Venezuela – Inquietanti Retroscena sulla morte di Chavez: Cause naturali o indotte?

Lunedì, Gennaio 18th/2013

– di  Silvia Laporta e Sergio Basile –

Il vice, Maduro, parla di complotto: “un piano per destabilizzare il Venezuela, come già era successo con Arafat in Palestina”

Una commissione speciale di scienziati sta indagando.Esplulsi, intanto, due funzionari dell’ambasciata Usa 

di Silvia Laporta e Sergio Basile

Caracas – A circa due settimane dalla morte dell’amatissimo Presidente venezuelano Hugo Chavez, deceduto lo scorso 6 Marzo tra le lacrime dell’intero popolo sudamericano, molti restano gli interrogativi ed i colpi di scena su un caso che resta aperto. Secondo il vice presidente – e braccio destro di Chavez – Nicolas Maduro, c’è qualcosa che non quadra nella malattia del leader stroncato da un cancro. Più precisamente Maduro farebbe riferimento addirittura ad un complotto, ben orchestrato al fine di eliminare un personaggio scomodo ai poteri forti, qual era,  nonché un “piano per destabilizzare” l’intero Venezuela. La morte – e ancor prima la malattia – del Presidente (grande amico, tra l’altro, del Presidente siriano Bashar al Assad: vedi foto) dunque non sarebbero dovute a cause naturali, ma a cau se “indotte”. Il Presidente – secondo Maduro e la tv pubblica di Caracas – si sarebbe ammalato perchè “attaccato” mediante inoculazione di un virus, come già accaduto al leader palestinese Yasser Arafat.  

 La Morte di Arafat – Un caso ancora aperto  

In effetti il leader palestinese, secondo Al-Jazeera, godeva di ottima salute fino all’Ottobre 2004, quando si ammalò improvvisamente e misteriosamente, per poi morire a Parigi nel Novembre dello stesso anno. Una morte alquanto “strana”, sospetta, che nasconde ancor oggi molti fantasmi. Un interrogativo che scuote ancora le coscienze e lancia fosche ombre sugli oppositori del popolo palestinese. Infatti – sempre secondo un’indagine del network arabo Al-Jazeera – nello spazzolino da denti, sugli abiti e finanche sulla kefiah del leader palestinese furono rinvenute traccie di polonio (elemento velenoso, o meglio, altamente radioattivo, usato come propellente per i mezzi spaziali) a livelli di gran lunga superiore alla norma.

 Un’èquipe di scienziati sta indagando sul caso 

Che non sia stato seguito lo stesso copione per il Presidente venezuelano? E’ questa la domanda che si pone in queste ore Nicolas Maduro, come del resto milioni di cittadini suoi compatrioti. In effetti la morte del Presidente è avvenuta in circostanze strane, che secondo molti puzzano di complotto: “Non abbiamo dubbi sul fatto che il comandante sia stato attaccato con questa malattia. Si tratta di un tema molto serio – ha dichiarato il Vice-Premier – Gli storici nemici della nostra Patria hanno cercato il modo per danneggiare Chavez. (…) Vogliono inoculare odio affinché la rabbia del nostro popolo si trasformi in violenza. Ciò – ha poi dichiarato Maduro – dovrebbe a sua volta portare ad un intervento estero”.  Ma la convinzione di Maduro è un qualcosa che va oltr e le supposizioni, al punto che nei giorni scorsi lo stesso ha costituito un’équipe di esperti, una “squadra speciale di scienziati” con il compito di verificare la veridicità di questa tesi sulla base di “prove” ora al vaglio degli inquirenti.

 L’espulsione di due agenti dell’Ambasciata Usa 

La reazione dei venezuelani ai fatti, si sta delinenado con decisioni risolute ed incisive su più fronti: anche quello diplomatico. Lo dimostra l’espulsione di due addetti militari dell’ambasciata Usa, deciso dal governo di Caracas. I due sono sospettati di aver agito in favore della destabilizzazione del  PaeseDavid Del Monaco (bollato come nemico della patria  per aver “provocato alterazioni”, e cioè – pare – “per aver sabotato il sistema elettrico del Paese, generando il caos”) e David Kostal,  “dichiarato persona non gradita”. Entrambi, inoltre, sono accusati di aver “architettato piani cospiratori” protesi a coinvolgere ufficiali venezuelani in servizio attivo, al fine di i ndurre gli stessi a organizzare un golpe contro Chavez. Una sorta di “Britannia 2” in salsa venezuelana, per intenderci!

 Un Complotto Internazionale contro Chavez? 

Ma per quale motivo – ci chiediamo – il presidente venezuelano Chavez, il cristiano Hugo Chavez, avrebbe dovuto essere nel mirino dicomplotti internazionali? Probabilmente – cosa assolutamente ignorata dai media di regime italiani e da molti media occidentali ed europei – la causa è da ricercarsi nella sua strategia politica ed economica, a livello nazionale ed internazionale, ben chiara e definita. Essa si è sempre orientata con attenzione verso le esigenze delle classi meno abbienti, che hanno beneficiato della redistribuzione dei proventi derivanti dalla vendita del petrolio, una delle maggiori risorse economiche del Paese. Poveri e diseredati ai quali Chavez ha sempre guardato, garantendo loro una casa, un’istruzione e le cure sanitarie gratuite: senza alcuna assicurazione o altra diavoleria di sorta. Insomma, un uomo buono e animato da sani principi: un o scandalo per l’élite illuminata dei poteri forti che soggioga il pianeta. Evidentemente un “cancro” da estirpare? E’ la domanda del momento!

 Chavez, l’alleanza bolivariana e il nemico comune: gli USA  

Per quanto riguarda la politica estera, l’opposizione nei confronti dello strapotere e delle politiche imperialistiche degli Stati Uniti è da sempre stata un tratto distintivo delle politiche del Presidente. Chavez, guardacaso, era in ottimi rapporti con tutti i paesi rivali di Washington: Russia, Bielorussia, Libia, Corea del Nord, Cina, Iran, fino ad arrivare – come detto – alla Siria.  Diverse furono le manifestazioni di solidarietà espresse nei confronti del leader siriano Bashar al Assad. Chavez aveva anche elaborato un piano perliberare l’America Latina dall’egemonia statunitense, facendo del Venezuela una potenza unitaria caratterizzata da un forte spirito patriottico. Egli aveva creato, alleandosi con la Cuba dei fratelli Castro, l’ “Alleanza bolivariana dei popoli della Nostra America“; un’associazione cui si allearono divers i altri Stati tra cui Bolivia, Ecuador e Nicaragua.

 Nazionalizzazioni scomode ai poteri forti 

Ma, probabilmente, il segno più tangibile per identificare come “scomoda” la politica di Chavez arrivò quando il presidente decise lanazionalizzazione del sistema aurifero, ritirando dalle nazioni occidentali l’oro depositato, per un valore pari a 29,1 miliardi di dollari, al fine di rimpinguare le casse dello Stato, prosciugate da un’intensa spesa pubblica in favore del popolo venezuelano. Ma l’intervento rivoluzionario contro i poteri forti del Presidente non si fermò qui. Egli decise di destinare il 10% dei finanziamenti – elargiti dalle banche per volontà di Chavez – verso progetti statali legati all’agricoltura ed allo sviluppo nazionale. Il Presidente aveva più volte intimato alle banche il rispetto delle leggi nazionali , imponendo loro di finanziare progetti statali: una sorta di ingegnosomeccanismo anti-signoraggio. La contropartita per il mancato rispetto degli accordi sarebbe stata esplosiva: in caso di “furbate” o “tradimenti” degli accordi presi col governo centrale, Chavez aveva minacciato la nazionalizzazione del settore aurifero. Egli puntava il dito, in particolare, contro istituti di credito come Banesco, Banco Mercantil e Banco Provincial, che in più occasioni avevano ostacolato l’elargimento dei suddetti finanziamenti.

 La sfida all’apparato mafio-bancario 

Ovviamente le politiche di Chavez non erano ben viste dai vari apparati bancari di tutto il mondo, ed in particolare dalle banche inglesi – dalle quali ritirò ingenti tonnellate d’oro –  e da quelle americane, le quali in più occasioni si sarebbero trovate in “difficoltà”, vedendo minacciata seriamente la propria (illegittima) leadership mondiale sul sistema economico. Emblematico il caso di JP Morgan cui depositi auriferi furono ridotti a soli 338.303 once: circa 10,6 tonnellate d’oro. Alla luce di ciò si comprende come le accuse di Maduro potrebbero essere qualcosa di più di semplici supposizioni. Staremo a vedere!

Silvia Laporta, Sergio Basile (Copyright © 2013 Qui Europa)

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Addio a Hugo Chavez, un Leader Sincero

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Venezuela – Inquietanti Retroscena sulla morte di Chavez: Cause naturali o indotte?ultima modifica: 2013-03-19T11:10:00+01:00da davi-luciano
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