Milano, accoltellamento da McDonald’s: il ferito è un cliente intervenuto per aiutare il vigilante

tentato omicidio di una persona, un 29enne, di cui ovviamente la cronaca non ci racconta nulla, nonostante anche lui fosse straniero (ma di quelli che non ingrassano mafia capitale) ormai è diventato normale morire (o quasi così), perché la società multikulti è un bene e non si può fermare, ordine imperiale di mafia capitale e cosca di Soros. Ovviamente non ci sono aggiornamenti sulle sue condizioni, 4 giorni fa lottava tra la vita e la morte, poi SILENZIO. Aggredito da “giovani” nordafricani, 30 persone, persone “in fuga da guerre e miseria”, narra la vulgata. Quindi persone fragili, sensibili e tanto buone. Ma silenzio, non si deve generalizzare e strumentalizzare, mica come il caso di 4 ragazzi intenti ad “imporre l’ascolto di un voantino”, quella sì un’azione violenta, intimidazione furibonda nonostante nessuno abbia sfiorato nessuno,  azione che necessita di decreto d’urgenza. 30 persone che aggrediscono a suon di calci e pugni e coltelli una singola persona riducendola in fin di vita  è una “goliardata” se a commetterla sono risorse, non è squadrismo.

Milano, accoltellamento da McDonald's
(fotogramma)
 
Non è l’addetto alla vigilanza del fast food l’uomo rimasto lievemente ferito ieri, in centro a Milano, nel corso di un’aggressione in un McDonald’s da parte di un gruppo di giovani. L’uomo, ha precisato oggi la questura di Milano, contrariamente a quanto comunicato, è anche lui un cliente del locale, intervenuto per aiutare all’addetto alla security che stava tentando di allontanare la banda.
 
E’ accaduto sabato sera, intorno alle 20.45, nella centralissima Galleria Ciro Fontana, a pochi passi dal Duomo. Il gruppo aveva occupato dei tavoli dando fastidio ai clienti. Il responsabile del negozio aveva detto all’addetto alla security di allontanarli, e nel tafferuglio che ne era seguito era stato ferito un 29enne che era intervenuto a parole per dare man forte all’addetto che li voleva allontanare.
 
Si tratta di un gruppo di giovani nordafricani – una decina, tra i venti e i trent’anni – che stavano fumavano marijuana nel McDonald’s. Quando il ragazzo della security ha chiesto a quei ragazzi di uscire, loro hanno cominciato a fare ancora più chiasso, a ridere e urlare tra i clienti. Solo dopo un po’ sono scesi dalle scale verso l’uscita, hanno raccontato i dipendenti del fast food. Una volta fuori dal locale, la banda non è andata via, ha aspettato che il 29enne uscisse e lì è iniziato il pestaggio. Hanno visto il giovane sulla porta d’ingresso, lo hanno circondato e sono partiti con pugni e calci, al volto e in pancia. E alla fine una coltellata, alle spalle, lo ha fatto crollare a terra. Poi, in un attimo, tutti sono spariti. Una donna ha dato l’allarme e sono arrivate gli uomini delle volanti e un’ambulanza. L’uomo è stato trasferito in codice rosso al Policlinico con ferite alla fronte, agli zigomi, alle gambe, e un taglio profondo alla spalla da cui perdeva molto sangue.
 
Ora gli investigatori della questura sperano di isolare i volti del gruppo dalle immagini delle telecamere interne e di quelle intorno al McDonald’s. E di identificare gli aggressori anche con l’aiuto delle testimonianze di chi era presente. Appena il ragazzo starà meglio darà anche lui una descrizione degli aggressori, e racconterà quei minuti di terribile violenza.
Il gruppo stava fumando marijuana nel locale: l’addetto alla security voleva allontanarlo, il 29enne aggredito all’uscita. E’ grave in ospedale
04 dicembre 2017
Milano, accoltellamento da McDonald’s: il ferito è un cliente intervenuto per aiutare il vigilanteultima modifica: 2017-12-08T20:00:30+01:00da davi-luciano
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