Migranti, truffa nella gestione di un centro accoglienza in Calabria: sequestrati beni per 1,5 milioni di euro

mafia capitlaema quanto sono solidali le coop…tutti soldi degli antirazzisti antifascisti per puro spirito umanitario….Tutta questa solidarietà non è mai mostrata verso i 10 milioni di italiani in povertà assoluta..strane discriminazioni…Ci racconteranno che si tratta di pochi casi isolati..


Gli indagati Giuseppe Sera e Caterina Spanò sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Attraverso le convenzioni con la Protezione civile e il ministero degli Interni, la società Le Rasole riceveva soldi pubblici che finivano nelle casse della General Service
Ricavi ottenuti gestendo un centro di accoglienza per migranti indirizzati, con un giro di false fatturazioni, a una “holding di fatto” riconducibile a due persone. Per questo la Guardia di finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni per oltre un milione e mezzo di euro nell’ambito di un’indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Su richiesta del procuratore vicario Gaetano Paci, dell’aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Massimo Baraldo e Stefano Musolino, il Tribunale di Reggio Calabria ha emesso un decreto di sequestro preventivo delle quote di due società, la Ma.Co. Costruzioni e la cooperativa sociale Le Rasole che aveva gestito fino al 2013 un centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo a Rogliano in provincia di Cosenza. Gli uomini dei colonnelli Flavio Urbani e Agostino Brigante hanno sequestrato anche due immobili a Reggio Calabria. Con lo stesso provvedimento, la Procura ha disposto il sequestro “per equivalente” anche dei beni che costituiscono il profitto dei reati tributari per oltre 440mila euro.
 
Complessivamente sono 17 gli indagati nell’inchiesta, partita da un’indagine che il Nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle stava conducendo sui reati fallimentari e fiscali che hanno riguardato due società, I Picari e Termoidea.
 
Gli accertamenti, attraverso una puntuale ricostruzione documentale e dei flussi finanziari, hanno consentito agli investigatori di scoprire l’esistenza di una società di fatto riconducibile a due degli indagati, Giuseppe Sera e Caterina SpanòQuesti ultimi, secondo gli inquirenti, anche attraverso l’interposizione fittizia di terzi soggetti, hanno posto in essere operazioni societarie e immobiliari con chiare finalità fraudolente. Operazioni che hanno riguardato, per esempio, l’effettuazione di spese personali (per oltre 150mila euro) attraverso carte di credito intestate a società fallite, contratti simulati di immobili, contratti di affitto di rami d’azienda che prevedevano la cessione di tutti i beni della Termoidea in favore della General Service. Ma anche l’indebita appropriazione degli incassi di questa società per un importo superiore a 425mila euro utilizzati poi per l’acquisto di immobili. Soldi questi che in gran parte (quasi 400mila euro) provenivano in realtà dalla società cooperativa Le Rasole, rappresentata da Daniela Ferrari, che aveva gestito fino al 2013 il centro di accoglienza per migranti e richiedenti asilo di Rogliano.
 
Il giochetto era semplice: attraverso le convenzioni con la Protezione civile della Calabria e il ministero degli Interni, la società Le Rasole aveva disponibilità di soldi pubblici che doveva spendere per la gestione dei migranti. Con false fatturazioni, relative a lavori di manutenzione e ristrutturazione degli edifici presso cui erano ospitati i migranti (di fatto mai eseguiti), circa 353mila euro finivano nelle casse della General Service.
 
Come se non bastasse, gli amministratori della cooperativa hanno falsamente attestato agli enti pubblici l’idoneità della struttura ricettiva per il ricovero dei migranti. Ecco quindi che i 300 posti letto dichiarati, in realtà erano 155 effettivi e la disponibilità di due strutture alberghiere, di fatto era una sola con il risultato che Le Rasole avrebbe percepito indebitamente quasi 210mila euro.
 
“L’attività di accoglienza degli immigrati, sovvenzionata dalla prefettura di Cosenza, – è scritto nel decreto di sequestro – ha garantito, difatti, agli indagati grossi introiti che sono stati indirizzati alle società di quella che, correttamente, viene definita come la holding di fatto Sera-Spanò. Ciò è avvenuto, in specie, mediante un sofisticato sistema di fatturazioni per operazioni inesistenti”.
 
La cooperativa Le Rasole, infatti, partecipava ai bandi del 18 febbraio 2011 e del 13 aprile 2011 per la gestione dell’emergenza migranti, “stipulando poi – ricordano i magistrati – due convenzioni con il ‘Settore Protezione civile del Dipartimento Presidente della Giunta Regionale della Calabria’ che le facevano incassare, nel tempo, ben 3milioni 266mila euro. Il denaro così guadagnato veniva, poi, disperso tra le varie società del gruppo Sera-Spanò e, successivamente, diveniva oggetto di appropriazione da parte degli indagati”.
I migranti dovevano essere ospitati in due strutture, “La Calavrisella” a Rogliano e il “Mediterraneo Park Hotel” a Sant’Eufemia d’Aspromonte. In quest’ultimo residence dovevano però essere eseguiti lavori di ristrutturazione. Ma “dalle indagini – scrivono sempre i magistrati – emerge come questi siano stati fatturati e pagati, ma non eseguiti”. di Lucio Musolino | 15 febbraio 2018

Trump nomina Kennedy in commissione vaccini: sostenitore delle tesi che li collegano all’autismo

povera Big pharma, quant’è “sensibile”…RF Kennedy non sarà qualificato ma se lo dice il presidente di un istituto per i vaccini siamo certi sulla sua imparzialità nevvero?

E’ difficile immaginare qualcuno meno qualificato di lui a guidare una commissione”, ha dichiarato Peter Hotez, direttore della National School of Tropical Medicine e presidente del Sabin Vaccine Institute. Nell’agosto scorso il nipote di JFK aveva definito l’allora candidato repubblicano un “demagogo pericoloso”
Robert Francis Kennedy Jr, nipote del presidente Kennedy, sarebbe stato nominato da Trump alla guida di una commissione che dovrà indagare sulla sicurezza dei vaccini. Il punto è che Kennedy Jr, avvocato ambientalista e conduttore radiofonico, è un attivista anti vaccini e sostiene che siano collegati all’autismo. E questa nomina, secondo gli esperti, potrebbe essere una conferma che il tycoon sia propenso a dare credito alle teorie sui pericoli delle vaccinazioni e in particolare sui legami, sempre smentiti dal mondo scientifico, tra vaccini e autismo, e ciò potrebbe avere conseguenze sulle politiche statunitensi al riguardo.
Il portavoce del presidente eletto, Hope Hicks, ha precisato che Trump vorrebbe creare una commissione ma ancora una decisione non è stata presa. “Il presidente eletto ha apprezzato la discussione con Kennedy su un’ampia gamma di questioni e apprezza le sue idee e i suoi pensieri – ha detto il portavoce-, e sta esplorando la possibilità di formare una commissione sull’autismo, che colpisce così tante famiglie”. Per ora – ha concluso Hicks, “non è stata ancora presa una decisione”. Mentre Kennedy, parlando con i giornalisti, è stato molto più esplicito: “Il presidente eletto ha alcuni dubbi sulle attuali politiche seguite in materia di vaccini e ha domande a riguardo”.
Per il Washington Post la possibilità che Trump possa avviare una commissione di inchiesta sulla sicurezza dei vaccini lo metterebbe in contrasto con le posizioni assunte finora dal governo americano in materia, che ha un comitato federale sui vaccini, composto da esperti medici e di salute pubblica, che raccomandano come i vaccini debbano essere usati negli Stati Uniti. Ed hanno sempre contestato la validità delle tesi sostenute da Kennedy, considerate frutto di una pericolosa teoria del complotto. “E’veramente preoccupante, è difficile immaginare qualcuno meno qualificato di lui a guidare una commissione sui vaccini”, ha dichiarato, commentando la possibile nomina di Kennedy, Peter Hotez, direttore della National School of Tropical Medicine e presidente del Sabin Vaccine Institute.
Figlio di Bob Kennedy, Robert Francis Kennedy Jr. è un avvocato ambientalista e conduttore radiofonico che, prima di diventare un attivista del movimento contro le leggi che rendono i vaccini obbligatori, ha portato avanti altre teorie del complotto. Nel 2006, in un articolo di ‘Rolling Stone‘, aveva scritto che il partito repubblicano aveva rubato le elezioni del 2004. E nel 2013 ha pronunciato un discorso a Dallas in cui ha sostenuto di non credere alla teoria del singolo sparatore per l’omicidio dello zio Jfk. Nell’agosto scorso, aveva definito Trump “un demagogo pericoloso e ingannevole”.
di F. Q. | 11 gennaio 2017

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!

è etico e moralmente superiore regalare soldi alle banche. VEDETE QUALCUNO IN 20 mild MPSPIAZZA? Guai, sarebbe populista. A milano però risbucano le donne di se non ora quando international edition contro Trump (manco fosse uno stupratore seriale) mah
PER 800 MILIARDI DI EURO DELLA UE ALLE BANCHE non si indigna nessuno, sono soldi del popolo quelli. Ma per i poveri quanti soldi sono stati elargiti???????

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!
Lasciate perdere i tecnicismi, quello che vi racconteranno sulla più colossale truffa del secolo, MPS, lasciate perdere le spiegazioni che Gentiloni e Padoan proveranno a dare sull’operazione MPS, editoriali e articoli della stampa mainstream, intrisa di balle e manipolazione mediatica e concentratevi solo ed esclusivamente su una cosa, questa…
Poi parleremo anche della BCE, della Germania, della truffa dei subordinati, ma ora concentratevi solo su questo, mentre l’apatia e la tollerenza regna nei confronti di questi truffatori legalizzati, che a libro paga hanno politici e revisori, vigilanza e spesso e volentieri anche la legge.
 
Come sempre sulla stampa qualche scribacchino a libro paga in questi mesi scriveva che la colpa era di risparmiatori avidi, mentre ora vi raccontano la verità…
Negli anni in cui la Germania, la Gran Bretagna e molti altri Paesi salvavano le banche con soldi pubblici, in Italia ad aiutare gli istituti creditizi sono stati ignari risparmiatori: solo nei quattro anni più bui della crisi (cioè 2008, 2009, 2011 e 2012) le banche italiane hanno infatti collocato obbligazioni senior e subordinate alle famiglie per 578 miliardi di euro. Quando i mercati internazionali erano ostili e lo Stato italiano (a differenza di quasi tutti gli altri) non interveniva, sono stati insomma i risparmiatori a garantire alle banche una parte importante della liquidità di cui avevano bisogno. Oggi si chiude il cerchio: lo Stato non solo salva Mps in crisi, ma anche gli obbligazionisti subordinati retail.
Quanto accade oggi rappresenta di fatto una sanatoria a errori stratificati negli anni: non era giusto che le banche vendessero obbligazioni anche subordinate a chi non era in grado di capirle, non era giusto che offrissero ai risparmiatori rendimenti molto più bassi rispetto a quelli del mercato professionale. E forse non è giusto neppure che oggi si faccia una sanatoria così clamorosa, aumentando tra l’altro l’amaro in bocca dei risparmiatori che invece hanno avuto la sfortuna di comprare obbligazioni della Popolare dell’Etruria e delle altre banche salvate un anno fa. Un mercato nato storto, quello dei bond retail delle banche, viene raddrizzato improvvisamente. Una storia paradossale. Che va raccontata.
 
E’ chiaro ora su chi ha tenuto in piedi le banche italiane in questi anni, altro che leggende metropolitane, racconti di banche che facevano bene il loro lavoro! La truffa dei subordinati è la truffa del secolo e ora stanno aiutando anche gli investitori istituzionali e i fondi avvoltoi.
 
E’ inutile che vi scaldiate tanto per quello che sta accadendo all’economia, alla vostra vita, se state perdendo, diritti, sicurezze, lavoro, se i vostri figli sembrano non avere più futuro, i principali responsabili sono loro, solo loro!

Ottocento miliardi… 800.000.000.000

800 miliardi di euro, sono gli aiuti con cui l’Ue ha sostenuto il settore bancario tra il 2008 e il 2014; 330 miliardi sono stati recuperati ( Sole24Ore )
Milleseicento miliardi…1.600.000.000.000
Alla fine del 2011 i miliardi erano diventati 4.500 come ammesso dalla stessa Commissione europea  A rendere pubblica questa cifra impressionante è stato il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier alla presentazione della proposta della Commissione di prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Una montagna di soldi che equivaleva al 37% del Pil dell’intera Unione europea. Barnier, 4.500 mld per salvataggi banche
Quattromilacinquecento miliardi…4.500.000.000.000
Questi sono solo aiuti statali e non sto mettendo in conto la politica monetaria delle varie banche centrali.
In America la cifra messa sul piatto per salvare le banche da parte dello Stato è di 7.700 miliardi di dollari a favore di Wall Street, pari a circa la  metà del Pil, aiuti che hanno procurato alle banche plusvalenze extra per 13 miliardi di dollari da distribuirsi tra i banchieri e gli amici degli amici.
Settemilasettecento miliardi…7.700.000.000.000
E’ chiaro il concetto, mentre il popolo dorme e si beve le balle che i media li raccontano, tra le quali quelle che lo Stato ci guadagna sempre da queste operazioni. In fondo le cifre le danno loro, manipolarle non è poi così difficile, la gente comune beve qualunque cosa.
 
Volete qualche esempio?
soldi pubblici a banche
La Spagna ha perso per sempre più di 26 miliardi di euro dei contribuenti che erano stati destinati dallo Stato alla ricapitalizzazione delle banche, ossia la metà della somma complessiva. Lo ha ammesso una fonte della Banca di Spagna al quotidiano El Pais. Nelle casse dello Stato è tornato soltanto il 5% di 51 miliardi.
Nel Regno Unito non hanno visto un centesimo dal salvataggio di Royal Bank of Scotland e recentemente hanno dovuto iniettare altre liquidità, in Germania meglio non dire nulla, tutto a fondo perduto.
 
Ora osservate quello che è successo a MPS alla quale secondo la BCE servivano 5 miliardi di ricapitalizzazione, visto che aveva dato il via libera all’intervento sul mercato.
 
Ora che lo Stato è stato costretto ad intervenire sale a 8,8 miliardi richiesta Bce per l’aumento di capitale
Evidente la differenza rispetto al fabbisogno di 5 miliardi ancora avallato dalla Bce il 23 novembre, alla vigilia dell’ assemblea straordinaria del Monte, che aveva approvato l’ aumento. L’ ammontare sarebbe stato rivisto, si apprende, in base ai risultati degli stress di luglio, valutati però alla luce del trattamento riservato a suo tempo alle banche greche: degli 8, 8 circa 4, 5 sarebbero direttamente a carico dello Stato, gli altri 4, 3 degli obbligazionisti (con circa 2 miliardi rimborsabili però sempre dallo Stato ai bondholder retail).
Questi inutili contabili da baraccone sono solo capaci di simulare stress test farlocchi come è successo negli ultimi anni, dove banche considerate sane sono fallite ( Dexia, Bankia, Allied Irish e via dicendo…) oppure fare favore a banche come Deutsche Bank, falsando i dati.
Hanno fatto fatica a trovare un accordo per imporre una ricapitalizzazione selvaggia in stile Grecia in seno alla BCE ma con questa mossa oltre il 65% del MPS sarà in mano allo Stato e la banca con buona pace di chi ancora oggi usa altri termini NAZIONALIZZATA!
Ripeto lasciate perdere i tecnicismi che vi raccontano i giornali sulla decisione all’ultimo minuto della BCE questi fenomeni da baraccone sono totalmente inaffidabili!
 
Concludiamo infine con il solito sermone del solito liberista a corrente alternata de noantri si Zingales che sarebbe addirittura pronto a fare una rivoluzione … si con il …. de voantri!
gennaio 02 2017
– Tratto da Iceberg Finanza