Tagliare i maxi stipendi dei dirigenti pubblici è incostituzionale; massacrare i cittadini invece no

Qualche giorno fa, ho pubblicato un post che riguardava i vergognosi stipendi dei nostri dirigenti pubblici. La risposta della Corte costituzionale italiana, non si è fatta attendere: : È INCOSTITUZIONALE i tagli agli stipendi dei “Dirigenti Pubblici”.

 In parole povere per farvi capire quanto guadagnano i nostri dirigenti pubblici, vi farò qualche piccolo esempio.

 *Un dirigente Capo della Polizia Italiana guadagna 621.253,75 euro all’anno, 44,375 euro al mese, 1.475 euro al giorno.

 Il Presidente degli Stati Uniti D’America Barack Obama è un morto di fame a confronto, dato che il suo stipendio annuo é 400.000 dollari, all’incirca 350.000 euro all’anno.

 *Lo stenografo del Senato Italiano, guadagna 290.000 euro all’anno, 24.166 euro al mese, 805 euro al giorno.

 il Re di Spagna Juan Carlos di Borbone, guadagna 275.000 euro all’anno, 22.916 euro al mese, 763 euro al giorno.

 *Un commesso all’interno di Montecitorio, guadagna 112.800 euro all’anno, 9.400 euro al mese, 313 euro al giorno.

 L’ambasciatore Americano, residente in Italia, guadagna 103.920 all’anno, 8.660 euro al mese, 288 euro al giorno.

 Sempre secondo la Corte costituzionale italiana, è INCOSTITUZIONALE i tagli agli stipendi dei “Dirigenti Pubblici”, in quanto i loro ruoli ricoprono altissime responsabilità… come dire che le responsabilità del Presidente degli Stati Uniti D’America Barack Obama, sono nulla se paragonate a quelle di un dirigente pubblico italiano.

 Avete capito? É “INCOSTITUZIONALE”, diminuire gli stipendi dei dirigenti pubblici, come é “INCOSTITUZIONALE”, diminuire gli stipendi dei Parlamentari, Onorevoli e Senatori.

 Però é “COSTITUZIONALE”, tagliare le pensioni degli Italiani…

 Però é “COSTITUZIONALE”, tagliare gli stipendi degli Italiani…

 Però é “COSTITUZIONALE”, tagliare la sanità pubblica…

 Però é “COSTITUZIONALE”, tagliare l’istruzione pubblica…

 Però é “COSTITUZIONALE”, tagliare la sicurezza pubblica…

 Però é “COSTITUZIONALE”, riempire di tasse le buste paga degli Italiani…

 Però é “COSTITUZIONALE”, avere 3 milioni di disoccupati ed un suicidio ogni 13 ore…

 La verità è questa: È “INCOSTITUZIONALE, VERGOGNOSO ed IMMORALE”, avere al Governo un branco di “parassiti, ignoranti, stupidi, pavidi, vigliacchi e bugiardi“, i quali oltre a derubare i soldi di tutti NOI Italiani, si prendono il lusso di calpestare, insultare e distruggere,la nostra dignità.

 Andrea Mavilla – andreamavilla.com


NOTA MIA:

Ma NON è INCOSTITUZIONALE licenziarli TUTTI!!! Sono TUTTI inquadrati come DIRIGENTI, quindi possono essere lic enziati anche senza “giusta causa” anche se di giuste cause ce ne sarebbero e come!!!

Club pedofili? Possono esistere: la sentenza sconcertante arriva dall’Olanda

Le fondazioni che promuovono la pedofilia possono esistere, senza alcun problema. Questa la sentenza choc che arriva direttamente dall’Olanda. A decidere la legalità dei club pedofili, la Corte d’Appello olandese di Leeuwarden la quale ha ribaltato la sentenza di primo grado che, in un primo momento, vietata aggregazioni di questo tipo. Il tribunale civile di Assen, infatti, decretò lo scioglimento del gruppo Stitching Martijn, affermando che i contratti sessuali tra adulti e bambini andavano contro le regole e i valori promossi dalla società olandese.

La corte di Leeuwarde sovverte l’ordine delle cose, affermando che le immagini e i testi presenti sul sito web della fondazione non va contro la legge, aggiungendo, inoltre, che le condanne per reati sessuali subìte da alcuni membri non erano connesse al lavoro della fondazione pedofila. Il gruppo fu creato nel 1982 e fu sciolto l’anno scorso proprio in seguito alla sentenza di primo grado, emanata dal tribunale civile di Assen. L’ufficio del procuratore sta valutando la possibilità di ricorrere in terzo grado, mentre  Martijn Uittenbogaard, ex presidente della fondazione e i 60 soci non si riuniranno per concepire i prossimi passi da effettuare.

La liberalizzazione della pedofilia rappresenta “una seria contravvenzione di alcuni principi del sistema penale olandese”, ma che l’Olanda è abbastanza “resistente” per affrontare “le dichiarazioni indesiderabili ed il comportamento aberrante” che caratterizza il gruppo pro-pedofilia. 

http://www.controcopertina.com/club-pedofili-olanda/

 

Don Gallo, intervista choc: “Un papa gay sarebbe magnifico. Un vescovo provò ad abusare di me”

Don Andrea Gallo ha rilasciato alcune dichiarazioni choc durante il programma radiofonico La Zanzara su Radio24. Il fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova ha detto la sua sulle prossime elezioni del pontefice: “Un Papa omosessuale sarebbe una cosa magnifica. Pensare che si possa affacciare a Piazza San Pietro e lo dica alla gente sarebbe grande. C’è la parità dei figli di Dio, l’essenza del Vangelo, siamo tutti figli e figlie di Dio”. Don Gallo è una figura molto controversa nel mondo ecclesiastico. Pur essendo un uomo di Chiesa infatti mette in dubbio molti dogmi cattolici.

Don Gallo racconta un episodio sconcertante della sua gioventù senza peli sulla lingua e con un linguaggio molto colorito: “Da adolescente ho avuto delle avances da parte di un vescovo, ho subito un tentativo di violenza sessuale. Ma l’ho mandato a fare in c..o. Gli dissi che se voleva potevamo andare a p…..e. Il prete omosessuale– continua Don Gallo- deve poter essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità. Altrimenti si reprime e si arriva alla pedofilia”. Ma il prete rivoluzionario e anticonformista non si ferma qui: “Se diventassi Papa manderei tutti via dal Vaticano: bisogna andare per la strada in cerca di cristiani. Dico sì al sacerdozio per le donne, al matrimonio per i preti, all’uso del preservativo e alla pillola del giorno dopo”.

Don Gallo continua a far parlare di sè. Una volta fumò uno spinello nel Palazzo comunale di Genova per favorire la legalizzazione delle droghe leggere, e questa sua battaglia lo ha portato a diventare amico di Piero Pelù e Vasco Rossi. Ha presentato il primo calendario trans italiano ed è stato eletto nel 2011 Personaggio gay dell’anno dal sito gay.it. E’ un personaggio fuori dalle righe, ma sicuramente più vicino alla gente. La Chiesa invece continua ad essere una sorta di fortezza dei dogmi cattolici, che sta perdendo contatto con i giovani. Per ritrovare credibilità serve una mini-rivoluzione all’interno della Chiesa, e Don Gallo sembra una delle figure più appropriate.

http://www.controcopertina.com/don-gallo-intervista-choc-un-papa-gay-sarebbe-magnifico-un-vescovo-provo-ad-abusare-di-me/

Inghilterra, genitori gay abusano del figlio adottivo

Un incubo durato anni quello di Andy Cannon, oggi 23 enne, che solo oggi dopo innumerevoli battaglie legali ha visto un punto di svolta nella sua vita, e nella battaglia lo ha accompagnato la moglie Redeana con cui ha due figli piccoli da crescere, anche lei pienamente soddisfatta nell’intravedere la parola “fine” agli atroci incubi del passato di Andy. 

Succede a Wakefield, nello Yorkshire, tutto ebbe inizio quando il giovane, alla tenera età di 8 anni è stato portato via dalla madre per decisione dei  servizi sociali i quali lo affidarono in seguito a David Cannon, ritenuto idoneo dalla corte, che in seguito diventerà il suo aguzzino, con lui anche John Scarfe, suo compagno di allora, riten uto idoneo anch’esso nonostante una precedente condanna per aggressione proprio ai danni della madre naturale di Andy. Così ogni giorno al rientro da scuola il giovane è costretto controvoglia a subire abusi di vario tipo che vanno dall’ingestione forzata di pasticche di extasy fino alle violenze sessuali. Le sue denunce con tanto di prove materiali quali evidenti ematomi non sono però bastate ai servizi sociali che per tutta risposta lo hanno sottoposto a trattamento farmacologico sospettando in lui alcuni disturbi mentali: “Ricordo la prima violenza sessuale intorno ai 9 anni. Papà iniziò a frequentare uomini senza che io e le mie sorelle ci rendessimo conto della sua omosessualità. Per noi il suo compagno era solo un uomo qualsiasi che viveva con noi.”. “Quando tornavo a casa da scuola, se papà era nervoso per qualcosa per me erano botte; poco tempo dopo sono iniziati gli abusi sessuali, i  servizi sociali non mi hanno mai creduto”.

Oggi Andy è un uomo nuovo, ha vinto la lotta col passato nonostante le ferite brucino ancora, ma a distanza di anni ha ancora il dente avvelenato nei confronti di chi per il timore di essere “frainteso lo ha abbandonato al suo destino: “Se il mio padre adottivo avesse avuto una relazione eterosessuale, le mie richieste di aiuto e le mie denunce non sarebbero rimaste inascoltate, non hanno voluto ascoltarmi per non essere accusati di discriminazione delle persone gay, per sembrare piuttosto politically correct”.

http://www.net1news.org/cronaca/abuso-sessuale/inghilterra-genitori-gay-abusano-del-figlio-adottivo.html

 

UN “OMBRELLO” DA RIFIUTARE NELL’INTERESSE EUROPEO

Il caso del MUOS di Niscemi risolleva la questione delle basi statunitensi disseminate per l’Italia, l’Europa e il pianeta. Chi critica la decisione di fermare la costruzione della base in Sicilia argomenta tirando in ballo la logica del “non nel mio cortile”; cioè: vogliamo sì le comodità e le sicurezze della modernità, senza però volerne pagare il prezzo. Il punto è, tuttavia, proprio questo: abbiamo ancora bisogno dell’ombrello nordamericano? La Guerra Fredda è finita da un pezzo, non viviamo più in un mondo bipolare, spaccato tra il blocco statunitense e quello sovietico. Ora la situazione è più frammentata, e l’Europa potrebbe essere più forte e rivendicare strategie geopolitiche indipendenti dalla politica estera degli USA.

Per prima cosa, l’Europa dovrebbe cercare di appianare i suoi dissidi e le sue rivalità intestine, e cercare di stabilizzare e rendere più equa la situazione economica al suo interno. Le enormi sperequazioni tra i vari Stati membri ci offrono un’Europa a velocità diverse, ma con la stessa moneta, per cui c’è già chi parla di creare un euro forte e uno debole. Ovviamente un tale sistema non può reggere per molto tempo e in tutto il Continente proliferano i gruppi politici che invocano l’uscita dalla moneta unica. Guardare per prima cosa al proprio interno, dunque, e per seconda cosa consolidare o creare i rapporti con i cosiddetti Paesi emergenti, cercare di spingere la ricerca verso fonti energetiche alternative, e nei limiti del possibile pulite, visto che l’Europa non ne dispone molte.

Contemporaneamente, l’Europa dovrebbe munirsi di un esercito unitario e, a quel punto, che senso avrebbe per le forze statunitensi rimanere? Le ragioni di tale permanenza le ha fornite chiaramente Mark P. Hertling, Comandante delle Forze Statunitensi in Europa: “L’Europa è un’area strategica da cui possiamo supportare operazioni che si svolgono in questo emisfero, mentre lavoriamo con i nostri alleati e partner e in questo modo il nostro obiettivo è quello di rispondere a tutte quelle sfide che stanno emergendo nel XXI secolo”.

Solo in Italia i militari statunitensi sono 2.600, in tutta Europa 40.000 (dati del 2012). Obama ha sì detto che intende ridurre il numero dei militari in Europa, di circa 10.000 unità, ma le spese in campo bellico rimangono ancora una priorità per gli Stati Uniti. La Cina ha superato gli Stati Uniti come volume d’affari, ma dal punto di vista militare è ben lungi dal raggiungerli; se la Cina ne ha spesi poco più di 100, questi ultimi hanno, infatti, raggiunto quasi i 700 miliardi di dollari nel 2012, cui si aggiungono gli sforzi dei suoi alleati al di là dell’Atlantico, e tutto questo materiale dovrà, prima o poi, essere usato.

Il caso del MUOS, poi, coinvolge anche la questione dei droni e, con essi, la forma di guerra più vigliacca mai condotta nella storia. Il Presidente degli Stati Uniti, Premio Nobel per la Pace e Comandante in Capo del più potente esercito del mondo, ha dichiarato che, se potesse, manderebbe in Afghanistan solo automi, per non sacrificare la vita dei militari suoi connazionali; difatti, ha intensificato l’uso dei droni, dispiegandone molti di più di quanto non fece l’amministrazione Bush Jr.

All’interno di questo quadro, è interessante osservare il caso del Kosovo. Un fazzoletto di terra dentro la Serbia, a maggioranza albanese, si dichiara indipendente; gli Stati Uniti appoggiano la richiesta e, nonostante il Consiglio di Sicurezza Onu non appoggi l’intervento, intervengono militarmente adducendo come motivo una pulizia etnica effettuata da Milosevic. Il Kosovo ottiene così l’indipendenza e la più grande base statunitense di tutta Europa. La posizione strategica e geopolitica è importantissima: in funzione antirussa e per il controllo dei flussi di petrolio che coinvolgono l’area del Mar Caspio, il Vicino Oriente, l’Europa orientale e parte di quella mediterranea. A questa base (Bondsteel) sono da affiancare quelle situate in Romania, Bulgaria, Croazia e Montenegro.

Non deve, quindi, stupire quanto detto dall’ex-segretario di stato Hillary Clinton nell’aprile del 2012 e cioè che gli USA si impegneranno affinché il Kosovo entri non solo nella NATO, ma anche nella UE.

C’è però la questione Regno Unito, che in virtù della “speciale amicizia” che lo lega agli USA, e delle relazioni tra la borsa di Londra e quella di New York, sembra tenere molto di più all’alleato oltreoceano che all’Europa. Del resto recentemente David Cameron ha annunciato che la permanenza nella UE è in discussione. Dovrebbe quindi decidere cosa volere fare da grande, continuare a seguire gli USA nelle loro politiche economiche ed estere, o cercare, assieme a tutto il resto dell’Europa, una via alternativa?

Similmente la Francia dovrebbe lasciarsi alle spalle la sua storia coloniale, e non intromettersi più nelle questioni interne a quelle che considera ancora le proprie colonie.

L’Europa, infine, non dovrebbe persistere nella scelta di assecondare gli USA nella loro politica nel mondo arabo e musulmano, ma dovrebbe trovare rapporti diversi; in tale compito dovrebbe impegnarsi in particolare l’Italia, che per posizione geografica e relazioni storiche ha sempre avuto rapporti privilegiati con alcuni Paesi arabi. Questa inversione di rotta produrrebbe, oltre tutto, il non trascurabile risultato di sfoltire le schiere dell’estremismo settario, contribuendo alla pacificazione dell’area.

* Francesco Viaro è laureato in Lingue e Letterature straniere presso l’Università degli Studi di Padova.

http://www.eurasia-rivista.org/un-ombrello-da-rifiutare-nellinteresse-europeo/19110/

 

Ingroia nominato da Crocetta rappresentante della Regione Sicilia con ufficio a Roma

Redazione– 3 aprile 2013- Alla fine Saro Crocetta ce l’ha fatta, in tempi non sospetti aveva dichiarato di volere Antonio Ingroia, allora in procinto di partire per il Guatemala, nella sua squadra.

Appena se ne è presentata l’occasione il governatore della Sicilia non si è lasciato sfuggire l’occasione. Dopo la rinuncia da parte di Ingroia all’incarico assegnatogli dal Csm come magistrato ad Aosta, Crocetta ha nominato l’ex aggiunto antimafia di Palermo responsabile dell’ufficio di rappresentanza della Regione Sicilia a Roma.

Ingroia si è detto pronto ad accettare l’incarico e la proposta di Crocetta, incarico retribuito ed equiparato ad un qualsiasi ruolo dirigenziale della Regione,  e  oltretutto gli consentirebbe di dedicarsi alla ricostruzione della sua creatura politica, Rivoluzione Civile.

http://www.articolotre.com/2013/04/ingroia-nominato-da-crocetta-rappresentante-della-regione-sicilia-con-ufficio-a-roma/156371

USA 1938 – Una ragazza parla al cellulare? +video

ma su quante cose mentono ed hanno mentito e continuano a mentire/censurare?

LA RAGAZZA SORRIDENTE CAMMINA IN MEZZO AD UN GRUPPO DI PERSONE IN UNA GIORNATA SOLEGGIATA

Sta parlando con qualcuno al cellulare. Pochi secondi, poi saluta e chiude la telefonata. Il video si interrompe qui. Cosa c’è di strano? Bè, nulla, a parte il fatto che il film è stato realizzato nel 1938. Ecco cosa c’è che non va in questa scena del tutto normale ai giorni nostri, ma assolutamente incredibile ai tempi dei nostri nonni…Le immagini, postate su Youtube nei mesi scorsi, sono state viste da almeno 300 mila utenti. La sequenza in bianco e nero sarebbe stata ripresa all’uscita di una fabbrica degli Stati Uniti, il colosso Dupont, alla fine degli anni ’30 del secolo scorso.  L’abbigliamento di uomini e donne, le loro acconciature, l’intero contesto sono in effetticoerenti con questa datazione. L’unico elemento anacronistico è proprio quell’aggeggio che la ragazza tiene in mano e che sembra tanto un telefonino. Come è possibile?“Solo con un viaggio nel tempo“, dicono i teorici del complotto convinti che quella ne sia la prova inconfutabile: una tecnologia moderna usata decine di anni prima che fosse inventata non può essere spiegata diversamente. Ufficialmente i primi prototipi di telefonia mobile vennero sperimentati, negli Stati Uniti, nel 1973 per poi essere messi in vendita a partire dagli anni ’80.  Ma quei modelli- qualcuno forse li ricorda ancora- erano a dir poco mastodontici, mentre l’oggetto che si vede nel video sembra uno dei nostri, piccoli e maneggevoli.Tra i tanti che hanno commentato stupiti queste immagini c’è però anche un utente che potrebbe avere la soluzione del mistero. La persona che si cela dietro il nickname ‘planetcheck’ ha infatti riconosciuto in quella fanciulla d’altri tempi la sua bisnonna Gertrude Jones, tuttora vivente. “Aveva 17 anni. Le ho chiesto di quel video e lei si ricorda abbastanza bene. Dice che la Dupont aveva un reparto dedicato allecomunicazioni telefoniche, in fabbrica”, ha spiegato.

 

DONNA-CHAPLINUN PRECEDENTE SIMILE, IN UNA SEQUENZA DEL 1928

Quindi la giovane aveva davvero con sè un cellulare? Parrebbe di sì, stando alle parole di ‘planetcheck’ che continua: “Stavano facendo degli esperimenti sui telefoni senza fili. Gertrude e altre cinque donne avevano avuto questi apparecchi da testare per una settimana. In quel filmato, stava parlando con un ricercatore che possedeva un altro telefonino: cammina dietro di lei sulla destra.”Non ci sarebbe insomma bisogno di ipotizzare fantomatiche macchine in grado di viaggiare nel tempo per sciogliere l’enigma. Anche se, a dire il vero, mancano riscontri oggettivi: al momento nessuno è in grado di dimostrare che alla Dupont, negli anni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale, si stessero veramente sperimentando telefoni così avanzati  che sarebbero poi stati perfezionati solo svariati decenni dopo. La versione dell’utente (tra l’altro, anonimo) è senza prove: c’è solo la sua parola.Già nel 2010, una sequenza per molti versi simile a questa  aveva sollevato stupore e molti interrogativi. Anche in quel caso, in una pellicola in bianco e nero, si vede una donna camminare in pubblico con una mano poggiata all’orecchio, nella tipica posizione di chi sta parlando al cellulare. Quella sequenza- ripresa nel 1928, ad una prima del film “The Circus” di Charlie Chaplin- risulta però decisamente meno nitida e non si distingue ciò che la signora tiene tra le dita.
UN MINI OROLOGIO SVIZZERO, TROVATO IN UN’ANTICA TOMBA CINESE

Ma l’oggetto in assoluto più anacronistico che finora nessuno ha potuto giustificare sarebbe stato trovato alcuni anni fa in Cina. In una tomba della dinastia Ming (1368-1644)  aperta per la prima volta durante una recente campagna di scavi, gli archeologi hanno rinvenuto un moderno orologio metallico in miniatura, grande quanto un anello, che segnava le 10 e 06. Sulla cassa era incisa la parola “Swiss”. Inutile dire che quando regnava la Dinastia Ming gli orologi non esistevano ancora. E neppure la Svizzera…

 

VIDEO

 

Di SABRINA PIERAGOSTINI

>Fonte<
http://pianetablunews.wordpress.com
 

Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org

Si bruciano rifiuti nei cementifici e il decreto piace a Legambiente

Si bruciano rifiuti nei cementifici e il decreto piace a Legambiente

Marina Perotta – mercoledì 3 aprile 2013

La Commissione ambiente alla Camera non era d’accordo e ha pure espresso parere negativo, ma dal 29 marzo è legale bruciare rifiuti nei cementifici.

Il decreto porta la data del 14 febbraio, pubblicato in gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il 29 marzo e stabilisce in pratica cosa potranno bruciare i cementifici, ovvero viene data un identità al CSS ossia i combustibili solidi secondari.

Avete presente cosa bruciano gli inceneritori? Ossia tutti quei rifiuti che dovrebbero essere inviati alle discariche (che sono fuorilegge) e dunque ecco che la soluzione il buon Corrado Clini, ministro per l’Ambiente, l’ha trovata in men che non si dica coinvolgendo in un solo decreto i 59 cementifici presenti sul nostro territorio: come dire? meglio degli inceneritori che fanno storcere il naso agli ambientalisti e scatenano le proteste dei cittadini. Ma la notizia che non ti aspetti è che Legambiente è d’accordo.

 

Infatti qualche settimana prima dell’approvazione del decreto dalla direzione di Legambiente è stata inviata una mail a tutti i circoli in cui si legge:

In queste ultime settimane stanno circolando su internet richieste di adesione a petizioni e a mail bombing da indirizzare ai parlamentari uscenti per fermare l’approvazione di un decreto che faciliterebbe l’uso del CSS (combustibile solido secondario: è un’evoluzione del vecchio CDR) nei cementifici in parziale sostituzione (in genere il 20%-30% dei combustibili tradizionali).Questi appelli sono purtroppo inesatti e fuorvianti su questa opzione di uso energetico, a cui abbiamo sempre guardato con attenzione per contrastare la realizzazione di nuovi inceneritori.

I motivi per cui è preferibile, secondo Legambiente, bruciare i rifiuti nei cementifici è presto detto: i cementifici sono più controllabili; rispetto alle emissioni di CO2 è meglio bruvciare in un cementificio piuttosto che in un inceneritore (Sic!); si possono evitare nuovi inceneritori.

A me di tutto il discorso di Legambiente non tornano un paio di cose: bruciare rifiuti non è mai una soluzione tant’è che tra meno di 10 giorni partirà la raccolta di firme per la Legge Rifiuti zero che mira appunto a ridurre drasticamente la produzione di rifiuti; e l’altra è: come mai questa passione per i cementifici che sono comunque strutture altamente inquinanti?

In ogni caso i cementifici vivono una stagione di crisi a causa del calo della domanda in edilizia e dunque bruciare rifiuti servirà a portare nelle loro casse un po’ di moneta e nell’atmosfera un po’ di polveri inquinanti (Legambiente: sarà pur vero che le emissioni di CO2 saranno controllate, ma i PM10 dove li mettiamo?).

Scelti per voi da BlogoTV

http://www.ecoblog.it/post/61695/si-bruciano-rifiuti-nei-cementifici-e-il-decreto-piace-a-legambiente

 

Altre donne vittime di orrende vigliacche e brutali aggressioni

Senza pietà: 84enne massacrata

 CASTIGLIONE D’ADDA – Due donne nomadi sono entrate in casa di un’anziana sarta con una scusa e poi l’hanno aggredita senza pietà, lasciandola in fin di vita. Prima di fuggire le hanno anche strappato gli orecchini. Lotta tra la vita e la morte, all’ospedale San Raffaele di Milano, Caterina Cipolla, ex sarta 84enne di Castiglione d’Adda.

 A dare l’allarme alcuni vicini di casa che hanno visto il cancello dell’abitazione aperto, con le chiavi inserite. Secondo alcune testimonianze,  una coppia di Zingare si aggira da giorni in paese tentandoo approcci con gli anziani.

 Milano: donna stuprata sulla tangenziale ovest

Aggredita e violentata sulla tangenziale ovest di Milano da uno straniero. E’ accaduto la scorsa notte ad una donna italiana di 58 anni  nell’area di servizio di Muggiano.

 La donna, in evidente stato di schock, ha chiesto aiuto agli addetti dell”area di servizio che hanno chiamato i soccorsi. Al momento, non si hanno altri particolari sulla drammatica vicenda.

A quando i gulak del pensiero?

Vietato “odiare” Napolitano: magistratura indaga uomo per averlo criticato su Facebook

 Credete di vivere in un paese democratico e libero? Lasciate quest’illusione.

Un cittadino italiano di 35 anni che ha “osato” creare un gruppo su Facebook dal titolo «Io odio Napolitano » rischia una condanna a 5 anni, per il reato di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Come se Napolitano avesse “prestigio” e “onore”.

 In un commento l’uomo avrebbe definito Napolitano «stronzo». Certamente un’offesa volgare, che dovrebbe essere trattata come tale e nulla più, non certo passibile di una condanna che non viene comminata neanche a stupratori della peggior specie.

 Ecco di cosa si occupano gli ispettori della polizia postale di Firenze che hanno avuto il tempo di avviare un’indagine sul gruppo (che nel frattempo è stato chiuso), identificando fondatori e iscritti, mentre la pornografia infantile e non, dilaga su internet con incursioni anche su Facebook.

 Subito dopo i magistrati, sempre meno seri e sempre meno rispettati dalla popolazione, iniziano la persecuzione di chi ha osato criticare Napolitano con l’invio a raffica di avvisi di garanzia ai frequentatori della pagina. Tra quelli che hanno ricevuto un avviso di garanzia, anche il coneglianese per il quale uno stralcio dell’inchiesta è stato avviato in procura a Treviso, affidato al sostituto procuratore Antonio De Lorenzi, che ha trovato il tempo di chiudere le indagini.

La pena prevista per il reato di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, è infatti stabilita da un minimo di uno ad un massimo di cinque anni di reclusione: «Quella del mio cliente è stata una leggerezza—commenta il difensore Francesco Serafin —. Su quella pagina ha lasciato un unico post, preso dal momento e senza riflettere. Per quell’unico errore, ora rischia una condanna che pare spropositata se paragonata a quelle per una comune diffamazione». No, il suo cliente ha esercitato il diritto di critica e di opinione che è sacro in un paese democratico e libero.

 Intanto pullulano gruppi su Facebook contro il Presidente, a dimostrazione di una crescente insoddisfazione degli Italiani: da «Napolitano non è il mio Presidente» a «Napolitano e le sue frasi ovvie» fino a «Vergognarsi del Presidente Napolitano ». Pagine che hanno migliaia di iscritti e migliaia di «Mi piace». Le chiuderete tutte e processerete tutti, signori lacchè del regime travestiti da novelli Torquemada?

 Un regime sempre più marcio e sempre più traballante che si regge ormai solo sullo stato di polizia. A Roma si processano quattro ragazzi per “psicoreato”, a Treviso e Firenze per “vilipendio del presidente della repubblica”: in entrambi i casi rischiano cinque anni di carcere a causa di due leggi incompatibili con la libertà e la democrazia: la Mancino e quella che punisce il “vilipensio al presidente”, come se pensare fosse reato e come se divenendo presidente si acquisissero dignità e meriti che non si hanno o peggio, diritti superiori a qualsiasi altro cittadino. Relitti d’epoche oscure.

 A proposito, noi non odiamo Napolitano, perché l’odio è un sentimento che si riserva ai grandi. Chi svende il proprio paese merita disprezzo.

 Offende Napolitano su Facebook

Trevigiano rischia fino a 5 anni

Gruppi contro il presidente, da Firenze parte un’inchiesta

 CONEGLIANO (Treviso) — Insulta il capo dello Stato su Facebook e per questo è indagato per il reato di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Rischia di costare caro ad un coneglianese un post scritto sulla pagina di un gruppo del famoso social network, per manifestare tutto il proprio dissenso nei confronti di Giorgio Napolitano. Uno stralcio dell’inchiesta avviata dalla procura e dalla polizia postale di Firenze è arrivato a Treviso e per l’indagato si profila la richiesta di rinvio a giudizio. Il ruolo di Napolitano, nonostante sia ormai in scadenza di mandato, è più che mai al centro della politica italiana, impegnato in prima persona a cercare di risolvere l’empasse in cui sono precipitati i partiti politici dopo il risultato elettorale.

 Nonostante questo però, sono in molti a non amarlo e a criticare aspramente il suo operato. Ma se la maggior parte usa il diritto di critica nei modi e nelle forme lecite, c’è anche chi, soprattutto attraverso internet, spesso travalica i limiti. Vari, ad esempio, i gruppi nati su Facebook per criticare il Presidente: da «Napolitano non è il mio Presidente» a «Napolitano e le sue frasi ovvie» fino all’ancora più esplicito: «Vergognarsi del Presidente Napolitano ». Pagine sulle quali i commenti negativi, così come gli aggettivi spesso offensivi e ingiuriosi, si sprecano e che vengono seguite da uno stuolo di iscritti e migliaia di «Mi piace». E proprio su una di queste pagine dall’inequivocabile nome «Io odio Napolitano », D.B., 35 anni di Conegliano, avrebbe manifestato la sua poca stima nei confronti del Capo dello Stato.

 L’uomo infatti, avrebbe lasciato un post per commentare alcune notizie sul Presidente, definendolo, senza mezzi termini, «stronzo». Un commento che, insieme agli altri della pagina, non è sfuggito agli ispettori della polizia postale di Firenze che hanno avviato un’indagine sul gruppo (che nel frattempo è stato chiuso), identificandone fondatori e iscritti. Tra quelli che hanno ricevuto un avviso di garanzia, anche il coneglianese per il quale uno stralcio dell’inchiesta è stato avviato in procura a Treviso, affidato al sostituto procuratore Antonio De Lorenzi, che ha da poco chiuso le indagini. Per l’indagato che, attraverso il suo avvocato Francesco Serafin sta per depositare una memoria difensiva, si profila quindi il probabile processo e il rischio di una pesante condanna. La pena prevista per il reato di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, è infatti stabilita da un minimo di uno ad un massimo di cinque anni di reclusione: «Quella del mio cliente è stata una leggerezza—commenta il difensore Francesco Serafin —. Su quella pagina ha lasciato un unico post, preso dal momento e senza riflettere. Per quell’unico errore, ora rischia una condanna che pare spropositata se paragonata a quelle per una comune diffamazione».

 Milvana Citter

03 aprile 2013

LA GUERRA SEGRETA DI ISRAELE CONTRO LA COREA DEL NORD

Nel 2002, il presidente George Bush definì ‘l’asse-di-Male’, includendo l’Iraq, l’Iran e la Corea del Nord (la Siria è stata aggiunta in seguito). Dato che i paesi del Medio Oriente si oppongono all’espansionismo israeliano, non è sorprendente che l’amministrazione Bush, dominata dai sionisti (Libby, Perle, Feith, Wolfowitz, Frum), avrebbe preso di mira l’Iran, la Siria, e l’Iraq.

PERCHE’ ALLORA LA COREA DEL NORD?

Bush mostra a chi è veramente fedele

Come mai la Corea del Nord è stata inclusa nell’”Asse del male”?

SAPEVI CHE…

Israele e la Corea del Nord, pur essendo agli estremi opposti del continente asiatico, sono acerrimi nemici? La Corea del Nord non riconosce Israele, e la condannò per il trattamento riservato ai Palestinesi sfollati.

(Nota: Con questo articolo non si vuole glorificare il regime nordcoreano. L’obiettivo è quello di esporre il ruolo di Israele dietro il possibile futuro conflitto tra America e Corea del Nord / Cina.)

Ancora più importante, la Corea del Nord ha venduto la sua avanzata tecnologia missilistica alle nazioni Medio Orientali, nemiche di Israele.

Il presidente iraniano con il ministro della difesa Nord Coreano

La Corea del Nord aiutò l’Iran a sviluppare il suo programma per l’energia nucleare

SAPEVI CHE…

L’aviazione israeliana bombardò, nel 2007, un impianto di ricerca nucleare siriano, uccidendo 10 scienziati nord coreani? (qui equi)

Il bombardamento dell’impianto siriano da parte di Israele fu un atto di guerra contro la Siria e la Corea del Nord

Prima e dopo. In questo bombardamento morirono 10 scienziati Nord Coreani

SAPEVI CHE…

Numerose pubblicazioni in Israele e negli Stati Uniti condannarono la Corea del Nord per aver fornito, ai paesi dell’Asse del Male, tecnologia nucleare?

Eccone una piccola parte:

·                       2006: Haaretz (Israele) Israele chiede al Mondo di ‘contrastare con decisione’ gli esperimenti nucleari Nord Coreani (qui)

·                       2008: Haaretz (Israele) La Corea del Nord, fornisce armi a sei paesi del Medio Oriente (qui)

·                       2010: The Daily Star (Libano) Israele: La Corea del Nord spedisce WMD di in Siria (qui)

·                       2012: Arutz Sheva (Israele) Il nemico della Corea del Nord: Israele (qui)

·                       2013: Jewish Virtual Library Potenziali minacce nei confronti di Israele: Corea del Nord (qui)

·                       2013: Huffington Post Il ministro israeliano: l’Iran, la Siria, e la Corea del Nord sono il nuovo Asse del Male (qui)

·                       2013: Reuters News Service Israele sollecita una risposta rapida ai test nucleari della Corea del Nord (qui)

·                       2013: Wall Street Journal L’accordo Iran-Corea del Nord desta preoccupazioni (qui)

Arutz Sheva: “La Corea del Nord è il nemico di Israele!

Haaretz: “Il mondo deve rispondere alla Corea del Nord!”

SAPEVI CHE…

L’affondamento di una nave della Corea del Sud nel 2010 fu un ‘False Flag’ che portò quasi ad una guerra tra le due Coree. La Corea del Nord negò ogni coinvolgimento. Chi sparò quindi il siluro? Lo sapevate che Israele ha una flotta di sottomarini tedeschi che possono pattugliare gli oceani del mondo e lanciare missili nucleari?!

I sottomarini nucleari israeliani possono affondare qualsiasi nave o colpire qualsiasi città

La Merkel si è sentita così in colpa per l’Olocausto che ha venduto a buon mercato dei sottomarini nucleari a Israele!

 HOLLYWOOD PROMUOVE IL CONFLITTO CON LA COREA DEL NORD

Anche Hollywood, controllata dai sionisti, sta entrando in modalità “Guerra contro la Corea del Nord”. Prodotto nel 2010 e pubblicato nel 2012, il remake di ‘Red Dawn’ (1980) mostra l’invasione coreana dell’America!

Red Dawn della MGM è un film di propaganda contro il Nord Corea 

La Corea del Nord che invade l’America?Ahahahhahahaha

Jonathan Glickman – il presidente sionista degli MGM Studios

RIUSCITE A VEDERE IL QUADRO DELLA SITUAZIONE?

Israele e i suoi agenti sionisti stanno usando il loro fantoccio americano, che a sua volta sfrutta il suo burattino (Corea del Sud), per scatenare una guerra contro la Corea del Nord! Il leader della Corea del Nord può essere un sacco di cose, ma non è un suicida!

Perché la piccola Corea del Nord vorrebbe una guerra contro i potenti Stati Uniti?

Come è avvenuto in Iraq e in Libia, e, come succede tutt’ora in Siria e come presto accadrà in Iran e in Corea del Nord, queste guerre vengono scatenate per gli interessi dei globalisti/sionisti…. non dell’America!

Se scoppiasse la guerra in Corea (e in Iran) e se la Cina e la Russia perdessero definitivamente la pazienza, le cose allora potrebbero degenerare velocemente!

Il Nuovo Ordine Mondiale va smascherato e fermato!

Fonte

http://www.neovitruvian.it/2013/04/03/la-guerra-segreta-di-israele-contro-la-corea-del-nord/