Archivio tag: discriminazione
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sono morti numerosi senza tetto quest’inverno, ma non chiamatela strage. Siamo un paese civile e democratico no? Qui sotto riportate solo alcune di queste morti, non se ne deve parlare. Per loro niente solidarietà, niente posto in albergo.Tra di loro ci sono anche stranieri, ma stranieri di serie B, quelli che non fruttano 35 euro al giorno come i due senza tetto polacchi morti a Firenze.
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CRONACA 06.01.2018
L’ultimo morto, probabilmente per il freddo, ieri a Roma vicino alla stazione Tiburtina. in tutto tre solo ieri deceduti in varie citta italiane per il freddo. E in queste ore si rialza la voce delle associzioni che aiutano i poveri i senza dimora affinche le istituzioni siano più sensibili di fronte alle situzioni di emergenza
di Carmelo Schininà
50 italiani chiedono asilo in chiesa, Caritas sbarra le porte: “Noi aiutiamo solo immigrati”, al freddo da 5 notti
ci sono riferimenti a persone, dichiarazioni, luoghi ben precisi, PRIMA DI ETICHETTARE QUESTA RIVOLTANTE VICENDA come fake news o propaganda leghista per scaricarsi la coscienza, VERIFCATE.
Meglio dedicarsi alle scaramucce di un infermiere italiano contro un altro infermiere straniero.
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IL DUMPING SOCIALE E’ LEGGE.
oltre a mafia capitale international finanziata dai contribuenti italiani, ORA SI AGGIUNGE IL SETTORE FORMAZIONE, chissà appannaggio di chi, non ci vorrà una scienza per indovinarlo. Così.le COOP che “ospitano” a spese nostre questi migranti, fanno anche da ufficio di collocamento offrendoli ad un costo promozionale completano il cerchio dell’ingrasso. Peccato non paghino vitto e alloggio ai ragazzi disoccupati italiani, ma non è razzismo e discriminazione, E’ SERVILISMO CAPITALISTA.
Sarebbe bello per chi si occupa di economia poter parlare di come superare l’attuale modello economico tanto fallimentare quanto tenuto artificiosamente e ostinatamente in vita. Sarebbe bello e soprattutto utile concentrarsi sui modelli di sviluppo alternativi, ma purtroppo la situazione di emergenza che stiamo vivendo impone al nostro senso civico e morale di non abbassare la soglia di attenzione sulla questione dei migranti.
Già perché non c’è “solo” il vaso di Pandora delle ONG che è stato scoperchiato, con tanto di business collaterale di gommoni cinesi venduti on line come “refugee boat”, lo ius soli sempre in agguato pronto per essere approvato. No, mentre tutti siamo basiti dalle prove delle organizzazioni pseudo umanitarie che trattano amichevolmente con gli scafisti , come se fossero dei colleghi, da Torino arriva, piuttosto in sordina, una notizia choc: il rilascio dei permessi di soggiorno speciale per i migranti che lavorano con il riconoscimento dei “percorsi di integrazione sociale attraverso gli inserimenti lavorativi”. Si tratta di protezione umanitaria della durata di due anni a migranti che non rispondono ai requisiti per ottenere il diritto allo status di rifugiato.
E’ la prima volta in Italia. Un precedente pericoloso e esplosivo, che apre la strada a quello che da tempo si temeva: la legalizzazione di un esercito industriale di riserva pronto per essere sfruttato. L’iniziativa è partita da cento aziende torinesi che hanno scritto una lettera al prefetto, al sindaco e al governatore: “Metteteci nelle condizioni di assumere i migranti”.
Migranti avviati al lavoro
Dietro l’iter che in pochi mesi ha portato le richieste da parte dei datori di lavoro a essere accettate e ad aprire la strada a un nuovo percorso giurisprudenziale c’è, come di consueto, il lavoro di mediazione di un’organizzazione no profit, Senzastrada, che si batte per dare lavoro ai clandestini. Cosa avrà spinto le aziende e gli operatori commerciali torinesi a offrire lavoro a degli immigrati che non fuggono da guerre e condizioni tali da giustificare lo status di rifugiato, preferendoli al 40% di giovani disoccupati italiani? Una nuova forma di razzismo al contrario -per cui italiano è brutto mentre nero è sinonimo di progressismo e filantropia- o condizioni di lavoro ai limiti del disumano che solo chi non ha mai conosciuto lo stato di diritto del lavoratore può accettare?
Forse entrambe le motivazioni, di certo ora esiste il precedente giuridico per realizzare quell’esercito di lavoratori/schiavi, sottopagati e senza diritti, che dalla caduta del keynesismo rappresenta l’obiettivo ultimo degli economisti neoliberisti.
Disoccupati italiani in fila all’Ufficio di Collocamento
Si importano masse di giovani aitanti e disposti a tutto, si concede un permesso di soggiorno di due anni, vengono sfruttati senza diritti e con paghe da Terzo Mondo e, una volta esaurito il loro compito, vengono rimpiazzati con flussi migratori sempre vigorosi, che intanto generano profitti e speculazioni su cui si arricchisce il nuovo floridissimo mercato nero. Per i disoccupati italiani non c’è speranza, la legge della concorrenza applicata alla merce umana non fa sconti e per i prodotti fuori mercato non resta che la sostituzione.
di Ilaria Bifarini Fonte: Scenari Economici- Ago 08, 2017
http://www.controinformazione.info/migranti-sentenza-choc-permesso-di-soggiorno-speciale-per-i-non-rifugiati/