Tav Torino-Lione: 7,7 miliardi di Euro, non lo dicono i NO TAV ma il contratto tra Ministero e RFI!

7,7  miliardi di euro sarebbe il costo della Torino-Lione, stando al contratto di programma 2012-2016,  tra Ministero dei Trasporti e RFI.

Domani l’audizione in Commissione Trasporti e il Movimento NO TAV annuncia la conferenza stampa per mercoledì.

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Il Ministro delle infrastrutture e trasporti, Lupi,  ha già esternato che il TAV Torino Lione costerà 2,9 miliardi di € non 7,789 come si evince alla pag. 58 del Contratto di Programma (di seguito CdP) 2012-2016 sottoscritto dal suo stesso ministero ad agosto di quest’anno. Anche Virano, commissario straordinario della Torino-Lione, sostiene che 7,7 sia il valore complessivo del contratto, tuttavia sembra essere l’ultras SìTAV, il sen. Stefano Esposito, a lanciare l’allarme, è stato proprio lui, infatti, a chiedere un’audizione in Commissione Trasporti, al Senato, per fare chiarezza sui costi della Torino-Lione, dopo le indiscrezioni di stampa.
Vediamoci chiaro, anche grazie all’aiuto dell’avv. Massimo Bongiovanni, analizziamo i vari passaggi.

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Nella pagina sopra riportata è individuato il “costo” degli “interventi prioritari – quota Italia” della Nuova Linea Torino Lione, opere di connessione escluse.

Ma cosa coprirà tale costo ? Tutta la quota italiana del finanziamento per la costruzione della Nuova Linea Torino Lione – connessioni incluse – o parte di essa ?

Leggendo l’art. 2 lettere i) e ii) dell’accordo del 2001 tra Italia e Francia possiamo concludere che i costi indicati nel contratto di Programma 2012-2016 (pag. 58) sono riferibili alla sola parte trasfrontaliera della c.d. parte comune (Bussoleno/Bruzolo in Italia e di Saint Jean de Maurienne in Francia)(1) in quanto il citato prospetto di costi di RFI è riferibile alla propria “partecipata” LTF, promotore avente competenza solo per la sezione trasfrontaliera (art. 2 lettera c, art. 5 e 6 dell’accordo Italia Francia 2001).

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I predetti costi sono lievitati a 7,789 miliardi di € anche a seguito dell’intervenuto incremento (risorse aggiuntive) di 3,275 miliardi di € (pag. 83 del medesimo CdP 2012-2016 – allegato) quale variazione in aumento rispetto al passato CdP 2010-2011 (vedi pag. 18 – allegato) che prevedeva risorse pari ad € 916 milioni di € .

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In definitiva la pag. 58 evidenzia sia risorse già allocate, pari ad 3,275 miliardi di € (corrispondenti alla intercorse variazione in aumento rispetto al passato CdP), e sia risorse ulteriori da allocare (quota da finanziare) pari ad 4,514 per un totale complessivo di 7,789 miliardi di € (3,275 + 4,514 = 7,789).

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Tale cifra non è frutto di errore alcuno: è sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l’aumento dal 2011 al 2016 (per essere generosi) non è assolutamente imputabile all’interesse al 3,5 % indicato da Virano. Proviamo a fare un calcolo di un eventuale tasso d’interesse al 3,5%  sulle risorse gia allocate pari a 3,275 miliardi di €: poco più di mezzo miliardo di €. Insomma, i conti non tornano. E visto che il senatore Esposito ha dichiarato: «Se fosse confermato un aumento del 165% sarò il primo a chiedere di bloccare l’opera», l’attesa audizione di domani potrebbe riservare clamorose sorprese.

Torniamo alle dichiarazioni del  Ministro Lupi e proviamo a concedergli un margine d’errore: probabilmente si confonde con le risorse assegnate alla Torino Lione di cui all’art. 1 comma 208 dellaLegge di stabilità 2013, dove vengono allocati 2.940 milioni di euro (2) poi successivamente ridotti ad 2,177 miliardi di € (come si legge in nota 2 dell’allegato 1 al CdP 2012-2016).

1) la sezione trasfrontaliera individuata nell’accordo Italia Francia del 2012 è quella “compresa tra Saint-Jean-de-Maurienne in Francia e Susa – Bussoleno in Italia (art. 2 lettera b)
2) art. 1 comma 208 LEGGE 24 dicembre 2012, n. 228: Per il finanziamento di studi, progetti, attivita’ e lavori preliminari nonche’ lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione e’ autorizzata la spesa di 60 milioni di euro per l’anno 2013, di 100 milioni di euro per l’anno 2014, di 680 milioni di euro per l’anno 2015 e 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029.

L’avv. Massimo Bongiovanni, del legal team NO TAV,  afferma di essere in attesa dell’audizione del Ministro Lupi sul costo dell’opera TAV Torino Lione, il ministro che boccia la proposta della commissione d’inchiesta ma promette “costante e trasparente informazione” riuscirà ad informarsi? Intanto proprio Lupi è atteso il 17 novembre a Bardonecchia per l’apertura del diaframma della seconda canna del Frejus, quella sì, decisamente a buon punto. Sarà per questo che Gavio tenta la scalata finale [notate, nell’articolo su Lo Spiffero, un commento dell’ex-no-tav Antonio Ferrentino: “Assolutamente d’accordo con Stefano Esposito”. ] ?

Simonetta Zandiri – TGMaddalena

Tav Torino-Lione: 7,7 miliardi di Euro, non lo dicono i NO TAV ma il contratto tra Ministero e RFI!ultima modifica: 2014-11-15T11:10:44+01:00da davi-luciano
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