Voto del 4 marzo: nella roccaforte dei Notav il M5S perde il 13,2% dei voti rispetto al 2013.

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 La Lega trascina il Centro Destra, ma il Centro Sinistra rimane quasi invariatoDopo le politiche anche in Bassa Valsusa vi è una netta maggioranza di consensi ai partiti favorevoli alla Torino-Lione

Elezioni Politiche 2018

SUSA – Il Movimento 5 Stelle a una settimana dalle elezioni gongola per il risultato riportato lo scorso 4 marzo, nessuno però ancora si è preso la briga di far notare che proprio in Valsusa nonostante il trend nazionale in impennata i pentastellati hanno perso il 13,2% di consensi, pari a 2.751 voti alla Camera. Un risultato ancora più pesante perchè il partito della Grillo & Casaleggio, rispetto ai concorrenti diretti, ha candidato alla Camera e al Senato degli “indigeni”: Franco Trivero e Marco Scibona, senatore uscente peraltro.

A questo dato si arriva valutando il rapporto con il voto (56.571 voti validi) fra le politiche del 2013con queste del 2018 sui comuni delle tre unioni montane a cui vanno aggiunte Rosta e Buttigliera; peraltro interessate dal progetto della Torino-Lione e con un candidato nel plurinominale, di Buttigliera Alta, Luca Carabetta, poi risultato eletto.

Il dato trova conferma suddividendo il voto nella ex Unione Montana Alta ValSusa (senza Moncenisio aggregato alla Bassa) e nella Bassa Valsusa più i due Comuni extra Unione. In Alta Valsusa il Movimento 5 Stelle perde 417 voti pari al 18,88 % dei consensi e in Bassa 2.334 voti di cui solo 87 a Buttigliera e 136 a Rosta pari al 12,5% pur restando per un pugno di voti, 380,  il primo partito davanti alla coalizione di Centro Destra che cresce di 5.935 voti: le percentuali finali sono rispettivamente  36,83% del Movimento 5 Stelle contro 36,16% del Centro destra.

E, per far contento il leader storico del Movimento contro la Torino-Lione, Alberto Perino, la temuta transumanza di parte di voto NoTav alla lista Potere al Popolo, sostenuta dalla pasionariarossa Nicoletta Dosio, che ne era candidata anche se non sul collegio, e da tutta l’ala vicina ai centri sociali del Movimento non c’è stata. La lista ultrasinistra prende in tutta la Valsusa 979 voti: meno della metà dei voti (1.945) che prese nel 2013 la affine lista Rivoluzione Civile di Francesco Ingroia. A Bussoleno la lista tocca il massimo: 179 voti pari al 4,7% ma il risultato complessivo è dell’ 1,73%.

Mancano ancora i movimenti dei voti del centrosinistra aggregato intorno al Partito Democraticoche però stavolta perde i profughi di Liberi e Uguali che riportano in tutta la Valsusa 1.889  voti, pari al 3,33%. La coalizione del PD con la Lista Bonino e altri due micro partitini (Lorenzin e Insieme) riporta 11.113 voti, pari al 19,61%. Un risultato che se paragonato alla situazione nel 2013 (20,63%) sommando quindi i voti di LEU vede quindi persino crescere lungo la Dora il voto espresso per questa area di sinistra, seppur non più omogenea. Ogni elezione certo e a sé e ha delle dinamiche diverse. In Alta Valsusa dove LegaForza Italia e Fratelli d’Italia fanno il pieno con il 49,07%, ad esempio la coalizione di Centro Sinistra cresce del 7,72%.

E’ chiaro che poi andando nel dettaglio il vero vincitore è la Lega che su tutto il collegio Uninominale alla Camera Susa-Pinerolo viaggia dal 27,68% in Alta Valle a una media in Bassa Valle del 18,5%  con un totale su tutto il territorio attorno al 19,9%  ed è il partito sul quale si sono spostati più consensi.

La Valsusa ha una maggioranza NoTav? Il voto delle Elezioni Politiche dice di no

C’è però un tema che in Valsusa attraversa il voto da almeno un paio di decenni ed è la questione Notav, tema di portata anche nazionale, che se Grillo non farà giravolte anche su questo argomento, è cavalcato elettoralmente dal Movimento 5 Stelle, che viene confermato come il principale riferimento per l’elettorato trenocrociato di Valle.

Il voto politico su questo tema va considerato secondo le posizioni espresse dai  diversi partiti. Quelli del Centro Sinistra e del Centro Destra, hanno votato in modo unanime la legge ratifica parlamentare dell’Accordo Italia Francia sulla Torino-Lione nel dicembre 2017. LEU, il nuovo partito nato dalla scissione del PD e dall’aggregazione di altre microforze di sinistra contiene un po’ di tutto, fieri avversari come Airaudo della Fiom, ma anche sostenitori della Torino-Lione come D’Alema e Bersani, che persino ha firmato la prefazione del volume TAV SI scritto da Stefano Esposito e dall’oggi Commissario di Governo Paolo Foietta.

Anche se annulliamo il voto di LEU o lo dividiamo salomonicamente a metà fra i due schieramenti, resta il fatto che M5S e Potere al Popolo, i due partiti schierati contro la Torino.Lione e aggreganti il voto Notav perdono complessivamente ben 3.717 voti sul 2013 pari al 14,5%. Decisamente non poco. Infatti su questo argomento i tamburi in Valsusa e non solo tacciono. Gli ultras si consolano con la sconfitta – da parte però del cdx – dell’ex Senatore Stefano Esposito nel collegio senatoriale di Collegno – che fa da parafulmine sul web ad una serie di insulti pesanti su facebook e twitter e sui siti di riferimento. Ma del voto della Valsusa nei dettagli non si parla.

La Valsusa, dopo le elezioni 2018ha infatti espresso una ben solida e generalizzata maggioranza favorevole allo sviluppo del progetto della Torino-Lione. I voti dei partiti che invece si oppongono all’opera calano un po’ ovunque e in modo generalizzato. Persino nella roccaforte bulgara di Venaus dove il M5S supera il 60% perde 55 voti. Anche ad attribuire la metà dei voti di LEU al raggruppamento Notav emerge  un notevole arretramento che non arriva al 40% dei voti, contro oltre il 58,42% dei partiti a favore dell’opera.

Un numero diverso e non di poco da quanto viene raccontato e forse percepito fuori della Valle e che inizia a pesare anche in quei Comuni dove parla una voce sola, ma nel silenzio dell’urna ne votano anche altre. Se si scende nell’analisi del voto per singolo comune si vede infatti come avanzi in quasi tutti i Comuni della Bassa Valle – fanno eccezione San Giorio, Venaus e in Alta Valle Exilles – una maggioranza moderata che sposta gli equilibri. Questo non è certo un automatismo che si ripercuote sul voto delle prossime comunali, dove non esiste una grosse koalitione e le liste si formano in modo diverso, sempre che in alcuni comuni se ne presentino almeno due, come invece ad esempio non è accaduto a Villar Focchiardo, dove il centro destra invece pareggia il voto grillino. Ma un segnale che l’aria sta cambiando si. E si tornasse per ipotesi al proporzionale con le liste di partito anche nei Comuni se ne vedrebbero delle belle.

Al contrario se si facesse, ad esempio, la stessa trasposizione a tema Olimpiadi di Torino 2026, la maggioranza a favore – dopo il giro di volta del M5S – in Valsusa raggiungerebbe il 95%. Percentuale che manco in Kazakistan.

Il nuovo Movimento 5Stelle di “governo” ha fatto infatti dietrofront su ordine di Beppe Grillo sulla candidatura per i Giochi Olimpici di Torino2026 :  “Le Olimpiadi sono una grande occasione per Torino e per il Movimento” tombando quanto invece detto a proposito dal Movimento NoTav sui siti di riferimento e creando sconcerto anche fra alcuni attivisti di primo piano che nel 2006 –  con relativa figuraccia mondiale – bloccarono il passaggio della fiaccola Olimpica da Susa in giù. La fiaccola olimpica stavolta ringrazierebbe.

Voto del 4 marzo: nella roccaforte dei Notav il M5S perde il 13,2% dei voti rispetto al 2013.ultima modifica: 2018-03-15T17:47:59+01:00da davi-luciano
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