cinghiali radioattivi piemontesi che, dopo essere stati “ritrovati” in Valsesia ora “sbucano” anche a Verbania. Immediatamente si parla di Cesio e di Chernobyl, ma i dati comunicati sono insufficienti. Mondo in Cammino e AIPRI riflettono sulla situazione. Prof. Paolo Scampa (AIPRI): “il monitoraggio sulla selvaggina avrebbe dovuto essere obbligatorio per la situazione residuata dal fallout di Chernobyl”.

Ogni metro quadrato del pianeta terra è contaminato dall’inquinamento radioattivo artificiale frutto della follia nucleare che, dal Progetto Manhattan in poi, dopo la deflagrazione della prima bomba atomica di Hiroshima, proseguenell’avvelenamento progressivo dell’umanità. [2]1 In un certo senso, per gli amanti dei film d’antan, il nostro pianeta sta andando incontro ad una fine in stile “Ultima Spiaggia” [3]2 (film del 1959 diretto da Stanley Kramer) dove alla fine le polveri radioattive cancelleranno la vita, almeno quella umana, dalla faccia della terra. Non a caso l’ ultimo articolo diBob Nichols su Veteran Today [4]3 si intitola “Sterilize the Planet”,titolo che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni ma di una lettura attenta. Chi si è dimenticato di Fukushima e Chernobyl non sa nemmeno che cosa sia, scopre quindi con una certa sorpresa che anche i cinghiali nostrani possono essere “radioattivi”.

Scrive il Corriere della Sera [5]4 nel dare notizia della nuova scoperta di cinghiali contaminati dalla radioattività nella zona montana della provincia di Verbania, (in particolare in valle Vigezzo): “Un mese fa animali che presentavano lo stesso misterioso avvelenamento erano stati scoperti nella vicina provincia di Vercelli. (…) Il perché del fenomeno, come detto, non è stato ancora spiegato con certezza:nessuno sa dire perché la presenza dell’isotopo radioattivo si manifesti di nuovo a quasi 30 anni dal disastro di Chernobyl e solo nei cinghiali“. In realtà il fenomeno “misterioso” è conosciuto (e monitorato) molto bene all’estero, ad esempio in Germania dove i cacciatori sono ad dirittura risarciti [6]5 per i cinghiali radioattivi (vedi anche il nostro articolo in tempi non sospetti “Giuliano Ferrara e il cinghiale radioattivo” [7]6).
Le associazioni che si occupano di inquinamento nucleare e dei suoi risvolti sociali, come ad esempio Mondo in Cammino, non possono però che constatare quanto i cinghiali radioattivi in Italia non possano essere una “sorpresa”. Nel comunicato stampa “Cinghiali radioattivi, che novità!!!” [8]7 l’associazione oltre all’ ipotesi che il Cesio nei cinghiali possa arrivare da Chernobyl, Fukushima, Saluggia e Trino Vercellese (“il Piemonte è la pattumiera radioattiva dell’Italia”, sottolinea Massimo Bonfatti Presidente di Mondo in Cammino) considera una questione fondamentale. Scrive Bonfatti:(…)il quesito rimane solo e sempre uno: indipendentemente dalle cause, il monitoraggio sulla selvaggina avrebbe dovuto essere obbligatorio per la situazione residuata dal fallout di Chernobyl e questo avrebbe permesso di individuare, già da tempo, quella contaminata e non avrebbe esposto la popolazione a rischi che, evidentemente, ci sono già stati in seguito all’immissione, sia nel settore privato che pubblico, di carne contaminata (non va infatti dimenticato che i cinghiati non sono stanziali e che oltrepassano le barriere territoriali”.
E proprio riguardo ai cinghiali radioattivi in Germania Mondo in Cammino nella nota ricorda: “Non a caso in Germania, dal 2007 al 2009 sono quadruplicati fino a 425.000 euro gli indennizzi ai cacciatori per i cinghiali radioattivi con tassi di Cesio nella carne tali da renderli immangiabili e invendibili, e rendendoli, per di più, un rifiuto pericoloso da smaltire. E come non ricordare che, sempre in conseguenza del fallout di Chernobyl, nella regione della Cumbria in Gran Bretagna continuano tutt’oggi le restrizioni nell’utilizzo di molte aree per il pascolo degli ovini). Il riscontro incidentale del cesio nei cinghiali è quindi preoccupante perché da una parte pone sotto osservazione tutto il ciclo alimentare derivante dalla terra (e, quindi, non solo l’area vercellese in cui , per tranquillizzare l’opinione pubblica, si vorrebbe confinare il problema) e l’intera catena alimentare; e, dall’altra pone in evidenza la casualità degli accertamenti rivelando un fallimentare, inosservante e colpevole sistema di monitoraggio. Ora si cercherà di chiudere la stalla con i buoi (i cinghiali)già scappati”.
Il problema è che, dovunque “scappino” i cinghiali rischiano di continuare, zona più zona meno, la loro dieta “a base” di Cesio. Basta infatti prendere in mano la cartina della contaminazione dell’Italia [9]8curata dall’AIEA (sempre sul sito di Progetto Humus), per rendersi conto della situazione.
Mondo in Cammino, nel suo ultimo comunicato sui cinghiali radioattivi sottolinea: “Mi auguro che la subitanea attribuzione data da alcuni settori dell’ambientalismo al fallout di Chernobyl per il problema dei cinghiali radioattivi in Piemonte e subito sposata a piene mani dalle istituzioni e da ‘certi’ esperti, non sia la scusa cavalcata ad arte e depistante per nascondere altre cause (fonti orfane, traffici illegali, ecc.) a cui le stesse istituzioni e gli organi preposti ai vari controlli non saprebbero (e non vorrebbero) dare risposte”. Il fatto che i cinghiali radioattivi siano per forza quelli “di Chernobyl” è parsa infatti agli esperti indipendenti un po’ “sbrigativa” quanto “comoda”.
A dare risposte che potrebbero aiutare gli esperti sul caso dei cinghiali radioattivi e far riflettere il mondo dell’ambientalismo “conformista” (e, perché no, quello della caccia) è il prof. Paolo Scampa, presidente dell’AIPRI (Associazione Internazionale per la Protezione contro le Radiazioni Ionizzanti) ed esperto internazionale famoso per la capacità di svelare quei “numeri” che, nel mondo del “nucleare”, sono talmenteesatti da poter ricostruire i più intricati delitti (radiologici, ovviamnete). Non bisogna dimenticare che lo stesso Scampa è stato allievo diMaurice Eugène André, il belga Monsieur Nucléaire (storico comandante NBCR a funzione esclusiva). Sui cinghiali radioattivi il prof. Paolo Scampa è chiaro nell’ articolo sul sito ufficiale dell’AIPRI [10]9intitolato emblematicamente “Cinghiali e criminali”: “I dati radiologici sui cinghiali della Valsesia sono noti alle autorità scientifiche, amministrative e politiche da più di un mese ma questi dati sono stati perversamente sequestrati durante tutto questo tempo per probabile convenienza elettorale, come è da tempo sotto sequestro il fatto che, purtroppo, vaste zone del nostro arco alpino siano pure e semplici zone proibite generate dalle ricadute di Chernobyl, zone proibite che andavano e vanno tuttora imperativamente isolate secondo le leggi internazionali”. Ma è sulla “riconducibilità” dei cinghiali radioattivi che Paolo Scampa spiega: “Inoltre è loro sicuramente noto da più di un mese il rapporto isotopico tra il cesio 137 ed il cesio 134 che acconsente di determinare obiettivamente se si tratta di contaminazione ‘vecchia’ (residui delle ricadute delle prove atomiche atmosferiche e dei vari incidenti nucleari del passato Shellafiled, Saluggia, Chernobyl, ecc.) oppure se vi è anche l’aggiunta di una fonte ulteriore di inquinamento più recente (Fukushima, ecc.) ma non viene pubblicato. Ritardare un allerta nucleare è un crimine contro l’umanità. Pretendere che la specie umana sia al riparo dai contaminanti che aggrediscono gli animali è una falsità.Lasciare credere che gli animali (e pertanto uomini) siano contaminati soltanto dal cesio, dimenticando gli immancabili stronzio e vari isotopi del plutonio che furono, con tassi stra noti, parte integrante delle ricadute è delittuoso”. Il prof. Paolo Scampa poi fa due conti ed i risultati sono davvero interessanti, anche per le federazioni dei cacciatori: “ Sulla base di alcuni dati regionali, si può desumere che in Italia vengono abbattuti circa 200 mila cinghiali l’anno (nella sola regioneToscana se ne abbattono circa 70.000 l’anno). Con l’ipotesi di un peso medio pieno per capo di 120 kg ed una resa a vuoto del 65% (78 kg di carne per capo) si ricavano 15,6 milioni di chili di carne di cinghiale l’anno. (200.000 * 120 * 65% = 15,6E6). Con questi 15,6 milioni di chili di cinghiale si possono, in teoria, produrre 64,2 milioni di piatti carne di 250 gr ciascuno. E osano dire che pochi si cibano di cinghiale”. Parole che cozzano infatti con quelle del Ministro della Salute uscente prof. Renato Balduzzi che, in un comu nicato [11]10proprio sui cinghiali radioattivi scriveva: “i livelli di contaminazione riscontrati non costituiscono un rischio per la salute pubblica in considerazione dei limitati consumi di carne di cinghiale e di selvaggina”. E allora, come di dice, buon appetito a tutti!

Maurizio Maria Corona

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[1] http://www.mainfatti.it/nucleare/Cinghiali-radioattivi-Chernobyl-o-Fukushima-Scampa-non-solo-Cesio_050306033.htm: http://www.mainfatti.it/nucleare/Cinghiali-radioattivi-Chernobyl-o-Fukushima-Scampa-non-solo-Cesio_050306033.htm

[2] nell’avvelenamento progressivo dell’umanità.: http://www.vff-marenostrum.org/News/La-chambre-gaz-atomique-P.Scampa-2012.pdf

[3] “Ultima Spiaggia”: http://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultima_spiaggia_%28film_1959%29

[4] Veteran Today: http://www.veteranstoday.com/2013/04/19/sterilize-the-planet/

[5] Corriere della Sera: http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_23/cinghiali-raddioattivi-chernobyl_a14ea92e-ac02-11e2-b753-2de04ad0a16e.shtml

[6] risarciti: http://www.spiegel.de/international/zeitgeist/a-quarter-ce ntury-after-chernobyl-radioactive-boar-on-the-rise-in-germany-a-709345.html

[7] “Giuliano Ferrara e il cinghiale radioattivo”: http://www.mainfatti.it/Giuliano-Ferrara/Giuliano-Ferrara-e-il-cinghiale-radioattivo_035207033.htm

[8] “Cinghiali radioattivi, che novità!!!”: http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=2096

[9] la cartina della contaminazione dell’Italia: http://www.progettohumus.it/include/chernobyl/mappe/europa/ContaminaIta.PDF

[10] il prof. Paolo Scampa è chiaro nell’ articolo sul sito ufficiale dell’AIPRI: http://www.aipri.blogspot.it/2013/03/cinghiali-e-criminali.html

[11] comunicato: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=3877

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Il Movimento 5 Stelle restituirà più di 4 milioni l’anno

Il Movimento 5 Stelle restituirà più di 4 milioni l’anno

Già restituito metà del primo stipendio. A questa cifra vanno aggiunti gli oltre 40 milioni dei rimborsi elettorali

I conti li fa Andrea Malaguti su La Stampa. E’ arrivata la prima busta paga per i cittadini Cinque Stelle. La retribuzione di un mese e mezzo di lavoro. Aprile e metà marzo. E la notizia è la seguente: Il primo stipendio è già stato restituito, la metà ridata indietro. Ma facciamo due conti. 

Leggendo il codice di comportamento interno al Movimento, alla voce “trattamento economico”, compaiono le seguenti parole: “l’indennità percepita dovrà essere di cinquemila euro lordi mensile, il residuo dovrà essere restituito allo Stato assieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato)“. Cinquemila euro lordi. Stipendio dimezzato

A spanne , la cifra complessiva che il Movimento restituirà alle casse repubblicane sarà di 350 mila euro al mese. Oltre quattro milioni l’anno. “A cui vanno aggiunti i 42 milioni di rimborsi elettorali e i trentamila euro a testa del trattamento di fine rapporto ai quali rinunceremo“, spiega il deputato Roberto Fico

Il giornalista de La Stampa conclude: “Obiettivamente un sacco di soldi. Impossibile negare la forza, non solo simbolica, della scelta. In tasca a ciascuno resterà una somma compresa tra i 2.500 euro e i 2.900 euro netti.” 


http://www.cadoinpiedi.it/2013/04/27/il_mivimento_5_stelle_restituira_piu_di_4_milioni_lanno.html

 

Torino: 106 bambine in ospedale per la presenza di ormoni negli omogeneizzati.

TORINO – Seppur l’Italia sia stata sempre considerata uno dei migliori Paesi nel campo dei controlli e degli esami sul cibo, la situazione attuale di grande crisi sta portando dei grossi cambiamenti..

 Secondo una denuncia giunta da parte di un medico dell’Infantile, pare che durante gli ultimi due anni ben 106 bambine sarebbero state ricoverate  e curate presso l’ospedale Regina Margherita di Torino poichè colpite da “Telerca“..

 Questa malattia, che porta ad uno sviluppo precoce del seno, ha fatto andare su tutte le furie le mamme delle bambine che hanno deciso in comune accordo di illustrare la situazione ad alcuni medici specialisti. Per questo motivo il procuratore Raffaele Guariniello ha deciso di vederci più chiaro sulla vicenda e ha avviato un’inchiesta, contro ignoti, per lesioni colpose.

 Le aziende finite sotto l’occhio della magistratura sarebbero due, ma per ora non si conoscono i nomi. Gli omogeneizzati, secondo le ultime rivelazioni, contenevano estrogeni che corrispondono agli ormoni femminili aventi la capacità di provocare la crescita del seno nelle bimbe che si trovano nella fase di passaggio dall’allattamento allo svezzamento.

Inoltre gli estrogeni presenti all’interno delle pappe, parrebbero uguali a quelli utilizzati per alimentare gli animali da macello.

 Fonte: http://www.salutebenessere.net/blog/torino-106-bambine-in-ospedale-per-la-presenza-di-ormoni-negli-omogeneizzati/

 

Grillo furioso: noi trattati come cani in chiesa

Polemica sulla decisione di impedire a M5s la presidenza di Copasir o Vigilanza Rai. E sul fatto che nessuno si è scandalizzato per lo scandalo della mail violate.

Desk

sabato 27 aprile 2013 12:52

 Alla vigilia del Governissimo, ammesso che si faccia e che alla fine non salti per motivi politici, Grillo passa all’attacco. “Più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al MoVimento 5 Stelle sono considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi, disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio”. “Il M5S non può governare, ma neppure avere i diritti minimi di chi fa opposizione”. “Ora, dopo l’osceno colloquio notturno a tre, in cui due persone, Berlusconi e Bersani, hanno deciso tutto, governo, presidenze della Repubblica, programma, al cospetto dell’insigne presenza di Napolitano – prosegue Grillo – il M5S non vedrà rispettati i suoi diritti di presiedere le commissioni del Copasir e della Vigilanza Rai. Andranno all’opposizione farlocca della Lega e di Sel, alleati elettorali di pdl e pdmenoelle. Un quarto degli elettori è di fatto una forza extra parlamentare”.

 “Ci ridono in faccia e mostrano il dito medio in segno di disprezzo, come Gasparri, al riparo delle loro scorte” rincara il leader. E poi: “Per il Palazzo è normale che questi parvenu della democrazia siano sbeffeggiati, insultati, derisi. Le mail private di molti parlamentari del M5S sono state trafugate, foto, filmati, corrispondenze. In un altro Paese sarebbe il primo titolo per giorni. Per il M5S solo scherno o silenzio. Anche il silenzio del presidente della Repubblica, del quale – sottolinea velenoso Grillo – sono stati distrutti nei giorni scorsi i nastri delle conversazioni con Mancino”.

 e meno male che Grillo ne parla dei nastri distrutti Napolitano/Mancino.Da parte di tutti altri del parlamento silenzio assoluto

 

Carabinieri. Inizia lo scioglimento dell’Arma

-Redazione– 27 arile 2013- l’Arma dei carabinieri, in osservanza del trattato di Velsen procede a tappe forzate al proprio smantellamento con la chiusura di numerosi reparti, sino all’inevitabile scioglimento dell’Arma.

 La legge n.84 del 12 giugno 2010 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l’art.4 della medesima legge introduce i compitidell’Eurogendfor

 Entro il 30 aprile quindi, nel quadro dei provvedimenti di razionalizzazione operati dal Comando Generale conseguentemente ai tagli imposti dal contenimento della spesa, saranno soppresse le aliquote Artificieri antisabotaggio dei comandi provinciali di Latina, Messina, Caltanissetta e Brindisi, nonché del Gruppo Operativo Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna.

 

Un quotidiano svizzero intervista Lambrenedetto XVI

sabato 27 aprile 2013

 14:39 | Pubblicato da admin |

Lambrenedetto XVI a Radio Deejay

I suoi video – ironici e pungenti  – che evidenziano quanto l’Italia sia indietro, sotto molti punti di vista, rispetto alla Germania e altri paesi europei, sono il nuovo tormentone della rete: e dopo aver attirato l’attenzione di Radio Deejay, ora Lambrenedetto è sbarcato in Canton Ticino, dove il quotidiano online tio.ch lo ha intervistato. Di seguito vi proponiamo l’intervista:

IL CANALE YOUTUBE DI LAMBRENEDETTO XVI CON TUTTI I SUOI SERVIZI:

Articolo di p.d’a.

OLGINATE – Si chiama Lorenzo Lambrughi, ma dal grande pubblico della rete è ormai conosciuto come Lambrenedetto XVI. Quarantaquattrenne, disegnatore meccanico, è figlio di una Brianza che gli sta troppo stretta: “La mentalità qui è quella del lavoro dal lunedì alla domenica e dell’accumulo di capitale. C’è il bar del mio paese che da quattro anni non fa un giorno di vacanza”. Per il ragazzone di Olginate (LC) lo stile di vita brianzolo è inconcepibile. A lui piace viaggiare, scoprire l’Europa e conoscere usi e costumi dei tanti popoli che compongono il Vecchio Continente. “Bastano pochi soldi – dice Lambrenedetto – abito a pochi chilometri dall’aeroporto di Orio al Serio e con i low cost e gli ostelli si può viaggiare molto e a poco prezzo”. E’ stato nell’Europa dell’Est, in Spagna, nel Regno Unito, in Svezia, ma è stato unvideo girato in una cittadina della Germania sud-occidentale a renderlo famoso in Italia. Lo scorso dicembre Lambrenedetto, in un suo viaggio in Germania (lui i viaggi li definisce “sinfonie”) si è imbattuto in una famosa catena di drogherie tedesche a Bruchsal (cittadina a nord di Karslruhe, Baden-Württemberg). Con un linguaggio e un modo di fare molto colorito, ha mostrato che molti prodotti di uso quotidiano costano meno in Germania rispetto all’Italia. Il brianzolo è riuscito a farsi notare e a sollevare una problematica, quella del costo della vita nell’Italia della crisi, che è stata spunto di discussione proposto dai grandi network italiani. Giovedì scorso, per esempio, un estratto del video di Lambrenedetto, è statotrasmesso da fuori Tg, trasmissione di informazione su Rai 3. Lambrenedetto ha stipulato una sorta di collaborazione con Radio Deejay. “Non guadagno nulla per q uesti video – precisa Lambrenedetto – Radio Deejay mi paga in “visibilità”.

Lambrenedetto vuole combattere i pregiudizi –Lambrenedetto la Germania la conosce bene. Ci è stato parecchie volte per lavoro. E il fatto che molti prodotti costino meno che in Italia, dove si guadagna in media il 30 % in meno rispetto alla Germania, lo fa arrabbiare. “Mi fanno poi imbestialire i miei compaesani che ti vengono a dire che la vita costa di più in Germania. Sono quelli che si illudono di conoscere il mondo seduti davanti al computer, navigando su internet e viaggiando con google map e facebook”. Lambrenedetto, oltre alla Germania, mostra in alcuni suoi video la realtà dell’Est europeo, in particolare Riga, capitale della Lettonia: “Sono legato all’est europeo e alla Russia da un legame di profondo affetto. Anche perché avevo la morosa lettone e ho imparato ad apprezzare quei popoli che non sono, come pensa l’italiano medio, arretrati e poveri. L’italiano medio idiota pensa che quando va all’est si trova ancora gente che tira ancora il carretto e che le donne siano tutte di facili costumi. E io voglio sfatare questi luoghi comuni, questi stereotipi, prendendo in giro chi pensa ancora così”.

Lambrenedetto al Fox Town –A Lambrenedetto abbiamo chiesto infine di cosa pensa della Svizzera, visto che, in un suo video da Francoforte sul Meno, aveva detto che il nostro paese non era da considerare “una sinfonia” (ossia un viaggio). “Non intendevo assolutamente offendere la Svizzera. Volevo soltanto dire che, abitando a quaranta chilometri dalla frontiera, non potevo considerare “vacanza” un giorno trascorso a Lugano o a Lucerna. Sono mete vicine e raggiungibili in pochissimo tempo. Tuttavia, ultimamente, ho fatto dei video in Svizzera.Uno è al Fox Town di Mendrisio, dove gli italiani, nonostante in Svizzera il costo della vita sia, senza ombra di dubbio, più caro che in Italia, si trovano dei jeans Diesel a 59 euro. Cosa inimmaginabile in Italia. E poi, durante la trasferta in Germania,Lambrenedetto si è fermato in un’area di sosta autostradale a Basilea Campagna e ha girato un video in cui si lodano i servizi igienici pubblici e gratuiti a disposizione degli automobilisti e camionisti in viaggio. “Prossimamente verrò in Ticino per mostrare e spiegare ai piteci (aggettivo per definire gli italiani che vivono di stereotipi) alcuni aspetti della vostra regione”.

“Una ragazza ha trovato lavoro in Germania dopo aver guardato i miei video” –“Buona parte del mio tempo libero – racconta, infine, Lambrenedetto – lo trascorro cercando di dare una risposta a chi mi invia domande sulla Germania. Tanti mi chiedono come fare a trovare un posto di lavoro in Germania, credendo che io li possa aiutare. Ma io abito qui in Italia e l’unica cosa che posso dire è quella di studiare il tedesco. Ma bisogna fare attenzione a quei furbetti che vogliono andare su in Germania ad approfittare dello stato sociale tedesco e  vivere di aiuti statali. Questa cosa mi fa imbestialire e farò un video prossimamente su questo aspetto. Mi fa piacere sapere che, grazie ai miei video sulla Germania, ci siano state delle persone che hanno trovato quel coraggio necessario per cercare lavoro lassù e ricominciare a vivere. Una ragazza, per esempio, mi ha scritto che in Germania  aveva trovato un lavoro dopo aver visto dei miei video. In Italia no n trovava nulla e ora è in una gelateria in Germania, dove guadagna 1000 euro al mese e ha vitto e alloggio gratuito”.

Fonte: http://www.tio.ch/News/People/People/733553/Lambrenedetto-XVI-arriva-in-Ticino/

http://www.nocensura.com/2013/04/un-quotidiano-svizzero-intervista.html

 

Con Letta l’Italia sempre più nelle mani della finanza mondialista

Enrico Letta è stato cresciuto da giovanissimo dagli ambienti mondialisti della finanza internazionale. Ha seguito un accurato curriculum di studi internazionali ed europei, protetto sotto la gesuito massonica ala di Beniamino Anderatta (passato dai liberi keynesiani alle file dei mondialisti). Fino a diventare a 32 anni ministro. Nella gerontocrazia politica di allora un fatto incredibile. Solo Andreotti cresciuto dai cardinali aveva fatto qualcosa di simile…

Dire Enrico Letta è come dire Monti: stesso ambiente, stesse coperture, stessa funzione di assoggettare l’Italia alla finanza mondialista e di portarla ad un superstato europeo anticamera del superstato mondiale Dopo averne svenduto proprietà, sovranità e libertà. Entrambi figli di ambienti vaticano gesuitici, massonici internazionali, Goldman Sachs.. entrambi membri della Trilaterale del luciferino Brzezinsky, protettore di Carter, Clinton, Gore, Obama. Quel Brzezinsky che ha chiaramente dichiarato che il maggiore pericolo per il potere è il risveglio delle coscienze in atto nel mondo. Non sarà certo un caso che insieme a Rockfeller hanno scelto come sigillo del loro gruppo l’Idra a sette teste dell’Apocalisse, simbolo di Lucifero.

Ma Letta è più di Monti, perché è un politico, non solo un tecnico. Quindi una funzione forte. In connessione con il gentiluomo del Papa Enrico Letta, il potentissimo zio berlusconiano. Con il quale hanno per anni presidiato a turno la cruciale e strategica  posizione di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Enrico Letta è antiecologista, nuclearista, pro-ogm, pro-TAV, pro-inceneritori,  privatizzatore dei beni comuni, favorevole a tutto quello che fa la finanza internazionale, difensore strenuo degli ambienti industrialisti, fortemente favorevole ad ogni possibile cessione di sovranità all’Europa.

Ecco, dalla padella nella brace. Povera Italia… e pensare che i media salutano entusiasti dicendo “finalmente un giovane… è arrivato al Quirinale con l’utilitaria!… gira in motorino!…” Il solito teatrino dei servi del potere…

Chi dobbiamo ringraziare? La sceneggiata messa su da Napolitano e dagli infiltrati mondialisti in tutti i partiti. Ma anche chi poteva sparigliare il gioco come Grillo e che non lo ha nemmeno tentato, i media del regime, e il popolo ancora immaturo che si è fatto coinvolgere in una serie di illusionismi e di false strade. vedi il precedente articolo su come si è arrivati a questo puntohttp://coscienzeinrete.net/politica/item/1249-a-cosa-%C3%A8-servita-questa-crisi-politica-a-eliminare-le-ultime-resistenze-in-10-mosse%E2%80%A6-scandaloso

E’ proprio la mancanza di consapevolezza che consente ai cittadini di continuare a cadere in queste trappole…

Per questo la prima cosa da fare è sforzarci di diffondere consapevolezza e voglia di Bene. Voglia di Bene per tutta la società.. non per noi o per una fazione…

E agire di conseguenza, là dove siamo. Così sconfiggeremo il mostro: con azioni piene di consapevolezza e di amore, come San Michele col Drago…

http://coscienzeinrete.net/politica/item/1252-con-letta-l-italia-sempre-pi%C3%B9-nelle-mani-della-finanza-mondialista