In Francia esplosione in una centrale nucleare, cinque intossicati. Esclusi rischi contaminazione

ovviamente niente di grave ed ovviamente fidiamoci….


Il prefetto di zona, Jacques Witkowski, ha riferito che «i feriti sono stati dichiarati indenni». Ha poi annunciato l’apertura di «un’indagine tecnica»
 
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La centrale nucleare di Flamanville
L’incidente alla centrale nucleare di Flamanville, nel nord-ovest della Francia, «è finito»: è quanto annuncia la prefettura locale. L’esplosione, secondo il sito internet del giornale Ouest-France, ha causato almeno cinque feriti lievi. Si è verificato nella sala macchine, dove non ci sono elementi radioattivi. Subito scartata l’eventualità di contaminazione: “Non c’è nessun rischio nucleare”, garantisce la prefettura di zona, precisando che l’esplosione si è verificata intorno alle 10.
 
I soccorsi sono giunti nella zona ed è subito scattata l’operazione dei vigili del fuoco. Secondo BFM-TV, intorno alle dodici, l’incendio era quasi interamente domato. Cinque persone sono rimaste “leggermente intossicate” e uno dei reattori “è stato spento per precauzione”, precisano ile autorità transalpine.
Lo scorso novembre, Pierre-Franck Chevet, il presidente dell’Authority di Parigi sulla sicurezza nucleare (Asn), aveva lanciato l’allarme sulla sicurezza delle centrali transalpine. insistendo sul’esigenza di “ripensare” l’intera “catena di controllo” per rendere l’atomo più sicuro.
Contattato telefonicamente da BFM-TV, il prefetto di zona, Jacques Witkowski, ha riferito che le cinque persone leggermente intossicate “sono state dichiarate indenni”. Ha poi annunciato l’apertura di un’”indagine tecnica” per determinare le cause dell’incidente verificatosi su “un banale impianto elettrico” nella zona del reattore numero 1 di Flamanville. Witkowski evoca un “surriscaldamento sulle guaine dei macchinari” che avrebbe causato la detonazione a cui è seguita la fuoriuscita di fumo in un comparto “che non ha nulla a che vedere con l’area nucleare”.
Pubblicato il 09/02/2017  -Ultima modifica il 09/02/2017 alle ore 13:01
paolo levi
parigi