Liguria, gli ospedali sono al collasso

pronto soccorso GEstrano, ci tengono così tanto alla salute dei propri cittadini tanto da essere l’unico paese ad obbligare a ben 10 vaccinazioni, per fortuna che pagare le tasse serviva per garantire i servizi, ma quale disastro tanto sti manager, assessori e consiglieri se hanno bisogno mica si devono mischiare con i comuni mortali


Liguria, gli ospedali sono al collasso
 
Genova – Pronto soccorso liguri in piena emergenza da giorni, tra medici in ferie e picco influenzale che si è presentato prima delle previsioni: sovraffollamento di malati, ambulanze in coda, attese oltre le 6 ore, da Genova a Sanremo, da Lavagna a Imperia, la situazione è critica.
E i reparti in ginocchio sono subito diventati un caso politico : con il Pd che da una parte accusa la giunta regionale di impreparazione chiedendo le dimissioni del commissario di Alisa, Locatelli, e dall’altra l’assessore Viale che garantisce che «il sistema ha retto».
La Regione: «Non si può parlare di catastrofe»
Questa mattina si è tenuta nella sede di Alisa la riunione dei Diar, i dipartimenti Interaziendali Regionali del sistema dell’emergenza-urgenza proprio per fare il punto sulla situazione nei pronto soccorso in occasione del picco influenzale.
 
L’assessore Viale ha parlato di «influenza in anticipo per la seconda volta in 15 anni» e di aumento delle polmoniti», ribadendo che «il sistema nel complesso ha retto, anche se era sotto stress: i tempi di trattamento per i “codici gialli” e “rossi” previsti nel Piano nazionale Emergenza sono stati rispettati in tutta la Liguria. Per i “codici verdi” e “bianchi” le attese sono state più lunghe, ma in un giorno in cui il San Martino tratta 270 accessi non si può parlare di catastrofe».
Ancora: «Dalle 60 barelle in corridoio che erano abituali al primo piano al San Martino si è passati a 15-20. Al Villa Scassi ci sono problemi strutturali e li conosciamo, per questo abbiamo previsto un nuovo ospedale a Ponente».
Da parte sua, il direttore dell’agenzia Alisa, Walter Locatelli, ha difeso la programmazione dell’attivazione delle unità di crisi ed evidenziato l’afflusso di turisti: «Nelle Asl imperiesi e savonesi c’è stata una percentuale del 20% e oltre di accessi da fuori regione».
 
Che cosa farà la Regione
In ogni caso, fra le misure che saranno attivate sino all’ 8 gennaio ci sono:
– 15 posti letto in più al Villa Scassi per post acuti;
– 12 posti letto supplementari al Galliera in unità di crisi;
– nuove linee telefoniche per la guardia medica.
 
Chi c’era alla riunione
Alla riunione dei Diar hanno partecipato, oltre a Locatelli e alla Viale: Stefano Ferlito (Ds Asl1), Luca Corti (Asl2), Luigi Bottaro (Asl3), Michele Orlandini (Ds Asl4), Maria Antonietta Banchero (Ds Asl5), Sergio Vigna (Ds Alisa), Giovanni La Valle (Ds San Martino), Angelo Grattarola (responsabile Emergenze del San Martino), Adriano Lagostena (Dg Galliera), Giuliano Lo Pinto (Ds Galliera), Silvio Del Buono (Ds Gaslini) e Andrea Stimamiglio (federazione dei Medici di famiglia).
Sanità 03 gennaio 2018 Emanuele Rossi