La Borsalino è fallita: il crac deciso da un giudice del tribunale di Alessandria per motivi finanziari

SAVE borsalinobeata la toga che tanto il suo a fine mese se lo aggiudica e nessuno lo metterà mai in pericolo. Chi perde il lavoro non ha vitto ed alloggio gratuito. Quando si dice elites…
 
Così si sono presentate quasi 300 persone, quasi tutte con un copricapo e qualcuno pure con cartelli con scritto “#saveBorsalino”. Pochi giorni fa la storica azienda alessandrina, che dà lavoro a circa 130 persone, è stata dichiarata fallita dal tribunale, nonostante una richiesta di concordato e un piano di rilancio presentato dal businessman elvetico Philippe Camperio. FONTE
 
La Borsalino è fallita: il crac deciso da un giudice del tribunale di Alessandria per motivi finanziari
 
Il magistrato Caterina Santinello ha emesso oggi il verdetto rigettando la seconda richiesta di concordato preventivo presentata dal consiglio di amministrazione
 
La Borsalino è fallita. Il giudice Caterina Santinello, presidente del tribunale civile di Alessandria, ha emesso oggi la sentenza rigettando la seconda richiesta di concordato preventivo presentata dal cda della società (Marco Moccia, Saverio Canepa, Raffaele Grimaldi): la prima era stata revocata un anno fa, dopo che a marzo 2016 lo stesso tribunale aveva ammesso Borsalino alla procedura.
Il paradosso è che l’azienda non fallisce per ragioni di mercato, ma esclusivamente finanziarie: coinvolta nel maxi-crac del astigiano Marco Marenco, aveva appunto tentato la strada del concordato, trovando anche un investitore, l’italo svizzero Philippe Camperio. Con la prospettiva di acquisire l’azienda al termine della procedura, l’aveva presa in affitto, aveva saldato i debiti con l’Agenzia delle entrate sborsando oltre 4 milioni, poi aveva investito sia in macchinari che nella rete commerciale e in promozione. Ha anche acquistato per 18 milioni il marchio che diversi anni fa era stato dato in pegno alle banche in cambio di soldi freschi: su questa operazione si è concentrata per altro la requisitoria del pm.
 
 
Comunque il contratto d’affitto scade a giugno, starà al curatore nominato dal tribunale decidere che fare. È probabile un periodo di stallo non breve: il cda è intenzionato a ricorrere contro la sentenza in appello a Torino, la causa si prevede che possa essere definita da febbraio in poi, salvo eventuali giudizi di terzo grado.
 
Se restasse il fallimento, la Borsalino andrebbe all’asta. La sentenza ha lasciato nell’incertezza i 134 dipendenti, che ora temono per la prosecuzione dell’attività: i sindacati sarebbero pronti a dare battaglia, visto che il cappellificio è stato risanato e ha grandi potenzialità di sviluppo. La legge è stata applicata, la giustizia è ancora tutta da discutere.
18/12/2017 Ultima modifica il 18/12/2017 alle ore 19:16 Piero Bottino Alessandria
La Borsalino è fallita: il crac deciso da un giudice del tribunale di Alessandria per motivi finanziariultima modifica: 2017-12-26T17:25:30+01:00da davi-luciano
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