Arriva la stangata: +952 euro a famiglia da gennaio

Gentiloni si vive megliotanto gli italiani stanno benissimo, solo le banche soffrono ed i poveri dobbiamo importarli. I 10 milioni di indigenti in Italia? SOLO UNA FAKE NEWS. Il regime kompagno che difende i deboli e gli ultimi (si si certo, prima bisogna eleggerli per contenere i destri, poi fanno le porcate e basta dire “ah ma mica è sinistra quella”)

Arriva la stangata: +952 euro a famiglia da gennaio

Pubblicato il: 26/12/2017 12:50

Dalle bollette della luce ai pedaggi autostradali. Passando per assicurazioni, servizi bancari, prodotti per la casa e spese scolastiche. Con il nuovo anno arriva anche la consueta stangata di prezzi e tariffe che toccherà quota +952 euro annui per una famiglia media. “Mentre, secondo le ultime stime Istat, cresce il rischio povertà o esclusione sociale – sottolinea in una nota Elio Lannutti di Adusbef – con la popolazione esposta a rischio pari a 18.136.663 individui, superiore di 5.255.000 unità rispetto al target UE previsto, una disuguaglianza dei redditi maggiore rispetto alla media dei Paesi europei, si profilano ulteriori salassi per le tasche dei cittadini dal 1 gennaio 2018, stimati da Adusbef in 952 euro a famiglia”.
“Dalle bollette della luce, destinate ad aumentare – come segnalato al Governo e dall’Autorità per l’energiaper 22 milioni di famiglie dal 1 gennaio 2018, in previsione del processo di riforma delle tariffe, che penalizza gli utenti con minori consumi, specie se residenti, quantificati in 22 milioni di abitazioni su 29 totali, quindi con un potenziale impatto redistributivo tutt’altro che irrilevante, al gas, ai pedaggi autostradali, alle assicurazioni, ai servizi bancari, al caro assicurazioni, alla spesa alimentare, ai ticket sanitari, ai trasporti, servizi idrici, alla tassa sui rifiuti”.
“Il nuovo anno è alle porte, ma a giudicare dai primi segnali sul fronte dei prezzi nulla di buono aspetta i consumatori italiani, che nel 2018 – spiega – subiranno la consueta stangata di prezzi e tariffe che toccherà quota +952 euro annui, per una famiglia media, con il traino verso l’alto di trasporti, alimentazione, Rc Auto, servizi bancari, Tari (invece di essere restituita dato l’errato calcolo), i prodotti per la casa, le spese per la scuola, le tariffe professionali”.
La previsione di aumenti per il 2018 “è aggravata non solo dalla crescita dei costi energetici, ma anche da alcuni fenomeni speculativi o derivanti da inefficienze di sistema, con aumenti implacabili dei costi delle assicurazioni e dei servizi bancari”. “Tali incrementi per molte famiglie risultano insostenibili, per questo – conclude – è urgente una seria azione del Governo per controllare e contrastare ogni aumento ingiustificato, e porre un argine ad aumenti surrettizi di pochi euro, con la certezza dell’impunità data l’assenza di una class action (approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati il 3 giugno 2014, bloccata al Senato per espresso veto di Confindustria e banche recepita dal ministro Maria Elena Boschi, che taglieggiano e saccheggiano i redditi) formidabile deterrente contro i predatori”.

La Corte dei Conti cita in giudizio 4 dirigenti del Tesoro e Morgan Stanley

monster fedin un paese o mondo normale, sta banca insieme alle altre sarebbe CONDATTA minimo all’annullamento dei debiti, SECONDO ALLA RESTITUZIONE DI TUTTO QUANTO VERSATO.

Sfortunatamente, siamo in una nazione con un governo non eletto CHE LE BANCHE LE SALVA CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI


ROMA (Reuters) – La Corte dei Conti ha deciso di citare in giudizio quattro alti dirigenti del Tesoro e Morgan Stanley ai quali contesta un danno erariale complessivo di 3,9 miliardi di euro per la chiusura e ristrutturazione di derivati sul debito pubblico, riferisce una fonte vicina alla situazione.
“La fase istruttoria è terminata e la Corte dei Conti chiede i danni. La prima udienza è stata fissata per aprile 2018″, ha detto la fonte chiedendo di non essere citata.
 
Il processo dovrebbe concludersi entro il luglio del prossimo anno. L’esito del giudizio può essere impugnato davanti alla sezione di appello della Corte.
Oltre a Morgan Stanley saranno giudicati l’attuale responsabile del debito pubblico Maria Cannata, il direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e gli ex ministri Domenico Siniscalco e Vittorio Grilli.
Alla banca americana vengono richiesti 2,7 miliardi di danni, agli altri 1,2 miliardi circa.
In caso di condanna e di mancato pagamento dei danni la Corte può procedere anche al pignoramento di beni.
 
“Esprimiamo piena fiducia nel lavoro svolto dai dirigenti e fiducia che il lavoro della magistratura possa fare chiarezza sugli episodi oggetto di accertamenti”, commenta un portavoce del Tesoro.
 
Morgan Stanley non ha commentato ma ad agosto 2016, quando il caso era emerso, aveva definito le accuse prive di fondamento.
Nessun commento neanche da Siniscalco e Grilli.
 
Tra fine 2011 e inizio 2012 il ministero dell’Economia ha versato alla banca americana circa 3 miliardi in conseguenza di una clausola di “Additional termination event” presente in alcuni contratti. La clausola, secondo la Corte dei Conti, consentiva la conclusione dei contratti a discrezione di Morgan Stanley.
I derivati hanno avuto, tra 2013 e 2016, un impatto negativo sul bilancio pubblico di 24 miliardi: 13,7 sono esborsi netti mentre 10,3 sono riclassificazioni statistiche, quel che Eurostat chiama ‘net incurrence’.
Il Tesoro ha sempre sostenuto di aver utilizzato i derivati come assicurazione contro il rischio di un aumento dei tassi, soprattutto durante gli anni peggiori della crisi finanziaria.
 
Ma, come spiegato dalla procura della Corte dei Conti a febbraio, alcuni dei contratti “evidenziavano profili speculativi che li rendevano inidonei alla finalità di ristrutturazione del debito pubblico – l’unica consentita dalla normativa per operazioni in derivati – non essendo ammissibile per lo Stato, investitore pubblico, assumersi rischi rilevantissimi”.
Mario Monti
Quando Monti bonificò 2 Miliardi e mezzo a Morgan & Stanley
…Nel silenzio assoluto, il governo Monti ha fatto un bel regalo dell’Epifania alla Morgan Stanley: 2 miliardi e 567 milioni di euro sono stati dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese. Il tutto è avvenuto il 3 gennaio scorso (2012), un mese fa, all’insaputa degli organi di informazione italiani, così attenti ai bunga bunga o ai party del premier uscente ma evidentemente poco propensi a occuparsi dell’attuale governo in carica. Sono stati gli stessi vertici della Morgan Stanley ad aver comunicato che l’esposizione verso l’Italia è scesa da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari: una differenza di 3,381 miliardi corrispondenti a 2,567 miliardi di euro, circa un decimo della manovra “salva-Italia” varata dall’esecutivo Monti.
 
Una somma utilizzata dal governo italiano per estinguere una operazione di derivati finanziari, anche se non è chiara la ragione per cui la Morgan Stanley abbia richiesto la “chiusura della posizione”, opzione prevista dopo un certo numero di anni da quasi tutti i contratti sui derivati ma raramente applicata: il motivo più verosimile potrebbe essere il declassamento deciso dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. Certo, finché nessuna delle due parti fornirà spiegazioni, si potrà rimanere solo nell’ambito delle ipotesi.
 
La banca newyorkese si è limitata ad annunciare trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito alcuna spiegazione e i media non indagano né chiedono alcunché, né sulla gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro, né sul motivo per il quale tra tanti creditori si sia scelto di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley. Il questo modo il governo non è tenuto a spiegare perché abbia optato per il silenzio e la segretezza assoluta anziché ammettere che, mentre venivano stangati i pensionati e non solo, lo Stato provvedeva a rimborsare 2 miliardi e mezzo alla investment bank. Non sarebbe stato il massimo dal punto di vista dell’immagine e della popolarità, ma in fondo è stato lo stesso “Full Monti”, ribattezzato così proprio dalla Morgan Stanley al momento della sua nomina a premier, a dichiarare di non dover soddisfare alcun elettore, in quanto non eletto. E allore perché tace? Ha paura dell’impopolarità? (……………….)
 
Lug 04, 2017 di Giselda Vagnoni  Fonte: Qelsi.it

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!

è etico e moralmente superiore regalare soldi alle banche. VEDETE QUALCUNO IN 20 mild MPSPIAZZA? Guai, sarebbe populista. A milano però risbucano le donne di se non ora quando international edition contro Trump (manco fosse uno stupratore seriale) mah
PER 800 MILIARDI DI EURO DELLA UE ALLE BANCHE non si indigna nessuno, sono soldi del popolo quelli. Ma per i poveri quanti soldi sono stati elargiti???????

MPS: LA TRUFFA DEL SECOLO!
Lasciate perdere i tecnicismi, quello che vi racconteranno sulla più colossale truffa del secolo, MPS, lasciate perdere le spiegazioni che Gentiloni e Padoan proveranno a dare sull’operazione MPS, editoriali e articoli della stampa mainstream, intrisa di balle e manipolazione mediatica e concentratevi solo ed esclusivamente su una cosa, questa…
Poi parleremo anche della BCE, della Germania, della truffa dei subordinati, ma ora concentratevi solo su questo, mentre l’apatia e la tollerenza regna nei confronti di questi truffatori legalizzati, che a libro paga hanno politici e revisori, vigilanza e spesso e volentieri anche la legge.
 
Come sempre sulla stampa qualche scribacchino a libro paga in questi mesi scriveva che la colpa era di risparmiatori avidi, mentre ora vi raccontano la verità…
Negli anni in cui la Germania, la Gran Bretagna e molti altri Paesi salvavano le banche con soldi pubblici, in Italia ad aiutare gli istituti creditizi sono stati ignari risparmiatori: solo nei quattro anni più bui della crisi (cioè 2008, 2009, 2011 e 2012) le banche italiane hanno infatti collocato obbligazioni senior e subordinate alle famiglie per 578 miliardi di euro. Quando i mercati internazionali erano ostili e lo Stato italiano (a differenza di quasi tutti gli altri) non interveniva, sono stati insomma i risparmiatori a garantire alle banche una parte importante della liquidità di cui avevano bisogno. Oggi si chiude il cerchio: lo Stato non solo salva Mps in crisi, ma anche gli obbligazionisti subordinati retail.
Quanto accade oggi rappresenta di fatto una sanatoria a errori stratificati negli anni: non era giusto che le banche vendessero obbligazioni anche subordinate a chi non era in grado di capirle, non era giusto che offrissero ai risparmiatori rendimenti molto più bassi rispetto a quelli del mercato professionale. E forse non è giusto neppure che oggi si faccia una sanatoria così clamorosa, aumentando tra l’altro l’amaro in bocca dei risparmiatori che invece hanno avuto la sfortuna di comprare obbligazioni della Popolare dell’Etruria e delle altre banche salvate un anno fa. Un mercato nato storto, quello dei bond retail delle banche, viene raddrizzato improvvisamente. Una storia paradossale. Che va raccontata.
 
E’ chiaro ora su chi ha tenuto in piedi le banche italiane in questi anni, altro che leggende metropolitane, racconti di banche che facevano bene il loro lavoro! La truffa dei subordinati è la truffa del secolo e ora stanno aiutando anche gli investitori istituzionali e i fondi avvoltoi.
 
E’ inutile che vi scaldiate tanto per quello che sta accadendo all’economia, alla vostra vita, se state perdendo, diritti, sicurezze, lavoro, se i vostri figli sembrano non avere più futuro, i principali responsabili sono loro, solo loro!

Ottocento miliardi… 800.000.000.000

800 miliardi di euro, sono gli aiuti con cui l’Ue ha sostenuto il settore bancario tra il 2008 e il 2014; 330 miliardi sono stati recuperati ( Sole24Ore )
Milleseicento miliardi…1.600.000.000.000
Alla fine del 2011 i miliardi erano diventati 4.500 come ammesso dalla stessa Commissione europea  A rendere pubblica questa cifra impressionante è stato il Commissario Ue al Mercato interno Michel Barnier alla presentazione della proposta della Commissione di prevenzione e gestione delle crisi bancarie. Una montagna di soldi che equivaleva al 37% del Pil dell’intera Unione europea. Barnier, 4.500 mld per salvataggi banche
Quattromilacinquecento miliardi…4.500.000.000.000
Questi sono solo aiuti statali e non sto mettendo in conto la politica monetaria delle varie banche centrali.
In America la cifra messa sul piatto per salvare le banche da parte dello Stato è di 7.700 miliardi di dollari a favore di Wall Street, pari a circa la  metà del Pil, aiuti che hanno procurato alle banche plusvalenze extra per 13 miliardi di dollari da distribuirsi tra i banchieri e gli amici degli amici.
Settemilasettecento miliardi…7.700.000.000.000
E’ chiaro il concetto, mentre il popolo dorme e si beve le balle che i media li raccontano, tra le quali quelle che lo Stato ci guadagna sempre da queste operazioni. In fondo le cifre le danno loro, manipolarle non è poi così difficile, la gente comune beve qualunque cosa.
 
Volete qualche esempio?
soldi pubblici a banche
La Spagna ha perso per sempre più di 26 miliardi di euro dei contribuenti che erano stati destinati dallo Stato alla ricapitalizzazione delle banche, ossia la metà della somma complessiva. Lo ha ammesso una fonte della Banca di Spagna al quotidiano El Pais. Nelle casse dello Stato è tornato soltanto il 5% di 51 miliardi.
Nel Regno Unito non hanno visto un centesimo dal salvataggio di Royal Bank of Scotland e recentemente hanno dovuto iniettare altre liquidità, in Germania meglio non dire nulla, tutto a fondo perduto.
 
Ora osservate quello che è successo a MPS alla quale secondo la BCE servivano 5 miliardi di ricapitalizzazione, visto che aveva dato il via libera all’intervento sul mercato.
 
Ora che lo Stato è stato costretto ad intervenire sale a 8,8 miliardi richiesta Bce per l’aumento di capitale
Evidente la differenza rispetto al fabbisogno di 5 miliardi ancora avallato dalla Bce il 23 novembre, alla vigilia dell’ assemblea straordinaria del Monte, che aveva approvato l’ aumento. L’ ammontare sarebbe stato rivisto, si apprende, in base ai risultati degli stress di luglio, valutati però alla luce del trattamento riservato a suo tempo alle banche greche: degli 8, 8 circa 4, 5 sarebbero direttamente a carico dello Stato, gli altri 4, 3 degli obbligazionisti (con circa 2 miliardi rimborsabili però sempre dallo Stato ai bondholder retail).
Questi inutili contabili da baraccone sono solo capaci di simulare stress test farlocchi come è successo negli ultimi anni, dove banche considerate sane sono fallite ( Dexia, Bankia, Allied Irish e via dicendo…) oppure fare favore a banche come Deutsche Bank, falsando i dati.
Hanno fatto fatica a trovare un accordo per imporre una ricapitalizzazione selvaggia in stile Grecia in seno alla BCE ma con questa mossa oltre il 65% del MPS sarà in mano allo Stato e la banca con buona pace di chi ancora oggi usa altri termini NAZIONALIZZATA!
Ripeto lasciate perdere i tecnicismi che vi raccontano i giornali sulla decisione all’ultimo minuto della BCE questi fenomeni da baraccone sono totalmente inaffidabili!
 
Concludiamo infine con il solito sermone del solito liberista a corrente alternata de noantri si Zingales che sarebbe addirittura pronto a fare una rivoluzione … si con il …. de voantri!
gennaio 02 2017
– Tratto da Iceberg Finanza