Frode fiscale, arrestato Baita Ha costruito il Passante e il Mose

L’INCHIESTA

Frode fiscale, arrestato Baita
Ha costruito il Passante e il Mose

Fatture false per 10 milioni di euro nei lavori delle dighe mobili. Manette anche all’ex segretaria di Galan e ad altre due persone. Sequestro preventivo di 8 milioni di euro

VENEZIA – Il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia ha arrestato Piergiorgio Baita, presidente della società Mantovani, impresa di costruzioni tra le più importanti del Nordest. L’arresto è avvenuto nell’ ambito di un’inchiesta della magistratura veneziana su tangenti. La Mantovani è un’impresa di costruzioni tra le più note del nord Italia presente nelle principali opere come il passante di Mestre e il Mose di Venezia. Sono complessivamente cinque le persone arrestate dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia nell’ambito dell’inchiesta. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono oltre a Piergiorgio Baita, presidente del Cda della Mantovani S.p.A. e vice Presidente di Adria Infrastrutture S.p.A., Claudia Minutillo, amministratore delegato di Adria Infrastrutture S.p.A. ed ex segretaria di Galan; Nicolò Buson responsabile amministrativo della Mantovani e William Colombelli, presidente della sammarin ese Bmc Broker S.r.l., che si è accertato essere una società «cartiera».

L’ACCUSA – Sono tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata all’evasione delle imposte mediante emissione e utilizzo di fatture false per un importo complessivo di 10 milioni di euro nei lavori del Mose, il sistema di sicurezza contro l’alta marea gestito dal Consorzio Venezia Nuova. L’inchiesta è condotta dal pm veneziano Stefano Ancilotto. L’indagine è una propaggine dell’operazione ‘Aria nuova’ che ha portato nel 2011 all’arresto di varie persone tra cui, per corruzione, l’ex ad dell’autostrada Venezia-Padova, Lino Brentan, per aver assegnato lavori a trattativa diretta aggirando le normali procedure d’appalto.

IL CONTROLLO FISCALE – Tutto è iniziato con un controllo fiscale della Guardia di finanza di Padova alla Emc Broker, un’azienda che aveva un solo un ufficio (senza nemmeno la fotocopiatrice) e una segretaria. In seguito al controllo, è emerso che l’azienda aveva emesso fatture di consulenza per un importo totale di 10 milioni di euro. Tra gli intestatari delle fatture ci sono Mantovani, Adria, Consorzio Venezia, Thetis, Palomar, Dolomiti Rocce, Talea, Venezia Strade, Venezia Acque, Passante di Mestre, Autorità portuale di Venezia. La procura di Venezia avrebbe avuto i riscontri e avrebbe chiesto gli arresti per le cinque persone coinvolte. Gli uomini della Finanza di Venezia avrebbero sequestrato le mail scambiate fra Baita e Colombelli. Secondo gli inquirenti, le mail sarebbero la «pistola fumante». Il contatto fra i due sarebbe nato durante un viaggio istituzionale organizzato dalla Regione (governatore Giancarlo Galan) a San Marino.

IL SEQUESTRO – I finanzieri hanno, tra l’altro, fatto un sequestro preventivo per quasi 8 milioni di euro. In particolare, un appartamento sul lago di Como intestato a Colombelli (ultima dichiarazione dei redditi: 12mila euro) e due barche. A Baita sono stati sequestrati cinque appartamenti a Mogliano Veneto, Treviso, Lignano Sabbiadoro, Venezia Santa Croce e due conti correnti. A Minutillo due appartamenti, a Mestre e Jesolo. A Buson un appartamento a Padova. Secondo quanto si è appreso, sono una ventina le persone indagate dai finanzieri che stanno eseguendo 45 perquisizioni tra le province di Padova, Venezia, Bologna e Lecco.

Piergiorgio Baita (archivio)

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/28-febbraio-2013/tangenti-arrestato-baita-uomo-che-ha-costruito-passante-mose-2114252216722.shtml

Frode fiscale, arrestato Baita Ha costruito il Passante e il Moseultima modifica: 2013-03-01T10:46:00+01:00da davi-luciano
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