Il riformatorio della morte

bene. Peccato che si invochi questa nazione ogni volta ci siano diritti umani da far rispettare. Almeno l’ipocrisia si potrebbe evitare.

 In un riformatorio americano, chiuso tre anni fa, sono stati rinvenuti cinquanta corpi di ragazzini, sepolti nel campo adiacente alla struttura. Secondo i più, la maggior parte delle vittime fu uccisa all’interno dell’istituto, già definito da tempo “il campo di concentramento dei ragazzini”, in merito al loro ruolo di bersagli di punizioni e ignobili vessazioni.

 -G.C.- -5 marzo 2013- Una macabra scoperta. Triste, inquietante, ma soprattutto shockante. Nel giardino di un riformatorio americano, sito a Marianna, in Florida, sono stati rinvenuti cinquanta corpi di ragazzi. Sepolti lì, sottoterra, dove, per anni, hanno continuato ad essere stati calpestati dagli altri “ospiti” della casa di correzione, chiusa solo nel 2010.

Si chiamava “Dozier School”, ed era definita dai più un “campo di concentramento per i ragazzi”. Un luogo dell’orrore, fondato nel 1900, che, negli anni, si è arricchito di risvolti indecenti: i giovani, piccoli delinquenti, venivano puniti, fustigati e abusati senza remore. Secondo vari testimoni, tra le mura del riformatorio americano, frustare i ragazzi, incatenarli al muro o obbligarli a lavori forzati, erano considerate prassi comuni, una routine quotidiana e mostruosa.

Proprio a causa del continuo vociferare riguardo quello che i ragazzi avessero dovuto subire, nel 2011, a un anno dalla chiusura dell’istituto, furono avviate delle indagini federali. Varie inchieste che portarono, infine, alla luce anche quei cinquanta resti di giovani sotterrati nel campo che circonda la Dozier School.

Secondo alcune fonti, tra il 1914 e il 1973, all’interno della casa di correzione morirono 98 ragazzi. Cinquanta di essi sono rimasti lì. Certo, le cause ufficiali dei decessi vanno per lo più ad accusare incendi, annegamenti o malesseri naturali. Ma ci sono casi in cui i ragazzi mancarono a seguito di settimane e settimane di percosse e violenze.

Qualcuno narra anche aneddoti di altro genere: i ragazzi venivano svegliati durante la notte, condotti nel parco e veniva loro impartito l’ordine di sparare a tutto ciò che si muovesse. Nello specifico, le “cose in movimento” erano ragazzi neri.

Adesso, l’intenzione è quella di allargare le ricerche e scoprire la verità: è stato domandato il permesso di riesumare i corpi e, nel caso in cui le indagini confermassero i sospetti d’omicidio, l’inchiesta diventerà penale.

http://www.articolotre.com/2013/03/il-riformatorio-della-morte/147112

 

Il riformatorio della morteultima modifica: 2013-03-06T08:14:00+01:00da davi-luciano
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