Wall Street entra in campagna elettorale

Le banche Usa temono il successo di Grillo e Berlusconi 

Andrea Angelini    

Le banche di affari, di investimento e di speculazione internazionali sono molto preoccupate del possibile esito delle elezioni politiche italiane. Lo scenario temuto più di ogni altro è quello che vede un successo del centrodestra con il ritorno di quello che viene indicato come l’impresentabile Berlusconi, quello che l’Economist definì “inadatto a governare”. Non sono soltanto le banche anglo-americane a vedere Berlusconi come il fumo negli occhi. Anche una giapponese come Nomura non ha mancato, in un suo rapporto per la clientela, a mostrarsi quanto mai preoccupata. Così, oltre al timore che il prossimo governo, pure quello del Pd con Monti, non sarà in grado di attuare compiutamente le riforme strutturali (pensioni più risicate e lavoro più precario in primis), riciccia fuori la previsione, che poi è una minaccia, che senza insistere nella politica di austerità, lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi possa tornare a salire di molto. Dobbiamo quindi aspettarci lo stesso giochetto operato nel novembre 2011 quando la speculazione anglofona, banche e agenzie di rating coordinate, portò il differenziale di rendimento a 570 punti? In tal modo, si  spianò la strada alla nascita del governo Monti che ora lo ha portato a 260-270 punti. La finanza anglofona, in questo caso hanno detto la loro banche come JP Morgan e Citigroup, vuole che l’Italia svenda le proprie aziende pubbliche per fare cassa ed abbattere il tetto del debito pubblico. Gli avvenimenti giudiziari pre-elettorali sono in tal senso, per loro, molto incoraggianti. La Finmeccanica ha visto arrestato il proprio presidente ed una sua controllata (Agusta Westland) è finita nei guai in India per una presunta tangente per la vendita di elicotteri. A sua volta la Saipem, controllata del’Eni, è finita sotto inchiesta per mazzette che sarebbero state versate in Algeria. Per l’Enel, la terza società sulla quale gli anglofoni vorrebbero banchettare, non è ancora emerso niente, ma qualcosa si fa presto ad inventarla.

Le banche Usa lanciano l’allarme sia sulla governabilità che sui rischi che ne deriverebbero per chi volesse andare ad investire in Italia. Preoccupa il possibile successo di un movimento anti europeo come quello di Grillo che di uno euroscettico come il PdL Berlusconi che, con le sue promesse di restituire l’Imu, peggiorerebbe lo stato dei conti pubblici e creerebbe non pochi problemi ad Angela Merkel. La Cancelliera in autunno è attesa dalle elezioni politiche e non ha alcuna intenzione di apparire come colei che regala soldi a quelli scialacquatori dell’area Sud, italiani, spagnoli e greci.

 

Wall Street entra in campagna elettoraleultima modifica: 2013-02-20T19:22:00+01:00da davi-luciano
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