Il vostro Samsung e il vostro iPhone vi sorvegliano… e se non vi comportate bene, la vostra auto vi ucciderà

zenwheels-tiny-remote-control-car-iphoneQuella mattina di Halloween è decollato da New York JFK il volo Egypt Air 990, un Boeing 767 diretto in Egitto, al Cairo. L’aereo aveva a bordo 22 militari egiziani di alto rango che avevano appena ricevuto una formazione speciale negli Stati Uniti — attirati in questa trappola dall’esca dell’inconsueta condivisione di informazioni militari. Verso le 2:00 am, secondo il registratore vocale il pilota dice di andare in bagno. Il pilota e il copilota sono egiziani e parlano in arabo. Ma improvvisamente si sente una voce in inglese nella registrazione: “control it” (“controllalo”). Poi l’aeromobile cambia rotta mentre c’è ancora il pilota automatico. Il pilota risponde a questo evento esclamando una preghiera: “Taw ak kalt ala Allah”, più o meno equivalente a “Che Iddio ci aiuti!” “che Iddio ci protegga!” FONTE (2009)

L’attacco contro la Smart TV Samsung è stato lanciato in collaborazione con i britannici MI5 e BTSS.
Si mette la TV bersaglio in una modalità ‘falso-spento’, cosicché il proprietario crede che la tv sia spenta quando in realtà è accesa. Nella modalità ‘fake-off’, la tv opera come un bug, registrando conversazioni in camera ed inviandole, via internet, ad un server segreto della CIA.
Nell’ottobre 2014, la CIA voleva anche infiltrare i sistemi di controllo delle moderne auto e camion. Lo scopo di tale controllo non è chiaro, ma permetterebbe di commettere omicidi praticamente non rilevabili.
Il ramo dispositivi mobili (MDB) della CIA ha fatto numerosi test per controllare smartphone da remoto. Si possono infatti infettare e riprogrammare telefonini, in modo che la CIA riceva geolocalizzazione, audio e sms degli utenti, così come si possono attivare di nascosto fotocamera e microfono.
 
Nonostante la quota minoritaria di iPhone nel mercato globale degli smartphone nel 2016 (14,5%), un’unità speciale alla MDB produce malware per infestare, controllare e raccogliere dati da iPhone e altri prodotti Apple, come iPad, che hanno iOS.
L’arsenale della CIA comprende numerosi virus informatici, locali e remoti, sviluppati internamente, ottenuti da GCHQ (il britannico Quartier generale del governo per le comunicazioni), NSA ed FBI oppure acquistati da contractor di armi informatiche, come Baitshop. La grande attenzione posta su iOS può essere spiegata dalla popolarità di iPhone tra le élite.
Un’unità simile monitora Google Android, usato dalla maggior parte degli smartphone (~85%), tra i quali Samsung, HTC e Sony. 1,15 miliardi di telefoni Android sono stati venduti l’anno scorso. “Year Zero” mostra come dal 2016 la CIA aveva “manomesso” 24 Android.
Queste tecnologie permettono ai servizi segreti americani di aggirare la cifratura di WhatsApp, Signal, Telegram, Wiebo, Confide e Cloackman, hackerando gli smartphone sui quali sono installati e raccogliendo audio e messaggi prima che la crittografia intervenga.
Pepe Escobar Mar 08, 2017

Udo Ulfkotte è morto. A 56 anni. Aveva rivelato che giornalisti sono “comprati” dalla Cia. I colleghi esultano.

udo-ulfkotteUdo Ulfkotte  è morto, improvvisamente, dicono di attacco cardiaco.  Aveva 56 a  anni.
Ulfkotte era il giornalista, che, dopo aver lavorato  al Frankgfurter Allgemeine Zeitung, rivelò come lui ed altre “firme”   fossero al soldo dei servizi americani.. Il suo libro, “Giornalisti Comprati” (2014), descrive i metodi con cui la Cia imbecca, istruisce, paga (fino a 20 mila dollari) giornalisti  tedeschi ma anche italiani  perché scrivano articoli favorevoli alle politiche americane.
«Prima di tutto» ha raccontato  «è necessario rendere autorevole il giornalista a libro paga, facendo riportare i suoi articoli, dandogli copertura internazionale e premiando i suoi libri. Molti premi letterari non sono che premi alla fedeltà  propagandistica  [..] In occasione della  crisi libica del 2011, ha raccontato di come fu  imbeccato dai servizi germanici perché annunciasse sul suo giornale, come fosse un fatto assodato, che Gheddafi  era in possesso di armi chimiche ed era pronto ad usarle contro   il suo popolo inerme. […] Se invece si trasgredisce la linea filoatlantica le conseguenze sono altrettanto note, ovvero la perdita del lavoro, il triste isolamento professionale, fino alle minacce dirette e alle persecuzioni (lui stesso sostiene di aver subito sei perquisizioni nella sua abitazione con l’accusa di aver rivelato segreti di stato)”.
(Marcello D’Addabbo – ladagadinchiostro.com).
Insomma è stato il primo a rendere pubblico il fatto che i media scrivono “fake news” (notizie false)  a pagamento.  Oggi  sono i media ad accusare i social di diffondere notizie false.
Dopo essere stato bollato come pazzo dal suo ex giornale, la FAZ, Udo Ulfkotte ha preso posizioni di veemente denuncia di Angela Merkel,  della sua  gestione dell’euro,  e della sua politica di “accoglienza” di centinaia di migliaia di islamici.   “Die Asyl  Industrie”, “Mekka Deutschland”  sono i titoli dei suoi più recenti saggi.
Può essere stato ucciso?
Un  suo corrispondente, l’informatico e autore di blog alternativo Hadmuth Danisch, riferisce di una mail di Udo;   stava cercando  anche da lui se aveva   informazioni sulle violazioni della Costituzione da parte della Cancelliera, e si stupiva di non trovare nulla o quasi.  La mail è del 10 gennaio:
“Domanda a tutto tondo:  tranne il libro di testo dal professor Otto Depp Heuer ( “Lo stato della crisi dei rifugiati”) sono state altre pubblicazioni su Angela Merkel e il loro sistematiche violazioni di legge dal suo insediamento? ì Voglio dire:  Atomausstieg (?) , salvataggio delle banche, apertura delle frontiere, violazioni di Lisbona, Maastricht, Dublino, Schengen, ecc … Chi conosce  un buon lavoro-up professionali di illegalità  ? Non intendo trattati di psicologi sulla malattia mentale  del leader amato  che si suppone tanto amato, non biografie di Angela Merkel – in realtà solo illegalità e letteratura profonda … Sì, lo so, c’è Di Fabio, ma altri?”.   Udo di Fabio qui citato  è  un giurista importrante, che è stato giudice della Corte costituzionale tedesca  fino al 2011, e  che ha scritto un saggio  in cui descrive Angela Merkel “spaccatrice della Costituzione” (Verfassungsbrecherin)
Danisch ammette di aver risposto distrattamente (“Non è il mio campo e  ho i guai miei…”. Il 12, ha ricevuto un’altra mail da Ulfkotte:Data: Giovedì, 12 Gennaio 2017 21:58:12 +0100Da: Udo Ulfkotte <udo@ulfkotte.de>A: ‘Hadmut Danisch’ <hadmut@danisch.de>Oggetto: Re: Richiesta di Udo Ulfkotte
…centinaia di migliaia, forse milioni di persone discutono di possibili violazioni legali di Angela Merkel, e non c’è altro che un  singolo opuscolo  (edito  dal  Professor Otto Depenheuer)  con  brevi testi di alcuni docenti.  In che paese viviamo? Non una tesi di dottorato, non  saggi specialistici eccetera.  Se vuoi conoscere   dal punto di vista giuridico quali leggi specificamente la Merkel abbialo infranto – perché non c’è dubbio che ne ha violate  – non trovi NIENTE. Perché?”.
24 ore dopo era morto. Mmmm, commenta Danisch.
Effettivamente, quando si cercano informazioni sul web  su temi  seriamente critici di german-journalists-si-rallegranoAngela, non viene fuori praticamente nulla. “Not Found”; “Error”, eccetera. Dicono che Ulfkotte avesse già avuto tre infarti.   Fatto sta che trovo  questa notizia: “Ahahahah! Esultanza fra i gironalisti tedeschi per la morte del loro collega critico dell’immigrazione”. “Udo Ulfkotte è morto! Brindiamo!”
15 gennaio 2017

Rivelazioni dell’ex presidente Tunisino: fu la CIA a scatenare la Primavera Araba a Tunisi in coordinamento con gli jihadisti

peccato che da noi il suicidio di Michele, 30 anni, non abbia dato il via ad alcuna ribellione “spontanea” ma sia stato deriso dall’intellighenzia che detesta il popolo.

attaque-tunisie-ben-guerdane
Miliziani in Tunisia
Sei anni dopo il suo rovesciamento, l’ex presidente tunisino Ben Alì, ha lanciato un messaggio al suo popolo in cui accusa la CIA di aver scatenato la “Primavera Araba” in coordinamento con gli jihadisti. Il messaggio lo ha pubblicato l’agenzia di stampa Jamahiriya News popchi giorni fa, ignorato dai media occidentali.
Presentato dalla stampa occidentale come “un dittatore”, Ben Alì ha governato la Tunisia dal 1987 fino al Gennaio del 2011, quando, con il pretesto di un piccolo commerciante che si era suicidato in pubblico, i servizi di intelligence di USA e Francia e Regno Unito, approfittarono dell’episodio per innescare una rivolta di piazza che aveva il fine di destabilizzare la Tunisia ed il mondo arabo. Così iniziò la Primavera Araba.
Secondo Ben Alì, i piani  della CIA si iniziarono a tramare nel 2007 perchè il suo governo aveva rifiutato di cedere agli Stati Uniti la base militare di Biserta e perchè la Tunisia non accettò di indurire il blocco economico contro la Libia, come chiedeva Washington.
L’anno successivo, Condolezza Rice, consigliere per la Sicurezza di Obama, si presentò a Tunisi per creare un “centro” che doveva educare la gioventù tunisina a difendere i diritti umani, a cui il governo di Ben Alì gli rispose: “Signora perchè questo centro non lo va a realizzare in Israele”? Alla Rice la domanda non fu per nulla gradita tanto che sospese le interviste che aveva programmato, fece le valige e prese l’aereo di ritorno nello stesso giorno del suo arrivo.
Quando il governo tunisino ebbe la consapevolezza che gli USA stavano preparando il suo rovesciamento, Ben Alì domandò cosa ne sapesse Alì Seriati, il quale gli rispose che si trattava di informazioni false. Tutto si trovava già sotto il controllo della CIA. Mancava una settimana all’episodio del suicidio in piazza del commerciante.
Il 14 Gennaio, Ben Alì accompagnò all’aereoporto sua moglie e suo figlio, perchè abbandonassero il paese per causa dell’incertezza politica e, quando si disponeva a ritornare nel palazzo Presidenziale, incontrò il Seriati in aereoporto il quale lo consigliò di prendere un aereo e partire, con una velata minaccia: la sua vita si trova in pericolo. Avrebbe avuto occasione di tornare quando si fosse ristabilita la calma.
Avvenne come in altre situazioni simili di rivoluzioni di colori, primavere o nella piazza di Maidan, così presto iniziarono le uccisioni, causate da francotiratori nascosti che sparavano in modo indiscriminato per provocare rabbia nelle moltitudini contro il governo e seminare il caos. La CIA aveva formato squadroni della morte, finanziati dal Qatar, con gli jihadisti di “Ennahda” e o con mercenari provenienti da paesi vicini, incluso dalla Bosnia.
Nel suo messaggio Ben Alì segnala direttamente il movimento islámico Ennahda come parte integrante del Golpe, ed incluso avendo armato e addestrato militarmente la propria gioventù. L’ex presidente si mostra meravigliato per la vicinanza che la Ennahda aveva con la CIA e per il fatto che nessuno abbia domandato chi  aveva dato l’ordine di sparare contro la moltitudine, nonostante che alcuni dei  francotiratori furono arrestati nella stessa notte degli avvenimenti.  L’ex presidente deposto aggiunge che gli spari proseguirono fino a che lui se ne andò in esilio in Arabia Sudita. Dopo il Golpe, gli islamisti della Ennahda si presentarono davanti alla popolazione come vittime delle uccisioni.
Bel Alì termina il suo racconto assicurando che oggi Tunisi è un rifugio per i servizi segreti stranieri e per le bande criminali, sotto il patrocinio della CIA.
L’accordo per realizzare una base militare USA in Tunisia, già si è firmato. Questo fu il motivo ultimo dell’inizio della “Primavera Araba” in Tunisia e nel mondo arabo.
Il racconto dell’ex presidente tunisino sarebbe risultato un poco più completo se anche lui avesse ammesso le proprie responsabilità, questo però significava chiedere molto.
Traduzione: L.Lago
Feb 04, 2017

Putin avverte di un prossimo colpo di Stato contro Trump

Donald-Trump-3Due polemici giornali dell’establishment USA titolano senza sottefugi l’intenzione di Trump, già istallatosi come 45° prersidente degli USA. Il Washinbgton Post (WP) titola “Il presidente promette di togliere il potere alle elites di Washington e collocare gli USA per primi, oltre a voler mettere fine al massacro sociale statunitense, con riferimento alla disoccupazione della classe media spodestata.
Più angustiato il New York Times (NYT) titola: Trump rinuncia alla classe politica del paese e subtitola “Il Presidente qualifica l’establishment come sporco e corrotto”: e non è forse questa la verità?
Paul Craig Roberts (PCR) –ex assistente e segretario del Tesoro di Reagan, editore associato del Wall Street Journal ( WSJ) e autore di tre importanti libri: “La minaccia dei neocons all’ ordine mondiale”; Come si sono  persi gli  USA e “Il Fallimento   del capitalismo neoliberal”– si scaglia sul  suo portale  contro  i  due  portavoce dell’ establishment, il WP e il  NYT, scettici  sul   discorso di Trump e  sul  “forte attacco al rapace e  inmorael establish-ment governante. Vedi: Paul Craig Roberts
Trump ha promesso di governare con i cittadini abbandonati dall’establishment, con coloro con cui si collegherà mediante i suoi twits: una mescolanza insolita di plutocrazia con la oclocrazia (predominio delle masse) ! Lo stesso Obama, prima di congedarsi, ha consigliato di non sottovalutare (sic) questo tipo, uno che si collega molto bene con i suoi seguaci e che vuole rappresentare il candidato del cambiamento.
Obama ha lasciato in eredità tanto il caos globale come un paese diviso dove si prospetta una impensabile guerra dei sessi tra i suprematisti bianchi  “machos”, WASP (white, anglosaxon, protestant), devoti a Trump, e la marcia impattante di mezzo milione di donne a Washington, sospinti da Hollywood, all’unisono con altre 600 marce  affratellate nel resto degli USA e nel mondo.
Gli Stati Uniti sono un paese diviso, secondo The Hill. Rimane  descritto in sintesi: gli USA sono un paese severamente fratturato a tutti i livelli.
Perfino al livello teologico si manifesta questa frattura tettonica degli USA, in una franca decadenza interna e globale: uno dei predicatori della stessa messa, precedente al giuramento di Trump,  è stato Robert Jeffres, cristiano battista del sud che ha condannatol’Islam ed il mormonismo (i cui seguaci abbondano nella CIA), il quale ha eslcamato che “Dio non è contro l’edificazione dei muri”.
Per P.C. Roberts, l’arrivo di Trump costituisce una dichiarazione di guerra, molto più pericolosa per lui che non se avesse dichiarato guerra contro la Russia o la Cina. Roberts commenta che non esiste dubbio che Trump si è trasformato in un obiettivo di assassinio (sic) fino a quando la CIA non finirà con l’ arrendersi o con l’ allontanarsi (dal potere).
In aggiunta al conosciuto budget ufficiale dei 50 mila milioni di dollari all’anno, P.C.Roberts, che era stato al corrente delle nascoste fonti finanziarie del Minotauro statunitense, rivela che la CIA è una organizzazione globale. I suoi lucrativi affari le fanno derivare entrate indipendenti dal budget degli USA ed è in grado di svolgere operazioni in modo indipendente dal presidente e ancora del suo stesso direttore, quando la CIA aveva una storia di più di 70 anni, sempre trincerata nei suoi segreti senza mai essere scomparsa.
SALTILLO, COAHUILA, 19NOVIEMBRE2012.-  Esta tarde se registró un enfrentamiento entre elementos policiacos y un grupo de delincuentes, lo cual activó la alerta roja, dejando como saldo dos delincuentes abatidos, uno detenido y un elemento policiaco herido. FOTO: CUARTOSCURO.COM

SALTILLO, COAHUILA, 19NOVIEMBRE2012.-
Esta tarde se registró un enfrentamiento entre elementos policiacos y un grupo de delincuentes, lo cual activó la alerta roja, dejando como saldo dos delincuentes abatidos, uno detenido y un elemento policiaco herido.
FOTO: CUARTOSCURO.COM

Sicari addestrati dalla CIA in Messico
Sembra chiaro che si è scatenata una guerra sotterranea tra il Pentagono e la CIA, mentre Trump ha aperto molti fronti, contemporaneamente, contro gli onnipotenti rivali: contro le due dinastie liquidate, quella dei Bush e quella dei Clinton, oltre ad Obama; contro la CIA; contro Hollywood; contro i multimedia, in particolare la CNN; contro il megaspeculatore fomentatore del caos globale George Soros, ecc..
Io, personalmente  avevo avvisato che è in pericolo la vita di Trump, come ha sostenuto successivamente anche il parlamentare britannico George Gallloway, il quale mette in allerta “che la CIA sta preparando l’assassinio di Trump”.
Prima di partire, l’ex direttore della CIA John Brennan ha lanciato un avvertimento (di stile mafioso) a Trump di “misurare le sue parole”, e lo ha criticato per non comprendere la minaccia della Russia agli USA.
Lo zar Vlady Putin ha messo in guardia da un possibile golpe silenzioso, come accaduto in Ucraina nella piazza Maidan di Kiev, contro Trump che ha coalizzato a “Tiro e Troiani” dell’onnipotente establishment, oggetto di disprezzo e rabbia popolare. Non lo dice uno chiunque , ma lo dice uno zar russo, che dispone di informazioni privilegiate.
A giudizio di Putin, tutta la lasciva campagna russofobica cerca di delegittimare Trump con gli stessi metodi nello stile Maidan, utilizzato nel 2014 in Ucraina, dove fu deposto il presidente legittimamente eletto Yanukovich, in un golpe presumibilmente orchestrato dallo spionaggio statunitense e dal suo Dipartimento di Stato.
Per Putin, le persone  che fabbricano false notizie contro Trump, che le preconfezionano e le utilizzano in una battaglia politica, sono peggiori delle prostitute (sic) perchè non hanno alcun limite morale.
Un altro obiettivo, secondo Putin, della mania russofobica, è quella di bloccare le mani preventivamente allo stesso Trump, per evitare che possa migliorare le relazioni tra gli USA e la Russia, quando il cambiamento di paradigma pregiudicherebbe interessi fossilizzati. Se non accade nulla di eclatante nei giorni prossimi, Putin si prepara a chiamare Trump.
Il nuovo leader della minoranza (Partito Democratico), il polemico Charles Schumer, intimo dei Clinton e dei Soros, ha commentato che “la comunità di spionaggio disponeva di “sei modalità di riscuotere” le sue fatture contro Trump.
Il confronto è molto intenso e profondo, con intonazioni da guerra civile, anche non ci si azzarda a pronunciare questa con il suo vero nome.
Nello scongelato Forum Economico Mondiale di Davos (controllato da Soros), l’uscente segretario di Stato, John Kerry, ha predetto che Trump durerà al massimo “uno o due anni”, o quello che sarà.
Zero Hedge aggiunge che nessun presidente, dai tempi di John F. Kennedy, si era azzardato ad affrontare la CIA, che può scegliere di agire con misure di rappresaglia.
L’establishment cerca di dilegittimare, al prezzo che sia- come il sordido libercolo predisposto dall’M16 e triangolato dai nemici di Trump nel Partito Democratico e nel settore sorosiano del Partito Repubblicano con il super falco senatore John McCain-, si solleverebbe il tentativo di spodestare Trump per ottenere questo attraverso un minaccioso impeachment legislativo o interamente, con la sua liquidazione fisica, come ha reclamato uno “pseudofascista” con maschera da ideologo culturale, della doppia fonte di disinformazione Televisa/Univision.
L’avvenimento dell’inizio dell’era di Trump costituisce un cambiamento tettonico di paradigma con ripercussioni a livello regionale (con il Messico) e globali (con Cina ed Europa).
Il conservatore cattolico Pat Buchanan, un prominente advisor dell’ex presidente Nixon, Ford e Reagan, sentenzia che, con Trump, arriva l’avvenimento di una nuova era, la cui caratteristica è il patriottismo economico e l’etnonazionalismo (sic), che è in ascesa in tutte le parti del mondo.
Per Pat Buchanan, il vero pericolo per gli USA viene dal sud del pianeta, dove abbondano i migranti giovani.
La nuova era è un enigma: inizierà Trump il suo volo domestico e geostrategico o sarà brutalmente trattenuto dall’establishment degli USA ancora oggi onnipotente e impunito per i suoi crimini?
Fonte: La Jornada Gen 23, 2017 di   Alfredo Jalife Rahme
Traduzione: Luciano Lago