Riti voodoo per costringere minorenni a prostitursi, presi due nigeriani e un ghanese

prostitute nigerianema no è solo brava gente che scappa dalle guerre e dalla fame…..che importa se ci sono indagini della DIA che da anni indagano su questi gruppi mafiosi che compiono anche crimini rituali…tutte dicerie. Fortuna che alle femministe antirazziste antifasciste non importa della sorte e della vita di queste ragazze, per giunta straniere. E’ la mafia bellezza.


Arrestati a Lodi 7 nigeriani, tra i quali uno stregone: reclutavano le prostituteDurante un rito, alle ragazze veniva fatto firmare un contratto, in cui si impegnavano ad arrivare in Italia e lavorare fino a restituire 30mila euro

Riti voodoo per costringere minorenni a prostitursi, presi due nigeriani e un ghanese
Tre arresti della polizia in provincia di Caserta, finiscono in manette due nigeriane e un ghanese. L’inchiesta nata dal racconto choc di una minorenne
 
Sotto la minaccia dei riti voodoo costringevano ragazze minorenni a battere i marciapiedi, finiscono in manette due donne di nazionalità nigeriana e un uomo originario del Ghana, a Castelvolturno, in provincia di Caserta.
Il caso è venuto alla luce grazie alla fuga di una 17enne che, scappata dalle grinfie dei suoi aguzzini, ha rivelato il suo calvario agli inquirenti. Giunta in Italia nel 2016, riuscì a “sparire” nell’agosto del 2017, raggiungendo il Nord Italia. Qui ha rivelato ai poliziotti quello che era stato il suo incubo. La giovane ha raccontato di essere stata costretta a prostituirsi dalla “magia nera” praticata dalla maman, la donna che l’aveva “ospitata” in casa sua in Campania. Quando e se si ribellava, però, le minacce diventavano vere e proprie aggressioni fisiche. La “padrona” arrivò, come la giovane ha raccontato agli investigatori, a stringerle le mani alla gola per soffocarla. A condividere la sua sorte, ha raccontato la ragazza, c’erano anche altre due giovanissime che però gli inquirenti non sono riusciti ancora a rintracciare.
 
A dare aiuto alla “maman”, 48enne, c’erano il suo compagno di 32 anni e un’altra donna di 38, il cui ruolo sarebbe stato quello di supervisione sulle ragazze in strada. Doveva, cioé, osservare i comportamenti delle giovani e riferire eventuali problemi e insubordinazioni. Adesso rispondono, a vario titolo e in concorso tra di loro, dell’ipotesi di reato di riduzione in schiavitù pluriaggravata.
 
Gli arresti in Campania confermano che quello della prostituzione continua a rappresentare un affare lucroso e importante che arricchisce le cosche criminali africane.
Giovanni VassoGio, 15/02/2018 – 10:46
Riti voodoo per costringere minorenni a prostitursi, presi due nigeriani e un ghaneseultima modifica: 2018-02-21T20:40:37+01:00da davi-luciano
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