L’italiano in crisi non va più neanche dal dentista: – 40%

di GIORGIO CALABRESI

 Se la crisi morde il portafogli, sempre di piu’ si risparmia rinunciando alle spese importanti, o rinviandole a tempi migliori, anche se si tratta delle cure del dentista. “E’ il caso di dentiere, protesi e impianti, che quest’anno hanno registrato un -40% rispetto anche solo a 3-4 anni fa. Oggi vediamo i pazienti soprattutto per le cure d’emergenza, estrazioni, carie, otturazioni o problemi dolorosi e non rinviabili. Mentre spesso si rinviano interventi di implantologia, piu’ costosi”. A testimoniarlo  e’ il presidente nazionale di Andi (Associazione nazionale dentisti italiani), Gianfranco Prada, che sottolinea come “questo fenomeno oggi sta colpendo tutti, non solo le persone anziane che per prime si sono trovate di fronte al problema di far quadrare i conti”. “Risultato? Sempre piu’ spesso – dice Prada – si ‘risparmia’ sulle cure odontoiatriche. Con un calo per le prestazioni piu’ impegnative che possiamo stimare in almeno il 40%”, sottolinea Prada. Se dal dentista si va “quando il dolore non si sopporta piu’, per devitalizzazioni, carie, otturazioni saltate – prosegue – per il resto si rinuncia o si rinvia, come testimonia anche il fatto che i laboratori odontotecnici soffrono moltissimo. Oltretutto in questo modo il risparmio e’ temporaneo, e gli effetti reali si vedranno fra qualche anno: se un intervento mirato e puntuale puo’ consentire un approccio meno radicale e piu’ conservativo, con il passare del tempo si rischia poi di dover per forza optare per lavori piu’ importanti”. Se la crisi fa risparmiare adulti e anziani, gli italiani cercano comunque di salvaguardare il sorriso dei bambini. “Anche qui, parliamo di ort odonzia, c’e’ stato un calo, che pero’ si ferma al 20%. Insomma, i genitori magari rinunciano per se’ ma cercano di non rinviare le cure per i figli”.

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L’italiano in crisi non va più neanche dal dentista: – 40%ultima modifica: 2013-04-17T20:20:00+02:00da davi-luciano
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