“L’UE prevede miliardi di spesa per la mobilità militare in Europa”

Si capisce perché la stampa per nni li ha sbeffeggiati definendoli burattini di Grillo, ora che si sono smarcati, sono liberi di essere omologati e plasmati come come piace al sistema, liberi di fare marcette per la legalità insieme al Pd (ad Ostia per esempio dove il comune fu sciolto per infiltrazioni mafiose della giunta PIDDINA) che tanto professano di combattere.
Vedi anche il comunicato della Ue con il quale annuncia tale decisione per ovviamente difendere i propri cittadini (liberazione dei paesi baltici..) …che cara la dolce Ue, quanto ama i suoi popoli…. E tu cittadino europeo paga le tasse, spilorcio evasore populista!

“L’UE prevede miliardi di spesa per la mobilità militare in Europa”
(Notizie dal Deutsche Wirtschafts Nachrichten) L’UE  è diventata la  NATO
 mogherini-stoltenberg
L’UE vuole semplificare la mobilità militare in Europa con miliardi di spesa. Il generale degli Stati Uniti Hodges chiede la libera circolazione per le forze armate NATO
“[…]  …Il generale Hodges  pone come obiettivo strategico militare della NATO in Europa: “È di enorme importanza strategica che le forze armate in Europa possano muoversi liberamente e senza ostacoli. Dobbiamo essere in grado di muoverci più velocemente  delle forze russe…. in caso di emergenza come ad esempio, una guerra di liberazione nei Paesi Baltici. “Hodges non spiega quali alternative militari la NATO vede nei confronti della Russia.
[.Ovviamente] Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha affermato che la mobilità militare tra i paesi dell’UE dovrebbe essere ulteriormente rafforzata in cooperazione con la NATO.
[..]  L’iniziativa PESCO (“Cooperazione strutturata permanente”) riguarda l’approfondimento della cooperazione militare UE nel settore della sicurezza.Coinvolgerà 23 su 28 stati. Non saranno coinvolti: Regno Unito, Malta, Portogallo, Danimarca e Irlanda.
Per finanziarlo,  la Commissione europea scrive: “Entro il 2020, la Commissione assegnerà fondi al Fondo europeo di difesa per un importo di 590 milioni di euro. La Commissione propone di stanziare almeno 1,5 miliardi di euro all’anno dal 2020 in poi. Il Fondo non è destinato a sostituire gli investimenti nel settore della difesa degli Stati membri  [dunque vi si aggiunge ma a consentire e accelerare la loro cooperazione. Insieme ai contributi finanziari degli Stati membri a progetti di sviluppo congiunti, il Fondo potrebbe generare un investimento totale annuo nella ricerca e nello sviluppo delle capacità nel settore della difesa di 5,5 miliardi di euro segue i seguenti obiettivi:
– Aumentare il bilancio della difesa di ogni paese dell’UE
 
– Aumento del 20% della spesa militare per il bilancio della difesa
 
– Finanziamento congiunto di progetti di difesa da parte del Fondo europeo di difesa
 
– Aumentare la spesa per la ricerca  nella difesa  al 2%
 
– Migliorare l’interoperabilità delle forze armate nazionali e dei loro sistemi d’arma
 
– Finanziamento congiunto delle missioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC)
 
 
  • Rafforzare la cooperazione nella difesa informatica
 
[AEI: la centrale della lobby israeliana che ha concepito l’11 Settembre, ndr.]) ha affermato in un’analisi che il governo degli Stati Uniti dovrebbe sostenere la PESCO e chiedere ancora di più agli europei. L’AEI ha dichiarato: “In concomitanza con il modesto Fondo europeo di difesa lanciato all’inizio di quest’anno, il PESCO rappresenta un passo nella giusta direzione e nell’interesse degli Stati Uniti. Un approccio europeo comune agli impegni di difesa è un presupposto necessario perché il “pilastro europeo” della NATO mostri il suo peso “.
 
MB.:
 
Dunque la NATO e la UE ci stanno per  lanciare in una “guerra di  liberazione dei paesi baltici”. Occorre sapere – perché mai ve l’hanno detto – che  –    mentre la UE  l’ONU e El Papa esigono da noi italiani che accogliamo tutti  i clandestini negri che sbarcano qui, e diamo loro la cittadinanza per jus soli –   l’Estonia e gli altri baltici negano  impunemente  il passaporto e il diritto di voto alle elezioni politiche –  dunque la cittadinanza piena –  alla minoranza  nata lì, che ha la colpa di parlare russo In pratica i russi abitanti in Estonia sono prigionieri nel paese.    Una odiosa discriminazione  basata sulla lingua, su cui la UE non ha niente da eccepire – mentre s’ingerisce di come noi trattiamo gli immigrati  e gli LGBT.  Non dobbiamo discriminare  i sodomiti, ma è normale   per i baltici discriminare i russofoni. Insomma, l’ennesima dimostrazione che la UE è una organizzazione criminale, che stupra i principi del diritto  che lei stessa si è data,  imponendoli ad alcuni e non ad altri, viola il principio di uguaglianza politica e sociale  all’interno della sua compagine.
 
Mosca sta facendo di tutto per allentare la paranoia dei baltici:  Putin quest’anno ha presenziato alla celebrazione del centenario dell’indipendenza di Finlandia, ricevuto con le premure del casoda presidenbnte Ninisto. All’Estonia, un “alto funzionario russo” ha fatto sapere che Mosca gradrebbe l’invito per il prossimo centenario dell’indipendenza…
 
Altri titoli interessanti sul Deutsche Wirtschafts NAchrichten: GEOPOLITICA
Il Pentagono rifiuta di riferire sull’accordo USA con l’IS
La BBC riporta un accordo americano con la milizia terrorista IS. Il Pentagono rifiuta il rapporto come falso.
Migliaia di proteste contro Siemens per la perdita di posti di lavoro
A Siemens  comincia  l’ondata di proteste contro lo smantellamento di quasi 7.000 posti di lavoro e la chiusura di diversi stabilimenti . A Offenbach, circa 600 impiegati e sindacalisti hanno protestato contro i piani minerari per la divisione di centrale elettrica di venerdì, che li ha visti soli a minacciare 700 posti di lavoro,
BCE: la protezione dei depositi può essere sospesa in caso di crisi
la Banca centrale europea (BCE ) discute l’abolizione dei sistemi di garanzia dei depositi in vigore attualmente  nei paesi dell’area dell’euro . La relazione è stata preparata su richiesta del Consiglio dell’UE e del Parlamento dell’UE e intende presentare le opinioni della BCE su questioni finanziarie quali la protezione dei depositi, gli obblighi di riserva bancaria, il rischio di controparte e il rischio di mercato.
 
 
La BCE sembra essere in procinto di sospendere l’accesso dei clienti delle banche ai loro risparmi per un certo periodo di tempo e di consentire loro solo di ritirare importi “per soddisfare le loro esigenze quotidiane. “
 
Ormai da diversi mesi, nell’Unione europea sono in corso dei piani su come le banche possano essere congelate per diversi giorni in caso di bancarotta. Il capo dell’Amministrazione bancaria europea, Elke König, vuole fare un ulteriore passo in avanti. Martedì, chiede che in caso di minaccia di bancarotta, le banche dovrebbero essere completamente congelate con tutti i loro conti attivi e passivi
Secondo il  regolamento per le banche dell’area dell’euro ,  in vigore dall’inizio del 2016, è previsto  che  incombenti carenze finanziarie presso le banche devono prima essere mitigati con prestiti creditori subordinati, crediti azionari e risparmi  dei clienti  fino all’8% del patrimonio totale della banca prima che possa essere utilizzato il denaro delle imposte”.
18 novembre 2017

“nessun attacco chimico a Khan Sheikhun” Strage di bambini in Siria, arriva la smentita

tuta gasL’Osservatorio-bufala siriano riesce nel suo intento di screditare Assad. La Mogherini chiede la deposizione del presidente e non sa che l’accusa è tutta un’invenzione
5 Aprile 2017 alle 11:14
Che l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani fosse un organismo-bufala che semina menzogne propagandistiche per danneggiare Assad era già stato denunciato martedì da Matteo Salvini, che aveva ripreso quanto già scoperto a suo tempo da alcuni importanti quotidiani internazionali (ma evidentemente non da quelli nostrani). Ma adesso arriva anche la smentita dei diretti interessati, l’esercito siriano.
Il comando generale delle forze armate siriane “smentisce categoricamente” di avere compiuto un attacco chimico a Khan Sheikhun. Lo si legge in un comunicato diffuso nella serata di martedì dall’agenzia governativa Sana. Le forze armate “non hanno e non useranno mai questi materiali in nessun luogo o momento”, si legge ancora nella nota, in cui si afferma che lo stesso comando generale “ritiene responsabili per l’uso di sostanze chimiche e tossiche i gruppi terroristi e quelli che sono dietro a loro”.
In altre parole, è l’Isis che, nel conflitto sta usando armi proibite, addossandone poi la colpa ai propri avversari. Ed il mondo occidentale abbocca come un pesce alla propaganda del Califfato. Dalla Mogherini a Gentiloni, tutti sono saltati sulla sedia chiedendo giustizia per le atrocità successe in Siria, la prima chiedendo che “la Siria risponda per i suoi crimini di guerra” (e chiedendo la deposizione di Assad, che è proprio quanto l’Osservatorio Siriano cerca di ottenere), il secondo parlando di “orrore senza fine”. Peccato che entrambi se la siano presa con la persona sbagliata.

Mogherini: “Da Putin brutalità in Siria. Solo l’Ue ha piano per la pace”

che come Ue doniamo molto ai siriani sicuramente, soprattutto armi ai tagliagola amici tuoi.
Ma non si può criticare una donna, soprattutto se del Pd (le donne colpevoli di non essere piddine si possono anche tacciare di ogni epiteto dispregiativo, è lecito), partito pacifista ed antirazzista per eccellenza. Mauro Bottarelli ha confutato punto per punto le bestemmie di questa pappagalla della Ue, vedere Ha ragione la Boldrini, combattiamo insieme le bufale. Anzi, facciamone proprio “Piazza pulita”
Mogherini: “I governi sono tutti d’accordo sul fatto che il comportamento della Russia, soprattutto ad Aleppo, è di una brutalità inaccettabile”mogherini1
 
“I governi sono tutti d’accordo sul fatto che il comportamento della Russia, soprattutto ad Aleppo, è di una brutalità inaccettabile”, così come “siamo tutti d’accordo nel dire che con la Russia, sulla Siria e non solo, serve un canale politico aperto.
Le conclusioni del Consiglio europeo includono un mandato per il mio lavoro sulla Siria, compresi anche contatti diretti e continui con tutti. Anche con Mosca”. Così l’Alto rappresentante per la Politica estera, Federica Mogherini, in un’intervista a La Stampa.
Quanto al ruolo dell’Europa, Mogherini ricorda che “per una scelta politica presa molti anni fa, l’Unione europea non è un attore militare sul palcoscenico siriano”, ma sottolinea come “sarebbe riduttivo dire che il nostro è solo un soft power. Siamo gli unici che parlano con tutti e lavoriamo attraverso i nostri rapporti bilaterali per evitare che la Siria diventi un buco nero, un nuovo Iraq o una nuova Libia”. E ancora, sostiene: “Aiutare la Siria in questo momento vuol dire anzitutto evitare di bombardarla. Siamo il principale donatore, dal punto di vista umanitario: quasi tutti gli aiuti che i siriani ricevono arrivano grazie all’Ue e all’Onu che li porta. Scuole per bambini, acqua, medicinali. Il nostro impegno diplomatico comincia da qui”. “
 
Guardando avanti. Ho avviato un dialogo diretto con tutti gli attori regionali: Iran, Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Giordania, Libano, Qatar, Emirati. E con i siriani, con le diverse componenti delle opposizioni e ciò che resta della società civile”. In Europa invece – sostiene Mogherini – “c’è un problema molto serio sul fronte interno delle politiche migratorie. Perché le proposte che la Commissione aveva fatto si sono arenate e perché il Consiglio non trova ancora oggi un punto di convergenza su come affrontare il tema della solidarietà La Commissione continuerà a spingere per un meccanismo di solidarietà interna. Su questo l’Italia può contare di averci dalla sua parte. Ma il nodo va risolto dai governi nazionali, all’interno del Consiglio”.
Luca RomanoDom, 18/12/2016 – 10:29 – FONTE

UE continuerà a imporre sanzioni ai siriani

è una donna del Pd, si sà che è moralmente superiore e pensano al Bene Comune a prescindere. Non si può criticare o si è misogini.

mogherini

L’Unione Europea intende rafforzare le sanzioni contro privati e persone giuridiche che supportano il regime il quale continua e attuare “repressioni” nel paese, dice il comunicato del capo della diplomazia UE Federica Mogherini.

La Mogherini ha nuovamente condannato “le violazioni sistematiche, diffuse e gravi dei diritti umani e le violazioni del diritto umanitario internazionale” in Siria. Il funzionario europeo ha anche chiamato a porre fine a queste violazioni, tra cui “bombardamenti indiscriminati”, che sarebbero stati condotti dal “regime e dai suoi alleati”, così come “l’attacco su larga scala.” Ha inoltre richiesto di porre fine “all’utilizzo della fame dei cittadini per circondare le aree popolate come una tattica di guerra e sfollamento forzato”.

“Tutti i responsabili di tali violazioni, dei crimini contro l’umanità e degli altri gravi crimini internazionali, considerabili reati militari, dovranno pagarne le conseguenze” ha detto il capo della diplomazia europea.

https://it.sputniknews.com/politica/201612103765191-Sanzioni-UE-continuera-imporre-sanzioni-siriani/

UE PROMETTE SOLDI AD ASSAD – PURCHE’ LASCI UN PO’ DI SIRIA AI RIBELLI

vuoi che non fosse l’italiana a tentare la corruzione?

UE PROMETTE SOLDI AD ASSAD – PURCHE’ LASCI UN PO’ DI SIRIA AI RIBELLI

Mentre Aleppo viene liberata e ripulita dai terroristi preferiti dall’Occidente, l’Unione Europea – secondo il britannico Times –   sta per avanzare una proposta al presidente Assad: aiuti  finanziari “considerevoli”  per la ricostruzione,  in cambio di una “autonomia” locale  concessa alla “opposizione” armata  in certe provincie. Secondo il Times l’idea sarebbe stata  ventilata  dalla ‘capo della  diplomazia europea” Federica Mogherini durante  la sua riunione  con la “opposizione siriana” due settimane fa.  Una fonte della  suddetta ‘opposizione’ ha detto al Times: “Ciò che cerca la Mogherini è  far progredire il piano di soluzione degli scontri in Siria. Il piano comprende la transizione, i cui particolari restano vaghi. Ma se  tutte le parti giungono ad intendersi bene e rispettano il piano UE,  è pronta una grande somma di denaro”.  Ormai gli oligarchi europei hanno cessato di ripetere il mantra dettato da Obama – Assad must go, ma contano di consentire la sopravvivenza dei “ribelli”, ossia della guerra civile, pagando. La  motivazione o parte della  scusa, è che la UE preferisce sborsare per non far fronte alle  ondate di fuggitivi dalla Siria.  Sia che credendo alla propria propaganda non abbiano visto che la gran parte della popolazione di Aleppo accoglie l’armata siriana come liberatori, sia che temano non i profughi,  ma   il ritorno degli “oppositori” che hanno armato ed addestrato, e che non sono cittadini siriani assetati di  libertà e pluralismo, ma  spesso europei arruolati dai servizi belgi e francesi.  Ora, secondo un rapporto UE, oltre 1700 di questi  jihadisti sperimentati in guerra sarebbero tornati in Europa.

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La proposta di rimediare coi  soldi al fallimento della politica di Obama-Hollande-Saud,   che ha devastato la Siria  per cinque anni,  ricalca in grande quella avanzata pochi giorni prima dall’inviato Onu De Mistura, che ha  pregato Damasco di lasciare Aleppo Est sotto l’amministrazione della ‘opposizione’  takfira, ma ha un lato specificamente euro-idiota. Certo il governo Assad  avrà bisogno di miliardi per la ricostruzione delle devastazioni;  ma  nella Shanghai Cooperation Organization c’è un paese chiamato Cina, che ha tutti i miliardi  che servono, la voglia di investirli,  e (come in Africa) senza subordinare il finanziamento  a  condizioni moralistiche, rispetto dei “diritti umani” o “democrazia”.   L’effetto sarà di  mandare ancor più saldamente Damasco  al blocco ‘russo-asiatico’.

Egitto collabora con Damasco

Dove  sta convergendo sempre più chiaramente anche il Cairo.  Un reparto di genieri egiziani è sbarcato a Tartous e sarà evidentemente impiegato nello sminamento e nella  bonifica di Aleppo Est liberata, e ovviamente cosparsa di trappole letali dai tagliagole.  Secondo il libanese Al-Akhbar, specialisti militari e di polizia del Cairo sono presenti in diverse basi,  dalla centrale dello stato maggiore siriano di Damasco,  alle basi aeree di Hama ed Hmeimim fino all’aeroporto T-4 allestito ad Est di Homs,  anche per approfittare dell’esperienza maturata dall’armata siriana nella lotta al terrorismo,  visto l’infiltrazione dei takfiri in Sinai:  il gruppo  Ansar Beit-ol-Moqadas »   che compie sanguinosi attentati contro l’esercito egiziano e la popolazione,  rivendica di essere parte di Daesh.   Ha scritto Pars Today: “Attraverso la Siria, Al Sissi vede in qualche modo il proprio possibile futuro, se continua a fidarsi dell’Arabia Saudita” (da cui il Cairo dipende per gli aiuti finanziari).  “Il ministro degli esteri Sameh Choukri, in un discorso all’ONU, ha detto chiaramente che la politica del Cairo è di allontanarsi da Ryad.  Al Sissi non vuol un bagno di sangue alla siriana in casa…in cambio di un  pugno di petrodollari e di promesse vuote”.   Ha appena firmato con Mosca   per la costruzione della prima centrale nucleare in Egitto.

Un altro successo della politica “Assad must go”.

Di fronte a  quella che si profila come la vittoria  strategica e politica di Mosca, Teheran, Hezbollah e Damasco, cosa fanno gli Usa? Approfittano dei due mesi in cui Trump non è ancora insediato per assestare attentati e pugnalate alla schiena, il cui solo scopo  è di “far pagare un prezzo” di sangue  alla Russia, come aveva   annunciato l’ex direttore CIA Michael Morell ad agosto in  tv,  e far sì che  arrivino a  Mosca  “un po’ di sacchi mortuari”, come aveva promesso a settembre John Kirby, il portavoce del Dipartimento di Stato.

Il 5 dicembre, un ospedale mobile che i russi avevano appena finito di allestire per assistere i civili di Aleppo, è  stato bombardato da artiglieria ribelle: due infermiere sono morte, un pediatra ferito ( un colonnello  dei  corpi speciali è stato colpito a morte  in altra circostanza)  numerosi civili in cura.  Il ministro della Difesa di Mosca ha accusato esplicitamente e con rabbia  gli occidentali di aver fornito ai takfiri le coordinate per l’attacco: “il sangue dei nostri soldati è sulle mani di chi ha commissionato l’assassinio. Sì, il sangue dei nostri soldati è sulle vostre mani, signori e signore, patroni di terroristi degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia ed altri paesi e simpatizzanti”.  –Il risultato non pare quello a cui miravano i mandanti degli assassini; secondo i sondaggi, l’opinione pubblica russa s’è indurita ed è disposta ad accettare perdite umane per farla finita in Siria .

assad-festeggiato

Due giorni dopo, mercoledì  7 dicembre,  caccia israeliani hanno attaccato alle 3:30  l’aeroporto militare siriano di Mezzeh, a sud di Damasco, a poca distanza dal palazzo presidenziale di Assad. Secondo il governo siriano, che ha confermato l’attacco, non ci sono state vittime. E’ la seconda pugnalata sionista in dieci giorni: il 30  novembre i caccia di Tsahal  hanno sparato razzi su installazioni militari ad Ovest di Damasco.

Bassezza di Obama

L’8 dicembre, Obama ha levato le restrizioni prima vigenti sulla fornitura di armi ai ‘ribelli’: fra poco gli ultimi  jihadisti rimasti riceveranno i missili a spalla anti-aerei e i razzi anticarro necessari a nient’altro che   a “far pagare un prezzo” di sangue a Mosca.  Poche ore prima, tramite  Kerry e con l’appoggio dell’ONU,  Obama aveva chiesto una tregua ad Aleppo, allo scopo di far esfiltrare  dalla sacca  i suoi jihadisti e (ritengono i servizi siriani)  gli ufficiali americani (inglesi? Israeliani?)  che li hanno comandati fino all’ultimo. Richiesta respinta da Mosca e Pechino  al consiglio di sicurezza, dopo il bombardamento dell’ospedale da campo russo per i civili,  che la “comunità internazionale” non ha condannato (comportamento “inaccettabile”, ha detto  Putin). Mosca e Damasco hanno acconsentito  alla resa di circa 3 mila terroristi in Aleppo Est, consentendo loro di  uscirne con le famiglie; per  quelli che han voluto restare con le armi in pugno,  parlato di sterminio ( il modus operandi di Putin contro il terrorismo in Cecenia).

Contrariamente a quel che hanno raccontato per anni i governi e i media,  quando l’armata siriana  libera i quartieri di Aleppo, la popolazione li saluta e  festeggia con gioia: gli oppressori  dunque non sono  i lealisti di Assad, ma i tagliagole di Daesh, Al Nusra o come  si chiamano i wahabiti al captagon.  Al punto che Assad ha  ventilato di voler andare in visita alla città liberata; gli occidentali temono che la visita si trasformi di una manifestazione-monstre a favore del regime, smentendo la narrativa della supposta “opposizione democratica”  che d Aleppo combatte per la propria libertà.

 

Così la popolazione di Aleppo Est accoglie le truppe siriane
Così la popolazione di Aleppo Est accoglie le truppe siriane

Staffan De Mistura ha dichiarato giorni fa a Roma che “Aleppo Est può cadere in mano al governo da qui alla fine anno”:  ha usato la parola “cadere in mano”, non “essere liberata”. La Mogherini  ha adottato  all’incirca   lo stesso linguaggio: “Non possiamo far passare il messaggio  che Aleppo è perduta, che noi giriamo la pagina. No, dobbiamo ancora salvare  la popolazione di Aleppo,  proteggere i civili …”.

http://enpi-info.eu/mainmed.php?id=47463&id_type=1&lang_id=469

Aleppo non è “perduta” , ma recuperata – se non si è complici degli islamisti wahabiti. Ma la Mogherini ha un suo modo di raccontare le cose:  “Noi siamo i soli, non uno fra gli altri, bensì i soli che hanno fornito  aiuto umanitario in Siria”, ha detto parlando a nome della UE.

http://syria.mil.ru/fr/index/syria/reconciliation_bulletin.htm

Piccola correzione: la Russia ha inoltrato e  inoltra in Siria tonnellate di aiuti alimentari, carichi di cereali, medicinali anche per ponte aereo.

http://syria.mil.ru/fr/index/syria/reconciliation_bulletin.htm

Piccolo dettaglio: gli aiuti alimentari inviati della UE sono stati esclusivamente diretti ad Aleppo Est, ossia ai terroristi. Di Aleppo Ovest, la UE si è occupata in un solo modo: esigendo magazzini dove ammassare  gli aiuti   da consegnare  ai takfiri ad Est; nemmeno un cioccolatino ad Aleppo Ovest, contro cui la UE applica (come a tutta la Siria sotto il governo Assad)  le più dure sanzioni.  Adesso, via via che si liberano i quartieri di Aleppo Est, si è scoperto che i  takfiri non distribuivano affatto gli aiuti alimentari alla popolazione; se li tenevano o vendevano a caro prezzo; hanno usato i sacchi di cibo targati ONU o Croce Rossa p er rafforzare le protezioni delle loro postazioni, come fossero sacchetti di sabbia. (qui la foto):

 

 

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Takfiri usavano sacchi di aiuti come sacchi di sabbia

 

 

 

 

 

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  9 dicembre 2016

https://fr.sputniknews.com/presse/201612021028984785-rebelles-alep-aide-humanitaire-onu-proteger/