Fermare la tortura elettronica a distanza sui miei cani

Creata il Sabato alle 16:58 da Giuseppe Guidi

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Sono titolare di un allevamento di Spinoni Italiani con affisso “Del Passo di Dante”, registrato F.C.I. – E.N.C.I nell’ anno 2003 ed ho partecipato a numerose competizioni raggiungendo notevoli risultati sia in Italia che in campo internazionale. Da alcuni mesi i soggetti dell’ allevamento subiscono torture elettroniche attribuibili a dispositivi comandati a distanza, strumenti che non sono certamente alla portata di gente comune. Ricevono continuamente scosse elettriche procurate da ignoti che selvaggiamente agiscono direttamente sul cranio dei cani e sul sistema nervoso e per essere più preciso, spiego in dettaglio gli episodi che si sono verificati. Ad un maschio di 14 anni è stata fatta ruotare violentemente la testa da una parte all’ altra facendolo urlare, era in giardino davanti a me. Tale fenomeno è riconducibile ad un telecomando azionato a distanza che procura gravi danni cerebrali. In seguito le femmine dell’ allevamento hanno avuto i calori senza più perdite di sangue, cosa che non si era mai verificata. Questo fatto inspiegabile, visto che i cani sono sempre stati accuditi dal sottoscritto con la massima cura e responsabilità, rappresenta un danno evidente che a mio parere ha lo scopo di farmi cessare di allevare. I cani vivono in casa e fanno parte della famiglia, e in passato, quando vivevo a Pisa, sono sempre stati controllati dai migliori veterinari presenti sul territorio nazionale (Clinica Veterinaria Europa – Dott. Carlo Pizzirani, Jacopo Vannozzi ricercatore presso Clinica veterinaria Università di Pisa). Il colmo della crudeltà si è verificato il 7/10/2012, quando Beatrice, campionessa italiana di bellezza, ha ricevuto una fortissima scarica elettrica che la ha fatta saltare in aria. E’ morta dopo poche ore. Aveva undici anni. Qualche giorno prima, passeggiando nei dintorni di casa con Bacco, campione Italiano, Internazionale ed Europeo, fratello di Beatrice, ha ricevuto una forte scossa elettrica ed il giorno successivo si è formato un grosso ascesso pieno di sangue vicino alla colonna vertebrale. Malgrado l’ assistenza di due veterinari che hanno cercato di curarlo, il cane in pochi giorni è rimasto paralizzato ed è morto il 20/10/2012. Ciò che è ancora più spietato, è l’impossibilità di eseguire impellenti interventi chirurgici, non potendo conoscere l’ esito, ed eventuali ripercussioni sugli altri soggetti che rispondono a fenomeni di tipo elettronico. Si tratta di fenomeni di estrema violenza, di vivisezione condotta a distanza da DELINQUENTI che procurano a me ed ai miei cani sofferenze indicibili. Tale situazione non è più tollerabile, da informazioni che ho ricevuto il mio è l’ unico caso in Italia e ciò deve assolutamente cessare individuando i responsabili che rimangono ignoti. Vivo a Sarego, sui Colli Berici e non mi è dato sapere se esistono installazioni ambientali o satellitari elettromagnetiche o a microonde che procurano questa violenta, crudele e disumana tortura. I maltrattamenti sugli animali, e nello specifico sui cani, sono reati contemplati dal codice penale, ma nel mio caso, anomalo nella forma e nell’ impossibilità di individuare i responsabili che restano ignoti, non mi resta che comunicare a Voi tutti questa inaudita e ingiustificata violenza che deve assolutamente terminare. Con preghiera di aiutarmi con estrema urgenza.

 

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http://firmiamo.it/fermare-la-tortura-elettronica-a-distanza-sui-miei-cani

 

Fermare la tortura elettronica a distanza sui miei caniultima modifica: 2013-02-16T20:34:00+01:00da davi-luciano
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